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A A L
Analisi Dimensionale (II)
analisi
l d
dimensionale
l
Una procedura
d molto
l utile
l è quella
ll dell’
d ll’ che
h
permette di effetture un controllo su un’equazione ottenuta
mediante calcoli e constatare se corrisponde
p a q
quanto ci si attende.
dimensioni possono essere trattate come quantità
Come si è visto le
algebriche per cui in un’equazione
a) Le quantità possono essere sommate o sottratte solo se hanno le
medesime dimensioni
b) I due membri di un
un’equazione
equazione devono avere le stesse dimensioni
una relazione può essere giusta solo se in entrambi
Ne consegue che
i membri le dimensioni di tutti i termini additivi sono le stesse .
Analisi Dimensionale (III)
Esempio
E mp 1
La formula che descrive la posizione in funzione del tempo nel caso
di un moto uniformemente accelerato (
(ad es. un automobile che
accelera con accelerazione costante), come vedremo è data da 1
2
x at
2
La quantità a sinistra ha le dimensioni di una lunghezza. Affinchè
x
l’
l’equazione
i sia
i dimensionalmente
dim i lm t corretta
tt anche
h il membro
m mb a destra
d t
deve avere le dimensioni di una lunghezza. Il controllo dimensionale
si esegue sostituendo nell’equazione sopra all’accelerazione e al
tempo le
l loro
l d
dimensioni e cioè
è
L 1
e per cui la forma dimensionale di è
2
T
a x at
2 2
T
L
2
T L
L
2
T
cioè le dimensioni del tempo si cancellano lasciando la dimensione
della lunghezza nel membro di destra, come deve essere.
Analisi Dimensionale (IV)
Esempio 2
Una procedura più generale in cui si usa l’analisi dimensionale consiste nel
costruire un espressione della forma
n m
x a t
dove e sono esponenti che devono essere determinati.
n m
Questa relazione è corretta solo se le dimensioni di entrambi i membri sono
le stesse e, poichè il membro di sinistra ha le dimensioni di una lunghezza,
così
ì deve
d essere per il
l membro di
d destra
d e quindi
d
1 0
n m
a t L L T
L
Poichè le dimensioni dell
dell’accelerazione
accelerazione sono e del tempo
a T
2
T
n
si ottiene L
m 1 0 n m 2 n 1 0
T L T L T L T
2
T
Gli esponenti devono essere gli stessi in entrambi i membri dell’equazione e
dai rispettivi esponenti di e si vede che devono essere soddisfatte le
L T
equazioni
1
n 2
da cui si conclude che
x a t
1 ; 2
n m
2 0
m n
È importante osservare che con l
l’analisi
analisi dimensionale si ottengono gli
non
esponenti cui sono elevate le grandezze in gioco ma la costante di
proporzionalità pari a .
½
Stime e calcoli di ordini di grandezza
Spesso è utile calcolare una risposta approssimata ad un dato problema
fisico quando l’informazione disponibile è piccola. Questa risposta può
essere poi utilizzata per determinare se è necessario o meno un calcolo più
preciso.
p Una tale approssimazione
pp è basata di solito su certe assunzioni che
devono essere modificate se è richiesta una maggiore precisione.
ordine di grandezza
Le regole per determinare il cosiddetto di un numero
sono:
1. Si esprime il numero in notazione scientifica con il moltiplicatore delle
potenza di dieci compreso fra 1 e 10 con le sue unità.
2
2. Se
S il moltiplicatore
lti li t è minore
i di 3,162
3 162 (la
(l radice
di quadrata
d t di 10) si
i
conviene che l’ordine di grandezza del numero è la potenza di dieci della
notazione scientifica. Se invece il moltiplicatore è maggiore di 3,162,
l
l’ ordine
din di grandezza
nd di
diviene
i n la
l potenza
p t n di dieci
di i più uno.
un
Se una quantità cresce in valore di tre ordini di grandezza, questo vuol dire
che il suo valore cresce di un fattore di circa .
3
10 = 1000
Il simbolo sta per “è dell’ordine di”. Quindi
~ -2 -3 3
m 0.002 1 m ~ 10 720 m ~ 10 m
0.008 6 m ~ 10 ordine di grandezza
Di solito, quando si calcola un , i risultati sono affidabili
entro un fattore 10. Cifre Significative I
Tutte le misure reali hanno un qualche grado di inesattezza normalmente
errore sperimentale
chiamato . Tale “errore”
“ ” non deve essere interpretato
come uno sbaglio bensi` come una indeterminazione intrinseca al metodo
sperimentale scelto per condurre la misura, agli strumenti che si adoperano
e cosi`
i` via.
i T
Tutto
tt cio`
i ` introduce
i t d per una misura
i un intervallo
i t ll di valori
l i
possibili piuttosto che un valore ben determinato. La determinazione di tale
intervallo e` parte intrinseca della misura stessa e da` una misura della
precisione
“ ” della misura che si vuole compiere; il semiintervallo e
e` chiamato
errore sperimentale . m
Ad es. Se l’osservatore A misura con precisione
1%
v 5
,
38
il risultato va espresso come s m
per cui
m 5
,
33 5
, 43
v
v (
5
,
38 0
, 05
) vero s
s
S
Se l’osservatore
l’ t B misura
i con precisione
i i
m
3%
5 , 25
v
il risultato va espresso come s
m m
per cui
v (
5
, 25 0
,
16 ) v
5
, 09 5
, 41
vero
s s
L’ultima cifra ha un grado di incertezza ed e` chiaro che riportare
ulteriori cifre decimali non avrebbe senso in quanto completamente
sconosciute dal punto di vista sperimentale.
sperimentale
A e B di cui sopra tutte e tre le cifre nel valore
In entrambi i casi
misurato sono significative
Cifre Significative II
Regole empiriche per determinare il numero di cifre significative
Moltiplicazione
Quando si moltiplicano diverse quantita`, il numero di cifre significative nella
risposta
p finale e` lo stesso numero di cifre significative
g della meno accurata
delle quantita` da moltiplicare. La stessa regola vale per la divisione.
Risultato Corretto 19,4
Esempio: 3,60 x 5,387 Risultato Errato 19,3932
Si p
possono dichiarare solo cifre significative
g poiche`
p il numero meno
3
accurato contiene cifre significative.
3,60, 3
N.B. La presenza di zeri in un dato puo` essere fraintesa:
Si supponga che
h sia per un oggetto :
m = 1500 g
dato che non si sa se gli ultimi due zeri vengano adoperati per
Il valore e` ambiguo
collocare il punto decimale o se essi rappresentino cifre significative nella misura.
Per
P rimuovere questa ambiguita`
b ` e`
` pratica comune l’uso
l’ d
della
ll notazione scientifica
f
per indicare il numero di cifre significative quindi:
se ci sono cifre significative
3
m = 1,5 x 10 g 2
se ci sono cifre significative
3
m = 1,50 x 10 g 3
Cifre Significative III
Regole empiriche per determinare il numero di cifre significative
Somma
Quando i numeri vengono sommati (o sottratti), il numero di posti decimali nel
risultato deve essere uguale
g al p
piu` p
piccolo numero di p
posti decimali di
ciascun termine nella somma. Risultato Corretto 128
Esempio: 123 + 5,35 Risultato Errato 128,35
Arrotondamenti: se come risultato di una addizione o di una sottrazione il
l’ultima cifra
numero di cifre significative deve essere ridotto allora
mantenuta restare come e`
deve se l’ultima cifra eliminata e` compresa
p
essere aumentata unita`
tra 0 e 5 mentre deve di 1 se l’ultima cifra
eliminata e` maggiore di 5. Se invece l’ultima cifra eliminata vale 5, allora
l’ultima cifra mantenuta deve essere arrotondata al numero pari piu`
prossimo.
Per evitare l’accumulazione di errori quando si usa un calcolatore tascabile
prima
e` buona norma effettuare tutti i calcoli e poi arrotondare il
risultato
i l fi
finale.
l Cif
Cifre Significative
Si ifi ti IV
Vettori (I)
Sistemi di Coordinate
1) Un punto
p nt su una
n linea
lin e ` individuato
indi id t da
d 1 coordinata
din t
2) Un punto su un piano e` individuato da 2 coordinate
3) Un punto nello spazio e` individuato da 3 coordinate
Sistema di Coordinate
Un e` definito da
Punto di Riferimento origine
fisso detto
a) Un Assi Direzioni
b)
) Un insieme di o specificate
p
Procedure individuare un punto
c) Delle che permettano di dello
rispetto all’origine degli assi
spazio .
Vettori (II)
Sistemi di Coordinate Sistema di
Coordinate Cartesiane Ortogonali
x y
Due
D assi
i ortogonali
t li e su cui
i e`
`
fissato un sistema di unita` di misura
dei segmenti
P individuato
i di id t nel
l piano
i d
da d
due
x y
coordinate e
Sistema
Si t m di
Coordinate Polari Piane
r
Una distanza dall’origine misurata in
un fissato
f un sistema di
d unita`
` di
d
misura dei segmenti e un angolo
rispetto ad una direzione fissata
(asse x) misurato in verso antiorario
in radianti
y
P individuato nel piano dalle
x r cos tg x r
coordinate polari e
r sen
y
2 2
r x y Vettori (II)
Vettori e Scalari
differenti
In Fisica si incontrano grandezze di tipi
mediante un solo numero scalari
:
a) Grandezze esprimibili mediante
m un m
modulo,
, una direzione ed un verso: vettori
b)
) Grandezze esprimibili
p m
Scalare: Dire che in un sacchetto ci sono 50 caramelle specifica in modo
completo l’informazione richiesta, non si richiede la direzione.
Altri esempi di scalari sono il volume, la massa, gli intervalli di
tempo, la temperat