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I principali fasci di fibre discendenti sono:
Fasci corticospinali (laterali e anteriori): le fibre originano dalla corteccia motoria primaria,
premotoria e somatosensoriale primaria e scendono fino al bulbo dove il 90% decussa per
proseguire nel cordone laterale della metà controlaterale del midollo formando il fascio
corticospinale laterale o crociato; il 10% invece continua nella metà ipsilaterale formando il
fascio corticospinale anteriore o diretto. Le fibre dei fasci corticospinali prendono sinapsi (o
direttamente o tramite interneuroni) con i motoneuroni dei corni anteriori. Controllano
l’attivazione della muscolatura del collo, del tronco e degli arti.
Fasci che originano da nuclei del tronco encefalico: solitamente divisi in due sistemi;
mediale (fasci reticolospinali, tettospinali e vestibolospinali), principale sistema per il
controllo della postura, e laterale (fascio rubrospinale), controllo dei movimenti finalizzati
degli arti. 11
Nella sostanza bianca del midollo esistono anche fibre che originano e terminano nel
midollo: fibre propriospinali, con la funzione di coordinare l’azione di gruppi di neuroni in
posizioni diverse della sostanza grigia.
Il tronco dell’encefalo è posto tra il midollo spinale e il diencefalo. È composto da bulbo,
ponte e mesencefalo. Anch’esso è costituito da sostanza bianca e grigia. Sulla superficie
ventrale del bulbo sono presenti due protuberanze, le piramidi bulbari, costituite da fasci
corticospinali che dalla corteccia si dirigono al midollo. Sulla superficie ventrale del
mesencefalo sono invece visibili i peduncoli cerebrali, costituiti da fasci di fibre nervose
che connettono il tronco all’encefalo. La superficie dorsale del tronco è ricoperta dal
cervelletto, da cui è separato dal IV ventricolo, e a cui è unito tramite i peduncoli
cerebellari superiori, medi e inferiori. Dalla superficie anteriore e laterale del tronco
emergono la maggior parte dei nervi cranici. Esistono 12 paia di nervi cranici. Nel tronco la
sostanza grigia non è distribuita in modo omogeneo, bensì costituisce dei nuclei circondati
da fibre di sostanza bianca. Alcuni nuclei originano nervi cranici, altri ricevono info dal
midollo e altri fanno parte dei circuiti di controllo motorio. La porzione più profonda del
tronco è occupata dalla formazione reticolare, rete diffusa di neuroni dotati di
prolungamenti molto ramificati e riccamente interconnessi tra loro e con il resto di SNC. La
formazione reticolare costituisce un centro di integrazioni delle informazioni che riceve
dalle diverse regioni del SN. Della formazione fanno parte i neuroni del sistema
monoaminergico cerebrale (usano come neurotrasmettitori le monoamine).
I nuclei della formazione reticolare possono essere anatomicamente divisi in tre colonne
longitudinali:
Colonna laterale: contiene neuroni di piccole dimensioni che ricevono informazioni
termiche, dolorifiche e visive e uditive dalla periferia. Ampiamente connesso con il talamo
e altre colonne longitudinali.
Colonna mediale: neuroni di dimensioni maggiori, che proiettano sia a centri inferiori che a
centri superiori (modulando vigilanza e coscienza).
Nuclei del rafe (la più mediale): neuroni che usano serotonina come neurotrasmettitore.
Nucleo principale è il magno del rafe, implicato nella modulazione del dolore.
I neuroni della formazione reticolare svolgono quindi numerose funzioni: azione
modulatoria sulla sensibilità dolorifica, controllo di molte funzioni vegetative, mantenimento
della vigilanza e modulazione dell’attività della corteccia, controllo del tono dei muscoli
scheletrici.
- Il bulbo: parte più caudale del tronco. Il confine col midollo è costituito dalla
decussazione delle piramidi. Con una sezione trasversale sono identificabili i fascicoli
gracile e cuneato, che prendono sinapsi con i neuroni dei nuclei gracile e cuneato, da
cui partono le fibre dei due lemnischi mediali che si dirigono rostralmente portando le
informazioni relative a sensibilità tattile e propriocettiva fino al talamo. I due lemnischi
mediali incrociano la linea mediana poco dopo la loro origine e proseguono il loro
decorso nella metà controlaterale del tronco. Davanti ai nuclei gracile e cuneato si trova
il nucleo del tratto solitario, che riceve informazioni sensoriali e le ritrasmette a tronco e
ipotalamo. La porzione più ventrale della sezione è occupata dalle fibre dei fasci
corticospinali che decorrono nelle piramidi e trasportano informazioni motorie
discendenti (la maggior parte di queste incrocia la linea mediana nella decussazione
delle piramidi). La parte dorsale del bulbo è attraversata dalle fibre del fascicolo
longitudinale mediale che collega vari nuclei del tronco. A livello più rostrale del bulbo, il
nucleo olivare inferiore invia informazioni alla corteccia del cervelletto attraverso il
peduncolo cerebellare inferiore (controllo motorio).
- Il ponte: sezionando trasversalmente il ponte si individuano due zone distinte; il piede
del ponte, parte anteriore, e il tegmento del ponte, parte posteriore. Nel piede del ponte
risiedono i nuclei di sost grigia detti nuclei pontini, separati dalle fibre dei fasci
corticospinali e dei fasci corticopontini. Le fibre dei fasci corticopontini prendono sinapsi
12
con i neuroni dei nuclei pontini, i cui assoni (fibre trasversali) incrociano la linea
mediana e formano i peduncoli cerebellari. Nel tegmento del ponte invece decorrono le
fibre dei lemnischi mediali (dirette verso il talamo). Il tegmento è attraversato dalle fibre
del fascicolo longitudinale mediale e contiene la porzione pontina della formazione
reticolare.
- Il mesencefalo: una sezione trasversale evidenza due porzioni; una anteriore formata
dai due peduncoli cerebrali e una posteriore, il tetto del mesencefalo. Le estremità
inferiori dei peduncoli sono ravvicinate, ma salendo si divaricano. La porzione più
ventrale dei peduncoli è occupata dai fasci corticospinali e corticopontini, dietro ai quali
si trova la sostanza nera (substantia nigra), che fa parte di un sistema preposto al
controllo motorio. Posteriormente alla sub nigra sono poste le fibre del lemnisco mediale
e del fascicolo longitudinale mediale. Ci sono anche i nuclei dei nervi cranici III e IV e il
nucleo rosso, che favorisce il coordinamento muscolare. La parte posteriore dei
peduncoli è occupata dalla formazione reticolare. Al confine tra i peduncoli e il tetto c’è
l’acquedotto cerebrale (o acquedotto di Silvio), cavità ripiena di liquido cerebrospinale
che collega il III ventricolo (diencefalo) al IV (tra tronco e cervelletto). Attorno
all’acquedotto si trova la sostanza grigia periacqueduttale, complesso di nuclei implicati
nel controllo del dolore e nelle risposte viscerali. Il tetto del mesencefalo contiene la
lamina quadrigemina, composta da due collicoli superiori (info visive e controllo del
movimento oculare) e due collicoli inferiori (info uditive e movimenti del capo in risposta
a stimoli sonori). Il mesencefalo e il cervelletto sono connessi tramite il peduncolo
cerebellare superiore.
Il cervelletto ricopre la superficie dorsale del tronco a cui è collegato tramite i peduncoli
cerebellari. Tra il tronco e il cervelletto c’è il IV ventricolo, che continua rostralmente
nell’acquedotto cerebrale e caudalmente nel canale ependimale del midollo. È separato
dal cervello tramite un lembo di dura madre detto tentorio. Il cervelletto è costituto da due
emisferi cerebellari e da una parte centrale detta verme. Una piccola porzione posizionata
sotto la superficie ventrale del cervelletto appare distaccata dal resto; è il lobo
flocculonodulare. La superficie del cervelletto è solcata da numerosi solchi paralleli, che la
dividono in folia cerebellari. È ricoperto dalla corteccia, sotto cui è presente uno strato di
sostanza bianca, mentre ancora più in profondità si trovano nuclei di sostanza grigia detti
nuclei profondi (nucleo dentato, nucleo emboliforme, nucleo globoso e nucleo del fastigio.
Nucleo emboliforme e nucleo globoso insieme formano il nucleo interposito). Le fibre
nervose arrivano al cervelletto dai peduncoli, fanno sinapsi con la corteccia che proietta ai
nuclei profondi, i cui assoni fuoriescono tramite i peduncoli. La corteccia riceve afferenze
dalla corteccia cerebrale, dai gangli della base, da diverse strutture del tronco, dal midollo
e dalla periferia. Le fibre che fuoriescono dai peduncoli raggiungono il talamo (e da lì la
corteccia cerebrale), nuclei del tronco e la formazione reticolare. I circuiti del cervelletto
aumentano la precisione del movimento, confrontando i comandi motori discendenti con le
informazioni sensitive relative al movimento stesso; è così possibile correggere il
movimento mentre viene compiuto. Il cervelletto può essere suddiviso in regioni in base
alle sue connessioni funzionali:
Archicerebellum (o vestibolocerebello): costituito dal lobo flocculonodulare
Paleocerebellum (o spinocerebello): costituito dal verme, che proietta al nucleo del
fastigio, e dalla porzione più mediale degli emisferi, che proietta al nucleo interposito.
Neocerebellum (o cerebrocerebello): costituito dalla parte laterale degli emisferi.
Il diencefalo è una struttura impari e mediana, composta di due metà simmetriche dx e sx,
che collega mesencefalo e telencefalo. Comprende le regioni che circondano il III
ventricolo. Le componenti principali sono talamo e ipotalamo.
- Il talamo è formato da due masse ovoidali costituite da nuclei di sostanza grigia
riccamente interconnessi, situate ai lati del III ventricolo. La funzione principale del
talamo è di ritrasmettere informazioni sensoriali alle cortecce sensoriali primarie; in 13
realtà però agisce anche come un filtro, in grado di modulare l’ingresso di informazioni
alla corteccia in funzione dello stato comportamentale dell’organismo. Riceve anche
molte info dalla corteccia. Alcuni dei nuclei talamici partecipano al controllo motorio, altri
a funzioni cognitive. I nuclei talamici sono anatomicamente divisi in gruppi: anteriore,
ventrolaterale, posteriore e mediale, separati da una lamina di sost bianca detta lamina
midollare interna che si biforca a Y a livello del polo anteriore. La lamina presenta dei
nuclei detti nuclei intralaminari. La superficie del talamo è rivestita da una lamina di
sostanza grigia che costituisce il nucleo reticolare.
- L’ipotalamo si trova ventralmente rispetto alla porzione anteriore del talamo. È in
connessione con l’ipofisi, appesa alla superficie ventrale dell’ipotalamo tramite un
peduncolo detto infundibolo. L’ipotalamo è di piccole dimensioni, ma suddiviso in molti
nuclei connessi a varie strutture nervose. I nuclei ricevono e trasmettono infromazioni a
diverse componenti del sistema limbico (gestione aspetti emozionali e del
com