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Forza elettrostatica e campo elettrico
L'elettricità oggi ampiamente diffusa, era nota già nella antica Grecia, che per primi notarono che strofinando una bacchetta di ambra, per un po' era possibile attirare piccoli oggetti.
Il termine "elettro" è il nome greco dell'ambra.
Conduttori e isolanti
Dal punto di vista elettrico, i materiali si dividono in:
- Conduttori: Mantenengono la carica. Ad esempio nei legami metallici, gli elettroni sono liberi di muoversi.
- Isolanti: Trattengono la carica elettrica. Ad esempio nei legami ionici gli elettroni sono legati alle molecole atomiche.
Gli isolanti possono essere caricati per strofinio, i conduttori no.
Pendolo di torsione: esperienze e conclusioni
- Tra due bacchette elettrizzate della stessa specie si manifesta una forza repulsiva.
- Tra due bacchette elettrizzate di specie diverse si manifesta una forza attrattiva.
- Tra una bacchetta isolante e il panno con cui è stata elettrizzata per strofinio si manifesta una forza attrattiva.
Da queste esperienze si può concludere che:
- Esistono due diversi tipi di cariche elettriche in natura, per convenzione:
- Positiva: è la carica che compare su superfici di sostanze tipo vetro.
- Negativa: è la carica che compare su superfici di sostanze tipo l'ambra.
- Due corpi isolanti carichi di elettricità positivamente o negativamente si respingono.
- Un corpo isolante carico e un corpo isolante carico si attraggono.
- Nel processo di carica per strofinio, la bacchetta isolante e il panno acquistano sempre una carica di segno opposto.
Carica per contatto: l'elettroscopio a foglie
È il primo strumento costruito per vedere lo stato di carica di un corpo. Questo si carica il pomello con un materiale carico, le lamina si aprono formando un angolo di deflessione.
Carica per induzione
Anche in assenza di contatto con un corpo carico, si può indurre uno sbilanciamento di carica in un conduttore.
Avvicinando una bacchetta isolante carica positivamente ad un elettroscopio carico si genera un eccesso di carica (dovuto al trasferimento di elettroni) sufficiente a separare le foglie.
Conclusione: La terra può essere considerata come un grande conduttore a carica infinita. Se con un filo metallico mettiamo a terra un conduttore, questo si scarica.
Legge di conservazione della carica elettrica
"In un sistema chiuso, il numero totale di cariche di un materiale non varia."
Principio di sovrapposizione
"In un sistema di carica la forza totale su ogni carica è data dalla somma vettoriale delle singole forze."
Ftot = F12 + F13 + FA4 + FA5 + ... + FAn
Moto di una carica in campo elettrico
Sfruttando la 2a legge della dinamica Ftot=m·ai, consideriamo una carica puntiforme che risente solo della forza elettrica, F=q·E, avrà un'accelerazione a cui è esposta sia:
a=Ftot/m = q·E/m
Il verso dettato sarà:
- Concorde a quello di E se la carica è positiva
- Opposto a quello di E se la carica è negativa
Esercizio sul moto di una carica in campo elettrico: stampante a getto d'inchiostro
Nel processo d stampa l'inchiosro, proveniente dal serbatoio, viene sparato dall'ugello in due piastre verticali del devioatore, in cui si produce un campo elettrico E di diretto proporzionalmente alle densità dell’inchiostro.
Osservazioni sulle supposizioni del moto:
- Lungo asse x: MRU - Assenza di forze esterne
- Lungo asse y: MRUA - Risente del campo elettrico trascuriamo la gravità
Dati del problema:
- Carica della particella: q=12 nC
- Diametro della particella: d=40 μm
- Velocità iniziale Vo: Vo=40 m/s
- Spazio totale percorso lungo x: Xs=1 cm
- Spazio totale percorso lungo y: ys=3 mm
Calcolare il modulo del campo elettrico
F=q·E si ricava E=F/q = may/q
E= m/q · 2ys
E=1,6k N/C
Per calcolare m tutelando di una particella, possiamo sfruttare la densità dell'acqua ρh2o
m=ρV = ρh2o 4/3 π
Esercizio: Calcolo del campo elettrico di un disco uniformemente carico
Imponiamo ricondurci all’esempio dell’anello, quindi consideriamo un anello di spessore infinitesimo da e raggio all’interno del disco.
Dall’anello sappiamo che: = ⋅ /(2 + 2)3∕2
d = ⋅ ⋅ /(2 + 2)3∕2
Ricordando che = 2 arrivo a:
= ⋅ ⋅ 2 ⋅ /(2 + 2)3∕2
= ∫0 = ∫02ȯ/(2 + 2)3∕2
Risolvendo per sostituzione ponendo = 2 + 2
= ∫22+2−3∕2
= (2+2)−1∕2[−1/2+2 + 1/2]
= segno() ⋅ 2[1 − 1/√(1 + 2/2)]
() =
- 1 > 0
- 0 = 0
- −1 < 0
Applicazioni della legge di Gauss
- Distribuzione di carica superficiale di tipo sferico
Sfera cava con carica in superficie
Analizziamo il campo in
- All'esterno della sfera: r ≥ R
(o sulla superficie della sfera)
∮s E·ds = q / ε0 → E·4πr2 = q / ε0 → E = 1 / (4πε0) · q / r2
- All'interno della sfera
∮s E·ds = q / ε0 ma poiché q=0, allora E=0
Poiché la superficie è cava
Grafico
Descrivere come 1 / r2
Oss: Il punto P deve essere sulla superficie in Gauss
Dimostriamo che il campo elettrico interno a un conduttore è nullo.
P, consideriamo una superficie sferica interna conduttrice sulla quale poniamo un eccesso di carica
le cariche dello stesso segno di si respingono e vanno a disporsi sulla superficie
in modo da ristabilire l'equilibrio e annullare lo squilibrio di potenziale.
Prendiamo una superficie interna.
Applichiamo Gauss:
.
Poiché le cariche sono in superficie, allora,
Campo elettrico sulla superficie di un conduttore
Lo deduciamo dal teorema di Coulomb:
Preso un generico conduttore di qualunque forma, e considerata una carica sulla superficie, allora il campo elettrico sara:
,
ma, perché l'interno
deve essere deve
essere una componente di di
stesso modulo e direzione, ma
verso opposto a
questa componente deriva
dalla carica superficiale opposta
pertanto