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STABILITà ARTICOLARE
Siccome la forza cresce con l aumentare della lunghezza sia in situazione rilassata che contratta, in
posizione orizzontale in condizioni normali LA NOSTRA ARTICOLAZIONE STARà SEMPRE
NEL PUNTO DI EQUILIBRIO E DI INCONTRO DELLE DUE CURVE DEL FLESSORE E
DELL ESTENSORE. Aumentando la contrazione di entrambi, il punto di incontro sale perché le
curve salgono.
IN CONDIZIONE IDEALE normalmente ho un TONO MUSCOLARE MINIMO non 0 perché
altrimenti ho bisogno di più tempo per reagire. Avendo questo tono muscolare minimo anche il
dispendio energetico è minimo, ma l arto viene comunque tenuto in posizione corretta. Nell
ANZIANO il tono muscolare è maggiore ed è per questo che si affatica più facilmente.
In POSIZIONE VERTICALE poi c è un forza in più : la GRAVITà gli antigravitari devono
bilanciare RIFLESSO MIOTATICO TONICO CON FIBRE SLOW. Affinchè si abbia il TONO
MUSCOLARE è fondamentale l AZIONE DEL FUSO che sente gli stiramenti dovuti alla forza di
gravità ed innesca il riflesso miotatico tonico il tono incrementa di quel tanto che basta a
superare la gravità. La postura deve essere anche assicurata da PERTURBAZIONI DISCONTINUE
grazie al RIFLESSO MIOTATICO FASICO
L attività γ è responsabile della MODULAZIONE DEL TONO ed è controllata dal centro.
Alcune aree centrali incrementano e altre riducono il tono per determinarle resezioni funzionali:
• RESEZIONE TRANSCOLLICOLARE: IPERTONIA in cui tutti i muscoli si oppongono
alla gravità questo perché sopra al collicolo superiore c è qualcosa che TENDE AD
INIBIRE: NUCLEO ROSSO eliminandolo ho IPERTONIA γ.
• RESEZIONE TRA BULBO E PONTE: IPOTONIA quindi in ponte e mesencefalo c è un
area in grado di AUMENTARE L ATTIVITà γ: SOSTANZA RETICOLARE PONTO-
MESENCEFALICA LATERALE (la via va medialmente) nel bulbo quindi c è un area
con attiità inibitrice: SOSTANZA RETICOLARE BULBARE MEDIANA (la via nervosa
va lateralmente).
IPERTONIE possono essere dovute sia ad un AUMENTO DELL ATTIVITà α SIA γ:
C è impossibilità di compiere atti volontari e ipertonia dei muscoli antigravitari. Se si interviene
TAGLIANDO LE RADICI DORSALI (motorie) IL TONO DIMINUISCE SOLO
mentre prima prevaleva l attività γ, inizia per fenomeni
TRANSITORIAMENTE, poiché
plastici a prevalere l attività α . Più risolutiva sarà quindi la SOMMINISTRAZIONE DI
SOSTANZE GABA-ERGICHE CHE VANNO AD ATTENUARE L ARCO RIFLESSO (impulso
che arriva al MS e torna in periferia).
IPERTONIA γ si nota se aumentando l allungamento del muscolo aumenta il riflesso flessorio
SPASTICITà.
RIFLESSI SPINALI E TRANSCRANICI
Registrando l attività elettrica del muscolo otteniamo un grafico con oscillazioni positive e negative.
Rettificando quelle negative in positive possiamo vedere che non c è una sola risposta riflessa del
muscolo ma un insieme di 4 risposte riflesse:
1. Una componente immediata (M1) che è una COMPONENTE SPINALE cioè il
RIFLESSO MIOTATICO.
2. Poco dopo appare M2
3. M3
4. Infine abbiamo una contrazione di tipo volontario detta VOL O M4.
Mentre M1 è molto rapida avendo il centro nel Ms, M2 e M3 sono tardive poiché ARRIVANO
FINO AL CB E ALLA CC motoria (per questo dette TRANSCRANICHE).
M1 è piccola, ma serve perché riesce rapidamente a riaggiustare la risposta anche se NON
POSSIAMO MODIFICARLA (la volontà tramite la corteccia non agisce).
M2 e M3 invece mettono a confronto questa informazione propriocettiva con tutta la situazione del
corpo e la INTEGRANO E MODIFICANO AMPLIAMENTE LA RISPOSTA.
Le risposte posturali sono definite ADATTABILI, ANTICIPATORIE E VARIABILI:
variabili perché un arco riflesso può cambiare di segno in funzione della necessità globale dell
organismo; anticipatorie perché il tono muscolare anticipa gli eventi che si presenteranno in seguito
correggendo il tono prima che avvenga il movimento e adattabili perché non sono sempre uguali,
ma si adattano alla situazione imminente.
È posto nella rocca petrosa a livello della quale abbiamo dei canali semicircolari membranosi posti
in altrettanti canali ossei (3 per lato) e 2 cavità UTRICOLO E SACCULO contenenti
ENDOLINFA.
Le componenti canalicolari rilevano ACCELERAZIONE ANGOLARE DELLA TESTA, sacculo e
utricolo invece RILEVANO ACCELERAZIONE RETTO.LINEARI DELLA TESTA (anche la
forza di gravità).
Questo sistema serve per dare informazione circa il MOVIMENTO DELLA TESTA e da un idea
alla CC della posizione del corpo.
È in grado di dar luogo a riflessi che fanno muovere occhi o testa.
I canali membranosi contengono endolinfa e terminano con una DILATAZIONE AMPOLLARE all
interno della quale ho la CRESTA AMPOLLARE, organo recettoriale che contiene CELLULE
PROVVISTE DI STEREOCIGLIA in grado di rilevare movimento.
I canali sono disposti nei tre piano dello spazio e il movimento della testa determina il
MOVIMENTO IN SENSO OPPOSTO DELL ENDOLINFA PER INERZIA MA Ciò
AVVIENE SOLO NELLE FASI DI ACCELERAZIONE E NON A VELOCITà COSTANTE.
Quando l endolinfa entra nell ampolla (CORRENTE AMPULLIPETA) SPINGE LA CRESTA E SI
HA LA DEPORMAZIONE DELLE STEREOCIGLIA.
Ogni volta che la testa ruota siccome i canali sono in coppia UN LATO SI ATTIVA E
INCREMENTA LA SCARICA E L'ALTRO DECREMENTA. le risposte riflesse nascono da
questo.
CRESTA AMPOLLARE: è fatta da cellule sensoriali orientate nella stessa direzione provviste di
STEREOCIGLIA E DI UN CHINOCIGLIO più rigido e alto:
stereociglia si avvicinano al chinociglio DEPOLARIZZAZIONE della cellula perché ENTRA
K+ di cui è ricca l endolinfa eccitazione.
stereociglia si allontanano dal chinociglio IPERPOLARIZZAZIONE E INIBIZIONE
DELLA CELLULA.
I canali hanno anche la capacità di CONDIZIONARE LA POSIZIONE DEGLI OCCHI perché la
posizione degli occhi deve dare STABILITà ALLO SGUARDO DURANTE IL MOVIMENTO
RIFLESSO VESTIBOLO-OCULARE .
La rotazione del capo a DX causa una CORRENTE AMPULLIPETA A DX perché l endolinfa
rotazione degli occhi nella stessa direzione dell endolinfa
ruota a SX avremo .
In particolare in questo riflesso abbiamo una FASE LENTA COMPENSATORIA rotazione lenta
degli occhi in direzione opposta alla testa per mantenere lo sguardo fisso nello spazio, quindi
abbiamo una seconda fase RAPIDA ANTICOMPENSATORIA che riporta l occhio al centro.
NISTAGMO VESTIBOLARE.
danno luogo al cosiddetto
AL BUIO: la situazione è un po’ diversa nel senso che se stimoliamo intensamente il sistema
vestibolare la risposta riflessa perde il suo caratteristico atteggiamento morbido e lento e avremo
MOVIMENTI LENTI DI SEGNO CONTRARIO INTERROTTI DA MOVIMENTI RAPIDI.
E’ riflesso in FEEDFORWARD perché il canale semicircolare non sa se ha ruotato
abbastanza lo sguardo per mantenere il contatto visivo con l oggetto. è per questo però che è
così rapida perché non deve aspettare nessuna risposta per sapere se ha sbagliato.
VIA NERVOSA DEL RIFLESSO: recettore ampollare 8° N CR nuclei vestibolari nervo
oculomotore: questa è la VIA DIRETTA ma non è sufficiente ha bisogno di un'altra via che si
integri e che duri nel tempo (RIFLESSO OPTOCINETICO).
Una risposta riflessa viene valutata in base a:
- AMPIEZZA: rapporto rotazione testa/occhi
- GUADAGNO: RISPOSTA/STIMOLO deve essere il più possibile vicino a 1
- ENTITà
- FASE: relazione temporale (contemporaneità).
Il movimento degli occhi in questo riflesso è RAPIDO ed è per questo che dipende DALL
ACCELERAZIONE. affinchè il movimento degli occhi non sia troppo accelerato ci sono dei
sistemi di ritardo:
movimento della cresta (componenti viscoso-elastiche)
muscoli che necessitano di tempo per contrarsi
Questi due sono eventi fissi del sistema, poi c è un evento variabile:
ritardo adattabile che permetta di mettere in fase capo e occhi tramite rete del SNC è ciò
che viene ricalibrato durante la vita grazie alla PLASTICITà DEL SNC.
I canali tendono ad attivare più volte gli stessi neuroni per permettere uno stimolo continuo
questo perché i neuroni hanno CAPACITà PLASTICA (modulatore centrale) hanno una
maggiore o minore capacità di integrazione. È per questo motivo che ho fastidio per qualche minuto
se metto gli occhiali o guardo dal microscopio.
RIFLESSO VESTIBOLO-COLLICO
Devo ruotare ovviamente oltre agli occhi anche la testa ai MUSCOLI DEL COLLO quindi
vanno le fibre più dinamiche per poterli attivare molto anticipatamente essendo loro molto viscosi.
questo è un MECCANISMO A FEEDBACK.
RIFLESSO OPTOCINETICO
Anche la visione partecipa allo stabilizzare la postura. Questo riflesso consiste nel far seguire le
immagini che si muovono in una direzione dai nostri occhi che li seguono (grazie ai CONI che
percepiscono il MOVIMENTO) NISTAGMO.
VIA NERVOSA: retina periferica nuclei pretettali flocculo e nuclei vestibolari nuclei
oculomotori.
Questo riflesso dipende dalla VELOCITà DEL MOVIMENTO è più lento (è utile quindi quando
la testa si muove lentamente) ed è in FEED BACK perché se seguo l immagine, questa si muove
più lentamente per me.
I due riflessi (OPTOCINETICO E VESTIBOLO-OCULARE) hanno compiti
diversi, ma interagiscono in caso di movimenti intermedi COOPERANO
Per cui il 90% diciamo del movimento degli occhi rispetto alla testa si ha tramite il RIFLESSO
VESTIBOLO-OCULARE e il restante dall OPTOCINETICO che essendo in FEEDBACK rispetto
al vestibolo-oculare può capire quanto devono ancora ruota gli occhi e li fa ruotare quel tanto che
serve ancora.
Il riflesso optocinetico è anche in grado di COMPENSARE IN CASO DI DANNO PROCESSO
SOSTITUTIVO di parte del riflesso vestibolo-oculare dall optocinetico.
Risposte che partono da MACULA DI SACCULO E UTRICOLO:
1. RIFLESSO VESTIBOLO-SPINALE O RIFLESSI OTOLITICI-SPINALI
2. RIFLESSO VESTIBOLO-CERVICALE per la stabilità della testa.
Questi riflessi otolitici sono importantissimi per la POSTURA e si associano ai riflessi di origine
propriocettiva (M1,M2,M3).
I muscoli del collo sono provvisti di un NUMERO DI FUSI MOLTO ELEVATO che ne causano
una forte sensibilità dal settore cervicale nasce un informazione propriocettiva molto importante
e utile per i riflessi