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Perseguitabili in Isgiordania si applica il codice giordano pre' 341 secondo il quale all'articolo l'omicidio considerato legittima' 'difesa quando l'atto di uccidere un'altra persona e commesso in' . Sdifesa dell'onore di qualcun altro i tratta di fatto di violenza.privata legalizzatap er la
Nelle narrazioni dei media giornalistici emerge come dopo ogni operazione militare condotta dall'esercito israeliano seguono le reazioni palestinesi. Il lettore si perde non riuscendo più a distinguere l'aggressore dall'aggredito.
L'ossessione antisraeliana al galla seconda ntifada al disimpegno da aza1° c – i 'ap ntroduzione all'ossessione antisraeliana. Molto spesso i media abbracciano senza riserve la posizione palestinese semplificando nei confronti delle opinioni pubbliche, quella situazione complessa che comprende il conflitto arabo israeliano e israeloL' palestinese. L'ordine con cui
Vengono presentate le OSTILITÀ CHE1 notizie è manipolato, spesso ci si dilunga in dettagliCORRE ATTRAVERSO I riguardanti le famiglie delle vittime palestinesi e alMEDIA contrario le operazioni israeliano sono presentate comestrane, crudeli e inutili. Si finisce per accettare ilterrorismo e per condannare la guerra che lo vuoledebellare.
Il sionismo è un movimento culturale europeo, laico efilosocialista che ha operato a partire dalla 2° metàdell’800 per convincere una parte dell’intelligenza ebreaal progetto del ritorno: per la fondazione di uno Statoebraico che fosse patria. Israele è un paese sionista,ma nonostante l’ONU abbia cancellato l’equiparazionetra sionismo e razzismo, nei fatti questa erroneainterpretazione non cessa di esistere.
Israele è ancora escluso da alcune attività ONU.
I libri di scuola palestinesi insegnano l’odio verso gliD israeliani.
ENTRO IL2 CALEIDOSCOPIO L’intifada
Palestinese esplosa nell'autunno 2000 viene fatta passare come una lotta contro l'occupazione israeliana dei territori, quando invece, dopo gli accordi di Oslo del 1995 il ministro israeliano Simon Peres, dichiarò la fine dell'occupazione e oltre il 95% degli arabi palestinesi vive sotto l'amministrazione dell'Autorità palestinese.
Dopo l'11 settembre i media italiani hanno contribuito a diffondere lo stereotipo che rappresenta Israele come colpevole dell'intera questione mediorientale e in particolare, il carnefice della tragedia palestinese.
Lettera dell'ambasciatore dello Stato di Israele Ehud STILITÀ, Gol inviata alla Repubblica, dal titolo "Ogni giorno è ANTISRAELIANA".
IGNORANZA ED ISINFORMAZIONE
2° C – L' – GAP A COSTRUZIONE DELL'OSTILITÀ ANTISRAELIANA LI SQUILIBRI DI UNA COMUNICAZIONE PARZIALE
1° C'ONTRO L'ENTITÀ SIONISTA
Dei tanti conflitti medio orientali,
sicuramente quello tra Israele e la Palestina ha attirato più di tutti le attenzioni del mondo. I diritti degli ebrei abitanti i paesi arabi che combattono l'entità sionista, sono duramente repressi. U.S.N.U. '47: NO STATO PALESTINESE NON ESISTEVA QUANDO LE AZIONI NITE NEL DETERMINARONO '2, . L 'L INSEDIAMENTO DI ENTITÀ STATALI UNA EBREA E UNA ARABA A VERA CAUSA DELL INTERAU, QUESTIONE FU IL DOPPIO RIFIUTO ARABO DELLA DECISIONE DELLE NAZIONI NITE RIFIUTO AI SRICONOSCERE DIRITTO DI ISRAELE A ESISTERE COME STATO INDIPENDENTE E RIFIUTO VERSO S. LA FONDAZIONE DI UNO STATO PALESTINESE Questo significò impostare il problema nei termini che si sarebbe potuto fondare uno Stato palestinese solo e unicamente dopo la distruzione dell'entità sionista. Sono ancora oggi 18 gli Stati arabi che non riconoscono Israele come Stato. Con la risoluzione 181 del '47 l'ONU vota la creazione nella Palestina di 2 Stati indipendenti (arabo e ebraico),Legati da una unione economica e doganale, con Gerusalemme sotto controllo internazionale per 10 anni. Il piano di spartizione prevedeva meno di un decimo della Palestina* originaria, ove la parte maggioritaria apparteneva alla Transgiordania, che nel '50 divenne Regno di Giordania. La risoluzione fu accettata dalla parte ebraica e rifiutata dalla parte araba che* considerò quell'assegnazione agli ebrei come una profonda ferita. Per questo motivo i paesi arabi (Libano, Siria, Iraq, Transgiordania, Egitto), con l'appoggio finanziario dei paesi arabi più lontani, aggredirono lo Stato d'Israele prima ancora che nascesse. Nel '64, su iniziativa della Lega Araba, nacque l'OLP, che si propone la distruzione di Israele con la lotta armata. Nel maggio '68, Yasser Arafat (leader dell'organizzazione armata Al Fatah), diviene capo dell'OLP. Nel '67 ci fu la guerra dei 6 giorni, con la quale Israele aumentò i suoi territori.
Israele offrirà di restituire il Sinai e le alture del Golan a Egitto e Siria in cambio della pace. L'offerta fu respinta.
Nel '77 Sadat (Presidente egiziano) compì un viaggio a Gerusalemme, dal quale scaturì un trattato di pace che includeva un piano di autonomia per i Territori. Arafat denunciò questa azione come resa umiliante all'imperialismo americano e israeliano e auspicò l'assassinio di Sadat, che avvenne 2 anni dopo.
Nel '93 ad Oslo, Arafat riconosce lo Stato di Israele e Rabin (primo ministro israeliano), riconosce l'OLP come rappresentante del popolo palestinese. Quell'anno segnò l'inizio di un tentativo di processo di pace.
Nel '97 fu siglato un protocollo ad Hebron che decreta che più del 95% dei palestinesi dei Territori sono sotto governo autonomo.
2 LA SECONDA INTIFADA
Il 28 settembre 2000 Sharon non ancora premier, compì la storica passeggiata a Gerusalemme sulla spianata
delle Moschee, ins seguito ad accordi precisi conl'autorità musulmana delle Moschee, con il capo della polizia palestinese e con il1° ministro israeliano Barak.
Il 30 sett. avviene la morte di un piccolo palestinese e la foto di questo bambino stretto tra le braccia del padre fa il giro del mondo. Si pensi che molto probabilmente il bambino fu colpito da fuoco palestinese, ma quella foto fu interpretata nel senso di attribuire la colpa di quella morte ad Israele. Anche la passeggiata di Sharon fu letta come una provocazione.
Questa passeggiata diede ad Arafat il pretesto di dare vita ad una nuova Intifada (rivolta popolare), la prima ebbe luogo dal 1987 al 1993.
Arafat si presentò come capofila della riconquista della Moschea di Al Aqsa, sulla quale, del resto Barak gli aveva proposto una sovranità internazionale. Ma Arafat fece credere al mondo che la sua sovranità sulla spianata delle Moschee era indiscutibile.
Al vertice USA di Camp David nel 2000,
patrocinato da Clinton, il 1° min. EhudBarak presenta ad Arafat la più interessante delle proposte mai offerta ai palestinesi: ritiro praticamente completo dai Territori, Stato palestinese con capitale nella parte araba di Gerusalemme, condivisione dei luoghi santi e smantellamento di tutti gli insediamenti ebraici nei Territori. Arafat rifiuta e rilancia: vuole che Israele si impegni ad accogliere 4 milioni di presunti profughi arabi. Questa proposta era per Israele inaccettabile, poiché avrebbe decretato la morte di Israele per motivi demografici.
Nei giorni successivi il 28 settembre del 2000, gli scontri si intensificarono. I palestinesi diffusero spot di incitamento al martirio. La leadership palestinese ha deciso di usare il terrorismo per combattere questa guerra, utilizzando i bambini e le donne.
Il 6 febbraio 2001 S viene eletto 1° ministro. Sharon annuncia il cessate il fuoco unilaterale, ma nessuna tregua è decisa.
Daparte palestinese. Nel giugno 01 entra ufficialmente in vigore la tregua prevista da l direttore CIA Tenet, ma da parte palestinese, non ci fu nessun arresto della violenza. L'11 settembre 01 ci furono gli attentati in USA e il ministro israeliano del turismo venne assassinato da terroristi palestinesi.
Nel 2002 Sharon lancia l'operazione Scudo difensivo. Da allora viene investita non solo da un'offensiva terroristica, ma anche da una disinformazione giornalistica pervasiva. Ancora una volta il conflitto viene rappresentato come una lotta tra un movimento con aspirazioni colonialiste (il sionismo) e un popolo indigeno (quello palestinese), vittima dell'occupazione di un spietato oppressore.
Tra i titoli più significativi:
Israele contro Arafat: avanza l'esercito.
Sharon prepara l'assalto ad Arafat.
Assalto dei soldati israeliani, Arafat barricato.
Sorto un nuovo fenomeno chiamato Intrafada che prevede atti di violenza commessi dai palestinesi a danno di altri palestinesi ritenuti collaborazionisti di Israele.
Il 2 aprile 2002, 250 palestinesi armati si asserragliarono nella Basilica della Natività a Betlemme, mentre l'esercito israeliano circondava il luogo di culto per impedire che i guerriglieri fuggissero. La stampa italiana ha capovolto la situazione, ponendo l'enfasi sul fatto che i palestinesi erano le vittime. Solo il giornalista Cremonesi del Corriere della Sera, ha evidenziato il fatto che i palestinesi avevano preso degli ostaggi. Nei media, non si parlava di occupazione da parte palestinese, ma si insisteva nel descrivere uno spietato assedio di carri armati israeliani a un gruppo di persone rifugiatesi in un luogo sacro.
Il 10 maggio 2002 è arrivata la resa, in seguito ad un'estenuante trattativa, con la concessione
Dell'asilo politico da parte di alcuni stati europei, tra cui l'Italia, dei palestinesi colpevoli di terrorismo. Alcuni giornalisti, hanno messo in luce come la vita dei cristiani che vivono nei Territori palestinesi sia impossibile... Un'altra crisi è stata la battaglia combattutasi nel campo profughi cisgioradano di Jenin tra il 4 e l'11 aprile 2002 organizzata da Hamas e da Fatah per contrastare l'esercito israeliano che era penetrato nel campo profughi per arrestare.