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RENI

La velocità di filtrazione glomerulare

I capillari glomerulari hanno una velocità di filtrazione molto più elevata rispetto a molti altri

capillari.

Questo a causa di un’ elevata pressione idrostatica glomerulare e di un elevato Kf. In un

soggetto adulto normopeso, la VFG è pari a circa 125 mL/min, ossia 180 L/die.

I capillari glomerulari, quelli avvolti e rinchiusi nella capsula di Bowman, hanno uno strato in più del

normale

• Endotelio (ha dei pori, fenestrazioni)

• Membrana basale

• Epitelio di PODOCITI

Questa è proprio la barriera di filtrazione: nonostante lo strato in più, questi capillari filtrano

quantità di acqua e soluti centinaia di volte maggiori rispetto ai capillari normali.

Anche se hanno una parete più spessa, questa ha molti più pori e perciò filtra liquidi ad un

carico più elevato.

- Le proteine plasmatiche con le eventuali sostanze ad esse legate non vengono filtrate e sono

coinvolte nella pressione oncotica (colloido osmotica)

- Gli elementi corpuscolati del sangue (globuli rossi, bianchi, piastrine) non vengono filtrati

Anche se ci sono dei pori, la membrana basale ha cariche negative: visto che anche le proteine

son cariche sempre negativamente viene impedito il passaggio delle proteine plasmatiche. Ma tutti

gli strati dei capillari contribuiscono ad ostacolare il loro passaggio. Anche la membrana basale ha

proteoglicani carichi negativamente.

Però la filtrazione seppur poco, è selettiva.

C’è da dire che la filtrazione di una molecola dipende dalla sua carica elettrica e dalla sua

dimensione. ----> Grosse molecole cariche negativamente sono filtrate meno

facilmente di molecole delle stesse dimensioni cariche

positivamente

L’albumina ha un diametro piccolo però non viene comunque filtrata, a causa della sua carica negativa e

della repulsione elettrostatica esercitata dalle cariche negative dei proteoglicani presenti nella parete dei

capillari glomerulari.

La VFG (velocità di filtrazione glomerulare) dipende:

PRESSIONE NETTA DI FILTRAZIONE

• COEFFICIENTE DI FILTRAZIONE GLOMERULARE (Kf)

PRESSIONE NETTA DI FILTRAZIONE

La pressione netta di filtrazione è proprio la somma delle forze idrostatiche e delle forze colloido-

osmotiche.

Bisogna riconoscere quali di queste favoriscono la filtrazione, cioè il passaggio di liquido dai

capillari nello spazio del Bowman.

Sono tutte forze a cavallo della membrana glomerulare.

G= all’interno dei capillari GLOM. (es. PG=60, )

B= all’interno della capsula di BOW

. Queste forze includono:

FORZE CHE CONSENTONO LA FILTRAZIONE GLOMERULARE

1. Pressione idrostatica del sangue all’interno dei capillari che esercita sulle pareti (pressione

idrostatica glomerulare PG), la quale favorisce la filtrazione;  60 mmHg (fisso)

2. Pressione oncotica capsulare (πB), che favorisce la filtrazione.  0 mmHg (fisso)

FORZE CHE CONSENTONO IL RIASSORBIMENTO GLOMERULARE

3. la pressione idrostatica nella capsula di Bowman (PB) all’esterno dei capillari, che si

oppone alla filtrazione;  10 mmHg (fisso)

4. la pressione colloido-osmotica delle proteine plasmatiche dei capillari glomerulari (πG),

che si oppone alla filtrazione; 25 mmHg (inizio)

MA la concentrazione delle proteine nel filtrato glomerulare è così bassa che la pressione colloido-

osmotica del liquido nella capsula di Bowman è considerata pari a zero. (πB = 0)

Proprio così: all'aumentare della concentrazione proteica del sangue aumenta la pressione

oncotica e l'ostacolo alla filtrazione; viceversa, in un sangue povero di proteine la pressione

oncotica è bassa e la filtrazione maggiore.

VFG=K × PRESSIONE NETTA

f

E’ giusto dire che la velocità di filtrazione glomerulare dipende quasi esclusivamente da questa

pressione netta di filtrazione, visto che il Kf non dovrebbe alterarsi in condizioni normali

Il Kf è una misura del prodotto della conducibilità idraulica e dell’area della superficie dei capillari

glomerulari non è ne misurabile, in condizioni fisiologiche non varia

Variano le varie pressioni che costituiscono la pressione netta di filtrazione (PG − PB − πG + πB)

In condizioni fisiologiche normali si cerca di mantenere costante VFG. Non è influenzata dalla

pressione arteriosa a meno che questa non fuoriesca dai limiti normali.

FORZE CHE FAVORISCONO LA FILTRAZIONE (MMHG)

Pressione idrostatica glomerulare 60

Pressione colloido-osmotica della capsula di Bowman 0

FORZE CHE SI OPPONGONO ALLA FILTRAZIONE (MMHG)

Pressione idrostatica della capsula di Bowman 18

Pressione colloido-osmotica del capillare glomerulare 32

Pressione netta di filtrazione = 60 – 18 – 32 = +10 mmHg

Il Coefficiente di filtrazione Kf invece, che è l’altro fattore che determina la VFG, dipende dal

prodotto della permeabilità idraulica e dalla superficie di filtrazione.

Il fatto è che raramente questo varia, e quindi raramente si va a regolare Kf per moderare la VFG,

la quale invece viene principalmente modificata alterando la pressione idrostatica glomerulare PG.

C’è solo filtrazione a livello del glomerulo. Il riassorbimento avviene nel tubulo

A questo punto ci si chiede come può variare la PG che è a livello dei capilari.

La pressione glomerulare idrostatica del sangue dipende dalle resistenze imposte dalle arteriole

afferenti/efferenti. Queste resistenze si possono modificare alterando il raggio delle arteriole

afferenti ed efferenti a questi glomeruli con 3 strati.

Modificando la pressione arteriosa.

Arteriola afferente – glomerulo – Arteriola efferente

Vasocostrizione afferente PG diminuisce

Vasodilatazione afferente  PG aumenta

Vasocostrizione arteriola efferente  PG aumenta

(Vasodilatazione arteriola efferente PG diminuisce, quasi mai)

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher willy_bar96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia degli organi e degli apparati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Breveglieri Rossella.