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Dimensionamento delle fondazioni superficiali (D/B << 1)
Dimensionare una fondazione significa imporre dei valori per D, S, per B, ecc.
D: profondità di ammorsamento della fondazione
Che valore bisogna imporre a D?
Il terreno di copertura è quella parte di terreno dove attecchiano le radici delle piante ed ha uno spessore di 1 ÷ 1.5 m.
Inoltre, è anche soggetto a grandi variazioni di contenuto d'acqua l'anno. Quando in un terreno cambia il contenuto d'acqua cambiano anche le caratteristiche meccaniche.
Tutto ciò va ad indicare che questo strato di terreno non è adatto a ricevere direttamente i carichi, perciò D > 1 ÷ 1.5 m.
Bisogna anche verificare la presenza di terreno di riporto, perché anch’esso non è adatto come piano di posa.
Nel terreno di fondazione si può trovare una falda che di solito non si ferma ma oscilla ad un livello max ed un livello min.
È evidente che questo livello del terreno non è adatto come piano di posa.
Era si dovrà realizzare o al di sopra del livello max e al di sotto del livello min.
In ogni caso si deve evitare che il piano di posa sia a contatto con l’acqua.
Ad esempio, l’acqua va raccolta mediante un sistema di drenaggio e allontanata.
Bisogna stare molto attenti quando si hanno dei moti di filtrazione del bacino verso l'alto.
Nei moti di filtrazione del bacino verso l'alto si riducono le tensioni efficaci e quindi si riduce la resistenza ed aumenta la deformabilità.
25/10/17
Fondazioni delle pile dei ponti
Le pile e le fondazioni costituiscono un ostacolo per il deflusso delle acque perciò raccolte che, man mano che scendono, devono ad erosione il terreno di fondazione.
Se si ha una fondazione superficiale per questo effetto di fondazione poiché le fondazioni non possono poi dalle correnti. Cioè in altre dice due vorremmo ridurlo la profondittà d in modo da superare la profondittà di rastro.
Quando si ha un problema di questo tipo si deve che nuova fondazione venga realizzata all'interno del corso d'acqua perché il fenomeno di erosione è inestendibile.
Quando ciò non è possibile si devono prendere delle precauzioni cercando di capire quali fattori influenzano il fenomeno di erosione.
Nei tratti montani (forti pendente) bisogna stare attentì alle situazioni in cui aluso è fortuitamente incentivarà nel torrente perché significa che il fiume è in fase di erosione. Bisogna quindi evitare di realizzarle una pile.
- Per Dc < 50% si ha una situazione intermedia - MECCANISMO DI ROTTURA LOCALE
1 2ϖQlim
Le superfici i movimenti non arrivano al P.C.
Vediamo perché si creano quelle 3 zone nella rottura generale.
3ϖ1 2In nelle 1 zona lo spostamento è verso il basso
mentre nella 2 zona si ha una componente
verso l'alto 3 Zone
Consideriamo un elemento di terreno nella zona 3 erano a a
rottura per effetto di una compressione laterale, quindi lo possiamo
definire in uno stato limite PASSIVO (➞ )
Nella zona 1 avere l'elemento e variata verticalmente, mentre si
varia lateralmente (perciò si trova in uno stato limite ATTIVO (➞ ))
Nel tratto 1
-2ϖ❱ G2 < ❱ G1 (G2 diminuisce)
Nel tratto 3
-2ϖ ❱ G2 > ❱ G1 (G2 aumenta)
Ciò vuol dire che si ha avuta un A rotazione di 90° delle tensioni
principali: la zona 1 consente la rotazione delle tensioni principali: cioè
un graduale passaggio da stato limite attivo a stato limite passivo.
Consideriamo la formula del 1ϖQlim:
Qlim = Y 0 D N g Y + C N C + Y B 2 Ng
Questa formula deriva dell'applicazione di risultato teorici piano delle ipotesi:
1° ipotesi principale è che il comportamento del terreno sia rigido plastica
E Gtc = termina di rottura s
G2 < G C E
e E = 0
e C - E2 ➞e ➞ E ➞ C = ∞
Si ha quindi un rigonfiamento del terreno:
cioè, pervasa una zona negativa, cioè l’acqua entra all’interno del poroso,
Si ha poi un inverso andamento dello stress path.
Di solito per questi terreni si ha c'r =
Nei termini fortemente non drenati, si può
Se la porosa avviene in condizioni non
Esso deve percorrere da A a B.
Mentre lo stress path in termini di Tensioni Totali (TST) avrà un andamento lineare.
Similmente il terreno si contrae, perciò si ha su
facciamo lo stesso ragionamento di prima, e arrivati al punto in
condizioni drenate, perciò lo stress path segue una direzione orizzontale fino al punto
Condizioni non drenate, e lo stress path segue un percorso simile
al precedente fino a rottura (punto E).
In questo grafico si può notare che qe < qb, perciò per i terreni
fortemente compattati possiamo dire che la condizione drenata è quella critica.
Ricapitolando si è ottenuto:
- terreni NC - condizioni non drenate (UC)
- terreni OC - condizioni drenate (DC)
Come si è già detto, queste formule sono stati determinati con molteplici
test, e per applicarsi, sono state fatte una serie di ipotesi che devono
essere verificate.
Nello strato superficiale si ha un meccanismo di puntellamento lungo delle
superfici verticali e linee di una resistenza Ra = 2 de d2
dopo di che viene trasmesso il secondo strato dove si combina una
rovina generale con Rb = 1cm · B2
complessivamente si ha: Qmax = Ra + Rb
Se al contrario è il primo strato ad avere le caratteristiche migliori esso
si comporta da sopertiore e la rottura interessa solo il secondo strato.
I carichi vengono ripartiti secondo dei piani inclinati di 45°:
Δxc, Δyc, Δzc; incentrati di terreno
donato al carico q
I cedimenti non sono donati allo stato tensionale totale, ma sono donati solo
all'incrementi di stato tensionale prodotto dall'applicazione del carico.
Dimensioni della fondazione - H
Per il teorema omeogeneo si considera il volume
semplificativo di profondità 1.5 ≤ 2B, percio
si considera : H = 2B
Se ad una certa profondità H:
il terreno circostante
molto meno deformabile con a > 2B
allora si considera H = ∞ cioè para allo
spessore dello strato deformabile.
La procedura di calcolo è molto lunga, perciò è stata proposta
una soluzione semplificata:
* W = 9.8 * (1 + ν2 )
I = fattore di influenza che dipende
dalla geometria della fondazione
L calcolo della tensioni tot, Δσz e Δσz nel terra è sempre affidabile.
Altre, nello hanno mostrato che solo Δσz è affidabile. Ciò significa che
si può applicare la teoria dell'elasticità solo per le Δσz
In genere è bene ricordare ad una situazione in cui le ξ sono
solo funzioni della Δσz.
I nuovi intervazioni in cui il boa che si nulla
CONDIZIONI ISOMETRICHE:
ε ≠ 0 εx = εy = 0 Δσz ≠ 0
Sure, here's the transcription formatted in HTML:Ai fini dei calcoli si esegue una semplificazione così in rottura che i cedimenti vengono scomposti in deformazioni istantanee invertibili.
Si considerano quindi i seguenti schemi:
Schem: se durante l'applicazione dei carichi è istantanea e non ci sono variazioni di volume (condizione non generale), ma ci possono essere variazioni di forma (es.
Questo dire che il cedimento wes non è dovuto a variazioni di volume (ΔV/V=0), ma a variazioni di forma (r→l→e).
Quando si sposta il carico su una fondazione nel volume rappresentata non si riducono solo della q ma anche delle q che danno luogo a delle r.
Il cedimento di consolidazione Wc è dovuto a variazioni di volume (ΔV/V≠0), perché l'acqua entra ed esce dai pori.
Il Wc termina quando le sollecit dell'applicazione del carico si sono completamente dissipate, perché il tempo t∞ rappresenta il tempo in cui il processo di consolidamento è completo al 100% cioè quando Δu=0.
Il cedimento secondario Ws è dovuto a fenomeni visco-creep sempre con variazioni di volume (ΔV/V≠0).
Generalmente la We è la componente più grande, tranne che per i terreni cedimento non consolidato.
Wo e Wc sono delle stesse unità di misura.
Wo - si rispettata per terreni con alta velocità dell'indice di plasticità Ip.
Ws - significativa per terreni con alti contenuti di materiale organico.
In generale il ws è trascurabile rispetto le altre due componenti.