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Associazione parziale di geni in cis

Se una cellula presenta geni parzialmente associati in cis, alla meiosi produce 4 tipi di gameti: 2 parentali e 2 ricombinanti in trans.

Associazione parziale di geni in trans

Se una cellula presenta geni parzialmente associati in trans, alla meiosi produce 4 tipi di gameti: 2 parentali e 2 ricombinanti in cis.

ESEMPIO1: P: AaBb x aabb —> F1: 1/2 AaBb, 1/2 aabb. Si può dire che i geni sono associati e non è avvenuto il crossing over.

Quando due geni sono associati parzialmente, grazie all'avvenuto crossing over, possono produrre 4 tipi di gameti come previsto dalle leggi di Mendel. Nonostante questo, le frequenze ricombinanti sono comunque significativamente diverse.

Possono essere distinti due tipi di ricombinazione:

  • Ricombinazione intercromosomica di geni non concatenati avendo loci su cromosomi differenti: in questo caso si verifica l'assortimento indipendente.
  • Ricombinazione intracromosomica tra geni concatenati avendo loci sullo stesso cromosoma: in questo caso si verifica il crossing over.
stesso cromosoma: in questo caso è dovuto al crossing over.

MAPPE GENICHE (O DI CONCATENAZIONE)

Si tratta di mappe che rappresentano la distanza tra i geni, la distanza viene stabilita in base alle frequenze di ricombinazione tra due geni.

Le sedi in cui si trovano i geni su un cromosoma sono collegate in modo lineare.

Nella determinazione di una mappa genetica sono fondamentali due aspetti: 1) determinazione dell'ordine lineare, 2) determinazione delle distanze relative.

MISURAZIONE DELLA DISTANZA GENICA

La distanza tra due geni è correlata alla frequenza di ricombinazione.

Partendo dall'ipotesi che il crossing over avvenga in maniera casuale, due geni lontani è più probabile che siano soggetti al crossing over rispetto che due geni vicini.

Le frequenze di ricombinazione possono determinare l'ordine dei geni su un cromosoma e fornire un'idea delle distanze reciproche.

UNITÀ DI MAPPA

Rappresenta la distanza tra coppie di geni, per i quali un prodotto di ricombinazione è osservato in una percentuale fissa di casi.

La frequenza di ricombinazione della meiosi su 100 è del 1%. 1 unità di mappa corrisponde a 1 CM (centiMorgan). Due geni distano 1 unità di mappa quando avviene ricombinazione tra di essi e la frequenza di ricombinazione è uguale all'1%. N.B. La distanza di mappa è una distanza genetica, non fisica.

La frequenza di ricombinazione può essere utilizzata per determinare se i geni sono associati o indipendenti. Nel caso in cui la frequenza di ricombinazione sia superiore al 50%, i geni si riassortiscono indipendentemente, anche se si trovano sullo stesso cromosoma. Nel caso in cui la frequenza di ricombinazione sia inferiore al 50%, i geni sono associati parzialmente.

Le distanze di mappa sono additive in modo approssimato. L'additività consente di sistemare i geni secondo un ordine lineare appropriato. In questo modo possiamo conoscere la distanza e l'allineamento dei geni, ma non il verso in cui sono disposti.

Per stabilire se due geni sono associati o indipendenti, è necessario effettuare il test cross ed analizzare la frequenza di ricombinazione.

27. CITOGENETICA

La citogenetica si occupa dello studio dei cromosomi: ne analizza il numero e la morfologia.

Cariotipo: definisce il numero e la morfologia dei cromosomi di un individuo.

Nell'uomo le cellule somatiche hanno cariotipo diploide (23 coppie) e la morfologia dei cromosomi è determinata dalla posizione del centromero e dalla lunghezza del cromosoma.

I cromosomi sono costituiti da due cromatidi fratelli uniti da un centromero, che divide i cromatidi in due bracci. Le estremità dei cromatidi sono definite telomeri.

I cromosomi sono 46 molecole di DNA duplicate e spiralizzate, visibili soltanto in metafase (divisione cellulare), in quanto raggiungono il massimo del condensamento. Ogni specie presenta uno specifico cariotipo.

I cromosomi vengono studiati in provetta: vengono stimolati a dividersi, poi la divisione cellulare viene bloccata in metafase utilizzando sostanze che impediscano la formazione del fuso mitotico.

Nella specie umana la maggior parte delle procedure

diagnosi citogenetiche utilizzano: fibroblasti, linfociti, cellule dei villi coriali, cellule del liquido amniotico, cellule del midollo osseo. I vetrini dei preparati cromosomici vengono colorati ed osservati al microscopio. L'identificazione dei vari cromosomi avviene tramite la tecnica del bandeggio. COSTITUENTI DI UN CROMOSOMA I cromosomi sono costituiti da una regione centrale, definita centromero (o costrizione primaria), che divide il cromosoma in due sezioni, dette braccia (braccio corto p e braccio lungo q). Le estremità del cromosoma costituiscono i telomeri. In alcuni cromosomi sono presenti sui bracci delle costrizioni secondarie, collegate a delle formazioni dette satelliti. CENTROMERO Il centromero è necessario per: - la formazione del cinetocore (che lega i cromosomi alle fibre del fuso), - la segregazione dei cromosomi in anafase. COSTRIZIONE SECONDARIA È una regione in cui la cromatina si presenta particolarmente soffice e chiara. Il livello di

La condensazione è minimo. Queste regioni contengono le sequenze degli organizzatori nucleolari, per questo vengono definite NOR (nuclear organizing region).

SATELLITI: Sono elementi morfologici caratteristici. Hanno forma rotondeggiante o allungata e sono collegati all'estremità di un braccio, attraverso la costrizione secondaria.

TELOMERI: È impossibile recuperare cromosomi con delezioni terminali: le rotture cromosomiche, indotte da radiazioni, portano i cromosomi a fondersi mentre le estremità naturali sono protette. Il nome telomero è dovuto proprio alla funzione di protezione che svolgono nei confronti delle estremità dei cromosomi. Funzioni: protezione dei cromosomi da eventi di fusione, permettendo la completa replicazione del DNA alle estremità, determinazione del posizionamento dei cromosomi nel nucleo e nell'espressione genica.

RICONOSCIMENTO DI UN CROMOSOMA: Posizione del centromero: il centromero non occupa la medesima posizione in tutti i cromosomi.

i cromosomi.
In base alla posizione del centromero, i cromosomi vengono classificati in:
• Metacentrici: il centromero divide il cromosoma in due bracci apparentemente uguali.
• Sub-metacentrici: il centromero divide il cromosoma in due bracci di dimensioni diverse.
• Acrocentrici: il centromero è sub-terminale, in prossimità di una delle due estremità.
Bandeggi cromosomici: sono sistemi di colorazione che conferiscono ai cromosomi caratteristiche particolari di bande. Ogni cromosoma presenta infatti un bandeggio caratteristico.
I bandeggi cromosomici permettono di identificare i singoli cromosomi e di individuare eventuali anomalie strutturali.
Il numero di bande ottenute nella colorazione può variare in relazione al grado di condensazione dei cromosomi mitotici e diminuisce con l'avanzamento della mitosi:
• I cromosomi di cellule arrestate in metafase hanno quindi un livello di colorazione massimo e il pattern di bandeggio permette di determinare uncerto numero di bande (400 bande per cario9po aploide).
  • I cromosomi di cellule arrestate in prometafase sono meno condensate ed il paMern di bandeggio mostraun maggior numero di bande più soFli (550 per cario9po aploide).
  • In generale, il numero di bande aumenta quanto più precocemente viene arrestata la divisione cellulare(prima viene bloccata la divisione, meno condensa9 sono i cromosomi, e quindi più bande si visualizzano);aumenta proporzionalmente però la difficoltà nel riconoscimento delle bande.
  • Le tecniche di bandeggio si differenziano per il 9po di traMamento e di coloran9 u9lizza9.
  • Bandeggio G: le bande scure sono ricche di adenina e 9mina e povere di geni, mentre le bande chiaresono ricche di citosina e guanina e ricche di geni.

IDEOGRAMMA DEL CARIOTIPO UMANO

Gli ideogrammi sono rappresentazioni schema9che dell’asseMo cromosomico aploide, che indicano comeappare il cario9po standard di una determinata specie. Si riferisce a

Le caratteristiche morfologiche ed il pattern di bandeggio dei cromosomi sono importanti per l'identificazione di ogni cromosoma. La nomenclatura dei referti citogenetici è composta da 3 parti, separate da una virgola:

  • La prima parte indica il numero di cromosomi presenti.
  • La seconda parte indica la costituzione cromosomica sessuale.
  • La terza parte indica eventuali anomalie riscontrate: con un + (acquisizione) o - (perdita) che precede il numero del cromosoma indicato.

ESEMPIO: "46, XY, +21". In questo caso è presente la trisomia 21. Quando non sono presenti anomalie non si indica la terza parte della nomenclatura: "46, XY".

Le mutazioni cromosomiche sono cambiamenti che producono un'alterazione, che sia visibile al microscopio. Si dividono in 2 gruppi:

  • Alterazione nel numero di cromosomi: portano ad uno sbilanciamento del dosaggio genico, fondamentale per portare avanti i normali processi di sviluppo. Sono dovute a errori durante: 1)
  • Lasegregazione dei cromosomi
  • La fecondazione

Alterazioni nella struttura dei cromosomi: sono conseguenze di rotture cromosomiche. Possono essere classificate in base agli effetti patologici:

  • Mutazioni bilanciate: generalmente non sono correlate ad un fenotipo patologico.
  • Mutazioni sbilanciate: sono sempre correlate ad un fenotipo patologico, più o meno grave.

Mutazioni nel numero di cromosomi sono divise in due gruppi:

  • Poliploidie: presenza di copie extra di tutti i cromosomi.
  • Aneuploidie: guadagno o perdita di alcuni cromosomi.

Mixoploidie: presenza di due o più linee cellulari che differiscono per il numero di cromosomi. Queste a loro volta si dividono in:

  • Mosaico: diverse linee cellulari derivano da un unico zigote. Si divide in:
    • Mosaico poliploide.
    • Mosaico aneuploide.
  • Chimera: diverse linee cellulari derivano da zigoti differenti.

Nelle poliploidie vengono aggiunti due o più set cromosomici completi. In generale,

Le cellule portano più di due corredi aploidi sono delle cellule poliploidi. Sia le triploidie che le tetraploidie: nell'uomo non sono compatibili con la vita, per il grande sbilanciamento genico presente.

Cause principali:

  • La triploidia può essere dovuta a:
    • Errori durante la fecondazione:
      1. un ovulo può essere fecondato da due spermatozoi
      2. un ovulo può essere fecondato da uno spermatozoo diploide
      3. uno spermatozoo può fecondare un ovulo diploide
    • Errori nella formazione dei gameti
  • La tetraploidia è dovuta generalmente a: non completamento della prima divisione mitotica nello zigote; il DNA viene duplicato, ma la divisione cellulare non avviene.

ANEUPLOIDIA

Uno o più singoli cromosomi vengono aggiunti o eliminati al corredo diploide.

I casi principali di aneuploidia sono:

  • Monosomia: perdita di un singolo cromosoma (2n-1).
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
38 pagine
SSD Scienze mediche MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Melaccia01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Doneda Luigia.