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POLSO ARTERIOSO

Il cuore non pompa il sangue con continuità, ha un funzionamento intermittente per cui il sangue passa nelle arterie solo durante la sistole, quando la valvola è aperta. Nonostante ciò il sangue fluisce in modo continuo nei vasi, non cessando di progredire anche durante la diastole. E' l'elasticità dei vasi, che trasforma il flusso da intermittente a continuo: le pareti arteriose subiscono a causa della pressione del sangue una deformazione elastica quando il sangue vi viene riversato, ma quando cessa la sistolica, restituiscono l'energia accumulata nella loro deformazione. Questa è la sfigmica, un'onda di pressione, che si manifesta con l'alterazione di calibro delle arterie ad ogni aumento di sistole. Effetti del ciclo cardiaco sui vasi Nel ciclo cardiaco di sistoli e diastoli con l'alternarsi di immissione di sangue in circolo, determina variazioni cicliche della pressione sia nei vasi arteriosi che venosi. POLSO è

espansione ritmica dei vasi conseguente alle variazioni pressionéal loro interno durante il ciclo cardiaco. Essendo la parete dei vasi elastica, essi subiscono una deformazione. Questa proprietà é importante perché contribuisce a rendere fluido e continuo lo scorrere di sangue nei vasi.

Il polso è presente in tutte le arterie, ma quello più facilmente aprezzabile è quello dell’ arteriaradiale o quello dell’ arteria carotide.

I polsi più importanti per la rilevazione sono:

  • carotideo
  • brachiale
  • radiale

GITTATA sistolica Gs = 80 ml

Quantitá di sangue espulso dal ventricolo ad ogni sistole

GITTATA cardiaca Gc = 5,5 litri

Quantitá di sangue pompata dal cuore ad ogni min. nell ́aorta=> Gs x frequenza

80ml. X 70 almin. = ca.5,5litri

RITORNO VENOSO

gittata cardiaca è la quantità di sangue che esce dal cuore ogni minuto

ritorno venoso é la quantità di sangue che ritorna al cuore

Ogni minuto. E che la quantità di sangue che viene pompata dal cuore ogni minuto è la stessa che deve ritornare e quindi .... ritorno venoso e gittata cardiaca devono coincidere.

Attenzione! I valori RITORNO VENOSO e GITTATA CARDIACA devono necessariamente coincidere.

Il RITORNO VENOSO del sangue al cuore è regolato da una serie di meccanismi.

Alcuni spingono il sangue e quindi agiscono da dietro vis a tergo,

Altri lo richiamano al cuore agendo da davanti vis a fronte.

• Vis a tergo è la differenza di pressione tra il settore arterioso, dove è maggiore e il settore venoso, dove è minore. È il fattore più importante e dipende dalla azione di pompa del cuore.

Importante è la funzione dei muscoli, soprattutto quelli delle gambe, che contrattendosi premendo il sangue dai capillari nelle vene via via più grosse.

Il contrarsi e rilasciarsi dei muscoli delle gambe durante il moto migliora l'alternarsi ritorno venoso del

sangue al cuore. Molte vene sono fornite di valvole, disposte in modo da permettere il flusso di sangue verso il cuore e non in senso opposto. Esse aiutano la colonna di sangue a vincere la forza di gravità e impediscono il reflusso. • Vis a fronte il cuore funziona anche come pompa aspirante creando una forza che attrae. Ad esempio, durante la diastole l'apertura delle valvole A-V determina un improvviso calo di pressione negli atri, che favorisce l'uscita di sangue dalle vene. Anche la pompa respiratoria favorisce il ritorno del sangue. Durante l'inspirazione la gabbia toracica si dilata e diminuisce la pressione intratoracica, mentre aumenta quella addominale, perché si abbassa il diaframma. L'aumento della pressione addominale spreme il sangue dall'addome nel torace, dove la bassa pressione toracica lo richiama. Ciò favorisce il ritorno del sangue venoso perché i grossi vasi venosi sono situati per un tratto nel torace e nell'altro nell'addome. RitornovenosoVis a tergo: differenza di pressione tra compartimento arterioso e venoso del circolo sistemico generato da pompa cardiaca (premente) Pompa muscolare: da contrazione mm. scheletrici (arti inf.) Vis a fronte: aspirazione del cuore Pompa respiratoria: Pressione intratoracica < Pressione esterna. Durante inspirazione cala Pressione intratoracica e aumenta Pressione intraaddominale (da abbassamento del diaframma) Pressione intraaddominale > tende a spremere sangue da addome a torace. PRESSIONE ARTERIOSA Avevamo detto che il flusso di sangue nei vasi è continuo grazie all'elasticità delle pareti arteriose, che si dilatano durante la sistole e si retraggono durante la diastole, creando un'onda sfigmica: è però anche fasico nel senso che la velocità del sangue nelle arterie varia. Nell'aorta, ad esempio, varia da 120 cm/sec durante la sistole a valori molto inferiori durante la diastole. Per pressione arteriosa si intende l'intensità della forza (idrostatica) con cui il sangue spinge.sulle pareti arteriose a seconda dei vari distretti ed è influenzata da diversi fattori. È chiaro che il sangue spingerà con molta più forza durante la sistole e in modo maggiore sulle pareti dell'aorta vicino al cuore, per poi decrescere mano a mano sulle pareti delle arterie minori. Pressione massima = sistole, Pressione minima = diastole È il risultato di diversi fattori: - la forza di contrazione del cuore (è chiaro quindi che sarà maggiore durante la sistole) - la gittata sistolica (cioè la quantità di sangue espulsa dal ventricolo ad ogni sistole) - le resistenze periferiche (dovuta alla variazione del calibro) - il grado di elasticità delle arterie La pressione che viene misurata normalmente con lo sfigmomanometro, oscilla tra due valori uno massimo e uno minimo, che corrispondono alle due fasi del ciclo cardiaco. Abbiamo così una pressione massima o sistolica.

La pressione arteriosa normale è compresa tra 100-140 mmHg per la pressione sistolica o massima e tra 60-90 mmHg per la pressione diastolica o minima. Quando i valori superano la norma si parla di ipertensione, mentre quando sono inferiori alla norma si parla di ipotensione.

La pressione sistolica o massima si riferisce alla pressione durante la sistole ventricolare e ha valori compresi tra 100-140 mmHg. La pressione diastolica o minima si riferisce alla pressione durante la diastole ventricolare e ha valori compresi tra 60-90 mmHg.

Si considera ipertensione quando i valori superano 160/90 mmHg e ipotensione quando sono inferiori a 90/60 mmHg. Si scrive prima la pressione sistolica e poi la pressione diastolica. Nell'anziano la pressione sistolica è considerata alta se supera i 160 mmHg.

Esistono diverse condizioni che possono influenzare la pressione arteriosa:

  • Il sesso: la pressione arteriosa è generalmente più alta nel sesso maschile.
  • L'età: con l'avanzare degli anni, sia la pressione sistolica che diastolica tendono ad aumentare. Ciò è dovuto al fatto che le pareti arteriose diventano più rigide e meno elastiche, perdendo la loro capacità di distendersi.
  • Fattori razziali: ci sono differenze nella pressione arteriosa tra diverse razze, che possono essere influenzate da fattori genetici, ambientali o alimentari.
  • L'attività fisica: l'esercizio fisico può influenzare la pressione arteriosa, aumentandola temporaneamente durante l'attività e riducendola a lungo termine grazie agli effetti benefici sull'apparato cardiovascolare.

FISICA: l muscolare influisce sulla pressione. Durante l fisico láattivitá ́eserciziopressione sistolica puó salire anche fino a 200mmHg.: piú intensa é la attivitá tanto maggioresará l pressorio. Questo avviene perché aumenta la frequenza cardiaca, che puó́aumentoarrivare a 140-160 battiti/min. e di con seguenza aumenta la gittata la gittata cardiaca (GC= GSx frequenza). Interessante é che nei tessuti dove l non é aumentata (reni, organíattivitáaddminali) il sistema ortosimpatico dá vasocostrizione, mentre nei tessuti muscolare dávasodilatazione. Ció ha per significato: aumentare il flusso di sangue ai muscoli, che in quelmomento ne hanno bisogno perché lavorano di piú ,e ridurlo negli altri distretti che in quelmomento non hanno aumentato il loro fabbisogno.

  • VARIAZIONI POSIZIONE CORPOREA
  • ALTRI: eccitamento, paura, rabbia causano un aumento della pressione

Perché il sistema ortosimpatico determina un aumento dell'attività cardiaca.

Misurazione della PRESSIONE ARTERIOSA

Si utilizza il sfigmomanometro, costituito da un bracciale cavo e insufflabile connesso con un manometro.

Si lega il bracciale lassamente attorno al braccio a 2 cm. dalla piegatura del gomito, dopo aver tolto qualsiasi indumento.

Se ciò non fosse possibile mettere il manicotto sopra l'indumento.

Si cerca palpatoriamente l'arteria brachiale, cogliendene il polso e vi si applica l'arterialo stetoscopio.

Si aziona la pompetta e si porta la pressione del bracciale all'interno ad un livello superiore alla pressione sistolica cioè ca. 200 mmHg.

Poiché la pressione del bracciale è maggiore di quella dell'arteria brachiale, quest'ultima si chiude e con lo stetoscopio non si avverte alcun rumore.

Si aziona la valvola di scarico del manometro e si fa lentamente scendere la pressione del bracciale.

Quando la pressione dell'arteria supera

Appena l'arteria del braccio viene compressa, un filo di sangue passa attraverso il tratto compresso e nello stetoscopio si avverte un leggero colpo. La pressione che si legge sul manometro rappresenta la pressione sistolica. Si continua a far scendere la pressione del bracciale e il suono diventa via via più intenso, poi si attutisce velocemente e infine scompare. La pressione che lo sfigmomanometro segna alla scomparsa dei rumori corrisponde alla pressione diastolica o minima.

Le grandi arterie contengono nelle loro pareti fibre elastiche, per poter allargarsi prontamente quando il sangue viene iniettato durante la sistole. Le arteriole sono invece costituite da fibre muscolari lisce, e questo per favorire la loro funzione: quella di regolare la resistenza periferica. Costituiscono praticamente una strozzatura del sistema arterioso. Sono innervate dal sistema nervoso ortosimpatico. La contrazione o il rilasciamento delle loro fibre muscolari consente a tali vasi di funzionare.

come„rubinetti“ che regolano il flusso. Nelle arteriole la pressione é molto bassa.

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CIRCOLAZIONE CAPILLARE

Premessa: cuore e sistema circolatorio costituiscono un apparato di trasporto e di scambio.

Cuore fornisce come pompa l’energianecessaria per spingere il sangue neivasi grandi e piccolo

Arterie distribuiscono il sangue nei varitessuti e lo convergono nei capillaridove avvengono gli scambi di O2, CO2e altri metaboliti le vene raccolgono ilsangue proveniente dai capillari.

Arterie di grande calibro

Arterie di medio calibro

Arteriole e metaarteriole

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
25 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher betta-ee di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Biologia Prof.