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Forme Bilineari

  • generalizzano il prodotto scalare
  • sono legate allo studio di coniche e quadriche
  • completa una notevole serie lineare, alcune volte

Def:

Vettoriale una forma bilineare su V è una funzione

tale che:

  1. (x₁+x₂, ẏ) = φ(x₁, ẏ) + φ(x₂, ẏ) (lineare)
  2. (x̅, y₁+y₂) = φ(x̅, y₁) + φ(x̅, y₂) (lineare)
  3. (λx̅, μẏ) = λμφ(x̅, ẏ) (scalare)

Esempio: il prodotto scalare su V è un esempio di forma bilineare.

Def:

Una forma bilineare φ: V × V → ℝ si dice simmetrica se φ(x̅, ẏ) = φ(ẏ, x̅) ∀ x̅, ẏ ∈ V

Osservazione:

1) + 3) ne dice che ∀ ẏ ∈ V fisso l'applicazione φ y̅ : V → ℝ φ y̅ (x̅) = φ(x̅, ẏ) lineare

Infatti ∀ λ, μ ∈ ℝ

∀ x̅₁, x̅₂ ∈ V

  1. φ y̅ (λx̅₁ + μx̅₂) = φ (λx̅₁ + μx̅₂, ẏ) = φ (λx̅₁, ẏ) + φ (μx̅₂, ẏ)
  2. = λφ(x̅₁, ẏ) + μφ(x̅₂, ẏ)

Da 2) e 3) deduco che ∀ x̅ ∈ V fisso μ x̅ : V → ℝ φ → φ(x̅, ẏ) = φ(ẏ, x̅) è lineare

Esempio:

ψ : ℝ2 × ℝ2 → ℝ

x1u1 + x2u2

È bilineare

Congeliamo un vettore e vediamo se l'app è lineare

x1u1 + x20 + 3 ≠ x1 + 3

→ non è lineare per x1, x2 (È un eg non omogeneo)

ψ

x1 - x12

non lineare

2x1u1 - 3x1u2 + x2u1 =

ψ

prima condizione verificata

2x1(u1 + u'1) - 3x1(u2 + u'2) + x2(u1 + u'1) = 2x1u1 - 3x1u2 + x2u1

+ 2x1u'1 - 3x1u'2 + x2u'1 =

ψ

Come sono fatte le forme bilineare?

ESPRESSIONE DI UNA FORMA BILINEARE DATA UNA BASE

B base di V

tPAP =

Oss: se A e A' sono congruenti, A' = tPAP. det A' = det (tPAP) = det tP ⋅ det A ⋅ det P = det (tP) ⋅ det P ⋅ det A = det (det P)2 ≠ 0 Le matrice di cambiamento di base sono invertibili, percio' detP ≠ 0!

firme banchi

La relazione detA ≠ 0 (ma non il valore di detA) è invariante per congruenza.

Oss: Ψ simmetrica ⟺ A simmetrica.

FORMA QUADRATICA

ψ: V×V → R bilineare simmetrica

Definiamo Q: V → R

Q(x) = φ (x̄, x̄) FORMA QUADRATICA ASSOCIATA A φ.

es: Ψ: V → R (prodot scalare) allora Q(x) = ||x||2

Oss: Q non è un'applicazione lineare.

Oss: considerando Q come risultate Ψ(x̄,x̄) ∀x̄∈V

Q(x+y) = φ (x̄+ȳ, x̄+ȳ) = φ (x̄, x̄) + φ (ȳ, x̄) + φ (x̄, ȳ) + φ (ȳ, ȳ)

Q(x) Q(y)

3) V = ker φ

I vettori di ker φ sono φ-ortogonali a tutti i vettori dello spazio V.

Se φ quad. scalare e prendo W ⊆ V allora:

  1. (W) = W
  2. W⊆W⊥⊥⊆V

In generale (1) e (2) non sono vere per le forme bilineari.

ex: φ bilineare su ℝ3

φ((x1,x2,x3), (x4,x5,x6)) = 2x1y1+ y2(x1y1 + x1y2) + (x2x3 + x3x1y2) - 4y3x1y3

W sott di φ x1 + x2 - x3 = 0 determinare (W)

Sol: φ: (

x1 x2 x3)

(2 -1 1)

(4 0 1)

(1 -1 1)

(-4 -4 -4)

(u1)

(u4)

(u2)

(u3)

(u3)

(u4) = 0

W0 = l{(

1 0 0)

(0 1 0)}

W = {

(x1 x2 x3):

( 2 -1 1)

(x1, x2, x3) (0 0 1) (x3)

( -4 0 1)(1 -1 4)

(-1 0 -1)

(0 1 1)

(

1 0 -4)(x1) (0 1 0)

x2)

x3) = 0

(

3x1 - x3)

x2 - x3 = 0

W⊥⊥ = {

(x3) (x3: ℝ

x2) = 0

x2 )

(1 -1 3 1)}

(3 1 -4 1)

(1 3 1) (3 1) = 0

(1 -1 3) (1 -3 1) (0 1)

(W⊥⊥)⊥⊥ = ℝ3

λ1 = ψ (v̅1, v1)

Voglio normalizzare v1 per avere λ1 = 1

Definisco ṽ1 = v̅1 / √λ1

Per j = 2, …, p definisco ṽj = v̅j / √|λj|

Per j = p+1, …, n definisco ṽj = v̅j

Se i ≠ j: ψ( ṽi, ṽj ) = 1 / √|λi λj| ψ ( v̅i, v̅j) = 0

B' = { ṽ1, …, ṽn }

MB' (φ) = Particolare tipo di forma canonica

Da cosa è determinata una forma normale? Dai numeri p e q.

La forma quadratica determina univocamente p e q? (La forma normale di ψ è unica?)

Teorema di Sylvester (Legge di Inerzia)

Data φ, i numeri p e q sono unicamente determinati, cioè se B e B' sono basi tali che MB(φ) e MB'(φ) sono in forma normale, e HB(φ) ha p "1" e q "−1" nella diagonale e HB'(φ) ha p' "1" e q' "−1" allora p = p' e q = q'.

Dim.

p + q = rk MB(φ)

p' + q' = rk MB'(φ)

Ha rk HB(φ) = rk HB'(φ) ⇒ p + q = p' + q'

Supponiamo p' > p

6x1x3 + 3x2 = 0

V = { [ x1 x2 x3 ]T ∈ ℝ³ | 6x1x3 + 3x2 = 0 }

[v1] = [1 1/2 1]T , [v2] = [2 -1 0]T

[v1v2] = [ 1 2 ] [ 1/2 -1 ] [ 1 0 ]

Ω([v1v2]) = 6, 4 (f.2), λ3 , 0-2 -12

vi

5)

Se x ⊂ sottosp., è vero che (x) è fatto da sottosp.? Sì, (x) è l'insieme dei multipli di x,

è un cono

Dettagli
A.A. 2021-2022
21 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/02 Algebra

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliabrancaccio1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geometria e algebra lineare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Mari Luciano.