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Fisiologia Umana

Omeostasi

Tema principale del corso

Meccanismo per il mantenimento di uno stato stazionario

Prevede modificazioni con spesa di energia per il mantenimento dello stato stazionario → disequilibrio

L'omeostasi fornisce la costanza di condizioni necessarie perché i processi chimici e fisici siano affidabili e coordinati

A tutti i livelli (molec, cellule, organi, sistemi) la funzione è basata sulla struttura

  • Omeostasi cellulare
    • Equilibri ionici
    • pH
    • Acqua
    • Glucosio
    • Potenziale di membrana
    • ecc.
  • Omeostasi sistemiche
    • Temperatura corporea
    • Battito cardiaco
    • Pressione del sangue
    • Concentrazione ematica di glucosio
    • Concentrazione ematica di calcio
  1. Recettori della aorta e della carotide “misurano” la pressione corporea
  2. Alterazione della pressione → meccanismi di compensazione
  3. Sistemi di regolazione fisiologici mantengono le variazioni interne in un ambito di oscillazioni relativamente piccolo contro le ampie variazioni nell’ambiente esterno
  4. Grandi oscillazioni esterne → piccole oscillazioni interne
  5. Meccanismi di controllo → meccanismi feedback

Feedback positivo: variazione comporta un ulteriore incremento della variazione stessa Feedback negativo: variazione produce un effetto che tende a diminuire la variazione

Parametro di riferimento → Centro regolatore → Sistema (Effetto 1, Effetto 2) → Meccanismo Feedback negativo → Valore di perturbazione → Sensore → Parametro di riferimento

  • Nel controllo locale le cellule in prossimità della sede di variazione iniziano la risposta → questo controllo è operato da sostanze ad attività “autocrina” e/o “endocrina”
  • Controllo riflesso: risposta che avviene in modo indipendente dalla nostra volontà
  • Una variabile può essere controllata a livello ormonale o nervoso
    • Sistema ormonale più lento ma anche più duraturo, l’emivita di una sostanza determina il controllo nella variabile
    • Sistema nervoso opera un controllo più veloce ma anche più “rigido”
  • Feedback negativo regola sia il cambiamento della variabile che la secrezione ormonale

Ione

  • Na+ 140 (mM) 14 (mM)
  • K+ 4 (mM) 140 (mM)
  • Ca2+ 2.5 (mM) 0.0001 (mM)
  • Cl- 114 (mM) 10 (mM)
  • HCO3- 24 (mM) 10 (mM)
  • pH 7.4 7.1

  • Osmolarità è circa 300
  • La soluzione è complessivamente neutra
  • Separazione di cariche non accumulo
  • Ca2+ è importante secondo messaggio in quanto presenta un accumulo di carica, legandosi a siti proteici. ne determina un cambio di conformazione per via della doppia carica
  • Le cariche negative che si trovano all'interno della cellula sono di tipo organico
  • Cl- regola segnali inibitori -> concentrazione Cl- estremamente regolata
  • HCO3 regola controllo pH

I gradienti di concentrazione sono mantenuti da pompe (e.g. Na+/K+) e da meccanismi di cotrasporto (utilizzati per regolare la concentrazione degli altri ioni) canali trasportano molti più ioni rispetto alle pompe

Organizzazione Sistema Nervoso

Cervello

Ascendente (Sensitivo)

Vie afferenti

  • Organi di Senso
  • Viscerale
  • Somatico

Discendente (Motorio)

Vie efferenti

  • Muscolatura liscia (Autonomo)
  • Ghiandole (Autonomo)
  • Muscolatura scheletrica

Organizzazione Cellulare

  • Neuroni -> ricevono segnali, elaborano risposte
  • Glia -> funzione di supporto
  • Neuroni non sarebbero in grado di sopravvivere in modo autonomo
  • Il tipo più comune di glia è l'astroglia -> ciascuna sinapsi è circondata di una menbrana gliale con funzione regolativa
  • Microglia sono macrofagi che si stabilizzano nel tessuto cerebrale durante lo sviluppo
  • Microglia impedisce gravi eventi di infiammazione
  • Omeostasi cerebrale è molto importante -> regolata da microglia e astrociti

SI TROVANO DEI NEURONI SPECIFICI NELLE LAMINE I E II NEL MIDOLLO → NOCICETTIVI (RICEVONO SIA RECETTORI ASΦ CHE C) LAMINA V E VIII LINFO (INVECE) AD AMPIO SPETTRO (NON SPECIFICA)

DAL TALAMO SEGNALI SMISTATI E SUDDIVISI IN COMPONENTE AFFFETTIVO-EMOTIVA E SENSORIALE → COMPONENTE AFFETTIVO-EMOTIVA → SISTEMA LIMBICO/CAPACITÁ SENSORIALE DISCRIMINATIVA: AREA SOMATOSENSITIVA

DOLORE RIFERITO: AFFERENZE CHE PROVENGONO DA VISCERI E CUTE SEGUONO VIA DORSALE

LA SOGLIA PIÚ ABBASSABILE SENSIBILIZZAZIONE PERIFICA E CENTRALE

MECCANISMI DI SENSIBILIZZAZIONE DEI NOCICETTORI → IPERALGESIA (ECCESSO DI DOLORE)→ 1) PERIFERICA → RILASCIATE SOSTANZE INFIAMMATORIE CHE STIMOLANO I NOCICETTORI, MECCANISMO CHE CONTRIBUISCE ALLA GUARIGIONE

→ CENTRALE → AUMENTO SENSIBILITÁ DEI NEURONI DEL CORNO DORSALE, STIMOLI INNOCUI DIVENTANO DOLOROSI (ALLODINIA)

I NOCICETTORI RILASCIANO A LORO VOLTA SOSTANZE CHE AGISCONO LOCALMENTE → SOSTANZA P → SOSTANZA P RICHIAMA MASTOCITI, PROVOCA VASODILATAZIONE ECC.

ESISTONO MECCANISMI DI CONTROLLO DEL DOLORE 1) INIBIZIONE DISCENDENTE 2) INTEGRAZIONE SPINALE

→ TEORIA DEL CONTROLLO A CANCELLO: CON MASSAGGI SU LESIONE, VIENE STIMOLATO UN INTERNEURONE CHE INIBISCE PARZIALMENTE LA SENSIBILITÁ DOLORIFICA

INIBIZIONE DISCENDENTE DISTALE: LA SENSIBILITÁ DOLORIFICA VIENE CONTESTUALIZZATA IN BASE ALLA SITUAZIONE (CON PERCEZIONE DIFFERENTE NONOSTANTE LO STIMOLO SIA LO STESSO)

ANALGESIA DA STRESS: COINVOLTI IN UNA SPECIFICA SITUAZIONE, NON SENTIAMO DOLORE → PIACERE→ SAPENDO CHE UNA COSA CI FÁ BENE, DOLORE PERCEPITO DIMINUISCE CONNOTATO EMOTIVO

→ SOSTANZA PERIQUEDUTTUALE INIVIA PROIEZIONI DISCENDENTI DI CONTROLLO DELLA VIA DEL DOLORE → SOSTANZA PERIQUEDUTTUALE LOCALIZZATA NEL MESENCEFALO

ENKEFALINE HANNO EFFETTO ANTIDOLORIFICO CHE AGISCONO A LIVELLO SPINALE INIBENDO LE SINAPSI AFFERENTI → ENKEFALINE CONTROLLANO CANALI Ca2+ → RIDUZIONE PRODUZIONE GLUTAMMATOASGENA → SENSAZIONE DOLORIFICA RIDOTTA

→ ANCHE ALTRI MEDIATORI AGISCONO, COME AD ESEMPIO SEROTONINA

ANALGESICI: → LIMITARE EFFETTI NEGATIVI DELLE INFORMAZIONI NOCICETTIVE → DIPENDENZA → EFFETTI COLLATERALI → STATO DI COSCIENZA → ASSUEFAZIONE → OPPIOIDI, ANTIDEPRESSIVI, ANTIINFIAMMATORI ECC.

SENSI CHIMICI

1) OLFATTO

  • SENSO FILOGENETICAMENTE PIÚ ANTICO
  • IDENTIFICAZIONE CIBO/PREDATORI ECC.
  • ODORANTI (VOLATILI) BASSO PM

→ RECETTORI MEMBRANARI CHE RICONOSCONO SOSTANZE → FERORMONI E SEGNALI PERCETTI DA ANIMALI MEDIANTE ORGANO VOMERO-NASALE → EPITELIO NASALE → ATTRAVERSO OSSO STMOIDALE, CONNESSO DIRETTAMENTE AL CERVELLO

→ RECETTORI VENGONO STIMOLATI E IL SEGNALE ARRIVA AL CERVELLO

→ GLI ODORANTI VENGONO RICONOSCIUTI DA RECETTORI SPECIFICI SULLE CIGLIA

→ UN ODORE É FORMATO DA PIÚ CATEGORIE RICETTORIE SPECIPFICHE

→ IN CIASCUN NEURONE É ESPRESSO UN SOLO TIPO DI RECETTORE

Sistema Parasimpatico

  • Regola le attività vegetative mediante attivazione indipendente di organi diversi.
  • C’è minore divergenza.
  • Simile al simpatico, ma neurotrasmettitore è l’acetilcolina e non la noradrenalina.
  • Nervo vago innerva polmoni, cuore, tratto digerente fino al colon trasverso.
  • Fibre parasimpatiche di origine sacrale innervano la zona più caudale dell’intestino.
  • Nervi cranici innervano testa.
  • Il parasimpatico non innerva i vasi. Questi vengono cegolati solo da simpatico.

Sistema Simpatico – Attacco e fuga

Sistema Parasimpatico – Riposo e digestione

Questi sistemi permettono di cambiare condizioni biologiche in risposta a specifiche situazioni. Il simpatico ad una situazione straordinaria di riposo.

Nervo vago raccoglie le fibre parasimpatiche che hanno origine diversa. Ma che vengono raccolte e innervate in varie sedi (cuore, stomaco, intestino).

Sistema Enterico

  • Il sistema nervoso enterico e un’ulteriore branca del sistema nervoso autonomo e organizzato attorno all’apparato digerente da esofago a retto e ricoperto di reti nervose.
  • Attività del digerente come contrazione muscolare e secrezione enzimi è regolata dal sistema enterico.
    • Plesso mioenterico – Controlla muscolatura apparato digerente
    • Sottomucoso – Controlla secrezioni
  • Funziona indipendentemente dal simpatico e parasimpatico. Tuttavia, questi ne influenzano l’attivita. Simpatico favorisce attività/parasimpatico la riduce

Organizzazione Sinaptica del SNA

  • Diversificazione delle sinapsi
  • 3 destini del neurotrasmettitore liberato:
    1. Si lega a un recettore
    2. Diffonde fuori dallo spazio sinaptico
    3. Viene ricaptato dall’assone
  • Il fatto che il neurotrasmettitore possa andare fuori dallo spazio sinaptico è specifico del SNA. Non è necessaria una innervazione specifica.

Tipologie di sinapsi

  1. Pregangliari – Postgangliari
  2. Pregangliari – Cellule cromaffini
  3. Postgangliari – Effettori
  4. Sistema nervoso enterico

Nelle sinapsi con gli effettori sono presenti delle varicosità -> zone ispessite in cui si ha liberazione del neurotrasmettitore. Le varicosità sono appoggiate sul tessuto bersaglio, i loro terminali possono spostarsi lungo il tessuto, non sono fissi.

Recettori

  • Nicotinici (ionotropi) – Acetilcolina
  • Muscarinici (metabotropi) – Acetilcolina
  • Nicotinici sono canali cationici con organizzazione simile a quella del muscolo. Muscarinici associati a G proteins. Si ritrovano nelle terminazioni post-gangliari del sistema parasimpatico.
  1. α - Adrenergici
  2. β - Adrenergici -> Noradrenalina
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Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DarkDream di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ragozzino Davide.
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