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DEPOSITO DI CATECOLAMINE:
Le catecolamine si trovano depositate non solo nella midollare, ma in vari organi innervati dal Simpatico e la loro concentrazione riflette la biosintesi, ma anche in rapporto con la densità di innervazione. Vi sono granuli che contengono catecolamine, ATP in rapporto di 1:4, calcio, magnesio, alcune proteine dette β idrossilasi e cromogranine. La superficie interna delle membrane dei granuli contiene la dopamina e anche l'ATPasi. Tutto si forma lì, nelle membrane stesse che favoriscono poi la biosintesi.
SECREZIONE: È aumentata da alcune condizioni stressanti, che possono essere l'esercizio fisico, la ipoglicemia severa, alcune patologie, interventi chirurgici, asfissia, anossia. Lo stress in questo caso è visto come alterazioni di un sistema omeostatico, alterazione di un sistema di controllo. Sotto l'effetto di uno stimolo stressante c'è una maggiore secrezione di questi ormoni (catecolamine), una maggiore liberazione, che
è mediata dalla liberazione di acetilcolina dalle fibrepregangliari che determinando la depolarizzazione,favorendo il passaggio di ioni calcio e questo favorisce la liberazione del contenuto dei granuli. Gli ioni calcio regolano anche la modalità di liberazione di questi granuli contenente ormoni. L’entità della liberazione, risposta-stimolazione nervosa, viene aumentata o diminuita da vari neurotrasmettitori che agiscono sui recettori. TRASPORTO: nel circolo le catecolamine si legano all’albumina e a proteine a bassa affinità e ad alta capacità. GLI EFFETTI DELLE CA TERMINANO RAPIDAMENTE PER ALCUNI MECCANISMI: Dopo alcuni minuti, l’effetto delle catecolamine termina, perché? Perché c’è un’alta attività catabolizzante, da parte di quegli enzimi che abbiamo già visto prima. 1) C’è però un meccanismo di RECUPERO ( = reuptake), non solo per questi neuromediatori (catecolamine), ma anche.permette di mantenere un equilibrio nel sistema nervoso. I neurotrasmettitori vengono metabolizzati dagli enzimi COMT e MAO, che li degradano in composti inattivi. Questo processo di metabolizzazione aiuta a regolare la quantità di neurotrasmettitori presenti nel sistema nervoso, evitando un'eccessiva stimolazione o inibizione delle cellule nervose. 3) Alcuni neurotrasmettitori vengono riassorbiti dalle cellule nervose che li hanno rilasciati. Questo processo, chiamato riassorbimento presinaptico, permette di recuperare i neurotrasmettitori non utilizzati e di riutilizzarli per futuri impulsi nervosi. Il riassorbimento presinaptico è un meccanismo importante per mantenere l'efficienza del sistema nervoso e per evitare un'eccessiva dispersione di neurotrasmettitori nel corpo. 4) Alcuni neurotrasmettitori possono essere inattivati da enzimi presenti nello spazio sinaptico. Questi enzimi, come l'acetilcolinesterasi, degradano i neurotrasmettitori in composti inattivi, impedendo loro di continuare a stimolare o inibire le cellule nervose. Questo processo di inattivazione è essenziale per regolare l'attività del sistema nervoso e per evitare un'eccesso di stimolazione o inibizione delle cellule nervose. In conclusione, il recupero e la metabolizzazione dei neurotrasmettitori sono processi fondamentali per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Questi meccanismi permettono di mantenere un equilibrio nella trasmissione degli impulsi nervosi e di evitare un'eccesso o una carenza di neurotrasmettitori nel corpo.richiede energia,è un processo saturabile ed è anche sodio dipendente. Le amine recuperate sono poiriutilizzate e deaminate dalle mao. Il granulo libera il contenuto (esocitosi) a livello sinaptico, dove trova dei recettori presinaptici e postsinaptici, ciò che non viene utilizzato, viene recuperato, trova nella cellula, precisamente nel mitocondrio, la mao, e viene deaminato, dando i metabolici che conosciamo. Altro recupero (reuptake) avviene a livello della membrana postsinaptica, attraverso la comt, che darà altrimetabolici. 3C’è un grosso meccanismo, non solo di catabolizzazione, ma anche di recupero di molecole non utilizzate e ciò andrà a limitare la sintesi di catecolamine. FUNZIONE PRINCIPALE DELLE MAO: regola il contenuto nei neuroni di noradrenalina, adrenalina e dopamina distrugge le amine ingerite metabolizza le catecolamine circolanti e i metaboliti. La maggiore o minore attività di questo enzima, regola il contenuto nei granuli.sia di A, che di NA, ma anche di catabolizzazione di questi ormoni. Attuano quindi, un grosso meccanismo di regolazione. Distruggono o metabolizzano quello che è di più, ciò che può essere riciclato, viene riciclato, quello che rimane, viene metabolizzato (metabolizzare in questo caso significa togliere l'attività metabolica), infatti i prodotti intermedi che si formano dopo l'azione delle mao e comt, sono prodotti a scarsissima attività ormonale, per cui l'attività biologica dei prodotti intermedi, decade del tutto. Anche i tessuti extraneuronali, recuperano catecolamine: il reuptake è saturabile e non specifico per le catecolamine, è inibito da alcuni steroidi e metabolizza le catecolamine per mezzo delle comt, nei suoi derivati metilici. Nel fegato e nell'intestino avviene la reazione di coniugazione del gruppo fenolico con solfati e con glucuronide. La COMT si trova nella frazione solubile (cioè rotte leLe cellule che esprimono l'enzima COMT (catecol-O-metiltransferasi) si ritrovano libere, il che significa che non sono legate alle membrane, negli omogenati tissutali, soprattutto del fegato e del rene. L'enzima COMT è un enzima extraneuronale che agisce sulle catecolamine circolanti. Nell'uomo, circa il 70% dell'adrenalina è metossilato dalla COMT e solo il 24% è deaminato dalla MAO (monoamino ossidasi). L'adrenalina è l'ormone della risposta rapida.
I recettori delle catecolamine (adrenergici) sono di diversi tipi: α2, β1, β2. Questi recettori si trovano in tutti gli organi, anche se alcuni di essi possono prevalere rispetto agli altri nei diversi organi. Le sostanze adrenergiche come le catecolamine, soprattutto l'adrenalina e la noradrenalina, si legano a questi recettori. Nei vari organi troviamo un po' ovunque i diversi tipi di recettori per le catecolamine, come α1, α2, β1, β2, nel cuore, nel sistema circolatorio e nei muscoli. Il numero di questi recettori è distribuito in modo uniforme in tutti gli organi?
- Per distinguere l'effetto che si ottiene, in risposta a delle sostanze, indichiamo i recettori come (α).
- Vi sono diversi sottotipi basati sulle relative potenze di una serie di agonisti adrenergici.
- I farmacologi per vedere quali sostanze danno vasocostrizione, applicano varie sostanze, non solo l'adrenalina, lanoradrenalina, ma anche altre sostanze.
- Se si trova una sostanza che dà la stessa azione dell'adrenalina, però non ha la stessa potenza (può essere superiore o inferiore), ponendo come 100 l'azione dell'adrenalina, indicheremo le sostanze con la stessa funzione, al 50% dell'adrenalina oppure al 150% dell'adrenalina.
- Alcune sostanze sintetiche, non prodotte dall'organismo, danno effetti simili all'adrenalina o alla noradrenalina, che possono essere usate in terapie farmacologiche.
- I recettori di tipo (α) non sono mai stati visti, si desumono solo dall'effetto.
- Poi si vede come questi recettori
agiscono, nel senso che si vede qual è il secondo messaggero da essi utilizzato. L'attivazione di alcuni recettori porta all'aumento dell'AMPc, l'attivazione di altri, porta all'aumento di IP3 (inositoltrifosfato). Le catecolamine possono andare ad attivare un certo tipo di recettore o un altro tipo di recettore o i diversi sottotipi di essi. Questi tipi di recettori adrenergici, di cui sappiamo esserci diversi tipi, sono presenti in tutti gli organi e tessuti, però in un organo possono prevalere alcuni tipi sugli altri. L'effetto risultante è la sommatoria. Possiamo avere sullo stesso organo un recettore che determina vasocostrizione su un vaso e poi c'è un altro recettore che se stimolato, determina vasodilatazione. Importante è sapere quanti sono quelli che ci danno vasocostrizione e quanti quelli che daranno vasodilatazione. In un sistema di regolazione, l'effetto sarà dato dalla risultante dei due effetti.
Il testo formattato con i tag HTML è il seguente:(vasodilatazione,vasocostrizione).Se somministriamo adrenalina,sul sistema circolatorio,l'effetto è uguale ovunque?No, è diverso.Avrete sentito parlare di iniezione intracardiaca di adrenalina,mai di noradrenalina,perché quest'ultima non funziona. L'adrenalina è dilatante sulle coronarie,aumenta il flusso coronarico di sangue.
L'adrenalina è anche rilasciante la muscolatura liscia bronchiale,per cui il soggetto respirerà meglio.Lo stesso accade durante una corsa,il soggetto scarica adrenalina,respira di più.La stessa sostanza,l'adrenalina,distende i bronchi,sui muscoli è dilatante,da altre parti è vasocostringente.Le stesse sostanze in distretti diversi,può avere effetti diversi.L'effetto finale è la sommatoria dell'effetto dell'uno e dell'altro recettore,esempio:se somministro adrenalina nel sistema circolatorio,la pressione arteriosa aumenta,ma non
perché ha un'azione vasocostrittrice ovunque, per la maggior parte è vasocostrittrice, da altre parti dell'organismo è vasodilatante, la sommatoria finale ci darà un certo aumento di pressione. Non è vasocostrittore su tutto il sistema, perché trova vari tipi di recettori, quelli che vasocostringono, quelli che vasodilatano, la risultante ci darà l'effetto finale. α, α αI RECETTORI divisi nei due sottotipi 1 2. α2 si trovano nelle terminazioni nervose presinaptiche, quando attivati, inibiscono la liberazione di α1, nel noradrenalina. Si trovano anche nelle piastrine e a livello postsinaptico, insieme con i recettori tessuto adiposo e nel muscolo. β β, ma Quando si parla di recettori cardiaci, è vero che nel cuore abbondano i recettori così detti ciò non α significa che non ci sono, ve ne sono di meno o funzionano di meno. Alla fine il risultato è la sommatoria di effetti.
dell'uno e dell'altro recettore. Questo meccanismo determina risposte differenziate nei vari distretti, e quindi vi saranno funzioni diverse. Non vi è una risposta uguale dappertutto.
I recettori α dipendono dall'aumentata quantità di ioni calcio intracellulare. Gli effetti fisiologici degli α2 riducono l'attività dell'adenilatociclasi, quindi una minor formazione di AMPc. Gli α1 aumentano la fosforilazione e l'attività di IP3, ciò può innescare un altro sistema di passaggio di segnale di un ormone che trasforma un segnale esterno in un segnale interno alla cellula, perché attiva l'inositolfosfato, con mobilizzazione di calcio, fosforilazione, etc.
Dire che una sostanza riduce un'attività, non significa che blocca, ma che regola questa attività. Gli α1 e α2 non influenzano l'adenilatociclasi, mentre gli α2 si. Vediamo come sono distribuiti i recettori.
adrenergici:β1CUORE stimolano la contrazione, la frequenza,αVASI v