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FISIOLOGIA (27/03/2007) prof. Chieffi Della Valle Giovanni
Diciottesima lazione: "Corteccia Motoria"
La volta scorsa ho parlato di circuiti di integrazione sensitivo-motori. Circa la vista esistono 3 circuiti associativi:
- Per la fissazione dello stimolo visivo posto lontano > spazio extrapersonale. Lo stimolo visivo è recepito nella zona retinotopica della corteccia visiva (aree 17, 18 e 19) del lobo occipitale. Tali aree sono in connessione con il campo oculare frontale (area 8), posto avanti alla area 6. L'area 8 permette di cambiare volontariamente la direzione dello sguardo. Pertanto, una volta localizzata la posizione spaziale dello oggetto, è attuato il movimento oculare di fissazione, cioè gli occhi in modo volontario, coniugato e rapido si rivolgono verso l'oggetto, posto nello spazio, per fissarlo.
- Per il raggiungimento dello oggetto con l'arto > spazio peripersonale. La connessione ora è con l'area 6. In questo caso,
la risposta motoria è coordinata – oltre che dagli stimoli visivi – anche dalle informazioni propricettive e altri imput sensitivi provenienti dal lobo parietale. In questo modo è attuato il movimento dell'arto nello spazio diretto verso l'oggetto.
Per la prensione dell'oggetto. La connessione ora è con area 4, ove è ampia la rappresentazione della mano, del piede e della bocca. In questo caso, la risposta motoria è coordinata – oltre che dagli stimoli visivi – anche dalla memoria visiva, posta in lobo temporale. Ormai, l'oggetto è stato localizzato nello spazio, per cui bisogna decodificare le informazioni tridimensionali dello oggetto, correlandole con precedenti esperienze visive. In questo modo è attuato il movimento di prensione dello oggetto da parte della mano (o piede o bocca), guidata dalla vista.
La volta scorsa ho anche parlato dei neuroni specchio, che ripeto brevemente. Questi
neuroni hanno la proprietà di rispondere non solo quando viene eseguita un'azione, ma anche quando l'azione è semplicemente osservata. Essi sono stati individuati a livello parietale, temporale, frontale. Essi sono collegati alla comprensione dell'azione, alla memoria, nonché alla risposta emotiva. In altre parole, essi sono responsabili dei fenomeni psichici associati alle risposte motorie, conseguenti all'azione appena vista (es. riso, disgusto, tristezza, gioia). Ancora, essi sono responsabili della memoria o immagazzinamento dell'azione appena vista (es. il ricordo). Infine, essi sono responsabili del riconoscimento di ciò che si è visto e della comprensione del suo significato. Ad esempio, si capisce che un cane sta abbaiando oppure un ballerino sta danzando. Nel circuito a specchio è forse inclusa anche l'area 44 o area di Broca, ossia l'area della produzione del linguaggio. Si ipotizza che l'azione visiva siaImplicata nella verbalizzazione della azione. Ma non tutti gli autori concordano, in quanto tali neuroni si attivano solo in associazione ai movimenti della bocca e della mano e non in associazione dei movimenti del piede.
Le principali patologie di questi circuiti di integrazione da ricordare sono due:
- Atassia visiva > il paziente non riesce a coordinare i movimenti degli occhi per fissare l'oggetto oppure non è capace ad eseguire i movimenti della mano guidati dalla vista per la prensione dell'oggetto oppure non identifica l'oggetto conosciuto in precedenza. Per la diagnosi, si chiede al paziente di toccarsi la punta del naso: è incapace. Il professore ricorda che l'atassia visiva è differente dalla agnosia visiva o cecità corticale.
- Neglett o "astereognosia spaziale unilaterale" > il paziente perde la consapevolezza spaziale delle parti controlaterali del corpo o addirittura arriva a negare l'esistenza.
Di una metà controlaterale del corpo e del corrispondente campo visivo. Ad esempio, il braccio diventa un corpo estraneo per il paziente, che arriva a domandarsi: "di chi è questo braccio?". Per la diagnosi, si chiede al paziente di sezionare a metà una linea: è incapace, perché già trascura completamente una metà.
Ora vi parlo della corteccia parietale e frontale.