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Raffigurazione e possibilità di connessione

La raffigurazione è la possibilità che questi elementi stiano in questa connessione. La struttura indica che essi sono in relazione tra loro. La forma indica che possono stare insieme. La possibilità di altre relazioni si manifesta spostando gli elementi. È importante che io possa spostare gli oggetti, poiché la loro spostabilità corrisponde alla possibilità. L'immagine ha una struttura che è l'attuazione di una possibilità che è insita negli oggetti. Essi sono oggetti spaziali che entrano in relazioni spaziali. Questo è ciò che li costituisce come oggetti spaziali. Attraverso la nozione di forma di raffigurazione si cerca di spiegare il rapporto tra l'immagine e ciò che essa raffigura. L'immagine è il raffigurato. Come afferma nella 2.151, "la forma di raffigurazione è la possibilità che gli oggetti siano nella stessa relazione che gli elementi dell'immagine". È la possibilità che gli oggetti siano nella stessa relazione dell'immagine. Vedo la possibilità di combinazione tra gli oggetti.

per cui stanno gli elementi dell'immagine. Possibile relazione. Non è detto. Immagine può raffigurare sia correttamente sia scorrettamente. Immagine è un fatto. Conseguenze sono evidenti. Non tutti i fatti però sono immagini. Domanda è: che cosa fa di un fatto un'immagine? Sviluppando questo punto troviamo dei punti anche problematici di concezione immagine-pensiero e proposizione. Risposta è che l'immagine deve avere qualcosa in comune con il raffigurato, lo dice nella 2.16. Qualcosa di comune tra immagine e ciò che raffigura. Questo qualcosa di comune può essere inteso in senso generico, la 2.161 invece dice che qualcosa di comune è inteso in senso forte, ci deve essere qualcosa di identico. Nell'immagine e nel raffigurato qualcosa deve essere identico. Che cosa deve essere identico? La forma di raffigurazione. Quello che deve essere di identico è la forma di raffigurazione. Come dice nella 2.171

“immagine può raffigurare ogni realtà della quale ha la forma”. Questa forma di raffigurazione col cartoncino è spaziale. Vi è identità di forma. Nostra immagine ha la forma della realtà spaziale. La forma di raffigurazione delle proposizioni non può essere la forma spaziale. Nostro modellino raffigura ma una proposizione non raffigura spaziale. Ci possono essere diverse forme di raffigurazione, è riconosciuto con formula che spesso sfugge ma importantissima, 2.17 “ciò che immagine deve avere in comune con realtà per poterla raffigurare nel proprio modo è la forma di raffigurazione propria dell’immagine”. Importante “nel proprio modo”, diverse forme di raffigurazione quindi di immagine. Spaziale, cromatica… quello che è identico è la forma di raffigurazione. Quello che conta nel modellino sono le relazioni spaziali tra gli elementi. Questa concezione

è stata anche riassunta dicendo che rapporto traimmagine e raffigurato deve essere isomorfico, di identità di forma. Abbiamo visto che c’è relazione diraffigurazione tra elementi e oggetti. A elementi devono corrispondere oggetti. Nel caso della relazione traelementi e oggetti non è mai questione di correttezza o non. Se elemento non sta per un oggetto non è unelemento. Non ha senso dire che elemento corrisponde a un oggetto, ma sta per un oggetto. Situazione èdiversa per l’immagine. Perché immagine sia immagine non è richiesta corrispondenza tra immagine e ilfatto. Ci sono immagini che raffigurano la realtà falsamente. Resta immagine anche se raffigura falsamente.Polemica nei confronti di Russell e Frege, proposizioni non sono nomi. Legato a questo c’è uno dei punti chepiù ha dato da discutere e che ritornerà in altri contesti quando parlerà della proposizione. Introdotto nella2.172.

“La sua propria forma di raffigurazione, l’immagine non può raffigurarla, essa la esibisce”. Aufkeisen. La mostra. Compare una distinzione problematica tra dire e mostrare. L'immagine può raffigurare ogni realtà ma non può raffigurare la propria forma ma solo esibirla. Come? Semplice, per il fatto stesso che noi l'oprendiamo come modello. Il modello esibisce se stesso. Specie di argomento sotto idea che modello non può raffigurare propria forma di raffigurazione. Argomento implicito lo si trova nella 2.173 “immagine rappresenta il suo oggetto dal di fuori, perciò immagine rappresenta suo oggetto correttamente o falsamente”. Evitiamo fraintendimento di dire che tutto quello detto fin’ora qui sembra saltare. Immagine rappresenta stato di cose. Qui dice suo oggetto. Parola tradotta con oggetto è obiecht mentre quando parla per oggetti dice gegenstand. Qui oggetto nel senso di ciò che raffigura. Ciò

su cui verte. Ciò che essa raffigura. Cosa vuol dire dal di fuori? Che immagine non si identifica con il raffigurato. Immagine non è il raffigurato. Non ci sarebbero immagini. Il raffigurato ha in comune la forma ma non si identifica. Ciò che raffigura è esterno all'immagine. Sullo sfondo c'è polemica con certe cose che aveva sostenuto Russell. Immagine rappresenta il suo oggetto dal di fuori. Come dirà delle proposizioni, la realtà può dire sì o no alla proposizione. Immagine lascia alla realtà possibilità di dirle sì o no. Porterà a dire che nessuna immagine può essere vera a priori. Se immagine rappresenta ciò che raffigura dal di fuori e potesse raffigurare la propria forma di raffigurazione immagine dovrebbe raffigurare la propria forma di raffigurazione dal di fuori, potrebbe raffigurarla correttamente o falsamente. Ma appare assurdo perché apre possibilità.che immagine raffiguri falsamente ciò che la fa essere un'immagine. Assumiamo che potesse raffigurare la sua forma di raffigurazione: un'immagine dovrebbe poter raffigurare la propria forma di raffigurazione, se correttamente sarebbe contingente (escluso), se rappresentasse falsamente un'immagine dovrebbe togliere se stessa in quanto immagine, non ci sarebbe né immagine né raffigurazione. Il fatto che un'immagine non possa raffigurare la propria forma di raffigurazione è legato all'idea che un'immagine rappresenta il suo oggetto dal di fuori. Un'immagine corretta o falsa è una versione della bipolarità a livello di immagine. Ripresa della tesi secondo cui la bipolarità è essenziale. Però compare un'espressione che può apparire uno slittamento terminologico e invece è significativo. Dice "il suo punto di vista è la sua forma di rappresentazione". Ora compare il sostantivo "darstellung" e il verbo "darstellen". "Vorstellen" è un'espressione.vista, la forma di rappresentazione è indipendente dal contenuto raffigurato.vista è la sua forma di rappresentazione. Come dire che immagine spaziale guarda ciò che raffigura dal punto di vista della spazialità. Possiamo chiederci "ma quale ne è la sua forma di rappresentazione?" risposta è che il modo di questa forma di raffigurazione è il modo spaziale. È la forma di rappresentazione di quella immagine. Non si parla di forma di raffigurazione ma di forma di rappresentazione. A questo punto Wittgenstein introduce concetto destinato a avere grande sviluppo. Nozione di FORMA LOGICA. Subito dopo forma di raffigurazione. Molte forme di raffigurazione, molti tipi di immagini. Ma ogni immagine è pur sempre un'immagine, cioè deve avere qualcosa in comune con la realtà se è immagine della realtà. Ciò che è comune a tutte le immagini è la forma logica. Sostiene che ogni immagine è anche immagine logica. Ci sono tanti tipi di immagini ma ogni

immagine è anche immagine logica. Tra interpreti c'è divergenza, alcuni sostengono che nessuna immagine è solo immagine logica. Nessuna immagine che sia solo immagine logica. Altra linea consiste nel sostenere che esistono immagini che sono solo immagini logiche. Basandosi anche su alcune cose dette esplicitamente sostengono che immagine che è solo immagine è il pensiero, sembra confermato dalla 3 "l'immagine logica dei fatti è il pensiero". Poi dice anche nella 4 "il pensiero è la proposizione munita di senso", potremmo dire anche le proposizioni sono immagini logiche. Sembra cadere specificazione "nel proprio modo". Pensiero non raffigura nel proprio modo ma raffigura semplicemente. È immagine logica. Se immagine della raffigurazione è la forma logica immagine si chiama forma logica. Sembra confermare tesi che pensiero è immagine logica e quindi esistono immagini solo logiche.

Anche setutte immagini sono anche logiche ci sono anche immagini che sono esclusivamente logiche ovvero il PENSIERO. Riguarda rapporto tra la proposizione e il segno proposizionale.

Avvertenze su come leggere proposizioni:

  • Non sottovalutare differenze terminologiche
  • Mostra importanza della struttura del trattato, numerazione decimale è essenziale. Importanza del fatto che nozione di immagine sia introdotta nei commenti alla 2 (della ontologia). Immagine è un fatto.
  • Tutto questo rinvia a grande distinzione che guida Wittgenstein, nomi non sono proposizioni, stato di cose non è oggetto complesso, proposizione non è una lista… immagine non è insieme di elementi ma è che elementi stanno in una determinata relazione l’uno all’altro.
  • Emergenza della bipolarità. Immagine è essenzialmente corretta-non corretta (vera-falsa). Vedere come sia legato a questo punto anche emergenza di distinzione tra dire e mostrare.

Immaginerappresenta ciò che raffigura dal di fuori quindi essa non può raffigurare la sua forma di raffigurazione.

28.04.2020

Completiamo analisi di cosa intende per immagine. Poi nozione di pensiero nella 3 "immagine logica dei fatti è il pensiero" fino a considerazioni su nozione di logica ne

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Publisher
A.A. 2019-2020
53 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mayazek di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di filosofia del linguaggio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Perissinotto Luigi.