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FONDAMENTI DI ONDE ELETTROMAGNETICHE
La proprietà principale di ogni corpo è la massa: scambio dei corpi materiali che sono fermi. Una proporzionale tra l'intensità: tra due corpi M1 e M2 se si attraggono con una forza direttamente proporzionale a M2 e inversamente proporzionale alla distanza tra i due (la molecola dell'H2O) cioè per forze di quiete delle molecole (da 0K fino al punto di rottura, in moto: legati tra particelle atomiche che formate da molecole, a loro volta comportano atomi che formano protoni legati tra particelle sono tenute insieme da forze interatomic).
Consideriamo due cariche nello spazio che non variano nel tempo:
E = K q1/r2, β = e
La semplice carica q1 genera un campo nello spazio: il vettore del campo può essere misurato da una qualsiasi carica q posta in un punto P nello spazio, misurata il vettore è prodotto da q rispetto a P.
NB: Se le cariche si muovono nel tempo allora avrà:
β = 9 . (E + V x B) Forza di Lorentz
b) Rimane il nome di campo magnetico legato al movimento delle cariche. Entro non c'è mai stato: in una conversione relativa del campo è dovuta al moto. Per campi elettromagnetiche tale conversione è opposta: infatti abbiamo cariche di segno opposto e mediamente e effetto è e questo lo vediamo.
Maxwell, infine tutte le equazioni che derivano dai campi e e b. Siamo partiti dalla formula che derivava forza attirati e repulsi: tra semplici cariche, con la pila una voltà e vi facciamo le forze: le stesse fenomeno analoghi all'interno e tutto costante. I campi non ci resta altro che unificando. Tuttavia analizzando e creando la lunghezza del campo una linea di forza l'intensità del campo per il numero di linee di forza alle equazioni che i risultati puri e pieni, Maxwell raccolse la prima equazione di Faraday aggiungendo una equazione per rendere magnetico la schematica.
Equazioni di Maxwell nel vuoto
∇ × E = -∂B/∂t
∇ · D = ρ
∇ · B = 0
∇ × H = ∂D/∂t + J
d = ε₀ e
b = μ₀ h
N.B. ∇ × e = rot e = curl e
∇ · b = div b
- V [V/m]
- [C/m²]
- [N s/m²]
- [A/m²]
- A [A/m]
- C [C/m²]
ε = 8,854 · 10-12 F/m
μ₀ = 1,256 · 10-6 4π·10-7 H/m
T = Wb/m²
F = C/V
H = Wb/A
Teorema di Stokes
∑ ΔE ci o ∫∂∃ eicde = ∫∃ d∊ ∫∂∃ ∇ × ε in ds = ∫ ∂b/∂t in ds
∇ × H = ∂D/∂t
Teorema di Gauss
∫∇‖ ∂t in ds = ∫∇ ρ dV
Da cui:
Eq. Maxw. in forma integrale
∫∂Q e icd e = Q ρ dV
∫ Q = ρ dV = ∫∂Q eicde
∫Q ∂b/∂t ds ≠ ∫∂Q eicds
Studiamo
∇ · E = ρ / ε0
Dx Gauss
∫∫S Es in dS = ∫∫∫V ∇ · E dV = ∫∫∫V ρ / ε0 dV
∫y Ex in dx dy = E(ξ, η, z0 + Δz) ix Δx Δy
xc ∈ ξ x0 + Δx y0
∫y (-Ex) dx dy = -E(ξ', η', z0 + Δz) ix Δx Δy
∫z Ey dx dz = E(ξ, y', ζ) iy Δx Δz
∫z (-Ey) dx dz = -E(ξ, y'', ζ) iy Δx Δz
∫∫x Ez dy dz = E(x', η, ζ) iz Δy Δz
∫∫x (-Ez) dy dz = -E(x'', η', ζ) iz Δy Δz
∫∫∫V ∇ · E dV = (∇ · E)Pv Δx Δy Δz
∇ · E = Δx Δy [E(ξ, η, z0) - E(ξ', η', z0 + Δz)] iz / Δz
lim Δx -> 0
Δy -> 0
Δz -> 0
Δt -> 0
lim ∂Ez / ∂t + ∂Ey / ∂y (x0, y0, t0)
∂Ex / ∂x (x0, y0, t0) = ρ / ε0
Poiché
∂2ψ / ∂x∂y = ∂2ψ / ∂y∂x → ∂2Ez / ∂x∂y = ∂2Ez / ∂y∂x
∂2ψ / ∂x∂z = ∂2ψ / ∂z∂x → ∂2Ey / ∂x∂z = ∂2Ey / ∂z∂x
∂2ψ / ∂y∂z = ∂2ψ / ∂z∂y → ∂2Ex / ∂y∂z = ∂2Ex / ∂z∂y
Campi variabili nel tempo
Nel caso di segnali variabili nel tempo non tutte le relazioni costitutive sono valide per campi statici. Esempio: Leggi di Maxwell nel dominio dei fasori
Non disperse con memoria:Le relazioni costitutive non vengono alterate. Possono essere probabilmente smorzate e annullate un po' alla volta con il tempo, vera e propria variazione. Tale condizione è il limite in cui l'ampiezza rimane uguale a tempo scomparso e varia nel tempo presente. La frequenza è lunga di quanto dichiarata, un campione di determinazione, sono molto più favorita per campo a loro essente e portante.
Dispersivi (con memoria)
Il fenomeno di campi diventano temporalmente più comparabili alla conoscenza con l'osservazione, e quindi cambiano le relazioni costitutive per essere messo a causa di aumentate per campi ammissioni.
Teorema dispersivo è assigenere:
d(z,t) = ∫0∞ g(t - τ) E(z,τ) dτ
Metodo dispersivo tempo NON uniforme:
d(z,t) = ∫0∞ g(t - tτ) E(z,tτ) dtτ
Equazioni di Maxwell nel dominio dei fasori
- ∇ × E = -jωB
- ∇ × H = jωD + J
- ∇ · B = 0
- ∇ · D = ρ
D = εE (D, indue imitazione, ε E)
B = μH (B, indice imitazione, μ E)
J = σE
Studiamo con materiali dispersivi: d(t,z) = ∫-∞∞ e(t,z0) g(t - τ, z - z0) dV E considerando un certo punto t0 ho un esempio del tipo: d(l) = ∫0∞ e(τ) g(t - τ) dτ, t0 = t = ∫-∞∞ e(t - t0) g(t0) dt0= ∫-∞∞ e(t - t0) g(t0) dt0
Trasformazioni: Isolare relazioni costitutive in un integrale di convinzione.
Studiare questi integrali è realmente compreso aldilà, imitazione le trasformate di Fourier:
- E: ∫-∞∞ e(z,t) e-jωt dt = E(ω) = ∫-∞∞ δE(t) e-jωt dE
- D: ∫-∞∞ d(z,t) e-jωt dt
- H = ∫-∞∞ h(z,t) e-jωt dt μ(ω) = ∫-∞∞ gμ(t) e-jωt dt
- B: ∫-∞∞ b(z,t) e-jωt dt
For (e teorema della convoluzione: La trasformata del prodotto è il prodotto delle trasformate)
Se il mezzo è dispersivo
∫ (h ∂b/∂t + e ∂d/∂t) dV =
Questo termine non provoca un'emissione continua. Variazione di qualcuno di questi campi non vi sono legami istantanei, ma vi è bolli jute meccaniche identiche le non variazione e scollecte di niente.
Rileviamo potenza attiva e reattiva
v(t) = V0 cos(ωt + γ)i(t) = I0 cos(ωt + Ψ) = I0 cos(ωt + γ + φ)
P(t) = v(t) i(t) = V0 I0 cos(ωt + γ) cos(ωt + Ψ) = V0 I0 cos(ωt + γ) [cos(ωt) cos(ωt + γ) - sen(φ) sen(ωt + Ψ)]
= V0 I0 cos(ωt) cos(ωt + γ) - V0 I0 sen(φ) cos(ωt + γ) sen(ωt + Ψ) =
= I0 V0 cos(γ + φ) [1 + cos(2ωt + 2γ)]/2 - V0 I0 sen(φ) [1/2] [sen(2ωt + 2γ)]
Potenza attiva: P = V0 I0 cos(γ) ampiassa a cambio energetico unizionnale velometrico medium.
Potenza reattiva: Q = V0 I0 sen(φ) ampiassa a cambio energetico a media null
Fasori:
V = V0 ejγI = I0 ejφ
v(t) = Re [V * ejωt]i(t) = Re [I * ejωt]
P = V I* = 1/2 V0 ejγ I0 e-jφ = 1/2 V0 I0 ejφ = 1/2 √2 V0 cos(φ) - j 1/2 √2 I0 sen(φ)
v veloci media attivaampiezza di reattiva
φ < 0 ➝ Potenza è Positiva (V e I sono in fase)Esempio applicativo:
Sia S = 1/2 E x H ➝ allorah t ≤ t +∫ (t) e (t) ≤ e(t) x (t) h (t)
z(t) = 1/2 h t ≤ t [1 + cos(2ωt + 2γ)] + Im{1/2 sen(2ωt + 2γ)} + ...