Areale geografico:ogni specie vegetale è distribuita in una certa
area dove vive e si riproduce spontaneamente.
Rappresentazione di un areale:per disegnare un areale è
sufficiente indicare con un cerchio nero il punto specifico su una
cartina geografica, i punti segnati su una base cartografica
possono essere compresi entro una linea che indica il limite
dell'areale, cioé una linea che esclude tutti i punti in cui la stessa
specie manca, ovvero che racchiude tutte le stazioni note. Le
moderne metodologie utilizzano le carte a reticoli. Gli areali
possono essere di varia estensione e forma e variano nel tempo in
concomitanza ai cambiamenti climatici. L'estensione può essere
locale, continentale o mondiale. Gli areali possono essere:
continui o unitari(anche in un areale continuo, la specie occupa
solo le stazioni con determinate caratteristiche ecologiche),
discontinui o disgiunti(che occupa diverse regioni separate da
distanze non valicabili con mezzi di diffusione naturale come
oceani, catene montuose, deserti)=areali parziali ( se le
dimensioni sono uguali) e areale principale e disgiunzioni (con
dimensioni diverse).
La forma e l'estensione degli areali sono geocrafici(mari, fiumi,
monti) e intrinseci(fattori ecologici attuali=fattori edafici es. PH e
umidita, fattori climatici estremi e generali, intensità e
distribuzione della luce; fattori biologici; fattori storici.
Limiti distribuitivi della specie (non solo climatici):tipo di
substrato, distribuzione di fitofagie patogeni, distrinuzione degli
animali impllinatori e di dispersione.
Barriere geografiche:un oceano, catene montuose, deserti.
Dall’altro lato della barriera la specie potrebbe trovare condizioni
ecologiche ottimali ma può non avere i mezzi per valicare
l’ostacolo.Le aree che una specie potrebbe occupare in assenza di
barriere geografiche vengono indicate come areale
potenziale.L’areale di una specie può modificarsi nel tempo a
causa della pressione antropica. Avventizie = specie che si
diffondono spontaneamente ma per breve tempo
Naturalizzate = specie avventizie che trovano nel nuovo territorio
condizioni ecologiche simili e si diffondono ampiamente
Infestanti= si sviluppano in assenza di concorrenza e soppiantano
la flora autoctona.(es.ailanthus altissima,robina
pseudoacacia,ricinus communis)
Numerose specie hanno oltrepassato i loro confini grazie all'uomo
riuscendo anche a naturalizzarsi in zone diverse dalla originaria.
Le painte in questi casi delle volte non possono essere ricollocate
nel loro territorio originario. La specie può diventare infestiava nel
caso in cui non vi siano competitori e predatori.
Areale continuo e disgiunto: se tutti i punti disegnati disegnati
sono vicini al punti di essere raggruppati in un unica area; se si
circoscrivono 2 o + aree non continue chiamate disgiunzioni
(areale principale e porzione secondaria); se le porzioni sono
molto piccole, si parla di aree rettile.
Il criterio per stabilire se un areale è continuo o disgiunto
ritiguarda l'interscambio genetico.
Cause degli areali disgiunti
Cause geologiche:deriva dei continenti, orogenesi, bracci di mare,
oceani, montagne.
Cause climatiche:cambiamenti climatici.
COROTIPI: dalla comparazione di più areali di più specie è
possibile notare che alcuni modelli tendono a ripetersi, da ciò
deriva che gli areali possono essere di tipo corologici o corotipo,
cioé quando la distribuzione geografica appartiene a un insieme di
specie che hanno un areale simile. I tipi corologici che si ripetono
con frequenza vengono chiamati elementi fitogeografici.
Tipi coroligi italiani (Pignatti 1982):
endemiche (specie areale esclusiva di uno o più distretti) l'italia è
ricchissima di endemismi grazie alla sua forma geografica,
l'isolamento favorisce l'endemismo, motivo per cui sono più
frequenti nelle isole e nei sistemi montuosi isolati. Le specie
endemiche si distinguono in paleondemiche(specie di origine
terziaria, tassonomicamente isolate, il cui areale si è ridotto nel
tempo es abies nebrodis e zelkova sicula) e neoendemiche (specie
di origine più recente che si originano da gruppi più ampi in
ambienti molto selettivi es cytisus aeolicus);
mediterranee (specie delle regioni meridionali e delle isole)
suddivise in eurimediterranee (che si estende fino all'europa
media es orniello), stenomediterranee(lungo le coste del bacino
es corbezzolo ), mediterranee-montane, circummediterranee,
mediterraneo-occidentale, mediterraneo-orientali (le più
resistenti al clima arido es platanus orientalis).
Mediterraneo-Atlantiche:specie nelle regioni atlantiche
dell'europa, che preferisce un clima meno arido del mediterraneo,
motivo per cui popola le regioni occidentali della nostra flora.
Euroasiatiche: specie dal clima temperato.
Eurosiberiane:specie dal clima freddo, in italia prevalente sulle
alpi.
Circumboreali: specie limitata alle parti più fredde dell'europa,
siberia e nord america.
Artico-alpine: zone artiche dell'eurasia e nord america ed alte
montagne della fascia temperata.
Cosmopolite:specie presenti in tutte le zone del mondo o nella
maggior parte di esse.
Atlantiche:specie con areale sulle coste atlantiche dell'europa,
legate ad un clima oceanico con precipitazioni distribuite durante
tutto l'anno e inverni non troppo freddi es helleborus foetidus.
Euroasiatiche:diffuse nelle zone temperate dell'europa ed asia,in
italia predominano nella pianura padana e nella fascia di bassa
montagna es corylus avellana, sono generealmente specie
continentali, legate all'ambiente del bosco di caducifoglio o
all'ambiente arido continentale di tipo substeppico e steppico (per
lo più erbe con adattamenti xeromorfi poace ec gramincaee).
Orofite sudeuropee:specie differenziate sulle montagne
dell'europa meridionale dopo l'erogenesi terziaria es abies alba.
Settendrionali:distribuite nelle zone più fredde del globo, in italia
soprattutto nelle zone montane es vaccinium myrtillus.
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Lezioni, Botanica Sistematica
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Botanica forense - parte 1