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Filippo Brunelleschi
Filippo Brunelleschi è la figura di passaggio tra il periodo dell'arte tardo gotica e l'inizio del rinascimento. È un progettista a tutto tondo, lui pensa, elabora, disegna, va in cantiere, è il responsabile del cantiere stesso. Nacque a Firenze nel 1377. Era figlio di un notaio a cui erano affidati importanti incarichi in città e che godeva della stima dei concittadini.
Brunelleschi ebbe un'ottima formazione scolastica che comprendeva già i rudimenti delle 7 arti liberali. Questo suo essere preparato allo studio, alla conoscenza, lo porterà facilmente ad approcciarsi al suo futuro lavoro. Egli iniziò la sua carriera come orafo. Nel 1398 infatti, all'età di 23 anni, fu ammesso nella corporazione degli orefici, la più nobile per un artista; iniziò così la sua carriera di architetto e scultore. Si recò a Roma con Donatello per studiare la scultura antica. Era la prima
di molti artisti del suo tempo, Brunelleschi era anche un abile ingegnere e scienziato. Era noto per la sua precisione e attenzione ai dettagli, che si riflettevano nelle sue opere architettoniche. Brunelleschi è famoso soprattutto per la sua realizzazione della cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. Questa cupola, considerata un capolavoro dell'architettura rinascimentale, è ancora oggi uno dei simboli più iconici della città. Oltre alla cupola, Brunelleschi progettò anche numerosi altri edifici e strutture, tra cui la Basilica di San Lorenzo e il Palazzo Pitti a Firenze. La sua influenza si estese anche ad altre città italiane, come Pisa e Milano, dove realizzò importanti progetti architettonici. La sua genialità e innovazione nel campo dell'architettura hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte e dell'architettura. Brunelleschi è considerato uno dei padri fondatori del Rinascimento e il suo lavoro ha influenzato molti artisti e architetti successivi. La sua morte nel 1446 fu un grande lutto per la città di Firenze e per il mondo dell'arte. Tuttavia, il suo lascito vive ancora oggi attraverso le sue opere e il suo contributo all'architettura rinascimentale.Dell'Alberti, Brunelleschi non era propenso a codificare o a formulare le sue teorie per iscritto: anzi, preferiva non manifestarle e considerava imprudente comunicare le proprie invenzioni o idee. Di proposito non forniva i disegni e i modelli lignei per i suoi progetti, per non rivelarne i dettagli o altre innovazioni da lui ideate. Con Brunelleschi nasce la figura dell'architetto moderno che, oltre ad essere coinvolto nei processi tecnico-operativi, ha anche un ruolo sostanziale e consapevole nella fase progettuale: non esercita più un'arte "meccanica", solamente ma è oramai un intellettuale che pratica un'arte liberale, fondata sulla matematica, la geometria e la conoscenza storica.
Principi progettuali:
- La disposizione planimetrica chiara e ben ordinata
- Armoniosa proporzione negli alzati dei vari corpi dell'edificio
- Modellato semplice ma
perfetto dei particolari di ciascun elemento architettonico“regolaBrunelleschi intuisce l’esistenza di una degli ordini” che domina la composizionedel sistema trilitico, ma la applicherà come compromesso tra classico e medievale. Eglidesume dall’antichità e adopera in tutta la sua attività un unico sistema di elementi ripetibili