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LAVORAZIONE
La lavorazione è la fase in cui si effettuano le riprese del film, ed in senso lato comprende tutte le operazioni compiute nel periodo tra pre-produzione e post-produzione. Questa fase risulta solitamente la più costosa, seguita dalla post-produzione, ed è il punto di non ritorno dei finanziatori. Mentre è solito che un film venga annullato prima e dopo il semaforo verde, è estremamente raro che venga abbandonato dopo l'inizio della lavorazione se non che in caso di calamità naturali (un esempio è The Man Who Killed Don Quixote). Una volta terminata la fotografia il materiale girato viene "confezionato" per essere lavorato al montaggio e alle altre fasi che comprendono la post-produzione. Se durante il montaggio alcune sequenze risultano malfatte ci si avvia verso il re-shoot. La lavorazione consiste unicamente nella ripresa cinematografica. La scelta delle location, la data d'inizio e fine riprese e la costruzione.dei set su cui lavorare vengono programmati durante la pre-produzione. Le riprese vere e proprie iniziano sempre a costruzione del set cinematografico e la conferma dei tecnici especialisti utili alla realizzazione di ogni materiale necessario alla lavorazione; in questa fase avvengono le prove di ripresa, un ciclo di girato preliminare che consiste appunto nel testare le sequenze più complicate in modo da far funzionare il tutto nel corso della lavorazione. Per alcuni motivi, che vanno dal profitto economico o da problemi di natura culturale e sociale (come successo[1] per Angeli e demoni), la produzione cinematografica può decidere di spostare parte o l'intero programma di riprese all'interno di appositi studi cinematografici. POST-PRODUZIONE La post-produzione è l'ultima fase della produzione cinematografica. Segue la lavorazione, in cui il film viene girato, e precede la distribuzione al pubblico del prodotto finito. Anche nella fotografia si parla diLa post-produzione è composta di una serie di differenti processi, riguardanti sia la parte visiva che quella sonora. In questa fase è fondamentale la figura del direttore di edizione, che coordina i lavori e al quale competono anche i titoli di testa e i titoli di coda. Egli inoltre, organizza le proiezioni di prova, gestisce i rapporti con le varie aziende specializzate, si occupa di alcune questioni legali, fino alla spedizione del film ai distributori. Le componenti principali della post-produzione sono:
- il montaggio del film (con la moviola o più comunemente con le tecniche digitali);
- la registrazione delle musiche, nel caso non siano già pronte o si voglia sincronizzarle alla perfezione col film montato (ad esempio per sottolineare una scena importante);
- la creazione degli effetti speciali visivi (ad esempio utilizzando le tecniche di animazione al computer);
- l'aggiunta
degli effetti sonori, eventualmente facendo intervenire un rumorista;
- la realizzazione del doppiaggio (se necessario, come per le voci fuori campo, ecc.);
- il montaggio, la sincronizzazione e il missaggio delle varie tracce audio a formare la colonna sonora;
- la correzione del colore (eventualmente affidata al direttore della fotografia);
- il taglio del negativo e la stampa della copia definitiva, quella poi usata per creare le copie da distribuire (ma anche in questa fase si sta iniziando ad utilizzare il digitale);
Tutte queste procedure messe assieme richiedono spesso molto più tempo di quello impiegato per girare il film. Nel caso di film con molti effetti speciali, possono essere impegnati in questa fase centinaia di tecnici altamente specializzati.