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Cicli a Vapore
IMPIANTI MOTORI
Gli impianti motori sono impianti che operano secondo un ciclo diretto e consentono in maniera continua calore (ovvero il calore scambiato con la sorgente) e il calore scambiato con il pozzo in lavoro (ovvero l'energia meccanica netta – la differenza tra quella ottenuta durante un'espansione e quella ottenuta durante una compressione)
Impianto Motore
- A VAPORE
Il fluido evolvente durante il ciclo termodinamico si trova sempre in un intorno delle ragioni del copro saturio, cioè lo stato dello saturato si trova sempre in un intorno delle curve di campana
- A GAS
Il fluido evolvente si trova sempre in fase gassosa e non si avvicina mai alla regione del vapore saturato
Per lo studio degli impianti motori (a vapore o a gas) facciamo le seguenti ipotesi semplificative:
- REGIME STAZIONARIO
- FLUSSO MONODIMENSIONALE
→ ogni punto del ciclo rappresentato nel diagramma PV o TS rappresenta una certa sezione trasversale dell'impianto
- CICLO INTERAMENTE REVERSIBILE
Possiamo risalire alle irreversibilità esterne dovute a uno scambio di calore causato a una dT temperata finita. Tutte le transfor...
il surriscaldamento perché ci basterebbe abbassare la pressione ai caldi e
T* - (T* - T*)
Con abbiamo aumentato il titolo di fine espansione, ma il lavoro netto del
questo nuovo ciclo è più basso di quello precedente:
Quando conviene effettuare il surriscaldamento
DOMANDA ALL’ESAME: Rappresentare il ciclo Rankine come schema
d’impianto e spiegare la rappresentazione grafica nel diagramma T-s
Risposta: Rappresentare graficamente sul diagramma T-s (*)
Schema d’impianto
Segno di integrale internamente costante (pari al valore medio Tmo)
Tms e Tmo si definiscono temperature medie termo-dinamiche e servono a confrontare il rendimento del ciclo Rankine con quello di Carnot. Tms è una temperatura intermedia tra quella di vapore-surriscaldamento e quella di fine e riscaldamento.
Tmo è una temperatura intermedia tra quella di circolazione-refrigeramento e quella di fine-raffreddamento.
h3 - h2/s3 - s2 Tms h4 - h1/s4 - s1 Tmo
Poiché il ciclo è endoreversibile s4 = s3 e s2 = s1, si ha che:
ηt(RANKINE) = 1 - |qlo|/qie = 1 - Tms(s3 - s2)/Tmo(s4 - s1) = 1 - Tms/Tmo (s3 - s2)
= 1 - Tms/Tmo
ηt(RANKINE) = 1 – Tms/Tmo
Questo ultimo intervento di ottimizzazione non è così efficace in quanto è vero che otteniamo una fetta un più di lavoro ma nello stesso tempo ce ne priviamo di ulteriore.
Anche in questo caso il titolo del punto 4' di fine espansione deve essere maggiore di 0.8 (per non compromettere il lavoro della turbina) e mentre la temperature massima del ciclo normalmente non deve essere superare ai 600°C (se non si incorrere nel rischio delle caldaie).
DOMANDA ALL'ESAME:
Descrivere sinteticamente i limiti tecni&co; logici e fisici nell'otimizzazione del ciclo Rankine
Risposte:
- Titolo di fine espansione x>0.8≈ 0.9;
- Limite fisico della Tcond>To=Tamb
- Temperatura max del ciclo (Tmax = 600°C)
alla turbina. Pertanto non è giustificato ricorrere a più di due
riscaldamenti (il primo è quello dei ciclo HRN) ed il secondo
riscaldamento è giustificato solo per cicli supercritici, cioè con pressioni
di caldaia superiore alle pressione dei punto critico.
Vediamo le rappresentazione di un ciclo Rankine supercritico:
Nel tentativo di massimizzare il rendimento del ciclo Rankine si cerca di spezzare tutto (o quasi tutto) il tratto di preriscaldamento con più spillamenti successivi in modo tale da far avvicinare il profilo del vapore surriscaldato a del fluido che bisogna preriscaldare.