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TRADUZIONE
Molecola di mRNA viene tradotta in proteina; ma i nucleotidi sono quattro e gli
amminoacidi venti e quindi si seguono le regole del codice genetico. La sequenza di
nucleotidi nella molecola di mRNA è letta in gruppi di tre; il codice è ridondante e alcuni
amminoacidi sono specificati da più di una tripletta. Un gruppo di tre amminoacidi nell'RNA
si chiama codone e specifica un amminoacido o un segnale di stop. I tRNA fanno da
adattatori ad amminoacido e codone, legandoli entrambi su due siti sulla loro superficie. I
tRNA ha una struttura a trifoglio che mostra molto bene gli accoppiamenti complementari
tra basi e questi creano la doppia elica. Quando il tRNA ha una struttura ad L ci sono due
regioni di nucleotidi non appaite alle estremità: l'anticodone è una serie di tre nucleotidi
che si lega con il codone complementare sull'mRNA; l'altra è una sequenza al 3' a cui si
lega l'amminoacido tramite amminoacil-tRNA sintetasi (ne esistono 20, una per ogni
amminoacido) che utilizza l'energia liberata dall'idrolisi di ATP; è il primo adattatore che si
incontra nella traduzione, il secondo è il tRNA stesso. Molti meccanismi controllano che si
uniscano correttamente, come il fatto che l'amminoacido corretto ha più affinità e quelli più
grandi non possano legarsi; un secondo controllo è quello idrolitico: il tRNA forza
l'amminoacido in una tasca della sintetasi che rigetta quello giusto ma fa passare quelli
correlati, che vengono idrolizzati da AMP e rilasciati. Prima che i tRNA possano andare nel
nucleo devono essere accorciati e passare per lo splicing, ma questi possono avvenire
solo se è ripiegato correttamente a trifoglio.
Una proteina viene sintetizzata dall'estremità N-terminale all'estremità C-terminale, che
rimane attiva grazie all'attacco a tRNA (si spezza ogni volta che viene aggiunto un
amminoacido ma si ricompone subito con quello nuovo). Così ogni amminoacido ha
energia per aggiungerne uno nuovo. La sintesi delle
proteine avviene nei ribosomi, formati da subunità
che si formano nel nucleolo da proteine ribosomali
e rRNA e che poi si assemblano nel citoplasma
(subunità minore: dove tRNA e mRNA si adattano;
subunità maggiore: dove si formano i legami
peptidici. Sulla subunità maggiore ci sono tre siti: P
(dove si associa il tRNA), A (dove si legano gli
amminoacidi al tRNA) ed E (dove il tRNA viene
rilasciato). Si inseriscono dei tRNA. Il sito A attende
l'arrivo di nuove triplette da codificare; il sito P tiene
salda la sequenza amminica rilasciandola solo quando A ha
sintetizzato un nuovo amminoacido). RNA polimerasi I produce 18s, 5,8s e 28s che
derivano da 45s; subunità maggiore sono 5,8s, 5s e 28s formano la 60s; 18s forma la 40s
che è la subunità maggiore. Si arriva a 80s che è il ribosoma. rRNA formano il nucleo del
ribosoma e il nucleolo è il sito di modificazione e aggregazione del ribosoma. Le due
subunità si uniscono solo quando deve essere sintetizzata una proteina; quando si
incontra un sito attivo l'mRNA viene tirato e si aggiungono amminoacidi, usando i tRNA
come adattatori, finchè non si incontra un codone di stop. Ci sono quattro passaggi: si lega
un tRNA; si forma un legame peptidico; si sposta la subunità maggiore e poi la subunità
minore, spostando così l'mRNA di tre nucleotidi e resettando il tutto. I fattori di
allungamento EF1 ed EF2 idrolizzano GTP e rendono la sintesi proteica molto più veloce,
oltre a controllare l'esattezza degli appaiamenti. La correttezza delle corrispondenze
codone-anticodone è applicata dal ribosoma tramite un meccanismo basato sull'RNA:
rRNA della subunità minore forma legami H con codone-anticodone e quando si ripiega,
solo se è corretto, scatena idrolisi di GTP.
Inizio della traduzione: il passaggio di inizio è l'ultimo punto in cui la cellula può decidere
se l'mRNA deve essere tradotto e la proteina sintetizzata. Il codone di inizio è AUG e serve
un tRNA iniziatore che porta metionina che associa all'estremità N-terminale (la prima
sintetizzata). Il complesso tRNA-metionina è caricato sulla subunità minore assieme ad
altre proteine che ne permettono l'assemblaggio; queste poi si staccano per lasciare posto
alla subunità maggiore. Si attacca un altro tRNA. È la subunità minore, legata ai fattori di
inizio, che cerca il codone AUG, ma non sempre si attacca al primo, secondo un
meccanismo chiamato leaky scanning che permette di produrre due o più proteine, che
differiscono per l'N-terminale, dalla stessa molecola di mRNA. Sequenza Coszach negli
eucarioti contiene AUG, funge da sequenza segnale. Nei procarioti c'è la Shine-Dalgarno
ed è l'analoga di Coszach. Servono per far riconoscere quale AUG utilizzare.
Fine della traduzione: segnalata dalla presenza di uno dei tre codoni di stop (UAA,
UAG,UGA) al ribosoma. I fattori di rilascio si legano al ribosoma e catalizzano l'aggiunta di
una molecola d'acqua, viene così liberata la catena polipeptidica e la proteina completa è
rilasciata nel citoplasma. Il ribosoma rilascia le due unità che sono pronte per una nuova
sintesi. I fattori di rilascio sono simili al tRNA e possono così entrare nel sito A per far
terminare la traduzione.
mRNA eucariotico: monocistronico
mRNA procariotico: policistronico
La catena polipeptidica passa da un ribosoma ad un altro, quando il primo ha tradotto
abbastanza mRNA, e si trovano sotto forma di poliribosomi. Questo permette di formare
molte più proteine in meno tempo. Perchè la sintesi proteica sia accurata è necessario un
dispendio di energia, ma anche quando è aggiunto un amminoacido errato o un tRNA
sbagliato si lega al ribosoma vi è dispendio extra di energia.
È necessario che mRNA errati non possano essere sintetizzati, per questo devono agire
meccanismi di controllo; il più efficace è la degradazione dell'mRNA mediata da nonsenso
ed entra in azione quando la cellula si rende conto che una molecola di mRNA ha un
codone nonsenso, cioè di stop, nel posto sbagliato. Man mano che la traduzione procede,
i complessi della giunzione degli esoni sono spostati dal ribosoma; quando si arriva
all'ultimo esone, se è presente un codone di stop e non ci sono più EJC, l'mRNA passa
l'ispezione e viene rilasciato nel citosol. Se invece sono presenti degli EJC quando
incontra il codone di stop, l'mRNA viene degradato. Alcune proteine si ripiegano appena
escono dal ribosoma, formando subito una struttura secondaria; da qui avvengono molti
aggiustamenti delle catene laterali e si può arrivare alla struttura terziaria non appena il
ribosoma rilascia il C-terminale. Le proteina hanno però bisogno di chaperoni molecolari
che le aiutino nel ripiegamento, cosicchè evitino di diventare vicoli ciechi mal ripiegati.
Molti sono chiamata proteine dello shock da calore, Hsp, e le più conosciute sono le
Hsp60 e le Hsp70. Sono simili perchè hanno affinità per le zone idrofobiche di proteine
non completamente ripiegate (sono le zone che creano più danni se esposte, perchè
possono formare grossi aggregati) e idrolizzano ATP, ma sono diverse sotto altri aspetti: le
Hsp70 si legano precocemente; le Hsp60 formano una botte in cui le proteine possono
entrare per ripiegarsi correttamente. Se i tentativi di ripiegare la proteina non vanno a buon
fine interviene la via proteolitica. Il proteasoma è una proteasi dipendente da ATP che
distrugge anche le proteine aberranti del reticolo endoplasmatico; il nucleo è un cilindro
cavo formato da quattro anelli eptamerici impilati, e ciascuna estremità è collegata ad un
complesso proteico che fa entrare le proteine da degradare nel nucleo e le svolge
idrolizzando ATP. Le proteine da degradare sono riconosciute dal proteasoma perchè sono
legate covalentemente ad una proteina chiamata ubiquitina. L'ubiquitina si lega alla
proteina bersaglio tramite un enzima attivatore dell'ubiquitina e enzimi che coniugano
l'ubiquitina; si forma così una catena di poliubiquitina legata ad una lisina della proteina
substrato. A volte alcune proteine devono essere degradate perchè si deve ristabilire un
equilibrio in base alle richieste della cellula (distruzione regolata).
Teoria del vacillamento: il codone, sull'mRNA, e l'anticodone, sul tRNA, per appaiarsi
devono essere complementari, ma è possibile che l'ultima delle tre basi, cioè quella al 5'
che si lega con il 3', non sia perfettamente giusta, e quindi il terzo legame vacilla, ovvero
non è forte e stabile come i due precedenti. Questo però non porta all'interruzione della
trascrizione e della traduzione e significa che sono necessari meno tRNA di quanti mRNA
ci sono (61), proprio perchè uno stesso tRNA può appaiarsi a più codoni.
Breve sintesi
Nel nucleo: inizio della trascrizione; cappuccio al 5', allungamento, splicing; taglio,
poliadenilazione, terminazione; esportazione
Nel citosol: degradazione dell'mRNA; traduzione; completamento della sintesi proteica,
ripiegamento della proteina; possibile degradazione della proteina
RNA
Lo zucchero è il ribonucleico e si lega con quattro basi: Uracile, Adenina, Citosina,
Guanina complementari tra loro. È una struttura a filamento singolo e lineare, flessibile,
cosicchè si possa ripiegare su se stessa se ci sono sequenze complementari. I trascritti di
RNA sono prodotti in massa e monouso, a differenza del DNA che è fisso.
RNA messaggeri (mRNA) sono molecole di RNA copiate dai geni del DNA che dirigono
• la sintesi di proteine
RNA ribosomali (rRNA) sono molecole di RNA che formano il nucleo dei ribosomi e
• catalizzano la sintesi proteica, maggior parte dell'RNA di una cellula
RNA transfer (tRNA) sono molecole di RNA che fungono da adattatori tra mRNA e
• amminoacidi durante la sintesi proteica
RASSEGNA DEL CONTROLLO DEI GENI
Differenziamento cellulare dipende da cambiamenti nell'espressione genica, non da
cambiamenti nella sequenza nucleotidica del genoma.
L'espressione genica può essere regolata in vari modi: controllo trascrizionale, controllo
delle modificazioni dell'RNA, controllo del trasporto e della localizzazione dell'RNA,
controllo traduzionale, controllo della degradazione dell'mRNA u e controllo dell'attività
delle proteine. Solo il primo assicura che non si sintetizzino intermedi superflui, tutti gli altri
sono post-trascrizionali.
MOTIVI CHE LEGANO IL DNA NELLE PROTEINE CHE REGOLANO I GENI
Regolazione genica nei procarioti: c'è una regione di controllo chiamata promotor