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Caratteristiche dei suoni vocali e consonanti
Vocali = suoni prodotti senza la frapposizione di ostacoli al passaggio dell'aria. Sono sempre sonore, ovvero sempre prodotte dalla vibrazione delle corde vocali.
Consonanti = suoni prodotti dall'ostacolamento parziale o totale al passaggio dell'aria (in diversi punti a seconda del suono). Possono essere sia sonore che sorde, ovvero prodotte senza alcuna vibrazione delle corde vocali.
Fonologia
La fonologia studia l'organizzazione ed il funzionamento dei suoni. Quando i foni hanno valore distintivo (si oppongono ad altri foni nel formare le parole), si dicono FONEMI e sono le unità minime della fonologia. Ad esempio, la R oppone la parola 'mare' alla parola 'male'.
Foni = unità minime della fonetica
Fonemi = unità minime della fonologia
Fonema = unità minima di seconda articolazione. Classe astratta di foni, dotata di valore distintivo. Non è un segno perché non ha significato.
Fono è la realizzazione concreta
di un qualsiasi suono del linguaggio. Sela pronuncia di una lettera in modo differente non cambia il significato della parola (fatto puramente acustico)• Fonema se cambiando il suono di una lettera la parola cambia significato (valore semantico)
‘gioco’Es. G è un fono, se pronunciata in italiano corretto o in dialetto ha pronuncia diversa ma il significato è lo stesso. ‘fioco’.Se si sostituisce la G con la F il significato della parola cambia in
Allofoni = foni diversi che costituiscono realizzazioni foneticamente diverse di uno stesso fonema, ma senza valore distintivo (senza cambiaresignificato alla parola) ‘dente’.(es. [‘dɛnte] [‘dɛɳte] entrambe significano[ɳ] è allofono di [n])
Coppia minima = coppia di parole uguali in tutto eccetto che per la presenza di un fonema al posto di un altro, nella stessa posizione.‘mare’ ‘pare’ ‘care’(es. sono coppie minime)
Analizzare fonemi inalle caratteristiche articolatorie Tratto distintivo: particolari proprietà di un fonema che lo distingue da altri. Sono utili per descrivere i dettagli dell'articolazione dei foni, per categorizzarli in classi di suoni simili. (es. P e B si differenziano per un solo tratto distintivo, la sonorità) Teoria dei tratti distintivi: consente di rappresentare tutti i fonemi come un fascio di alcuni tratti distintivi con un determinato valore. Per trascrivere foneticamente ci si basa su come la parola è pronunciata (fonia) e non su come è scritta (grafia). Problemi:
- Statuto consonanti lunghe = bisogna aumentare di 15 il numero dei fonemi, poiché sono 15 le consonanti che si possono raddoppiare.
- Differenze regionali di pronuncia
- Opposizione fra vocali medio-alte e medio-basse /e-ɛ/ /o- / (es. ['peska] pescare, ['pɛska] frutto. Si usa solo una delle due a seconda della zona)
- La consonante nasale dovrebbe avere realizzazione
Velare solo davanti a consonanti velari, ma non è sempre così.
Raddoppiamento fono-sintattico = allungamento della consonante iniziale nel parlato.
Sillaba = minima combinazione di fonemi che funziona come unità pronunciabile. In italiano è sempre costruita attorno ad una vocale. Consonanti e semivocali hanno sempre bisogno dell'appoggio della vocale. Vocali da sole possono costituire una sillaba. Consonanti da sole non possono costituire una sillaba.
Strutture sillabiche canoniche:
- CV (ma-no) C= consonante
- V (a-pe) V= vocale
- VC (au-to)
- CCV (sti-le)
- CVC (can-to)
- CCCV (stra-no)
Parte che precede la vocale = attacco
Vocale = nucleo
Parte che segue la vocale = coda
Sillabe con la coda = chiuse
Sillabe senza coda = aperte
Dittongo = combinazione di semivocale e vocale
V + semiV = dittongo discendente
semiV + V = dittongo ascendente
Trittongo = combinazione di due semivocali e una vocale
'aiuola' 'miei' (es.
[a’jwo:la] / [mjej])FATTI SOPRASEGMENTALI(prosodici)Fenomeni fonetici e fonologici che non riguardano le sillabe, ma la catenaparlata nella sua successione lineare.(accento, tono e intonazione, lunghezza e durata relativa)
- Acento = particolare intensità di pronuncia di una sillaba. Fa sì che una determinata sillaba abbia prominenza fonicarispetto alle altre. È dovuto dalla pressione dell’aria nel canale orale. La sua posizione può essere libera (può cadere su qualunquesillaba) o fissa. Ha valore fonematico: a seconda della sillaba che marca, laparola cambia. (es. àncora, ancòra)