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SISTEMA RESPIRATORIO
Funzioni polmoni:
Scambio di gas immissione O2 – rimozione CO2 (funz.primaria)
Barriera tra mondo esterno – interno
Polmone come organo metabolico che sintetizza e metabolizza
diversi composti
ANATOMIA SIST.RESP.
Il sist.resp. inizia con il NASO e termina all’interno dei POLMONI, negli ALVEOLI.
Possiamo distinguere gli organi che costituiscono il sist. resp. in 2 porzioni:
Vie aeree superiori: NASO – SENI – FARINGE – LARINGE. La principale
o funzione di questa prima parte è quella di condizionare l’area
inspirata, in maniera che quando l’aria arriva alla trachea, risulta
umidificata e con la stessa temp. del corpo.
Il NASO funziona anche x filtrare, trattenere ed eliminare particelle
di dimensioni superiori ai 10μm e x il senso odorato. Attraverso il
naso si realizza anche una resistenza al flusso aereo, che risulta
essere il 50% della resist.tot. del sist.respiratorio. Tale resistenza
aumenta nelle infezioni virali e con l’aumentare flusso, come
accade durante eser.fisico. Quando la resp. nasale diventa troppo
elevata, inizia la respirazione attraverso la bocca.
I SENI PARANASALI svolgono 2 principali funzioni: alleggeriscono il
cranio, rendendo la postura eretta e più agevole – offrono una
risonanza x la voce – possono anche proteggere il cervello in casi
di traumi frontali.
Sia il NASO che i SENI PARANASALI, sono ricoperti da MUCOSA
RESPIRATORIAcostituito da un epitelio di rivestimento
batiprismatico pseudostratificato con numerose cellule calciformi
mucipare. Le cellule + alte sono dotate di CIGLIA VIBRATILI. La lamina
propria della mucosa, accoglie GHIANDOLE NASALI, è riccamente
vascolarizzata.
La funzione della MUCOSA RESPIRATORIA è quella di trattenere ed
eliminare il pulviscolo atmosferico che arriva dall’aria inspirata.
Le CELLULE CALCIFORMI e le GHIANDOLE della lamina propria secernano
un muco denso che trattiene il pulviscolo la cui espulsione è
facilitata dal movimento delle ciglia che lo spingono verso la
faringe. Inoltre il muco umidifica l’aria atmosferica, facendolo
giungere alle vie aeree inferiori satura di vapore acqueo. La ricca
vascolarizzazione della mucosa permette, liberando calore, di riscaldare
l’aria atmosferica.
La LARINGE è un condotto cilindrico di natura cartilaginea mantenuta in
posizione da numerosi muscoli e legamenti. Le sue funzioni sono di
consentire il passaggio di aria alle vie aeree inferiori –
produzione di suoni, grazie alla presenza delle corde vocali, l’aria
passa x queste corde e vibrando emettono suoni che variano a seconda
della tensione laringe. Importante è anche la presenza dell’epiglottide,
la quale permette di chiudere il passaggio attraverso la GLOTTIDE,
durante la masticazione, impedendo che il cibo possa penetrare
nelle vie aeree inferiori. L’atto della deglutizione del cibo dopo
masticazione di norma si verifica in 2 sec, ed è sincronizzato con riflessi
muscolari che coordinano la chiusura e l’apertura delle vie aeree.
Vie aeree inferiori: TRACHEA – BRONCHI – POLMONI. La TRACHEA fa
o seguito alla LARINGE, è un canale formato da 15-20 anelli cartilaginei
(ialina) incompleti posteriormente, ma in regolare successione. Nella
parte terminale del canale, la trachea si biforca nei 2 BRONCHI
(DX-SX). I BRONCHI originano dalla biforcazione della TRACHEA in
direzione basso-laterale e si distinguono in DX e SX, ognuno dei quali
andrà verso il rispettivo POLMONE (DX o SX). I bronchi presenti
all’esterno del polmone vengono definiti EXTRAPOLMONARI mentre
quelli che entrano all’interno del polmone si definiscono
INTRAPOLMONARI.
Essendo l’ilo del POLMONE SX più lontano rispetto al DX, il bronco DX è
+ corto del SX, ed è anche di calibro maggiore in maniera da
permettere al POLMONE DX che è + voluminoso, una ventilazione
adeguata. I bronchi si vanno ad inserire nell’ilo dei polmoni DX-SX
divenendo BRONCHI INTRAPOLMONARI e via via crea generazioni di
bronchi sempre più piccoli, quindi aventi un diametro minore, ma
un’area di superficie complessiva sempre maggiore , fino a
terminare negli ALVEOLI.
I POLMONI sono organi pieni, situati nella cavità toracica ai lati del
mediastino. Sono la sede nei quali hanno luogo gli scambi gassosi fra aria
e sangue. I POLMONI hanno la forma di coni, consistenza spugnosa ed
elastica.
La superficie esterna dei polmoni è percorsa da profonde scissure
interlobari, che dividono il polmone DX in 3 lobi, mentre il SX in 2 lobi.
Per ciascun lobo, si dirigono 1 BRONCO LOBARE.
L’aerea di superficie x lo scambio di gas ha le dimensioni di un campo da
2
tennis (circa 85m ). Quest’aerea di superficie è costituita da
numerosissime unità respiratorie (ALVEOLI) che funzionano in
modo indipendente. L’unità respiratoria (unità fisiologica) è costituita
dai BRONCHIOLI RESPIRATORI – DOTTI ALVEOLARI – ALVEOLI
(img.pag.478). Contrariamente al cuore, ma come i reni, i polmoni
presentano delle unità funzionali che dimostrano unitarietà funzionale,
vale a dire che ciascuna unità è strutturalmente identica e
funziona come tutte le altre unità. Ci sono poi BRONCHIOLI che non
contengono gli alveoli e sono perciò definiti come BRONCHIOLI NON
RESPIRATORI e sono condotti x il passaggio di aria dall’ambiente
esterno all’alveolo, ma non partecipano allo scambio gassoso,
formano perciò lo spazio morto anatomico.
La caratteristica dell’UNITA’ RESP. è quella di avere una lunghezza di
5mm circa, ma un V tot (x ogni singola unità) più grande di quello dei
polmoni (circa 2500ml=.
Gli alveoli sono costituiti da epitelio pavimentoso semplice con 2 tipi
di cellule:
PICCOLE CELLULE ALVEOLARI (pneumociti di I°tipo)
occupano circa il 96-98% dell’alveolo e rappresentano la cellula
principalmente responsabile dello scambio gassoso. Il sottile
citoplasma di queste cell. è ideale x la diffusione dei gas, inoltre la
loro membrane è fusa con quelle dell’endotelio capillare,
facilitando lo scambio gassoso in quanto lo spessore risulta
notevolmente ridotto.
GRANDI CELLULE ALVEOLARI (pneumociti di II°tipo)
presentano circa il 2% epitelio, hanno forma rotondeggiante con
grosse vescicole citoplasmatiche rotondeggianti che contengono i
corpi multi lamellari, che riversano all’interno dell’alveolo il loro
secreto, cioè una sostanza tensioattiva (TENSIOATTIVO
POLMONARE) che riduce la tensione superficiale
dell’alveolo, impedendo l’eccessiva distensione dell’alveolo
nell’inspirazione e il suo collasso nell’espirazione. Queste cellule
sono in grado di differenziarsi in tipo 1, qualora si presenti una
lesione dell’epitelio.
Lo scambio gassoso avviene negli alveoli attraverso una densa rete di
capillari attorno agli alveoli, chiamata rete alveolo-capillare. L’O2
e CO2 diffondo passivamente attraverso la barriera.
Gli alveoli sono suddivisi tra loro dalla presenza di un tessuto
interstiziale, costituito principalmente da tess.connetivo (fibre
collagene polmonare) – m.liscio – vasi linfatici – capillari – altre
cellule. Solitamente è uno spazio molto piccolo, ma può allargarsi in
condizioni patologiche in seguito a migrazione cell.infiammatorie, liquido
edema.ù
Pleure ciascun polmone è avvolto da una membrana sierosa a
doppia parete, la PLEURE. I 2 foglietti che la costituiscono sono:
Pleura viscerale (interno):aderisce intimamente alla superficie,
e esterna del polmone
Pleura parietale (esterna): è in rapporto con le pareti della
cavità toracica e diaframma.
Tra i 2 foglietti è presente uno spazio definito cavità pleurica,
contenente il liquido pleurico, prodotto dalle cellule mesoteliali che
costituisce l’epitelio pavimentoso semplice (mesotelio) della
PLEURE, il quale regola lo scorrimento dei 2 foglietti durante la
respirazione, impedendo la loro adesione.
Inoltre i 2 foglietti sono in continuazione tra loro anche in prossimità
dell’ILO.
Circolazione sanguigna polmonare
I polmoni sono dotati di una duplice circolazione:
Circolazione polmonare trasporta sangue deossigenato dal
• VENTRICOLO DX alle UNITA’ RESPIRATORIE, dove avviene lo scambio
gassoso: si assume O2 e rimosso CO2. Il sangue poi viene portato
all’ATRIO SX mediante le vene polmonari, x poi essere distribuito al resto
del corpo. Caratteristica di questa circolazione è: capacità di
accomodare grandi volumi di sangue a bassa pressione. Infatti, le
VENE POLMONARI funzionano come grande riserva di sangue, e
possono aumentare/diminuire la loro capacità x fornire una portata
COSTANTE al ventricolo sx, a fronte di un flusso variabile nell’arteria
polmonare. Tale regolazione viene fatta agendo sul proprio diametro,
grazie alla presenza di m.liscio, andando così a modificare la
resistenza al flusso sanguigno.
Il letto capillare polmonare è il più ampio letto vascolare dell’intero
organismo. Il volume di sangue passante x questo letto, aumenta da
70ml in condizioni di riposo, a 200ml in condizioni di eser. Tale
incremento è reso possibile, in parte, grazie al reclutamento di
segmenti capillari chiusi, in seguito all’aumento della P vascolare
polmonare conseguente all’incremento della portata cardiaca e,
grazie all’aumento del loro diametro (x incremento della P interna).
Circolazione bronchiale nasce dall’aorta e fornisce sangue nutritizio
• al parenchima polmonare. Circa 1/3 del sangue ritorno all’ATRIO DX
tramite le vene bronchiali, mentre la restante parte drena nell’ATRIO SX
attraverso vene polmonari.
INNERVAZIONE
La respirazione è automatica e sotto il controllo del SNC ed integrato dal
SNA. I motoneuroni del SNC innervano i m.sch. implicati nella resp., mentre
i neuroni del SNA innervano il m.liscio, m.cardiaco e ghiandole
(img.pag.482). I polmoni sono innervati dal SNP che è sotto il controllo del
SNC. Per quanto riguarda il SNA, l’innervazione PARASIMPATICA comporta:
costrizione vie aeree – dilatazione vasi sanguigni - ↑secrezione
ghiandolare. L’innervazione parasimpatica dei polmoni, origina dal bulbo
(n.vago (X nervo cranico)), con le fibire PRE-GANGLIARI che decorrono nel
n.vago fino ai gangli prossimi alle vie aeree e vasi sanguigni polmonari. Le
FIBRE POST-GANGLIARI originano da questi gangli e vanno ad innervare
cell.m.lisce – vasi sanguigni – cell.epiteliali bronchiali. La stimolazione
parasimpatica attraverso il n.vago &egrav