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OBIETTIVO

Studiare la conversione dell'energia e l'interazione energia-materia, per fornire all'uomo energia nelle forme necessarie.

Esempi: CONVERSIONE DELL'ENERGIA

  • calore in energia meccanica o elettrica (motori)
  • energia elettrica in calore (frigoriferi e pompe di calore)
  • radiazione solare in calore (pannelli solari termici)

TRASMISSIONE DEL CALORE

  • dispersioni termiche di un sistema o edificio
  • raffreddamento di dispositivi meccanici o elettronici

85% dell'energia utilizzata proviene da fonti fossili, e viene convertita in calore.

fonti fossili -> COMBUSTIONE -> calore -> eventuale lavoro

DISCIPLINE

  • TERMODINAMICA -> studia macroscopicamente un sistema soggetto a scambi di energia
  • TRASMISSIONE DEL CALORE -> studia il trasporto dell'energia dovuto a differenze di temperatura

Sistema Termodinamico

Sistema termodinamico semplice: esente da reazioni nucleari, chimiche e da azioni elettromagnetiche. È soggetto a scambi di massa, calore e lavoro.

Lavoro

Trasferimento di energia di tipo meccanico. Non è funzione di stato.

  • Il sistema nel passaggio tra 0 e 1 cambia in base alla combinazione di scambi energetici.

Calore

Trasferimento di energia di tipo termico. Non è funzione di stato.

  • Dipende dal percorso e trasformazioni che avvengono.

Sistema Semplice

Non esistono pareti all'interno.

Sistema Complesso

Esistono pareti all'interno.

  • Si distinguono subsistemi.

Sistema Isolato

Pareti esterne chiuse ad ogni scambio.

Pareti

Consentono/non consentono lo scambio di:

  • Massa -> Imbarrabili/Porose
  • Lavoro -> Rigide/Mobili
  • Calore -> Adiabatiche/Diatermiche

La relazione fondamentale mette in relazione le grandezze termodinamiche,

descrivendo il comportamento delle sostanze.

U = U (V, N...) Non è nota

Per questo si utilizzano - tabelle e diagrammi delle prop. termodinamiche- equazioni di stato, ovvero approssimazioni semi-empiriche

- dati sperimentali

- Mulitello di Joule

Lin = ∫F•dx

dV = 0

Volume costante

Lin = Lutile

L = tutto il lavoro che entra — variazione di energia interna

viene dissipato in calore

CALORE → dipende dalla trasformazione

Calore Q

Potenza termica

Q̇ = dQ/dt

SISTEMA APERTO IN CONDIZIONI STAZIONARIE

(min = mout) → non vi è scambio

ṁ • ein + ∑ Ėin = ṁ • eout + ∑ Ėout + ∂(ME)/∂t

ṁ • ein + Q̇in = ṁ • eout + Ėout

potenza associata al fluido in ingresso

potenza termica in ingresso

potenza associata al flusso in uscita

ṁ (u + gz + 1/2 ω2)in + Q̇in = ṁ (u + gz + 1/2 ω2)out + Ėout

variazione tra scambi

L*out = ∫P • dV

lavoro specifico

L*out = ṁ • l*out = ṁ ∫P • dV

l*out è il lavoro totale

ma non coincide con il lavoro utile

Enunciato di Kelvin

È impossibile realizzare una macchina il cui unico risultato preveda che tutto il calore assorbito da una sorgente omogenea sia integralmente trasformato in lavoro.

Il serbatoio potrebbe avere 2 temperature e si torna al caso di macchina inibita.

Contro esempio:

  • non viene cambiato lo stato della macchina
  • Q = L Q cambiano per V per cui non è una macchina ciclica

Macchina utorice

  • Assorbe calore QC da TC e trasferisce parte di calore QF a un serbatoio TF e estrae lavoro L

QC = L + QF

  • Bilancio basato su ciclo termodinamico
    • no accumuli e portate entranti - uscenti
    • solo scambi energetici

TC > TF

CASO REVERSIBILE

Serbatoio di calore a T costante

QoutC = -∫C dS → ΔS = -Qc/Tc

QinF = ∫Tp dS → ΔS = QF/Tp

Bilancio energetico

Qc = Qf

- Tc0 - ΔSc0 = Tp0 - ΔSf0

Tc = Tp

ΔSp = - ΔSc

ΔSsistema = ΔSc + ΔSf = Sgen → Sgen = 0

È reversibile perché il calore può essere trasferito in entrambe le direzioni (ΔT = 0)

Se ΔT ≠ 0 il calore può andare in un solo verso per una sola volta, a meno di un eventuale lavoro con pist.

Irreversibilità esterne

→ Scambio termico con ΔT non nulli;

ΔS = Sirr > 0

→ diverso dal caso interno (interno: espansione libera)

Sistema aperto in condizioni stazionarie

ṁsIN + ∑sIN + ∑sQIN + ṡIRR = ṁsOUT + ∑sQOUT + ∂Ṡ-/∂t

→ Perché condiz. stazionarie il sistema non evolve nel tempo

Definizioni →

SIN: ∫(δQIN/T) > 0

SQOUT:∫δQOUT/T < 0

ṁ sIN + ∫δQIN/T + ṡIRR = ṁ sOUT + ∫ δQOUT/T

(tutti i termini sono positivi)

Cicli Termodinamici

Sistema chiuso scambi di massa + stazionario perché considero un numero finito di cicli

∑sQIN + ∑sQOUT + ṡIRR = ṁ sOUT + ∂S-/∂t

∑SQIN + ∑SQOUT + ṡIRR = 0

Definizioni → SQIN = ∫(δQIN/T) > 0

SQOUT = ∫δQOUT/T < 0

→ ∑∫(δQIN/T)~ + ṡIRR = ∑∫(δQOUT/T)~

è solo mensale se non conosco il T del sorgente

dipende delle trasformazioni

non è funzione di stato

Non conoscendo T del sorgente non posso conoscere la sIRR, essendo

può esserci sIRR se l'interno è subito la massa non essendo in massa

LE TRASFORMAZIONI

  • I passaggi da (1) a (2) che si trovano in condizioni di equilibrio

le trasformazioni prevedono condizioni di equilibrio all'inizio e alla fine

possono essere TIR o non TIR

Te e Pe possono sempre essere definite senza conoscere la loro evoluzione

ANALISI LOCALE

Consideriamo intorno di una condizione di equ. libria (di (1) ad esempio)

  • T e Ps possono sempre definire

consideriamo gli infinitesimi:

dU = dQein - dLest

dQe perche Q e L non sono differenziabili

esatti, in quanto dipendono dalla trasformazione

Se si trova in una TIR sostituisco la definizione di Q e L

dU = TdS - PdV

dev'essere sempre valida perche è costituito da sole funzioni di stato

La forma differenziale è sempre valida

compiendo uno spostamento infinitesimo T e P non variano e

restano quelli del punto (1)

  • sono definite anche se la trasformazione non è infinitesima e non TIR

Per una NON TIR TdS ≠ dQein e PdV ≠ dLest

dU dipende solo dallo stato, non periodicamente dalla trasformazione eseguita

è funzione di stato

Dettagli
A.A. 2015-2016
161 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/10 Fisica tecnica industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher frencyyy.ciabatz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica tecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Casalegno Andrea.