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K = [BH ][OH ]/[B]
b
Perché [H O] = K
2 + -
Anche se una parte di acqua reagisce a formare ioni H O e OH , siamo in
3
soluzione acquosa, quindi la differenza di concentrazione è minima (per
questo si continua a considerare costante).
Tra le basi deboli, la forza relativa è definita dal valore di K , costante di
b
dissociazione basica. La base è tanto più forte quanto maggiore è il valore
di K .
b
Per avere valori positivi si fanno –log(K ) e –log(K ) e si ottengono pK e pK .
a b a b
Acidi e basi sono tanto più forti tanto è più basso il valore di pK e pK (il
a b
contrario se si considerano K e K ).
a b
Relazione tra la struttura molecolare di un acido e la sua forza
Per un acido generico HA:
quanto più polare è il legame H-A, tanto più forte è l’acido (es: HCl >
- HBr > HS),
quanto più forte è il legame H-A, tanto più debole è l’acido (per questo
- HF è un acido più debole di quelli sopracitati: il legame è molto
polarizzato, ma allo stesso tempo è molto forte perché l’atomo di fluoro
è molto piccolo).
Per un ossiacido:
quanto maggiore è l’elettronegatività dell’atomo centrale legato ai
- gruppi OH, tanto più forte è l’ossiacido,
quanto maggiore è il numero di atomi di ossigeno legati all’atomo
- centrale, tanto più forte è l’ossiacido: la base coniugata di un acido con
molti atomi di ossigeno è infatti stabilizzata dalle formule di risonanza.
Ad esempio da HClO passando per HClO HClO fino a HClO la forza
2, 3 4
2-
dell’acido aumenta. ClO (ha 2 forme di risonanza) è meno stabilizzato
3-
rispetto a ClO (ha 3 forme di risonanza), che a sua volta è meno
4-
stabilizzato rispetto a ClO (ha 4 forme di risonanza).
Un anione è tanto più stabile quante più sono le sue forme limite perché la
carica in più è meglio “distribuita”.
Quindi, ad es. HClO tende a dissociare poco perché genera un anione
-
instabile (ClO ), infatti è rappresentato da una sola formula.
La pK diminuisce tanti più atomi di ossigeno ci sono. A parità di numero di
a
atomi di ossigeno la forza degli acidi diminuisce al diminuire
dell’elettronegatività. +
Gli acidi poliprotici sono quelli che dissociano più ioni H O . Un acido
3
poliprotico ha infatti più equilibri di dissociazione:
3- + 3-
H CO + H O ↔ HCO + H O (HCO è lo ione idrogenocarbonato o
2 3 2 3
bicarbonato)
3- + -7
K = [HCO ][H O ]/[H CO ] = 4,56 x 10
a1 3 2 3
3- 32- +
HCO + H O ↔ CO + H O
2 3
32- + 3- -11
K = [CO ][H O ]/[HCO ] = 5,61 x 10
a2 3 3-
Dalle K capiamo che sia H CO che HCO sono acidi deboli, ma H CO è
a 2 3 2 3
leggermente più forte dell’anione bicarbonato (regola generale: K > K > K
a1 a2 a3
ecc.), quindi i valori di K diminuiscono con le dissociazioni.
a
La seconda reazione avviene meno facilmente rispetto alla prima (si deve
togliere uno ione idrogeno a un anione che ha già una carica negativa).
Ci sono delle eccezioni: ad esempio H PO (acido fosforoso) è un acido
3 3
diprotico e non triprotico perché uno degli atomi di H è legato direttamente al
fosoforo, quindi non è dissociabile.
L’acido ortofosforico genera lo ione didrogenofosfato, stabilizzato da due
formule di risonanza; lo ione didrogenofosfato genera lo ione
monoidrogenofosfato (acido più debole dell’acido fosforico), che è stabilizzato
da tre formule di risonanza (compensano la destabilizzazione delle due
cariche negative); l’anione monoidrogenofosfato genera l’anione ortofosfato,
che ha tre cariche negative ma è stabilizzato da 4 formule di risonanza.
Anche se in percentuale via via minore, tutti questi acidi esistono.
Effetto livellante
L’effetto livellante è il fenomeno in base al quale acidi e basi forti (presenti in
soluzione come ioni liberi totalmente solvatati) presentano nel solvente
acqua tutti valori estremamente alti delle costanti di equilibrio, tali che a fini
pratici possono considerarsi ognuno egualmente forte in ambiente acquoso
(cioè, ad esempio, non è possibile distinguere tra la forza di acidi forti come
+
HCl e HBr). Infatti in acqua non esiste acido più forte dello ione H O e non
3
-
esiste base più forte dello ione OH (e acidi e basi forti sono totalmente +
dissociati nei loro ioni e negli ioni idronio e ossidrile). Quindi gli ioni H O e gli
3
-
ioni OH sono praticamente i fattori “livellanti” generati dal solvente acqua, in
quanto uguale è l’entità delle dissociazioni in oggetto.
In solventi con basicità diversa dall’acqua i relativi equilibri di dissociazione
sono molto diversi, ad esempio in ammoniaca o in alcol (sostanza anfotera,
ma che si comporta in maniera molto meno acida rispetto all’acqua). In
ammoniaca l’equivalente dello ione idronio – e quindi l’acido più forte – è lo
ione ammonio, mentre l’equivalente dello ione ossidrile – e quindi la base più
2-
forte – è lo ione ammide (NH ).
Esempio:
NaNH + INH NaI + 2NH :
2 4 3
+ 2- 4+ - + -
Na + NH + NH + I Na + I + 2NH 3
Si tratta di una reazione di neutralizzazione in ammoniaca, dove i prodotti
sono un sale e NH .
3
Siccome l’ammoniaca liquida è un solvente molto basico, anche acidi che in
soluzione acquosa risultano debolmente dissociati si comportano da acid
forti.
Per quanto riguarda l’alcol, quando esso si comporta da acido (in presenza di
- +
una base) si forma lo ione alcolato o alcossido (RO Me ), mentre quando si
2+
comporta da base, si forma lo ione R-OH .
Ad es. HCl in alcol si comporta da acido medio-forte, mentre HNO e HClO
3 4
restano acidi forti.
pH e soluzioni tampone
L’acqua, essendo una sostanza anfotera, si comporta da acido nei confronti
delle basi e viceversa. Esiste infatti un equilibrio di autoionizzazione o
autodissociazione dell’acqua:
+ -
H O + H O ↔ H O + OH
2 2 3
Questa reazione di autoionizzazione avviene continuamente.
+ - 2
K = [H O ][OH ]/[H O]
C 3 2
Anche se una parte di acqua si consuma nella reazione (dissociandosi), essa
è talmente piccola che si continua a considerare [H O] = K:
2
2
K [H O] = K detto prodotto ionico dell’acqua.
C 2 W,
+ - -14 2
K = [H O ][OH ] = 10 M (a 25°C)
W 3
In termini logaritmici:
+ - -14
-log(K ) = -log[H O ] –log[OH ] = -log 10
W 3
+ -
dove –log[H O ] = pH e –log[OH ] = pOH
3
pK = pH – pOH = 14
w
ovunque ci sia acqua e per qualsiasi soluzione acquosa vale questa
relazione.
Essendo una costante di equilibrio, K dipende dalla temperatura: aumenta
W
all’aumentare della temperatura (aumenta la frazione di molecole che si
+ -
dissociano per dare H O e OH ).
3