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filtrazione del plasma
Primo passo verso la formazione dell’urina = .
1/5 del plasma del sangue che scorre nei capillari glomerulari filtra nella capsula di Bowman, la composizione è simile al plasma
senza gli elementi corpuscolati e le proteine plasmatiche.
Le sostanze che vengono filtrate devono attraversare diverse barriere = endotelio dei capillari glomerulari, lamina basale, epitelio
della capsula di Bowman. I capillari glomerulari sono capillari fenestrati oltre ai pori vi sono delle proteine cariche negativamente
che respingono le proteine plasmatiche anch’esse cariche negativamente. Intorno ai capillari glomerulari ci sono le cellule
mesangiali che contengono dei fasci di filamenti di actina importanti per regolare il flusso di sangue in questi capillari, inoltre
secernono citochine importanti per i processi infiammatori e immunitari.
La seconda barriera è la lamina basale che è composta da matrice extracellulare = glicoproteine cariche negativamente, collagene e
altre proteine, agisce come un setaccio.
La terza barriera è l’epitelio della capsula di Bowman. Vi sono cellule chiamate podociti che presentono lunghe estroflessioni
chiamate pedicelli questi avvolgono i capillari glomerulari creando delle fessure di filtrazione chiuse da membrana porosa, essa
contiene proteine particolari come la nefrina e la podocina.
La filtrazione dipende da tre tipi di pressione:
- pressione idrostatica del sangue che scorre spinge il liquido a fuoriuscire attraverso l’endotelio fenestrato
- pressione colloido-osmotica = che è maggiore all’interno dei capillari rispetto alla capsula di Bowman, quindi richiama liquido nei
capillari
- la capsula di Bowman è uno spazio chiudo, quindi il liquido che c’è all’interno genera una pressione capsulare che si oppone al
passaggio di liquido, il liquido che filtra spinge il liquido già filtrato .
Velocità di filtrazione glomerulare = volume di liquido filtrato nell’unità di tempo 125 mL/min 180 L / giorno
Questa è influenzata da due fattori = pressione di filtrazione e coefficiente di filtrazione
Il coefficiente di filtrazione è influenzato dall’area di filtrazione e dalla permeabilità all’interfaccia capillari - capsula di Bowman.
La VFG dovrebbe dipendere dalla pressione sanguigna invece si mantiene costante entro un certo limite di variazione della
pressione sanguigna. La VFG varia a seconda della variazione di resistenza delle arteriole renali, se la resistenza delle arteriole
afferenti aumenta allora diminuisce la pressione idrostatica nel glomerulo e la VFG diminuisce. Se aumenta la resistenza
nell’arteriola efferente allora la pressione idrostatica nel glomerulo aumenta ed aumenta anche la VFG.
L’autoregolazione è importantissima:
serve soprattutto per evitare che pressioni elevate danneggino le barriere.
Può esservi una risposta miogena, oppure un feedback tubulo-glomerulare (che è una risposta paracrina)
Risposta miogena = risposta che riguarda le arteriole afferenti, quando il muscolo liscio si stira a causa di un’aumentata pressione
sanguigna si ha l’apertura dei canali ionici sensibili allo stiramento, con conseguente apertura dei canali ionici per il calcio voltaggio
dipendenti che provocano costrizione la vasocostrizione diminuisce il flusso di sangue. La diminuita pressione comporta la
dilatazione delle arteriole afferenti.
Feedback tubulo-glomerulare = è un controllo locale che coinvolge l’apparato juxtaglomerulare. La parete della parte terminale del
tratto ascendente dell’ansa di henle ha delle cellule che formano una placca chiamata macula densa, e le arteriole hanno cellule
muscolari specializzate dette cellule juxtaglomerulari. Quando il livello di NaCl aumenta a livello della macula densa significa che il
livello di liquido è aumentato, le cellule della macula densa mandano un messaggio paracrino alle arteriole afferenti vicine , queste
si costringono e diminuisce il flusso di liquido.
Gli ormoni e il sistema nervoso autonomo possono modificare la VFG in due modi = variando la resistenza delle arteriole e variando
il coefficiente di filtrazione
Neuroni simpatici innervano le arteriole (afferente ed efferente) che hanno recettori α nei muscoli lisci.
Tra gli ormoni che influenzano i reni i più importanti sono : l’angiotensina II (vasocostrittore) e le prostaglandine (vasodilatatori)
Questi ormoni influenzano il coefficiente di filtrazione agendo sui podociti e sulle cellule mesangiali. 2