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AMIGLIA ELLE ACHICHININE OSTANZA

Azione neurocrinia. Stimola la motilità del tenue, la secrezione epiteliale intestinale, determina

vasodilatazione dei vasi che si trovano nella parete del tubo gastrointestinale.

La sua secrezione è inibita dalla somatostatina, mentre è stimolata dalla colecistochinina CCK.

5 – GLP-1 (G L )

LUCAGON IKE

Origina dalle cellule intestinali di tipo L. il suo precursore è il Pre-Proglucagone. Stimola il rilascio di

insulina.

I E E D D O G

NTRECCIO GLI FFETTI EI IVERSI RMONI ASTROINTESTINALI

La presenza di un lume acido stimola a livello del duodeno la secrezione di secretina che favorisce il

rilascio di bicarbonato da fegato intestino o pancreas e può agire in contemporanea sul tratto gastrico

inibendo la secrezione di acidi gastrici. La presenza id prodotti della digestione nel lume può favorire il

rilascio di ormoni che favoriscono la motilità intestinali e la liberazione di enzimi pancreatici che hanno la

funzione di digerire. 22

Laura Lodi FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

3. SISTEMA IMMUNE (MISURA RIDOTTA)

102.sistema immunitario

La regolazione delle funzionalità del tratto Gastrointestinale da parte del sistema immunitario è limitato la

funzione principale è quella di proteggere non regolare. L’elemento che può avere rilevanza sono le MAST

CELL, cellule che fatto parte del sistema immunitario presente nel tubo gastrointestinale che rilasciano

istamina che è in grado di modulare l’attività delle cellule epiteliali intestinali o l’attività dei neuroni enterici

che a loro volta modulano le funzionalità dell’apparato gastrointestinale.

23

Laura Lodi FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

CAVITÀ ORALE Slide di Riferimento: 02 – Cavità Orale

Operazione che la bocca compie nell’alimentazione sono:

1. Insalivazione

2. Assaporamento

3. Masticazione

4. Inizio del processo di deglutizione

1. INSALIVAZIONE

Processo con cui il cibo ingerito viene impregnato di saliva e le strutture coinvolte sono le ghiandole

salivari, le tre principali sono la Parotide, sottolinguale e sottomandibolare. E all’azione di questa si

aggiunge l’azione di altre ghiandole salivarie secondari o accessorie.

Sono ghiandole di tipo tubulo acinoso, hanno dotti a fondo cieco che costituiscono gli acini e i dotti possono

essere più o meno ramificati: la più ramificata è la parotide e la meno ramificata è la sottolinguale.

Tipi di ghiandole:

• Ghiandole Sierose , come le parotidi: saliva sierosa è più acquosa

• Ghiandole Mucose

, tipo le sottolinguali: saliva mucosa più vischiosa e ricca di componente proteica

• Ghiandole Miste (cellule sierose e mucose): il secreto è misto sieroso e mucoso, tipo le sottomandibolari

Le ghiandole salivari producono fino a 1,5L di saliva al giorno, e di questo il 70% è prodotto dalle

ghiandole sottomandibolari, il 20% dalle ghiandole parotidi e il rimanente è prodotto dalle ghiandole

sottolinguali e quelle secondarie o accessorie. Questo in condizioni di riposo.

A seconda dello stato funzionale in cui si trova l’organismo la quota di saliva prodotta dalle ghiandole può

essere diversa, in presenza di stimolazione meccanica o chimica diminuisce la quota di saliva prodotta

dalle sottomandibolari e aumenta la quota di saliva prodotta dalle parotidi, durante il sonno l’attività della

…Continua nella pagina successiva.

parotidi è praticamente nulla e diventa più importante la quota di saliva prodotta dalle sottolinguali e

accessorie (o secondari). 24

Laura Lodi FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

25

Laura Lodi FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

26

Laura Lodi FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

27

Laura Lodi FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

…Inizia nella pagina precedente.

La secrezione di saliva segue un ciclo circadiano, si hanno i picchi più alti nelle prime ore del mattino e

subito dopo i pasti. Esiste anche un ciclo stagionale nella secrezione di saliva con una secrezione minima

nei mesi estivi ed è massima nei mesi invernali.

COMPOSIZIONE DELLA SALIVA

La secrezione della saliva in toto, prodotta da tutte le ghiandole salivari prodotte dalle ghiandole primarie e

accessorie si ha un secreto misto.

Ha un pH neutro e per il 99% è costituita da acqua, in essa sono sciolti componenti inorganici come

elettroliti, componenti organici come proteine o enzimi e si possono trovare componenti non di origine

salivari, non prodotte dalle ghiandole salivari, ma si trovano disciolti nella saliva come globuli bianchi,

liquido gengivale o cellule epiteliali che si sono staccate dalla mucosa orale o linguale.

SALIVONE

L’unita funzionale della

ghiandole salivari è

detto Salivone: è

costituito

dall’acino, dotto

intercalato e dotto

striato.

Dotto intercalato di

diversi acini può confluire sullo stesso dotto striato di calibro maggiore e diversi dotti striati vanno a

confluire sul dotto escretore.

A livello dell’acino oltre cellule acinali si trovano cellule mio-epiteliali, cellule epiteliali con proprietà

contrattile che hanno la funzione di spremere il contenuto dell’acino (quando si contraggono) in modo da

spingere la saliva lungo il dotto.

A livello dell’acino si ha la secrezione della componente organica (proteine e enzimi) e componente

inorganica (elettroliti) che costituiscono il secreto primario. La parte proteica viene sintetizzata nelle cellule

ex novo, la componete acquosa elettrolitica secreta a livello dell’acino viene recuperata (non è prodotta

delle cellule nell’acino) dal versante vaso laterale nella rete di capillari che circonda l’acino. Prende acqua e

elettroliti dai vasi che circondano l’acino. La composizione degli elettroliti viene modificata lungo il

passaggio nel dotto, per modificazione delle cellule duttali (epiteli che riveste il dotto) dando origine al

secreto secondario o finale.

S D C E E M D C D .

ECREZIONE ELLA OMPONENTE LETTROLITICA ODIFICAZIONE ELLE ELLULE UTTALI

Tre modelli che spiegano lo scambio di ioni e acqua nelle cellule acinari. La stessa cellula acinale può

avere le proteine coinvolte in tutti e tre i sistemi.

1° Modello

Lo stimolo che fa scatenare la secrezione della componente ionica acquosa “nelle cellule acinari” è

l’aumento di calcio intracellulare all’interno del citoplasma delle cellule acinali. Questo stimola il canale

Potassio calcio sensibile che si trova nella membrana vaso laterale (dove ci sono i vasi), e un canale al

cloro calcio-sensibile che si trova sulla membrana apicale (verso il lume dove viene rilasciato il secreto).

Determinano la fuoriuscita di potassio sul versante vaso laterale e l’uscita di cloro su versante apicale. Il

gradiente per il potassio e per il cloro viene mantenuto grazie alla pompa ATPasica sodio-potassio e al

trasportatore sodio-potassio-cloro. Rifornisce gli ioni che continuano a uscire.

-

La saliva si è riempita di cariche negative (cloro ), e questo cloruro richiama sodio per via paracellulare

28

Laura Lodi FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

(passa tra un cellula e l’altra), l’arricchimento di sodio e cloruro determina una iperosmosi che richiama

acqua (arriva per via transcellulare tramite Acquapurine canali permeabili all’acqua o per via paracellulare).

2° Modello

Dato da aumento del calcio intracellulare che stimola l’apertura dei canali potassio

sensibili al calcio sul versante vaso laterale e dei canali del cloro calcio

sensibili su versante apicale (fin qui uguale al primo modello). Quello che

cambio e che in questo modello i trasportatori coinvolti per

mantenere i gradienti chimici sono lo scambiatore sodio-protoni e lo

scambiatore cloruro-carbonato. I protoni e il carbonato che escono in

scambio con sodio e cloruro vengono prodotti a partire da acqua e CO per

2

azione dell’anidrasi carbonica. Sia l’acqua che la CO vengono presi

2

dalla rete di capillari. Da qui il continuo del modello è uguale al primo.

3° Modello

Il calcio intracellulare stimola i canali del potassio calcio sensibili sulla

membrana vaso laterale, l’impoverimento di potassio è mantenuto dalla

pompa ATPasimca sodio-potassio (esce sodio e ripristina i livelli di potassio),

e la pompa sodio protoni fa si che il sodio rientri e escano i protoni. I protoni si

formano a partire da acqua e co2 per azione dell’anidrasi carbonica, si formano

protoni e carbonato. Il carbonato esce nel lume direttamente usanto

los tesso canale al cloro di prima che si attivava con il calcio nel

versante apicale (è al cloro ma leggermente permeabile al

carbonato). “Esce il carbonato e entra il cloruro dal versante vaso laterale”

Modificazioni

Quando la saliva arriva ai dotti avvengono le modificazioni.

Riassorbimento attivo di ioni sodio dal lume (dal secreto primario) attraverso un antiporto sodio-protoni. I

protoni che escono attraverso questo antiporto rientrano attraverso un antiporto protoni- potassio. Si ha un

arricchimento citoplasmatico di sodio e impoverimento di potassio, i

gradienti vengono ripristinati dallo scambiatore sodio-potassio perché

il sodio viene buttato fuori dal versante vaso laterale, inoltre si ha la

secrezione di carbonato (va nel lume) in scambio con i cloruro, il cloruro

viene riassorbito dal lume all’interno della cellula (attivamente

riassorbito dalla cellula duttale), il cloruro che si accumula lascia la

cellula sul versante vaso laterale (passivo attraverso canale ionici).

Più a valle il carbonato viene riassorbito quindi la quantità di carbonato

tra i secreto primario e secondario non cambia di molto.

Le concentrazioni ioniche degli elettroliti principali in base alla velocità

di secrezione, più veloce è la secrezione meno tempo viene concesso

alle cellule duttali per apportare le varie modifiche, per cui la

composizione elettrolitica della saliva sarà molto simile alla

composizione del secreto primario. Più lenta è la velocità di secrezione

più il secreto finale sarà caratterizzato da un sodio e cloruro più bassi

rispetto a quello primario ma più ricco in potassio.

Il secreto primario è isotonico con il plasma (perché l’acqua passa dai

vasi), mentre in seguito alle modifiche lungo il dotto il secreto finale è

ipotonico rispetto al plasma.

È più ipotonico se è lenta la velocità di secrezione. 29

Laura Lodi FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

FUNZIONE DELLA SALIVA

1. Lubrificazione. Importante per tenere unito il bolo alimentare e per catturare nel bolo alimentari le

polveri fini,

• È un fattore di protezione per le strutture della bocca perché riduce l’attrito.

• Tiene p

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
101 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bowlady di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia della nutrizione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Curia Giulia.