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FISIOLOGIA DELLA DEGLUTIZIONE.
Mangiamo perché ci serve energia, e perché ci serve materiale plastico per la nostra struttura.
Quindi l'alimentazione serve per fornirci l'energia necessaria alla vita vegetativa e relazionale, e per
fornirci materiale plastico per l'accrescimento e il ricambio dell'organismo. Noi passiamo fasi
diverse durante la nostra vita, nel bambino siamo in una fase di crescita i processi anabolici sono
maggiori di quelli catabolici, nell'adulto siamo in una fase stazionaria, i processi anabolici e
catabolici si equivalgono, nell'anziano invece sono i processi catabolici a prevalere su quelli
anabolici.
La quantità di energia necessaria varia in rapporto all'età, al peso e al sesso, e in funzione
dell'attività fisica. L'energia ha un'unità di misura, la kilocaloria, che corrisponde alla quantità di
energia che noi dobbiamo fornire per scaldare di 1?C 1L di acqua, più precisamente la quantità di
energia che io devo fornire a 1L di acqua a livello del mare (la pressione influenza la temperatura
quindi è essenziale precisare che siamo 760mmHg) per variare la sua temperatura da 14 a 15?C. Se
io mangio 1g di proteine ottengo 4,1 Kcal, con 1g di lipidi 9,3 Kcal, con 1g di carboidrati 4,1 Kcal, i
lipidi sono decisamente più energetici, dal punto di vista del gusto i lipidi sono la componente che
rende i cibi più appetibili, i carboidrati all'inizio sono piacevoli ma dopo poco stancano il palato. Le
calorie non sono tutte uguali, quelle che arrivano dai cibi non raffinati arrivano più lentamente, e
non mi danno il picco di insulinico, e quindi non metto subito tutte quelle calorie “da parte”. Il
bilancio delle entrate (calorie che io mangio) deve essere uguale a quello delle uscite (calorie
consumate), detto questo la distribuzione delle calorie non è uguale, perché se io ho dei picchi
glicemici dati dalla zucchero per esempio, questi è molto più probabile che mi generino tessuto
adiposo. Nella donna gli estrogeni facilitano la mobilitazione dell'adipe a livello addominale, quindi
accumuliamo grasso nei glutei, mentre negli uomini gli androgeni stimolano la mobilitazione del
grasso a livello dei glutei, quindi tendono ad accumulare grasso nella zona addominale. Per quello
che riguarda la dieta, l'alimentazione migliore è quella variata, dove si mangia tutto.
Il panda mangia e basta perché l'energia fornita dall'erba è pochissima rispetto a quella fornita
dalla carne.
Noi ci siamo evoluti come onnivori e quindi abbiamo un vantaggio evolutivo, ma è bene avere una
dieta variata. Oltre alle calorie, noi dobbiamo introdurre anche altre sostanze, come le vitamine, che
sono necessarie per i processi metabolici, le proteine le possiamo distinguere in due grandi gruppi le
idrosolubili e le liposolubili, oltre a queste abbiamo bisogno di ingerire minerali (Fe, I, K, Cu...), e li
integriamo attraverso gli alimenti. Un'altra cosa importantissima per la nostra alimentazione sono le
fibre, non tanto per il loro apporto calorico, non le digeriamo, non facciamo assorbimento della
cellulosa, quanto perché il transito della cellulosa facilita la rimozione dei batteri, vengono rimossi
da questa massa solida formata dalla cellulosa e poi eliminati tramite le feci. Durante la gravidanza
o l'allattamento bisogna fare degli accorgimenti particolari nell'alimentazione specie per quel che
riguardi l'apporto di minerali, lo stesso vale per i soggetti in una condizione post traumatica, post
operatoria, in cui è necessario avere una dieta con un maggiore apporto calorico perché il consumo
energetico aumenta inseguito all'attivazione di una serie di risposte importanti. Nell'alimentazione è
importante tenere presente Quanto Cosa e Quando. Anche la cronologia è importante, perché se io
voglio dimagrire è importante non mangiare troppo frequentemente: se io riuscissi a fare due pasti,
colazione e cena, con un lungo intervallo nel mezzo, do modo al mio organismo di bruciare parte
del mio tessuto adiposo, se mangiassi la stessa quantità di cibo ma in periodi più frequenti avrei
meno occasioni di degradare il tessuto adiposo; tre pasti al giorno è perfetto perché faccio n modo di
non avere accumuli o carenze eccessivi.
L'uomo si è evoluto mangiando tre quattro volte al giorno, perché mangiavano quando cacciavano,
ovviamente non c'erano uomini preistorici obesi, il digiuno per l'uomo non è un problema se ci
idratiamo. Se noi mangiamo più volte al giorno evito i picchi glicemici, quindi gli effetti sono
migliori, ma è socialmente scomodo e devo stare molto attento alle quantità effettive che ingerisco.
Il giorno di digiuno non fa male, noi siamo programmati per la sopravvivenza, la cosa essenziale
per non generare danni è mantenere l'idratazione, anche se crea comunque una situazione di stress,
perché perdiamo vitamine e sali minerali. Nei rettili l'anaconda mangia una volta al mese,o una
volta ogni veti giorni.
Le calorie variano a seconda della superficie corporea dell'età e dal sesso. L'energia necessaria ai
bambini è il valore più basso, nonostante la loro attività metabolica sia prevalentemente anabolica,
perché la loro superficie corporea è più piccola. La differenza nei consumi tra maschi e femmine
dipende dal fatto che negli uomini c'è più tessuto muscolare, e questo richiede più energia del
tessuto adiposo.
Il consumo energetico lo possiamo dividere in due grandi gruppi: il metabolismo energetico e il
metabolismo di attività. Il metabolismo basale è il metabolismo per l'attività vegetativa, la maggior
parte dell'energia è consumata dalle pompe cellulari. Il metabolismo basale si fa la calorimetria
diretta: prendo il soggetto e lo metto a riposo in una stanza isolata termicamente, faccio passare
dell'acqua nell'intercapedine della stanza vedo quante calorie consuma il soggetto misurando il
calore che sprigiona e che fa aumentare la temperatura dell'acqua in uscita. Il metabolismo io lo
posso misurare in maniera indiretta, misurando il consumo di ossigeno, è questo il sistema della
calorimetria indiretta, ora c'è un altro problema il quoziente respiratorio, che è il rapporto tra la CO2
prodotta e l'O2 consumato: per ossidare una molecola di glucosio, C6H12O6, ho bisogno ci 6
molecole di O2 e produco 6 molecole di CO2, quindi il rapporto in questo caso è 1, se invece
prendo l'acido palmitico per ossidarlo completamente ho un quoziente respiratorio circa 0,7; quando
io misuro il quoziente respiratorio di un paziente sono in grado di determinare quale substrato
energetico sta utilizzando, se gli faccio un eflebo di glucosio e gli misuro il quoziente respiratorio
mi deve venire 1, se un paziente lo faccio digiunare tre giorni, e poi misuro nuovamente il quoziente
respiratorio, mi deve venire intorno a 0,7; i protidi come valori sono intorno a 0,8 , ma questi hanno
un problema, ovvero che noi non eliminiamo l'ammoniaca direttamente, ma eliminiamo l'urea, l'urea
ha un altro legame energetico, e quindi perdiamo un po' di energia elettrochimica per eliminare
l'ammoniaca. Fondamentalmente noi possiamo misurare sia la quantità di ossigeno prodotto che il
tipo di substrato utilizzato.
Il concetto di caloria è importante perché è alla base della nostra alimentazione, la caloria è la
quantità di calore necessaria per elevare la temperatura di un Kg di acqua distillata da 14,5 a 15,5
C?, quindi è un'unità di misura dell'energia, che ci permette di quantizzare l'energia dei cibi che
ingeriamo. L'altra cosa importante che ci dice la fisica è il primo principio della termodinamica, che
l'energia non si genera e non si distrugge, in un sistema isolato possono avvenire solo trasformazioni
dell'energia da una forma all'altra ma il contenuto totale dell'energia resta costante. Il concetto è che
io devo assumere energia per poter consumare energia compiendo sia azioni di mantenimento
dell'omeostasi che attività particolari. L'energia prodotta è la somma del deposito di energia più
lavoro più calore. Il deposito di energia può essere positivo o negativo perché subito dopo un pasto
abbiamo un eccesso di energia e la accumuliamo in tessuti tipo il fegato, i muscoli, e questo è un
accumulo veloce, perché viene fatto di carboidrati soprattutto e serve ad affrontare quelle ore in cui
ci allontaniamo dal pasto, quando superiamo le sei sette ore, cambia la cosa, per cui il deposito di
energia diventa negativo,a otto ore di distanza dai pasti questa variabile del deposito di energia è
neutra. L'energia prodotta è quindi uguale al calore più il lavoro, però se io prendo il soggetto lo
metto a riposo, l'energia prodotta è uguale al calore, metabolismo basale, quindi l'energia prodotta è
uguale a quella consumata dal nostro organismo: quindi se io produco 1000 calorie di calore e non
ho mangiato 1000 calorie vuol dire che ho perso 1000 calorie.
La calorimetria diretta si fa con il soggetto a riposo (quindi l'immagine è sbagliata il soggetto non
dovrebbe leggere) ma il soggetto è necessario che sia sveglio, non dormiente perché io ho quattro
fasi nel sonno, e a seconda che mi trovo nella fase rem o nella fase non rem ho delle variazioni della
frequenza cardiaca e respiratoria. La calorimetria diretta si fa in tempi molto lunghi, minimo 5/6
ore, questi esprimenti si facevano su campioni molto eterogenei per vedere tutte le varie differenze
nel metabolismo basale in base a sesso, età, peso. Nella stanza isolata per la calorimetria diretta non
poteva entrare aria fresca, perché avrebbe alterato la temperatura, quindi c'era un complicato sistema
di ricircolo dell'aria in modo da non alterare la temperatura.
* ∆
Energia Prodotta = T * V liquido
* ∆ 1 ?C * 100 L = 100 Kcal/h
* 24 h * 100 Kcal = 2400 Kcal/ giorno
Questo è il calcolo della calorimetria diretta, energia prodotta è il prodotto del delta del tempo per il
volume del liquido, quello che ci interessa è quanti litri riscaldo e di quanto li riscaldo in un'unità di
tempo.
La calorimetri indiretta è più semplice, perché io misuro il consumo di ossigeno, che è un buon
indice del mio metabolismo basale perché tutte le reazioni metaboliche hanno come substrato
l'ossigeno, quindi se io misuro la quantità di ossigeno che ho consumato posso tranquillamente
rifarmi alle calorie, perché posso avere quello che è l'equivalente calorico dell'ossigeno, per fare
questo uso una macchina che è simile a uno spi