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CO prodoIa annualmente dal seIore
2 TrasporJ)
(FonJ: EIA)
L’Europa, nonostante alcuni paesi uJlizzino già il
nucleare come una delle fonJ principali, è ancora
troppo legata ai combusJbili fossili.
Grafico: Produzione di Energia EleIrica in Europa (Fonte: SNETP sra 2009 eurostat)
Inoltre sono previsJ rialzi della richiesta di combusJbili fossili per gli
anni a venire.
Grafico: Quota del Nucleare (%) nella produzione di energia eleIrica. (Fonte: ONU-‐IAEA 2007)
Osservando il grafico precedente possiamo notare come paesi ad alJssima
densità popolaJva come la Cina e l’India, e paesi sviluppaJ come gli USA
facciano un poco uso di fonJ alternaJve ai combusJbili fossili, e più
precisamente del nucleare; il che è molto preoccupante se si considera che
soltanto i paesi sopra citaJ insieme emeIono il 46% della CO mondiale!
2
Grafico: Emissioni di CO nel 2006 (Fonte: IEA, World Energy Outlook 2008)
2
Le previsioni future sono anche più
preoccupanJ:
Se ad oggi il pianeta può contare una
popolazione di circa 6,7 miliardi di persone, con
un tasso di urbanizzazione del 50%, nel 2050 si
potrebbe raggiungere una popolazione di quasi
9 miliardi di persone, con un tasso di
urbanizzazione che arriverebbe al 62%.
Ed in questo panorama le emissioni
arriverebbero a livelli davvero di allarme.
Grafico: Emissioni di CO PRO CAPITE in Milioni di Tonnellate. (Fonte: IPCC 2001 su daJ IEA)
2
Se paesi come Cina ed India arrivassero ad avere gli stessi
consumi pro capite degli USA nei prossimi decenni le
ripercussioni sulle emissioni sarebbero di Jpo esponenziale!!!
Qualche grosso dubbio quindi rimane se al
2020 dobbiamo abbaIere del 20% le
emissioni, secondo sJme di massima
dovremmo sosJtuire 150-‐200 Miliardi di kWh
con le alternaJve e il nucleare, ma il nucleare
non potrà entrare in funzione,dove ancora non
è installato, prima del 2018-‐2020.
Quello delle emissioni non è il solo moJvo per
scegliere il nucleare:
Una centrale nucleare è alimentata ad Uranio, un combusJbile
del quale non sembra vi siano problemi di
approvvigionamento (riserve sJmate a 9,7 milioni di
tonnellate) ed il suo costo è sceso negli ulJmi anni a 150$/kg.
Nel caso di una centrale nucleare i cosJ del combusJbile
rappresentano il 15%, mentre in una centrale tradizionale ne
rappresenta il 60/70%.
Inoltre l’uranio ha un teIo di prezzo massi sJmato a 400$/kg
oltre a tale prezzo è possibile estrarlo direIamente dagli
oceani con riserve sJmate a 4 miliardi di tonnellate.
(FonJ TERNA)
Ma perché allora il Nucleare non è cosi diffuso?
Uno dei moJvi principale è senz’altro la
disinformazione generale che c’è
sull’argomento; infa` la maggior parte della
popolazione tende ad associare la parola
nucleare soltanto agli effe` negaJvi o ai
passaJ incidenJ che sono capitaJ (Chernobyl)
senza soffermarsi a rifleIere e cercare di
capirne di più sull’argomento,valutando anche
tu` gli aspe` posiJvi.
Breve storia del Nucleare in Europa ed in Italia
Forse la data più importante da ricordare è quella del
referendum abrogaJvo sul nucleare del 1987 che,
pur se lascia dubbi sul modo in cui fu proposto, sancì
l’abbandono da parte dell’Italia del ricorso al
Nucleare.
Facendo qualche passo indietro verso la fine degli
anni ‘50 le compagnie eleIriche Europee e
Americane avviarono un programma di produzione di
energia con il nucleare che fece sì che nel 1964
l’Italia poteva vantare ben 3 reaIori nucleari.
Negli anni che seguirono i governi in carica
“scoprirono” il Metano che garanJva cieli puliJ e
cosJ contenuJ, e con la costruzione di grossi
metanodo` il nostro paese si rese “schiavo” di
un 89% di energia importata.
Nel 1986 si ebbe il disastro di Chernobyl
(Ucraina) con lo scoppio di un vecchio reaIore;
Fu lo shock emoJvo che colpì la popolazione
che portò i ciIadini ad un referendum
abrogaJvo che sancì la fine del nucleare nel
nostro paese.
Ad oggi la scelta di scartare il nucleare è costa
molto cara a livello monetario per l’Italia:
L’OCSE ha recentemente dichiarato che gli
italiani pagano l’eleIricità cinque volte più dei
francesi;
E le bolleIe delle famiglie italiane sono il doppio
rispeIo a quelle delle famiglie tedesche dove
il mix energeJco permeIe un prezzo
notevolmente più basso.
Le centrali Nucleari in Europa Slovacchia: 4
Ungheria: 4
ArgenJna: 2
Brasile: 2
Bulgaria: 2
Messico: 2
Pakistan: 2
Romania: 2
Sud Africa: 2
Armenia: 1
Lituania: 1
Paesi Bassi: 1
Slovacchia: 1
Le centrali Nucleari in costruzione in Europa
Conclusioni
Se si pensa seriamente al tema della sicurezza
e del cambiamento climaJco, il nucleare è
un’opzione che non deve essere tralasciata;
Infa` un maggior ricorso al &n