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Genere HepatovirusHAV
è l'agente causale dell'epatite A. È una epatite endemica in tutti i Paesi che colpisce più frequentemente i bambini e in particolare i soggetti delle comunità (asili, scuole, caserme, ospedali psichiatrici ecc) con condizioni igieniche scadenti, dove può causare focolai epidemici circoscritti. L'infezione da HAV determina la sintesi di anticorpi (antiHAV) della classe IgNI, che si riscontrano nel siero durante la fase acuta della malattia, e IgG che persistono a lungo nel soggetto guarito rendendolo resistente anche tutta la vita alle reinfezioni da HAV. L'uomo è la sola riserva di HAV, che viene eliminato dal malato o portatore in genere con le feci; la trasmissione della malattia avviene per via orofecale e il contagio può essere diretto interumano (attraverso le mani) o, più frequentemente, indiretto attraverso oggetti o alimenti contaminati (acque, cibi come ortaggi e mitili consumati crudi).
Il virus, penetrato in genere attraverso la mucosa orale, raggiunge l'intestino e quindi, attraverso il circolo portale, il fegato dove si riproduce massivamente causando una malattia sistemica con lesioni soprattutto a carico di quest'organo, ma anche del duodeno, del digiuno, dei reni, e con presenza del virus nel sangue (possibile trasmissione per via parenterale).
In genere l'infezione è asintomatica o lieve (per esempio nei bambini), la malattia può manifestarsi dopo un'incubazione di 15-50 giorni con una sintomatologia a inizio brusco e caratterizzata da febbre, nausea, dolori addominali, anoressia, seguiti da ittero (quale conseguenza delle lesioni epatiche) che può persistere per 1-3 settimane.
La malattia è di norma benigna, con guarigione spontanea e completa, senza ricadute (in genere non cronicizza), in breve tempo (letalità 0-3%).