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Estratto del documento

II PARTE: CONCEZIONE FILOSOFICA MODERNA DELL'UOMO E DELLA DONNA

94I. SIGMUND FREUD

Fr Carlos J. Ruiz, LC; Fr. Carlos Ramírez, LC

23/11/2016, Prima unità.

A. La sessualità femminile

La psicologia di Freud è il punto di riferimento degli ultimi cento anni e ha influito molto sulla concezione di altre correnti di psicologia. Attraverso il pensiero di Freud ci apriremo d'altra parte ad altri correnti psicologiche, senza le quali la psicologia di Freud non è pienamente intelligibile.

Nella psicologia contemporanea, soprattutto nella linea che deriva direttamente da Freud, si configura come una nuova filosofia, una meta-filosofia, o come dice Freud meta-psicologia, anche in considerazione della vita umana.

Cominceremo con il considerare direttamente un testo di Freud intitolato "La sessualità femminile". Naturalmente, Freud qui si riferisce prevalentemente alla sessualità maschile, perché per lui la sessualità femminile

si capisce solo in riferimento alla sessualità maschile. La psicologia di Freud è pornografica perché proviene da un'analisi molto cruda non solo della sessualità ma anche degli organi sessuali; dunque è tutta una specie di deduzione basata su una pretesa di analisi razionale della funzione sessuale di questi organi. Bisogna ricordare che Freud è materialista, dunque, la psicologia così come si trova nell'opera di Freud è una spiegazione di fenomeni materiali. Dunque, tutta la sua psicologia deve essere stata concepita secondo la teoria dell'evoluzione di Darwin, teoria capita in un modo ancora riduttivo. Infatti Darwin alla fine accetta un qualche intervento di Dio, invece Freud non lo accetta perché è totalmente materialista; e anche se parla di Dio, è sempre una proiezione della ragione umana e questa è un fenomeno biologico che si interpreta come una forza biologica contraria a un'altra.forza biologica che è quella istintuale, quella della libido, ecc. Tuttavia la spiegazione di Freud è totalmente razionalista. Dunque, è una spiegazione di fenomeni materiali, intrapresa con un metodo assolutamente razionale. Lui riduce la scienza a una spiegazione razionale, analitica di fenomeni materiali; e in questo Freud è profondamente kantiano. Lui esplicitamente si riferisce alla concezione di Kant, soprattutto nell'ordine morale, come afferma nella sua opera "Totem e tabù" dove dice che la sua concezione della morale è quella di Kant, che separa la razionalità dai fenomeni della vita umana. Ciò corrisponde anche a una separazione nella teoria, cioè nell'uso della ragione teorica o ragione pura come dice Kant. Dunque, lui separa una cosa dall'altra: la ragione e la materialità, e così si cade in una specie di dualismo: così la ragione funziona da sé stessa, come in

Kant. Questo è incoerente con il materialismo, ma non si può cercare una perfetta coerenza in una teoria di questo genere. Al fondo della teoria di Freud c'è quello che lui chiama ambiguità: al fondo della vita psichica c'è un'ambiguità che si manifesta nella contrapposizione tra amore e odio che coesistono nello stesso soggetto, e che allo stesso tempo si ama e si odia. Questo sarà molto importante, perché la differenza nella vita psichica del maschio e della femmina sarà determinata nel modo in cui si manifesta questa ambiguità: le femmine non potranno superare questa ambiguità bene come i maschi, benché l'ambiguità rimanga sia nelle femmine come nei maschi. Ciò vuol dire che la risoluzione dell'ambiguità è meramente apparente. Allora, dobbiamo dire subito che le femmine sono inferiori ai maschi, perché la sessualità femminile è sempre

In base alla teoria di Freud, la femmina è considerata inferiore alla maschio a causa delle differenze anatomiche tra i loro organi sessuali. Secondo Freud, il maschio possiede il pene, mentre la femmina ha un pene inferiore. Questa differenza anatomica influisce sullo sviluppo psichico sia della femmina che del maschio, conferendo al maschio una superiorità psichica rispetto alla femmina.

Freud spiega l'interazione tra maschio e femmina attraverso il concetto di complesso edipico, che è regolato da una legge fondamentale. Tuttavia, alla base di questo complesso si trova una forma inferiore di vita psichica, ovvero l'identificazione con la madre. Sia il maschio che la femmina si identificano con la madre, ma la femmina, essendo più simile a lei, si identifica maggiormente rispetto al maschio. Questo crea una maggiore differenza e una superiorità del maschio rispetto alla femmina.

Queste dinamiche si manifestano anche nel fatto che il complesso edipico è più intenso nel maschio rispetto alla femmina, confermando la sua superiorità.

nel maschio che nella femmina; ciò vuol dire che l'ambiguità si manifesterà di più nel maschio che nella femmina, e questo, sia riguardo alla madre, sia riguardo soprattutto al padre, dove si manifesta di più: il figlio ama il padre e vuole essere come lui, che è un maschio, e perciò più perfetto, ma odia anche il padre perché vuole separarsi da lui, essendo più superiore il maschio. Invece la femmina non riesce a distaccarsi del tutto dalla madre, ma neanche dal padre ed è quindi inferiore al maschio.

La sessualità femminile

Nella fase del normale complesso edipico, troviamo che il bambino o la bambina sono legati al genitore del sesso opposto, mentre il rapporto col genitore dello stesso sesso è dominato dall'ostilità. Non incontriamo nessuna difficoltà a spiegare questa situazione nel caso del maschio. La madre è stata il suo primo oggetto di amore; lo rimane, e quando le

tendenze amorose del bambino si rafforzano e si approfondisce la sua conoscenza della relazione tra padre e madre, il padre diventa il rivale. In questo punto si trova già una caratteristica del pensiero freudiano: il pensiero è una derivazione di una forza istintiva che è piuttosto una forza affettiva. Tutto il senso della ragione sarà il contrariare questo primato dell'affetto sulla ragione. La ragione è una forza contraria all'affetto, mentre l'affetto di per sé stesso non permette lo sviluppo mentale. Sarà quindi necessario contrastare l'affetto con la ragione. La ragione per sé è sempre contraria all'affetto. Freud ha un testo vicino a questo sull'enigma della femminilità dove dice che lo sviluppo razionale della donna è inferiore allo sviluppo razionale del maschio: la donna ha meno forza istintuale perché la sua sessualità è minore, mentre il maschio.avendo un pene ha una sessualità più perfetta e quindi teologicamente più potente e ha anche una razionalità più grande. Questo Freud lo estende a tutta la vita umana. Tutti i fenomeni umani si spiegano in questa maniera. La teoria della sublimazione - ossia della elaborazione culturale - dipende da questo; e anche la sua concezione della religione: "Totem e tabù" sostiene questo: la religione in fondo si spiega con le stesse leggi. Il Totem è quell'immagine dei popoli primitivi che facevano statue lunghe che sembravano un pene. Dunque la religione è tutta una specie di adorazione del pene. Questo, però, che senso ha? Ha il senso di manifestare la forza primitiva della vita psichica secondo Freud. Quindi quanto più forte

è la presenza del pene e tanto più forte è larazionalità, e da ciò è evidente che per Freud la vita psichica nelle femmine deveessere inferiore.

Questo lo corrobora in un altro testo sulla femminilità, dove Freud diceche benché i maschi continuino ad avere l’ambiguità e cioè sono bisessuali,prevale la mascolinità sulla femminilità, che vuol dire la razionalità. Le donneanche sono bisessuali ma la differenza è che loro rimangono sempre bisessuali.

Ciò però, che non si può dire secondo Freud è che la libido –la sessualità- siafemminile, perché per lui la sessualità femminile non esiste; quella che esiste èsolo la sessualità maschile. Questa sessualità si dà nelle femmine in un modoinferiore che nei maschi. Questo ha ragioni già anatomiche e dunque la razionalitàsi dà in un modo

inferiore nelle femmine, dove non riesce a svilupparsi. L'interazione tra mascolinità e femminilità si spiegherà con gli stessi principi: attraverso il complesso di Edipo e il complesso di identificazione con la madre che sono relativi tra loro: nella femmina c'è più identificazione con la madre e dunque c'è meno forza del complesso di Edipo. La donna ha quindi meno forza per separarsi dalla madre, e allo stesso tempo per essere identificata con la madre. Nel maschio è più possibile perché da una parte si identifica con la madre o ad avere rapporti sessuali con la madre, dall'altra parte è diverso dalla madre per il fatto di essere maschio. Si deve dire che la teoria di Freud è un grande errore. Ma il problema è più complicato perché tanti lo seguono. Il problema allora è che Freud è seguito da tante persone che presentano la sua teoria come scienza, e la

La psicologia, presentata in senso freudiano, si presenta come fondamento di tanti esperimenti di oggi. Inoltre, Freud è considerato come il padre della psicologia moderna.

La psicologia di Freud, dunque, non bisogna capirla solo come una teoria ma come un fatto sociale reale. Questo influisce nella concezione moderna della società. La rivoluzione sessuale del '68 dipende radicalmente da questo pensiero.

Domanda: allora, le persone che oggi ancora sostengono la teoria freudiana, sicuramente correggono gli errori di Freud. Cioè, non si può concepire una donna freudiana. Nella realtà, la maggioranza degli psicologi sono donne. Ma loro accettano questo?

Risposta: la verità è che non conoscono questi testi. A lezione si parla di testi più accettabili che si pensano più razionali. Questo è presentato come scienza sperimentale, che è uno dei problemi della psicologia attuale: si presenta da una parte come scienza sperimentale.

ma da un'altra parte basata su una teoria razionale, che al
Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
161 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ale.rei di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia filosofica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Ateneo Pontificio Regina Apostolorum - UPRA o del prof Andereggen Ignatio.