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DESIGN FOR LIVING (PARTITA A QUATTRO, 1933)
ERNST LUBITSCH
La cornice: I primi anni 30 a Hollywood sono interessati da uno sforzo produttivo creativo per
l'integrazione del passaggio al sonoro. Sono anche gli anni dell'elaborazione delle entrate in vigore
del cosiddetto codice Hays che però finisce per essere tutto sommato manipolabile.
La commedia romantica è infatti un filone Dalle svariate ramificazioni. Il cuore di ogni
commedia è l'accidentato percorso di formazione di una coppia solitamente eterosessuale che sfocia
in un inevitabile lieto fine. In questi anni la commedia è un genere strategico anche per il delicato
processo di transizione dal muto al sonoro, in particolare nella declinazione della cosiddetta
screwball comedy, la commedia svitata.
È frequente la messinscena di conflitti di classe: un ricco temporaneamente in disgrazia un povero
che si ritrova disporre fortuitamente di un'ingente somma di denaro, la porta è di norma presentata
come condizione moralmente superiore alla ricchezza.
3 di 8
Il regista: berlinese e figlio di genitori di religione ebraica proprietari di una bottega di confezioni
per signora, coltiva la passione per il teatro e la recitazione passa al cinema prima come attore e dal
1915 come regista di operette farse e melodrammi in costume. Si circonda di un'equipe di
collaboratori di fiducia. Il famigerato tocco alla Lubitsch infatti un effetto trasversale alla sua
produzione di commedie, genere in cui si specializza negli anni 30: il tocco consiste in
un'equilibratissima combinazione di leggerezza e incisività ad esempio una gag si chiude con
una battuta tanto franca e spiazzante da rovesciare istantaneamente il senso dell'intera scena.
Commedie ambientate quasi sempre in Europa I produttori hollywoodiani indovinano che il
pubblico ha una certa predilezione per l’Europa.
Sinossi: Gilda Farrell, disegnatrice pubblicitario per l'agenzia di Max Plunkett, in viaggio per Parigi
e sul treno incontra due uomini che corteggiano Gilda che rivela d'essere innamorata di tutti e due E
propone un ménage à trois . Gilda si rifugia negli U.S.A. tra le braccia del suo datore di lavoro.
Il film: di poco precedente all'entrata in vigore del codice di autocensura di produttore di
Hollywood, Racconta l'accidentata costituzione non di una coppia bensì di un terzetto amoroso in
cui è lei a condurre il gioco. È noto per la ricerca del tempo del dettaglio comico perfetto.
QUANDO LA MOGLIE è IN VACANZA, 1955
BILLY WILDER
Sinossi: l’every man Richard Sherman compagnia treno moglie figlio pronti per il rituale delle
vacanze estive seguendo i consigli del dottore cioè niente alcolici e sigarette solo lavoro e vita sana.
I suoi buoni propositi vacillano con l'arrivo nel condominio di una nuova vicina venuta a trascorrere
le vacanze nell'appartamento sopra il suo. La bionda e attraente ragazza lo metterà in crisi.
Il film: l'ironia l'arguzia di Wilder si manifestano fin dall'incipit una sorta di parodia a con tanto di
VoiceOver di commento il documentario storico. Sherman all'inizio sembra poter controllare la
suonatore istintuale reprimendo le sue pulsioni interiori, È un eroe della presa alla lettera. Il
Protagonista femminile è Marilyn Monroe che è la dumb blonde attraente e svampita, quella
compagna di giochi ideale che mescola umorismo e fascino, tentazione innocenza.
Per Wylder il Codice serve ad alimentare l’illusione che le tentazioni si combattono semplicemente
allontanandole dalla propria vista.
Monroe, la diva è destinata ad alimentare desideri e fantasie del protagonista e degli spettatori anche
perché impossibile da conquistare.
ORSON WELLES:UN RIBELLE A HOLLYWOOD
La cornice: nel 1941 con Quarto potere, Welles porta scompiglio nello studio system
hollywoodiano. Le 3 fasi di produzione, distribuzione ed esercizio nelle mani di poche grandi case
cinematografiche, le major. Il cinema hollywoodiano classico si struttura in genere molto forti e in
questo sistema dei generi accade spesso che registi e attori finiscano per specializzarsi. In questo
sistema il regista è ben lontano dalla concezione moderna dell’autore: è un mero ingranaggio del
meccanismo che non può imporre la propria impronta al film. Con Citizen Kane mette
esplicitamente in discussione lo studio system e cerca di sovvertirlo. Ora Hollywood è in difficoltà
per l’ondata dei B-movies e per il rinnovato cinema europeo, la nuovelle vague.
Il regista: Uno dei più significativi maestri della storia del cinema mondiale. Talento teatrale poi si
innamora della radio; celebre beffa della guerra dei mondi, primo dei tanti geniali sconfinamenti
tra vero e falso che caratterizza la sua parabola artistica. Nel 1939 è pronto ad approdare ad
Hollywood con un contratto miliardario con la RKO e una libertà artistica sconfinata, può scegliere
il cast e disporre del final cut. Le disavventure di Citizen Kane lo accompagnano per tutta la vita.
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CITIZEN KANE(QUARTO POTERE, 1941)
Sinossi:un giornalista riceve l’incarico di scoprire che cosa significano le ultime parole Rosebud
(bocciolo di rosa) pronunciate da un magnate della carta stampata poco prima di morire nella
convinzione che nascondano il segreto della sua esistenza.
Il film: ritenuto il film più importante della storia del cinema. Welles non ha niente in comune con
il regista mero esecutore di copioni tipico dello studio system hollywoodiano. Il film cambia
velocità e direzione un paio di volte nei primi dieci minuti.
Si sbizzarrisce in una costruzione dell’inquadratura lontana dalle convenzioni e dalle abitudini
dell’epoca, sistemando la macchina da presa in posizioni anomale, imprevedibili. Lo spazio
compreso in campo viene spesso frugato esplorato con il ricorso alla profondità di campo
finalizzato alla costruzione di piani sequenza.
I mdp spesso vertiginosi. Non si rassegna alla linearità del cinema classico hollywoodiano, uso del
flashback nei colloqui nell’indagine di Thompson sulla vita di Kane—> che non segue alcuna delle
convenzioni hollywoodiane.
TOUCH OF EVIL(L’INFERNALE QUINLAN, 1958)
WELLES
Sinossi: frontiera tra Texas e Messico. Trovandosi ad assistere al brutale omicidio di un boss locale,
il giovane e brillante poliziotto Vargas, in luna di miele con la bella moglie decide di indagare. Sulla
strada trova il capitano Hank Quinlan, temutissimo poliziotto di frontiera. Mentre la moglie viene
rapita i due ingaggiano una “lotta”.
Un poliziesco senza grosse ambizioni. Un labirinto senza centro. Il film si complica subito dopo
l’apparente semplicità dell’inizio. Da una parte il giovane funzionario deciso a combattere il
crimine dall’altra il vecchio poliziotto di frontiera. Quinlan è un personaggio wellessiano che si
ritrova ad interpretare una tipologia di ruoli bigger than life.
Si conferma la passione del regista per il piano-sequenza in profondità di campo, tecnica di
esplorazione dello spazio e del tempo che diventa risorsa espressiva. Il film gli viene sottratto in
posto-produzione per rendere la storia più chiara.
ALFRED HITCHCOCK:UN AUTORE DIETRO IL GENERE
La cornice:gli anni 50 segnano la piena maturità di Hitchcock il quale gira una media di più di un
film all’anno. Assembla un team di collaboratori fidati tra cui Saul Bass e Bernard Herrmann per
le musiche, ingaggia le star più amate dal pubblico Jamers Stewart e Cary Grant, Grace Kelly,
Kim Novak, Doris Day e Tippi Hedren.
Thriller di suspense.
I futuri registi della novelle vague degli anni 60 intuiscono nei suoi film una visione del mondo
e dell’uomo che si fa sempre più completa e profonda con gli anni. Costituisce uno dei più
eclatanti esempi di rivendicazione per un regista di genere della qualifica di “autore” e
maestro, capace di sviluppare una poetica e uno stile personali pur stando all’interno di un
sistema industriale.
Il regista: origini inglesi, eclettico nelle sue regie, mostra fin da subito un perfezionismo maniacale.
Primi successi con piccoli thriller. Si trasferisce negli usa dove inizia con Rebecca, la prima
moglie (1940) una seconda carriera che lo vede diventare il maestro del brivido. Ambienta e
sviluppa film in un unico spazio, si avvale di sceneggiature di ferro, attori considerati da lui carne
da macello. Tale sfiducia nei confronti della componente umana è uno dei tratti di fondo della
poetica hitchcockiana. 5 di 8
Nei suoi thriller di suspense l’investigatore rischia costantemente di rimanere invischiato nel
delitto. LA FINESTRA SUL CORTILE, 1954
Sinossi: Jeff è un fotoreporter costretto all’immobilità da una gamba ingessata; ora passa le sue
giornate davanti alla grande finestra del suo appartamento nel Greenwich Village, dove spia
all’interno delle abitazioni che si affacciano sul cortile comune del palazzo.
Il film: già a partire dall’incipit si presta a due livelli di lettura, entrambi coerenti con i presupposti
stilistici e poetici del cinema hitchcockiano. Il primo livello porta a interpretare il profilmico,
ovvero ciò che esiste e accade davanti alla mdp, e quindi a Jeff e agli inquilini affacciati sul cortile;
il secondo livello è inerente invece al filmico, vale a dire cerca di interpretare l’operato della mdp e
prende come oggetto d’analisi le inquadrature, i movimenti di macchina e il montaggio più che le
azioni dei personaggi.
è anche un film sul cinema, quello hitchcockiano in particolare e della Hollywood classica più in
generale.
La posizione di Jeff davanti alla finestra è come quella di uno spettatore cinematografico seduto
immobile davanti allo schermo. Buona parte dell’investigazione si svolge attraverso le soggettive di
Jeff vediamo come vede le cose, cioè le immagini rifilate dal tondo del binocolo, persino fuori
fuoco, tr ail sonno e la veglia. è anche un regista che arriva a formulare un’ipotesi sulla sorte della
signora Thorwald.
il cinema è la finestra sul mondo e anche lo specchio che ce ne restituisce un’immagine talvolta
più nitida di quella che cogliamo a occhio nudo.
jeff da spettatore diviene attore implicato in prima persona negli eventi.
VERTIGO(LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE, 1958)
Sinossi: Scottie Ferguson, brillante avvocato penalista affetto da acrofobia non riesce a salvar un
poliziotto che ha perso l’equilibrio durante un inseguimento sui tetti: in preda al senso di colpa
lascia la polizia e trascina le sue giornate stancamente.
Il film: applica la concezione di suspense. se s’immagina una situazione nella quale due persone
sono sedute a un bar e c’è una bomba sotto il loro tavolo per Hitchcock è insoddisfacente mostrare
la detonazione improvvisa allo spe