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Calcolo della perdita attesa e confronto tra due esempi

LGD di default, significa che stima di perdere il 70% dell'esposizione. La perdita attesa è: 10.000.000 × 1% × 70% = 70.000 euro. Se volessimo esprimere questo valore in %, dividiamo l'ammontare della perdita attesa per l'esposizione al rischio, in questo caso 10.000.000 70.000/10.000.00 = 0,7%, cioè un tasso di perdita attesa.

1° ESEMPIO

EAD = 100 mln euro

PD = 1,5%

RR = 60% (tasso di recupero)

2° ESEMPIO

EAD = 100 mln euro

PD = 1,5%

RR = 40%

Naturalmente ci aspettiamo che la perdita attesa sia più contenuta nel caso 1, in cui il tasso di recupero è più alto rispetto all'esempio 2. Infatti:

1. EL = 100 × 0,015 × (1-0,60) = 600.000 euro

2. EL = 100 × 0,015 × (1-0,40) = 900.000 euro

Nel primo caso, il tasso di perdita è 1 - 60%, dunque 40%, mentre nel secondo caso è 60%.

Quindi è importante per una banca richiedere garanzie.

Poiché esse: - riducono il tasso di perdita; - riducono la componente di perdita attesa e dunque riducono il tasso attivo applicato sul finanziamento. La garanzia incide sulla componente di perdita attesa (che si scarica sul tasso applicato al finanziamento), ma non su quella inattesa.

STIMA DELLA EAD

La stima della EAD dipende dalla forma tecnica del finanziamento.

I finanziamenti si raggruppano in due macrocategorie:

  1. Esposizioni a valore certo: coincide con il debito residuo. Quest'ultimo esempio: mutui che sono ammortizzati da un piano di finanziamento; ci permette di individuare in qualunque momento l'ammontare del debito residuo, quindi l'ammontare esposto al rischio perché non ancora restituito.
  2. Esposizioni a valore incerto: operazioni a valore incerto, es. aperture di credito in conto corrente. Le ApC sono finanziamenti che le banche mettono a disposizione direttamente sui conti correnti dei clienti, i quali possono utilizzarla come e quando vogliono.

Inoltre possono restituirla con molta flessibilità. Sia l'utilizzo, il tiraggio della liquidità dal conto, sia la restituzione non hanno scadenze predeterminate, l'apertura di credito perché spesso non ha scadenza (oppure ha una scadenza a breve o a medio termine). Di fatto rappresenta una forma di finanziamento molto liquida e molto flessibile che viene utilizzata e costituita nel continuo dal cliente. Tendenzialmente, i clienti sono imprese che utilizzano queste aperture per esigenze di tesoreria e liquidità, con continui utilizzi e restituzioni anche in funzione dei propri movimenti verso clienti e fornitori (quindi flussi di cassa in entrata e uscita).

In questo caso non è facile individuare l'esposizione al rischio perché il finanziamento può essere utilizzato con flessibilità del cliente.

Fattori da prendere in considerazione:

  • Rappresenta l'attuale quota di esposizione creditizia o quota di fido

utilizzata (DP drawn position): per la banca. – o quota di fido non utilizzata (UP undrawn position): occorre stimare quale % della parte attualmente non utilizzata potrebbe essere prelevata dal debitore prima di un eventuale default (UGD– usage given default o CCF - credit conversion factor).

Se volessimo calcolare il valore dell’esposizione al rischio su un’apertura di credito in conto corrente, quali fattori dovremmo considerare?

  1. quota di fido utilizzata

Dobbiamo vedere se il cliente ha già utilizzato una parte oppure no di quella quota messagli a disposizione. Immaginiamo che questo cliente abbia ricevuto 100.000 euro come fido in conto corrente aprendo un credito in conto corrente. Si chiama Drawn position (DP), ed è parte dell’esposizione perché fa parte del capitale della banca che si è trasferito nel conto del cliente e che deve essere restituito. Se il cliente fallisce, non verrà restituito.

E genererà una perdita. Immaginiamo che il cliente abbia già utilizzato 50.000 euro dei 100.000.

2) Quota di fido non utilizzata. Bisogna tuttavia considerare che quando il cliente si troverà ad avere problemi finanziari, andrà ad attingere risorse dall'apertura di credito, quindi: quando il suo profilo di rischio aumenterà, è molto probabile che egli andrà ad utilizzare quella parte che ancora non ha utilizzato, cioè utilizzerà la UP, la undrawn position.

Noi dobbiamo immaginare che questa quota verrà intaccata proprio in corrispondenza di un incremento delle tensioni finanziarie. In particolare, dobbiamo capire quanti dei 50.000 euro della UP verranno utilizzati, quindi: occorre stimare quale percentuale della parte attualmente non utilizzata potrebbe essere prelevata dal debitore prima di un eventuale default (UGD usage given default o CCF - credit conversion factor).

Continuando l'esempio: 100.000 euro di fido

(50.000 sono DP, 50.000 sono UP), di questi 50.000 di UP, quanti verranno utilizzati dal cliente? Quindi quale sarà il suo UGD?

Stimiamo che il cliente ne utilizzi il 90% - quindi non tutta la quota UP è a rischio, ma solo il 90% perché, con tutta probabilità, la banca, che monitora le posizioni di apertura di credito in conto corrente, potrà avere la capacità di bloccare la linea prima che venga del tutto utilizzata.

Questi sono strumenti (es. blocco della linea di credito) che la banca ha a disposizione sulle aperture di credito in conto corrente. La stessa potrà andare a chiudere la linea di un cliente nel momento in cui si rende conto che le condizioni economiche-patrimoniali-finanziarie di affidamento e di merito creditizio del cliente non sussistono più.

Quindi, nelle esposizioni a valore incerto: EAD = DP + UGD × UP

In alcuni sistemi bancari, il rischio legato alla componente non utilizzata non viene inserito nel pricing del

guadagno sia margini di rischio attraverso le commissioni accessorie. Questo approccio può essere vantaggioso per i clienti che utilizzano solo una piccola parte del fido, ma può diventare svantaggioso per coloro che utilizzano l'intero importo del prestito. Inoltre, è importante considerare che le commissioni possono variare notevolmente da un istituto finanziario all'altro, quindi è sempre consigliabile confrontare attentamente le offerte prima di prendere una decisione.

copertura del rischio sulle commissioni.

STIMA DELLA LGD

La LGD è il tasso di perdita in caso di default; in altre parole: è il complemento del tasso di recupero.

Alcune considerazioni:

essendo il risultato dell'operazione

1) La LGD, di escussione delle garanzie e recupero crediti, non è mai nota quando un prestito viene emesso e nemmeno al momento del default.

NB. La LGD sarà nota solo al termine della procedura del recupero crediti (cd. processo di workout).

2) Tuttavia, se lo strumento di prestito è negoziato su un mercato liquido, LGD e RR possono essere stimati in base al prezzo di mercato all'indomani del default.

In altri termini: è possibile ottenere una stima della LGD su particolari strumenti negoziati che hanno un mercato liquido (es. forme di prestito che si negoziano attraverso la forma delle obbligazioni), in quanto la stima del tasso di recupero o di perdita sono inglobate nel prezzo del titolo.

Il valore del titolo, a seguito

del default di un emittente, equivale proprio al valore residuo - cioè a quanto si considera di poter recuperare dagli attivi di una società a seguito di un default ecco che il valore di mercato ci restituisce immediatamente il tasso di recupero, e quindi, di conseguenza, il tasso di perdita. 3) Nelle raccomandazioni di vigilanza del Comitato di Basilea, la LGD e la PD devono essere stimati con modelli separati. Fattori che influenzano l'ammontare recuperabile in caso di insolvenza e i tempi del recupero: Principali La stima della LGD deve tenere conto di tutti i fattori che possono influenzare il valore di recupero in caso di insolvenza. Tali fattori vengono raggruppati in diverse categorie: 1) Caratteristiche tecniche del finanziamento Le garanzie sono l'elemento portante nella possibilità di recupero. Le garanzie non sono tutte uguali (es. attività reali o finanziarie, lettere di credito, etc.), pertanto anche le diverse forme di garanzie devono essere prese in considerazione nella stima della LGD. 2) Caratteristiche dell'emittente La solidità finanziaria dell'emittente è un fattore chiave nella determinazione del valore di recupero. Emittenti con una situazione finanziaria più solida avranno generalmente un valore di recupero più elevato rispetto a quelli con una situazione finanziaria più debole. 3) Caratteristiche del settore Il settore in cui opera l'emittente può influenzare il valore di recupero. Settori più stabili e redditizi potrebbero avere un valore di recupero più elevato rispetto a settori più volatili o in difficoltà. 4) Caratteristiche del mercato Le condizioni di mercato possono influenzare il valore di recupero. In periodi di mercato favorevole, il valore di recupero potrebbe essere più elevato rispetto a periodi di mercato sfavorevole. 5) Caratteristiche legali e regolamentari Le leggi e i regolamenti possono influenzare la possibilità di recupero. Ad esempio, in alcuni paesi potrebbe essere più difficile recuperare i crediti in caso di insolvenza rispetto ad altri paesi. La stima della LGD deve tenere in considerazione tutti questi fattori al fine di ottenere una valutazione accurata del valore di recupero in caso di insolvenza.

essere attentamente valutate.

  • Presenza di forme di subordinazione o di seniority rispetto ad altri creditori incidono sullapossibilità di recupero e sul timing con il quale i creditori possono trovare soddisfazione.
  • Presenza di garanzie fornite da soggetti terzi.

2) Caratteristiche del soggetto finanziato

La stima della LGD dipende anche:

  • dal settore produttivo del soggetto finanziato
  • dalla localizzazione geografica
  • di liquidabilità dell'attivo dell'impresa
  • dal grado perchè dagli assets derivano le risorse per soddisfare i creditori, tra cui la banca.

3) Caratteristiche interne alla banca

La stima della LGD dipende anche:

  • dell'efficienza della funzione recupero crediti della singola banca. È un'attività che svolge internamente o è data in outsourcing,

Dunque: quanto una banca è efficiente nello svolgere la funzione di recupero dei crediti?

cioè la cede a società esperte nel recupero crediti? o dalla frequenza con cui si utilizzano accordi stragiudiziali con i debitori o dalla tendenza a cedere a terzi crediti non performing.

4) Contesto esterno → stato del ciclo economico in un momento recessivo, dove il mercato è fermo e non conveniente, la capacità di recupero viene molto compromessa.

→ livello dei tassi di interesse: se sono molto bassi, la capacità di recupero è compromessa.

ESEMPIO: UNA PRIMA STIMA INTUITIVA DELLA LGD

Dati

Esposizione = 1.000.000 euro

Ammontare stimato recuperabile = 750.000 euro

Tempo atteso di recupero = 4 anni

Livello corrente tassi di interesse = 0,5%

Costo del contenzioso = 50.000 euro

un’esposizione di 1 milione di euro per la quale la banca ha stimato di riuscire a recuperare 750.000 euro.

→ Il tempo atteso per concludere l’operazione di recupero è pari a

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Publisher
A.A. 2021-2022
243 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Melissa.B di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Financial risk management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Vincentiis Paola.