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RISORSE NON RINNOVABILI
Le risorse non rinnovabili sono i combustibili fossili (petrolio, gas naturali, carbone) e il nucleare.
Gli effetti congiunti dell’incremento della popolazione e del consumo di risorse naturali hanno
aumentato il livello di sfruttamento e la pressione sull’ambiente. In verità è dimostrato che le
riserve di petrolio sono ancora molto lontane da un loro possibile esaurimento. Spesso accade le
Imprese ad alto consumo di energia si trasferiscano all’estero, dove il costo è più basso e sono
meno vincolanti le regolamentazioni o i controlli ambientali. In questo modo la domanda globale di
energia rimane invariata o addirittura aumenta se teniamo conto dell’energia necessaria per il
trasporto dei prodotti.
LE RISORSE RINNOVABILI
.Le risorse rinnovabili sono risorse che si rinnovano nel tempo, per cause naturali o per l’effetto
della coltivazione dell’uomo. Le risorse che continuano a rinnovarsi nel tempo per cause naturali
sono dette energie rinnovabili(o fonti rinnovabili). Tra queste energie rinnovabili abbiamo:
-irraggiamento solare:energia termica e elettrica;
-il vento:energia eolica e elettrica;
-le maree, le correnti marine e i salti d’acqua:energia elettrica;
-le fonti geologiche di calore: energia geotermica
-le biomasse: energia termica, calore e elettricità;
in senso più ampio possiamo definire energie rinnovabili anche: l’aria, il terreno, l’acqua
nebulizzata e il cielo notturno (rinfrescamento radiativo).
Le energie rinnovabili vengono anche definite “pulite”, quando non emettono in atmosfera
sostanze nocive,si tratta del caso dell’energia idroelettrica, quella solare, eolica, marina,
geotermica e l’energia da biomasse. Il problema principale che riguarda le risorse rinnovabili è il
mantenimento e l’incremento della produzione relativa a ciascuna risorsa. Non necessariamente
le energie rinnovabili rappresentano fonti energetiche sostenibili: il loro utilizzo su vasca scala può
compromettere profondamente il paesaggio può comportare una riduzione drammatica delle
colture alimentari.
Lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali ha in ogni caso rilevanti effetti ambientali. In
agricoltura l’uomo è stato capace di utilizzare gli ibridi dando origine alla RIVOLUZIONE VERDE.
Questa rivoluzione degli anni ’50-’60 del secolo scorso fornisce un esempio di applicazione
dell’approccio della modernizzazione in ambito agricolo. Essa utilizzava prodotti chimici e
tecnologie nei processi agricoli per aumentare la produttività della terra del sud del mondo. I
principali elementi su cui poggiava la rivoluzione verde erano l’utilizzo di varietà di sementi ad alta
produttività (mais, orzo, grano, riso) e lo sviluppo di fertilizzanti,ericidi e pesticidi. Risultati positivi
ottenuti dalla rivoluzione verde sono stati riscontrati nel 1980 in india dove ha raggiunto
l’autosufficienza alimentare nella produzione di grano).
Parallelamente con la rivoluzione verde si è assistito a una riduzione della diversità genetica, a un
aumento della domanda di acqua per l’irrigazione e all’accresciuto inquinamento determinato dai
fertilizzanti . Ha contribuito inoltre ad accrescere l’ineguaglianza tra agricoltori, peggiorando le
condizioni di coloro che non potevano permettersi le tecnologie necessarie per incrementare la
produttività agricola. La definizione comune di TUTELA DELLE
RISORSE afferma che la risorsa deve essere organizzata in modo tale da rendere possibile al
maggior numero di persone di ricevere la massima resa nel maggior periodo di tempo. Le risorse
rinnovabili si adattano bene a tale definizione; tuttavia, una definizione più calzante relativa alle
risorse non rinnovabili afferma che esse dovrebbero venire tutelate per poter venire utilizzate nel
momento più appropriato. La restrizione dell’utilizzazione di una risorsa limitata significa
preservare per le generazioni future, parte di una risorsa che verrebbe altrimenti utilizzata dalla
generazione attuale.
L’INTERVENTO DELL’UOMO SULL’AMBIENTE
Gli impatti di un’eccessiva enfasi sulle esigenze dello sviluppo economico sono ben noti. L’essere
umano agisce sull’ambiente come:
• motore della produzione primaria (agricoltura)
• gestore di categorie di consumatori primari (allevamenti)
• parziale controllore di altre categorie di produttori primari e di consumatori primari e secondari
(piante spontanee, micro e macrofauna naturale)
• volontario ed involontario agente di modificazione di fattori biotici ed abiotici che regolano l'
attività dei decompositori.
La specie umana resta comunque vulnerabile rispetto ad un esercito di micro-organismi costituito
soprattutto dai virus patogeni e dalle popolazioni dei bacilli. Tale posizione dell’uomo nell’ambito
dell’ecosistema è rafforzata da altri due fattori critici: -il drastico aumento ella popolazione umana
-la sua crescente capacità di modificare le catene alimentari mediante le tecnologie.
La maggior parte delle modificazioni apportate dall’uomo agli ecosistemi naturali ha avuto
intenzioni positive, fondate sul desiderio di migliorare la produttività a breve termine di alcune parti
di un dato sistema ecologico o a migliorare l’abitabilità di un dato ambiente. Tuttavia, tali
modificazioni possono comportare, come conseguenza, impatti sia su altre popolazioni, vegetali e
animali, sia sull’ambiente abiotico. Tali impatti sono stati molto spesso negativi, in quanto si sono
rivelati direttamente od indirettamente dannosi per gli ecosistemi.
PROGETTI DI MIGLIORAMENTO:
Esempio lago: ecosistema a piccola scala • Input: acqua dolce dagli immissari e dalle
precipitazioni + energia solare • Output: emissari e evaporazione. La luce solare fornisce l’energia
utilizzata dal fitoplancton per trasformare in cibo le sostanze chimiche inerti presenti nell’acqua.
Questi organismi costituiscono il cibo dello zooplancton, a loro volta mangiati dai pesci più piccoli.
Tali pesci vengono mangiati da quelli più grandi che costituiscono infine il cibo per animali predatori
e per l’uomo. Quando gli organismi vegetali ed animali presenti nell’acqua muoiono, si
decompongono rilasciando sostanze chimiche nell’acqua.
Se supponiamo che l’obiettivo del miglioramento sia quello fondamentale di aumentare la
produzione alimentare possiamo compilare facilmente un elenco per raggiungerlo. All’inizio
dell’elenco vi saranno sempre alcuni schemi (come quello dell’uccisione selettiva di pesci o di altri
animali che predano specie con valore alimentare dell’uomo). Questo intervento richiede solo
risorse primitive (più una certa conoscenza di base dell’ecosistema). Alla fine dell’elenco vi
saranno importanti schemi di riorganizzazione ambientale, quali il prosciugamento del lago o
l’utilizzazione dei fertili suoli del fondo del lago per la coltivazione diretta di piante da raccolto.
questo tipo di intervento richiede una tecnologia avanzata e un alto apporto (input) di risorse, in
quanto implica l’eliminazione di un intero ecosistema per sostituirlo con un altro.
Tali progetti hanno prodotto (e producono) impatti su:
–popolazione animale: l’espansione demografica ha comportato un grande aumento di alcune
specie animali, di solito addomesticate, ma anche una drastica riduzione o totale eliminazione di
altre specie (es. bisonti).
–popolazione vegetale: l’uomo è intervenuto attraverso azioni tese alla riorganizzazione
dell’equilibrio della vita vegetale. Si tratta di mutamenti zonali attraverso una distruzione selettiva
delle specie vegetali. –ambiente abiotico: in particolare modifiche al ciclo idrologico,
attraverso opere di bonifica, drenaggio, irrigazione (es. polders).
Oltre all’esaurimento, una risorsa può anche subire un peggioramento della sua qualità. Si parla in
questo caso di degrado della risorsa e più in generale di degradazione ambientale. Degradare una
risorsa significa deteriorarne una proprietà. Possiamo dividere il degradarsi in due impatti, uno
diretto e uno indiretto: IMPATTI DIRETTI
• Impatto sul comparto abiotico – Es. modificazione ciclo idrologico, alterazione suolo
• Impatto sulla popolazione animale
• Impatto sulla vegetazione
IMPATTI INDIRETTI
• Erosione accelerata del suolo nelle aree disboscate (maggiore al crescere della pendenza)
• Alterazione fisica, biologica, chimica, del suolo in seguito a coltivazione e pascolamento
• Cambiamenti di qualità e quantità delle acque interne
• Cambiamenti nella composizione specifica
I buoni propositi dell’uomo sono stati quindi controbilanciati da una serie di EFFETTI NEGATIVI
prodotti inconsapevolmente ed indirettamente, come l’aumento dei livelli di DDT in alcune specie
viventi, alterazioni fisiche e biochimiche dei suoli dovute all’eccessivo impiego di diossina nei
diserbanti, processi di eutrofizzazione(crescita eccessiva di alghe con conseguente moria di molti
organismi acquatici), inquinamento termico dell’acqua,morbo di Minamata (avvelenamento da
mercurio). Un esempio molto significativo è IL LAGO
D’ARAL. Fino a pochi decenni fa era il quarto lago per estensione della terra
Un piano di enorme portata e di vecchia data di irrigare grandi aree di un deserto
nell’Asia centrale ex sovietica per coltivare cotone ha causato una drastica
contrazione del lago.Dal 1960 in poi, il piano di irrigazione ha sottratto sempre più anche ai due
principali fiumi emissari del lago. Il lago d’Aral ha perso ¾ della sua acqua e metà
della sua superficie; si è contratto di oltre 100 km ai confini originari. Di conseguenza, si è
scisso in due bacini separati.
Le rilevazioni satellitari dimostrano che il Lago d'Aral, la quarta riserva d'acqua più
grande del pianeta, sta scomparendo.
Per questo motivo sono state costruite una serie di dighe che separano le due parti.
L'unico modo per salvare il Piccolo Aral èinfatti contenere la perdita d’acqua e la
contaminazione salina. Le acque del lago non possono piùesercitare la loro funzione di regolatrici
della temperatura. Con gravi danni per l'agricoltura,il micro clima è cambiato: in inverno
la temperatura scende sotto i 35°e in estate può raggiungere 50°, accelerando il
processo di evaporazione delle acque.
I defolianti utilizzati per le piantagioni di cotone sono altamente tossici, con
ripercussioni sulla popolazione. Si diffondono tubercolosi, colera, tifo, problemi
respiratori, diarrea, insufficienza renale, vari tipi di tumori,ma soprattutto anemia,
che riduce le difese di fronte all'insorgere di altre infezioni,e che nelle donne
aumenta il rischio di e