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IL FITOCROMO E LO SVILUPPO DELLE PIANTE CONTROLLATO DALLA LUCE
Un fattore ambientale essenziale nella vita delle piante è la luce, che
senziale nella vita contribuisce a:
- Fotomorfogenesi
- Germinazione dei semi
- Allungamento dell’ipocotile
- Fioritura
- Ritmo circadiano
- Risposte trofiche (fototropismo)
Fitocromi
otile
opismo) Ci vedo
- Il limite della visione in bianco e
nero per l’occhio umano è di 0.1 limite d
2
mW/m dell’occ
- Il limite del fototropismo delle limite d
2
piante è di 0.01 mW/m Le piante «vedono»? W/m
La scotomorfogenesi è lo sviluppo di germogli fatti germinare e crescere al buio. Queste pianticelle
giornata limpida = ~ 500
eziolate hanno fusti allungati, cotiledoni ripiegati, e non producono clorofilla. Quando la pianticella emerge
dal terreno e vengono esaurite le riserve energetiche dai cotiledoni (nelle dicotiledoni) o dall’endosperma
(nelle monocotiledoni), il germoglio deve provvedere da solo a produrre il proprio sostentamento.
La transizione da scotomorfogenesi a fotomorfogenesi è Fotomorfogenesi Scotomorfogenesi
un processo estremamente rapido e complesso. Nell’arco di
ore dall’applicazione di un singolo lampo di luce
relativamente debole a una pianticella di pisello cresciuta al
buio avvengono numerosi cambiamenti dello sviluppo:
diminuzione della velocità di allungamento del fusto, inizio
del raddrizzamento del gancio apicale e sintesi di pigmenti
caratteristici delle piante verdi. Così la luce agisce da segnale
per indurre il cambiamento della forma della plantula, da
quella che facilita la crescita sotto il suolo a quella che
permette alla pianta di raccogliere in modo efficiente
l’energia luminosa e trasformarla in zuccheri essenziali, luce buio
proteine e lipidi necessari per la crescita della pianta e per le
persone e gli animali che si cibano di vegetali.
Fra i diversi pigmenti che nelle piante sono in grado di promuovere risposte fotomorfogeniche, i più
importanti sono quelli che assorbono la luce blu e quella rossa.
Il fitocromo è un pigmento proteico che assorbe soprattutto la luce nel rosso e nel rosso lontano, ma che è
anche in grado di assorbire la luce blu; gioca anche un ruolo chiave nello sviluppo vegetativo e riproduttivo
regolato dalla luce. Tipi diversi di fitocromo sono codificati da membri differenti di una famiglia multigenica e
differenti fitocromi regolano distinti processi nella pianta. Queste risposte diverse del fitocromo possono
essere classificate secondo la quantità e la qualità di luce richiesta per produrre l’effetto. 87
La luce regola lo sviluppo della pianta
1) Rinverdimento (nelle dicotiledoni)
2) allungamento (ipocotile- e radice+),
3) apertura cotiledoni
La luce regola quindi lo sviluppo della pianta:
1. Rinverdimento (nelle dicotiledoni)
2. Allungamento (ipocotile e radice)
3. Apertura dei cotiledoni
Anche nelle monocot ritroviamo i tratti fondamentali della risposta
tripla alla luce Anche nelle monocotiledoni si ritrovano i tratti fondamentali della
risposta tripla alla luce Plantule di
c’è di mezzo più di un fotorecettore.........
Plantule di mais fagiolo
(monocot) L’effetto della
dipende dalla
D’ONDA
(non è solo u
di quantità di
L’effetto della luce dipende dalla lunghezza d’onda, non è solo una
questione di quantità di fotoni Plantule di fagiolo 88
Uno o due pigmenti (responsabili) per i due effetti R/FR?
Due possibilita’:
-due pigmenti antagonisti (uno che assorbe luce R e l’altro FR)
-un unico pigmento in due forme interconvertibili
I vari spettri di azione e di assorbimento un pigmento!!!!
Un momento fondamentale nella storia del fitocromo
fitocromo fu la scoperta che gli effetti della
luce rossa sulla morfogenesi potevano
essere rovesciati da una successiva
irradiazione mediante luce di lunghezza
d’onda maggiore, definita luce nel rosso
lontano. La prima osservazione fu che la
germinazione dei semi di lattuga è stimolata
dalla luce rossa ed è inibita da quella nel
rosso lontano. La scoperta fu fatta quando i
semi di lattuga furono sottoposti ad esposizioni alternate di luce rossa e nel rosso lontano; quasi il 100% dei
semi che ricevevano luce rossa come trattamento finale germinavano, mentre nei semi in cui il trattamento
finale era con luce nel rosso lontano la germinazione era fortemente inibita. Questo esperimento dimostrava
che le risposte alla luce rossa e rosso lontano non erano semplicemente opposte, ma erano anche
antagoniste.
Ci sono quindi 2 possibili interazioni di questi risultati:
1. Esistono 2 pigmenti, uno che assorbe la luce rossa e l’altro quella nel rosso lontano e i due pigmenti
agiscono in antagonismo sulla regolazione della germinazione dei semi
2. C’è un solo pigmento che può esistere in 2 forme interconvertibili, una che assorbe la luce rossa e l’altra
quella nel rosso lontano.
Fu scelto il secondo modello, più radicale del modello con i due pigmenti, poiché non vi erano precedenti
sull’esistenza di tali pigmenti fotoreversibili. Molti anni dopo si dimostrò per la prima volta la presenza del
fitocromo in estratti vegetali, dimostrando in vitro le sue proprietà uniche di fotoreversibilità e confermando i
pronostici.
Le 2 forme di fitocromo Pr e Pfr sono interconvertibili. In piante cresciute al buio o eziolate il fitocromo è
presente nella forma che assorbe la luce rossa, riferita come forma Pr. Questa forma, di colore blu, è
convertita dalla luce rossa nella forma che assorbe la luce nel rosso lontano detta forma Pfr, che ha un
colore verde acquamarina. La forma Pfr, a sua volta, può essere riconvertita dalla luce nel rosso lontano in
Le due forme si interconvertono per effetto d
quella Pr. Questa capacità di fotoreversibilità è la proprietà più distintiva del fitocromo e può essere espressa
in forma abbreviata: Le due forme si interconvertono per effetto della luce
Red
Pr P
light
Far-red r
light
Equilibrio Fotostaz
Red
Il pool di fitocromo non è pienamente convertito nelle forme Pr o Pfr a seguito di irradiazione con la luce;
Pr Pf
così quando le molecole di Pr ricevono luce rossa la maggior parte di esse la assorbe e viene convertita nella
light
Far-red r
Red 85% Pfr
forma Pfr, ma alcune delle molecole Pfr assorbono anche la luce rossa e sono riconvertite nella forma Pr.
Il rapporto fra Pr e Pfr dipende dalla lunghezza d’onda della luce light
Far-red 97% Pr
Equilibrio Fotostazionario
Il rapporto fra Pr
Red 85% Pfr 15% Pr
dipende dalla lung
Far-red 97% Pr 3% Pfr
d’onda della luce
Il rapporto fra Pr e Pfr
dipende dalla lunghezza
d’onda della luce
89
La proporzione di fitocromo nella forma Pfr sottoposto a irradiazione saturante con luce rossa è solo
dell’88%; allo stesso modo la piccolissima quantità di luce nel rosso lontano assorbita dal Pr rende
impossibile convertire completamente il Pfr in Pr con una luce a largo spettro nel rosso lontano, anche se si
raggiunge un equilibrio costituito dal 98% da Pr e dal 2% dal Pfr; questo equilibrio è definito stato
fotostazionario.
Oltre ad assorbire la luce rossa entrambe le forme di fitocromo assorbono anche nella regione blu dello
spettro; quindi gli effetti del fitocromo possono essere stimolati anche dalla luce blu, che può convertire il Pr
in Pfr e viceversa.
La forma fisiologicamente attiva del fitocromo è la forma Pfr. Nella maggior parte dei casi studiati esiste una
relazione quantitativa fra l’entità della risposta e la quantità di Pfr generato dalla luce, ma questa relazione
non sussiste fra la risposta fisiologica e la perdita di Pr.
Caratteristiche delle risposte indotte dal fitocromo
Il rapporto Pfr/Pr cambia in funzione del colore della luce: la pianta “vede” quindi i colori attraverso il
Quando il sole è basso sull’orizzonte i suoi raggi devono
fitocromo. Il colore della luce cambia durante il giorno o se la pianta è circondata da altre piante.
attraversare uno spessore maggiore di atmosfera e la luce si
Quando il sole è basso sull’orizzonte i suoi raggi devono attraversare uno spessore maggiore di atmosfera e
arricchisce di componente rossa
la luce si arricchisce di componente rossa. sole a
cammino breve mezzogiorn
o
cammino
lungo
sole al tramonto atmosfera
Cosa se ne fa una pianta della vista?
Per un seme la luce rossa equivale ad essere vicino alla superficie
Per un seme, la luce rossa indica la vicinanza alla superficie:
La luce rossa La luce rossa
del sole arriva non riesce a
al seme raggiungere il
seme
Cosa se ne fa una pianta della vista?
Luce rossa
riflessa da altre
Luce rossa piante o
assorbita da altre trasmessa
piante. R/Fr R/Fr R/Fr R/Fr
Colore della luce
insieme al recettore che vede il blu fuggono dall’ombra; «shade avoidance» 90
- Alla luce del sole gran parte del Pr è convertito in Pfr
- All’inizio della notte gran parte del fitocromo è nella forma Pfr
- Al buio Pfr cambia gradualmente nella forma Pr
- Dopo una notte breve vi è ancora del Pfr
- Dopo una notte lunga tutto il fitocromo è nella forma Pr
Le risposte del fitocromo possono essere distinte dalla quantità di luce necessaria per indurle. Questa
quantità è riferita come fluenza ed è definita come il numero di fotoni che colpiscono un’unità di area di
superficie. Oltre alla fluenza, alcune risposte del fitocromo sono sensibili all’irradiazione o velocità di
fluenza della luce.
Effetti diversi mediati dai fitocromi (fotorecettori) possono richiedere quantità diverse di luce: 2
- VLFR = Very Low Fluence Response Possono iniziare con fluenze basse fino a 0.0001 µmol/m e
→ 2
vanno a saturazione (cioè raggiungono il massimo) a circa 0.05 µmol/m . Non sono reversibili perché la
piccola frazione di Pfr che ritorna a Pr è comunque “così” elevata da indurre la VLFR. La luce nel rosso
lontano non è in grado di diminuire la concentrazione del Pfr sotto lo 0.02%, così è incapace di inibire la
VLFR. Lo spettro d’azione della VLFR corrisponde allo spettro di assorbimento del Pr, avvalorando l’idea
che il Pfr sia la forma attiva di queste risposte. 2
- LFR = Low Fluence Response Possono iniziare a partire da 1 µmol/m e vanno a saturazione a circa
→
2
1000 µmol/m . Sono reversibili. Comprendono la maggior parte delle classiche risposte fotoreversibili
rosso/rosso lontano.
- HIR = High Irradiance Response Richiedono e