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SPERMATOGENESI
La spermatogenesi ha inizio quando delle cellule germinali primordiali (PGS), che si trovavano in
prossimità dell’allantoide del sacco vitellino, migrano lungo il mesentere dorsale e vanno a
colonizzare la gonade in formazione. Lì vengono circondate dalle cellule dell’epitelio celomatico e
si formano delle strutture iniziali che sono i cordoni seminiferi, che ancora hanno contatto con
l’epitelio celomatico. Queste cellule, una volta raggiunta la gonade, si trasformano in
prospermatogoni, che si pongono all’interno dei cordoni seminiferi (in posizione centrale) e
vengono poi circondati dalle cellule del Sertoli e così i prospermatgoni, da centrali quali erano,
migrano verso la base delle cellule del Sertoli trasformandosi in spermatogoni.
A partire dal periodo della pubertà questi spermatogoni si dividono, formando gli spermatociti
primari, i quali cominciano la meiosi e entrano nello stadio di pre-leptotene. Quando poi gli
spermatociti attraversano la barriera emato-testicolare entrano nello stadio successivo di
leptotene.
Alla base delle cellule del Sertoli si formano infatti complessi giunzionali, che costituiscono tale
barriera, e che impediscono che le sostanze possano passare dall’interstizio all’interno.
Le giunzioni possono essere:
- tight junctions (TJ)
- gap junctions (GJ)
- adherence junctions (AJ)
La barriera emato-testicolare è di fondamentale importanza per mantenere gli spermatogoni
confinati all’interno del compartimento basale. Va infatti premesso che l’epitelio seminifero può
essere suddiviso in due compartimenti:
Compartimento basale: contenente gli spermatogoni mitotici
1. Compartimento luminale: contenente spermatociti e spermatidi meiotici
2.
La meiosi inizia nel compartimento basale (con lo stadio di preleptotene) e si continua poi, una
volta che lo spermatocita ha attraversato la barriera emato-testicolare, all’interno del compartimento
luminale.
La barriera emato-testicolare è molto importante anche per garantire l’integrità immunologica del
testicolo, infatti a partire dalla pubertà la cellula entra in meiosi, e vengono quindi prodotte nuove
proteine (come ad esempio il complesso proteico sinaptinemale, tramite cui avviene appaiamento
cromosomi omologhi) che potrebbero essere rigettate dall'apparato immunitario. Tuttavia grazie alla
barriera di colare tutto ciò viene impedito; essa infatti fa sì che nel compartimento luminale non ci
siano mai cellule del sistema immunitario (che si trovano infatti solo nell'interstizio), le quali
potrebbero andare a distruggere cellule meiotiche. Il privilegio immunologico del testicolo è
garantito anche dalle cellule del Sertoli, le quali producono delle sostanze immunosoppressive che
sopprimono una eventuale risposta immunitaria. È anche vero però che lo spermatogonio, dopo
essersi diviso mitoticamente ed una volta giunto allo stadio di pre-leptotene, deve attraversare la
barriera, la quale tuttavia è chiusa. Deve esistere quindi un meccanismo di apertura / chiusura della
barriera, che garantisca comunque la persistenza di questo sistema immunologico.
Abbiamo detto anche nella barriera ci sono le giunzioni, soprattutto le TJ che presentano occludina
e claudina. Allora durante apertura/chiusura vengono prodotte delle molecole (come ad ex HGF)
che modulano la quantità di occludina e claudina presenti all'interno della barriera.
Ma per evitare che passino altre sostanze oltre agli spermatogoni ci sono due modelli diversi:
secondo il primo modello la barriera si apre, lo spermatocita primario allo stadio di
1. proleptotene passa, ma la barriera gli si richiude immediatamente alle spalle. Si forma
dunque una sorta di terzo compartimento nel mezzo (una specie di caramella). Questo è un
modello abbastanza accreditato di apertura e chiusura della barriera emato-testicolare.
secondo un altro modello invece la barriera emato testicolare, nel momento in cui lo
2. spermatocita primario allo stato di preleptotene sta per passare, viene endocitata nella sua
parte superiore. I componenti endocitati (occludina, claudina) subiscono poi un processo di
transcitosi attraverso il quale vengono riportati alla base e così la barriera si richiude dietro.
In questo modo verrebbe garantito il privilegio immunologico del testicolo.
Nell'uomo gli spermatogoni a seconda della loro morfologia e delle loro caratteristiche nucleari,
sono suddivisi in 2 tipologie:
A DARK: presentano una cromatina abbastanza elettrondensa e quindi con le comuni
4. colorazioni si notano nuclei abbastanza scuri
A PALE: con le comuni colorazioni appaiono più chiari
5.
Gli spermatogoni A DARK e A PALE sono considerati spermatogoni staminali, in quanto possono
sia dare origine a uno spermatogonio A DARK, sia andare incontro a una fase di differenziamento.
(C’è tuttavia un dibattito in quanto secondo alcuni sarebbero staminali solo gli A DARK, secondo
altri sia gli A DARK che gli A PALE).
Questi spermatogoni A DARK e A PALE generano spermatogoni di tipo B, i quali daranno origine a
loro volta a spermatociti primari che una volta, entrati nella fase di pre-leptotene, attraverseranno la
barriera emato-testicolare e inizieranno tutto il processo della prima divisione meiotica con cui
daranno origine agli spermatociti secondari.
Le successive divisioni cellulari non hanno una completa citodieresi: le cellule si duplicano, ma non
si dividono completamente, rimangono collegate tra loro da ponti citoplasmatici che permettono
scambi di sostanze nutritive e una sincronia nello sviluppo di questo clone. Quindi noi avremo un
insieme di cellule aventi tutte lo stesso materiale citoplasmatico e che tutte insieme, in maniera
sincrona, danno origine agli spermatozoi.
La fase della mitosi dura circa 20
giorni.
La fase della meiosi invece dura 24 giorni.
Partendo da una cellula germinale (dark o
pale) affinché io possa avere uno spermatozoo
maturo occorrono 74 giorni. Se invece considero
come punto di partenza uno spermatogonio di tipo B
occorrono 64 giorni per avere uno
spermatozoo maturo (infatti una pale/dark
impiega 10 giorni per diventare una cellula di
tipo B).
(Nel topo invece per passare da uno
spermatogonio a uno spermatozoo occorrono
35 giorni.)
Per calcolare questi tempi alcuni carcerati
vennero trattati con una sostanza
radioattiva, la quale era iniettata
nell'interstizio testicolare. Questa sostanza
era poi captata e incorporata dalle cellule
germinali in continua proliferazione e
seguendone l'andamento, dopo un tot di
giorni, si vide la comparsa di spermatozoi
radioattivi.
Le fasi della SPERMATOGENESI sono:
1. Fase moltiplicativa: Nella prima fase si assiste a svariate mitosi degli spermatogoni: gli
spermatogoni AD si dividono continuamente in spermatogoni AD o AP. Questi ultimi
procedono differenziandosi in spermatogoni B che si evolvono in spermatociti di primo
ordine, ultime cellule di questa fase.
2. Fase meiotica: Nella seconda fase gli spermatociti di primo ordine vanno incontro a meiosi.
Durante la fase di preleptotene si ha una duplicazione di DNA che rende queste cellule già
diploidi di fatto tetraploidi. Durante la prima divisione meiotica si assiste ad una profase
particolarmente lunga (circa 22-24 giorni) costituita da 5 stadi (leptotene, zigotene,
pachitene, diplotene, diacinesi). Al termine della prima divisione meiotica si ha la
formazione degli spermatociti secondari che, essendo il risultato della segregazione dei
cromosomi omologhi sono costituiti da un corredo aploide formato da una doppia copia di
DNA (ogni cromosoma è formato da due cromatidi fratelli). La fase meiotica si conclude
con la seconda divisione meiotica che parte dagli spermatociti secondari per andare a
formare gli spermatidi rotondi, cellule aploidi che non andranno più incontro a divisioni
cellulari.
3. Spermiogenesi: è il momento nel quale gli spermatidi rotondo, in luogo della loro cessata
divisione cellulare, cominciano a differenziarsi e a trasformarsi nei gameti attraversando 4
fasi:
• FASE DEL GOLGI: comincia con la formazione dell’acrosoma, una struttura
membranosa che deriva da delle vescicole dell’apparato di Golgi confluiscono e formano
un’unica struttura che si va a posizionare, nella fase successiva (quella del cappuccio) sopra
il nucleo.
• FASE DEL CAPPUCCIO: La fase del cappuccio si ha quando la vescicola, che si è
posizionata sopra il nucleo, circonda i due terzi di quest’ultimo. In questa fase nella cellula
ci sono due centrioli che migrano verso la base del nucleo, frontalmente alla vescicola
acrosomica. I centrioli sono chiamati prossimale e distale: quello prossimale si posiziona
trasversalmente quasi a 45° rispetto all’asse longitudinale dello spermatozoo; l’altro
degenera e forma la piastra basale, da cui si accrescono le strutture microtubulari che
andranno a costituire l’assonema della coda dello spermatozoo. Il nucleo, durante la fase
acrosomica e durante la formazione di questo cappuccio, subisce delle modifiche, cioè
comincia ad allungarsi verso il polo caudale e sopra accoglie l’acrosoma. Una struttura
microtubulare, che si chiama manchette, circonda il nucleo e, tramite le proteine LINK,
forma dei legami con delle proteine del nucleoscheletro determinando l’allungamento del
nucleo, che viene tirato verso la base. Il citoplasma inoltre si distribuisce intorno al nucleo:
una parte costituisce il corpo residuale, che dopo viene eliminato, e una piccola parte invece
va a circondare la struttura microtubulare e costituirà poi il flagello.
• FASE ACROSOMIALE: I mitocondri si avvolgono a spirale intorno alla regione della
coda chiamata parte intermedia che è la zona che durante i movimenti flagellari consumerà
più energia e che quindi avrà più bisogno di mitocondri. In questa fase avviene anche
l'allineamento dello spermatozoo con la testa rivolta verso la parete del tubulo e il flagello in
allungamento verso il lume. Il nucleo con l’acrosoma costituisce la testa dello spermatozoo
che è collegata al resto del corpo tramite un piccolo segmento, il collo. A seguire c’è un
segmento intermedio che è caratterizzato dalla presenza di una guaina mitocondriale, nella
quale i mitocondri assumono una caratteristica forma a spirale: sono circa un centinaio i
mitocondri che circondano l’assonema che presenta la dineina, perché la finalità ultima dello
spermatozoo è quella di muoversi e per questo ha bisogno della dineina assonemica e
dell’ATP, che viene prodotto dalla membrana mitocondriale. Il segmento principale, invece,
è separato da quello intermedio da un restringimento, da una struttura che
compartimentalizza i due estremi e che si chiama Annulus. Poi c’è il segmento terminale
che è circondato da alcune fibr