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Il ruolo dei muscoli retti laterale e retto mediale nel movimento del globo oculare

Voglio che voi sappiate il ruolo svolto da questi muscoli che permetteranno i movimenti del globo oculare e quindi di fissare l'immagine a livello retinico. Ricordate che solo il RETTO LATERALE che ruota l'occhio verso l'esterno è innervato dal sesto paio di nervi cranici "ABDUCENTE". L'OBLIQUO SUPERIORE che sposta in basso e all'esterno l'occhio è innervato dal quarto paio di nervi cranici "TROCLEARE"; tutti gli altri muscoli sono innervati dal terzo paio di nervi cranici "OCULOMOTORE".

I movimenti SACCADICI catturano l'immagine, si tratta di movimenti velocissimi. Se voi fissate l'immagine e pensate che l'occhio sia mantenuto fermo, vi rendete conto che non è così. L'occhio è sempre in movimento, solo che questi movimenti veloci che sono contrastanti hanno azione opposta per cui il globo oculare è mantenuto fisso, non.

È un deficit motorio che mantiene il globo oculare all'interno della cavità, ma sono movimenti rapidissimi di segno opposto che permetteranno all'occhio di avere quella posizione determinata. Questi movimenti saccadici sono velocissimi, immaginate che l'immagine che proviene dal mondo esterno si formi non a livello foveale ma a livello del punto P dove ci sono pochi coni e ci sono invece i bastoncelli che non sono adatti all'acuità visiva quindi è necessario che provochi un movimento dell'occhio in modo che l'immagine si formi a livello della fovea e non a livello extrafoveale, quindi fissa subito l'immagine ed è un movimento rapidissimo. Una volta che il soggetto ha fissato l'immagine e questa viene mantenuta a livello della fovea si attueranno un altro tipo di movimenti che non sono veloci ma più lenti detto MOVIMENTO LENTO D'INSEGUIMENTO. Immaginate che state guardando un oggetto che si muove.

Il movimento oculare che viene subito messo in atto è quello saccadico che serve a fissare l'immagine a livello della fovea, quindi un movimento di fissazione. Se il soggetto cattura l'immagine e rimane come tale, non si hanno altri atti motori, ma se voglio seguire il movimento dell'oggetto nel campo visivo è necessario che durante il movimento l'immagine continui a fissarsi sempre a livello foveale e quindi al movimento saccadico seguirà il movimento lento di inseguimento, il quale insegue l'immagine che si muove nel campo visivo (cioè la zona dello spazio che possiamo analizzare).

PRIMA FISSO L'IMMAGINE CON UN MOVIMENTO SACCADICO E POI L'IMMAGINE È MANTENUTA NELLA FOVEA MEDIANTE UN MOVIMENTO LENTO DI INSEGUIMENTO

Oi movimenti saccadici e di inseguimento, se l'occhio si muove verso sinistra lentamente o velocemente, tutti e due gli occhi si muoveranno verso sinistra, lo stesso dicasi se si muovono verso destra.

Abbiamo movimenti di vergenza, cioè quando un occhio si sposta verso l'interno si sposteranno entrambi verso l'interno. Se il soggetto vede l'immagine che proviene da lontano gli occhi sono mantenuti in asse, si porteranno verso l'esterno, ma se vede l'oggetto da vicino entrambi gli occhi convergeranno internamente, questi sono movimenti di vergenza. A che fine? Formare sempre l'immagine a livello foveale. Il movimento saccadico, quello che fissa l'immagine sulla fovea, è velocissimo ed è legato all'attività di una componente mesencefalica che si chiama collicolo superiore. Vedete che i segnali che provengono dalla retina raggiungono il collicolo superiore, il quale è costituito da strati esterni che ricevono il segnale e permettono di localizzare il punto retinico, quindi è la componente che possiamo definire sensitiva, riceve il segnale dalla retina. Ripeto, l'immagine si è formata al livello foveale.fuoridella fovea e questo segnale raggiunge la fovea, che riconosce il punto d'origine del segnale, ma se voglio bloccare il segnale a livello foveale non basta la componente sensitiva ma è necessaria la componente motoria che permette il movimento dell'occhio ai fini di formare l'immagine a livello foveale. Quindi mentre la parte esterna del collicolo riceve l'input, la parte più interna organizza il movimento inviando segnali alla formazione reticolare pontina o mesencefalica a seconda se il movimento è di tipo verticale od orizzontale. Se il segnale dalla retina arriva al collicolo superiore, esso integra l'informazione e dà la risposta motoria, è chiaro che la formazione reticolare per causare i movimenti oculari dove agirà? Quindi retina------collicolo--------formazione reticolare--------nuclei oculomotori quindi avremo i movimenti oculari. Secondo questo schema l'atto motorio è volontario o.riflessoperché normalmente perché si attui un’ attività collicolare è necessaria l’attività della cortecciafrontale (area 8). Normalmente da chi è inibito il collicolo superiore?dalla sostanza nigra che a suavolta è inibita dal caudato ;quindi l’intervento della sostanza nigra impedisce l’atto motorio ,siccomenon è un arco riflesso devo impedire che la sostanza nigra inibisca il collicolo superiore mediante ilcircuito in cui è interessato il nucleo caudato . L’area frontale attiva il caudato che a sua volta inibiscela sostanza nigra di conseguenza il collicolo non è più frenato e può mettere in atto la sua funzione .Ricordate che le vie d’uscita sono inibitorie e allora io devo inibire un’inibizione e chi la inibisce?lacorteccia frontale ,quindi non è un arco riflesso ma è un atto volontario in cui interviene la

La corteccia frontale inibisce il circuito dei nuclei della base, consentendo al collicolo di controllare i movimenti oculari saccadici. Ma chi informa la corteccia frontale che deve entrare in funzione? Ci sono influenze che dalla retina si portano alla corteccia occipitale e alla corteccia parietale posteriore. La corteccia occipitale riceve l'input visivo, quindi passa alla corteccia occipitale area visiva e alla corteccia parietale posteriore. Successivamente, la corteccia frontale viene eccitata e inibisce il sistema inibitorio dei nuclei della base, permettendo al collicolo di agire. Il collicolo superiore agisce sulla formazione reticolare, che a sua volta agisce sui nuclei oculo-motori. Tuttavia, il collicolo superiore è in rapporto con i campi oculari-frontali, cioè l'area 8. L'area 8 è importante.

perché attiva direttamente il collicolo superiore o inibendo la via caudatale che interessa il sistema dei nuclei della base. I campi oculari-frontali vengono attivati attraverso la corteccia occipitale e le corteccia parietale posteriore che invia segnali ai campi oculari. Normalmente il collicolo lo devo inibire, esso non può sempre agire altrimenti sarebbe un guaio, esso deve agire solo nel momento in cui devo fissare l'immagine, normalmente chi mi inibisce il collicolo? i nuclei della base. Allora non basta che il segnale arrivi al collicolo poiché si avrebbe il movimento saccadico, ma è necessario togliere l'inibizione dei nuclei attraverso la corteccia frontale che, attivando il caudato, verrà meno l'inibizione della sostanza nigra sul collicolo che è di tipo inibitorio, per questo il collicolo non è più frenato e potrà agire. Però chi è che dice in quel momento alla corteccia frontale di entrare?

inizia il movimento di inseguimento lento. Durante il movimento di inseguimento, la corteccia occipitale, la corteccia parietale posteriore e infine la corteccia frontale sono coinvolte nel processo visivo. Il circuito si chiude quando l'immagine viene fissata. Durante il movimento di inseguimento, il collicolo superiore è sempre coinvolto, ma in questo caso viene attivata anche la corteccia temporale. Tuttavia, i nuclei della base non sono coinvolti in questo tipo di movimento, ma solo nei movimenti saccadici. Quando voglio seguire un oggetto che si muove nel campo visivo, la prima cosa da fare è fissare l'immagine sulla fovea attraverso un movimento saccadico. Successivamente, inizia il movimento di inseguimento lento.

L'oggetto si muove e quindi devo seguire l'oggetto che si muove quindi avrò un "MOVIMENTO LENTO DI INSEGUIMENTO" se ad un certo punto l'oggetto va oltre il campo visivo devo riportare di nuovo l'occhio nella posizione iniziale tramite un movimento veloce "MOVIMENTO SACCADICO".

Immaginate di effettuare una serie di movimenti saccadici e di movimenti lenti, l'occhio oscilla continuamente si ottiene quello che si chiama NISTAGMO.

Il NISTAGMO OCULARE è un fenomeno motorio consistente (ho già fissato l'immagine, il primo movimento saccadico non mi interessa, ora devo seguire l'oggetto in movimento o ruotare la testa) in una sequenza di deviazioni lente coniugate degli occhi dirette in un senso (questa è la fase lenta che è una fase di compensazione perché deve compensare l'immagine che viene formata a livello retinico) ognuna della quali si alterna con una scossa (fase o componente rapida) dei

globi oculari stessi verso il senso opposto, immaginate che io segua l'immagine fino ad un certo punto, l'obiettivo va oltre il campo visivo, alla fase lenta seguirà una fase rapida, poi l'oggetto ricompare nel campo visivo io lo continuo ad inseguire, quello va oltre, poi correggo nuovamente con un movimento rapido. Se questi movimenti sono non singoli ma ripetuti avrò il nistagmo, dondolo il capo è come se l'occhio dondolasse, si tratta quindi di una serie di scosse lente e rapide dei due occhi che si susseguono con un certo ritmo e che sono del tutto involontari. Quindi nistagmo è una serie di scosse rapide e di scosse lente che si susseguono nel tempo, questi tipi di atti motori possono avere una base riflessa ed i riflessi che possono stabilizzare l'occhio e quindi l'immagine sono di due tipi: OCULO-VESTIBOLARE e RIFLESSO OPTO-CINETICO. Il primo lo chiamerei meglio RIFLESSO VESTIBOLO-OCULARE: si mette in atto quando la testa ruota.e l'immagine è ferma, quindi se ruota la testa quale è la componente che verrà eccitata? Il soggetto subisce un'accelerazione angolare, quindi sono i canali semicircolari dell'apparato vestibolare che vengono stimolati. Questo provoca il riflesso vestibolare.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
653 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher uddue2000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Biologia Prof.