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Micro-organismi Contaminanti.
1) Eritrociti provenienti da: glomerulo (dismorfici) e non glomerulari(normali).
Leucociti della classe polimorfo nucleati, eosinofili e linfociti provenienti da ogni
segmento del tratto urinario che indicano infiammazione e disordine immunologico.
Cellule tubulari dovute a Necrosi tubulare acuta, nefrite interstiziale acuta, malattie
glomerulari. Cellule di transizione dell’uroepitelio dovuto a lesioni leggere, lesioni
profonde, sfaldamento fisiologico. Casts (calchi)(calcoli?)(gessi) si formano nei tubuli
distali e nei dotti collettori grazie alle glicoproteine Tamm-Horsfall. Possono essere:
Ialini, Ialini-granulari, Granulari, cerosi, lipidici, Cellulari (erythrocytic,
leukocytic,epithelial), Contenenti cristalli, Contenenti microrganismi, Pigmentati, Misti.
I calcoli o parti di essi provengono dai reni. I cristalli comuni sono: Ossalato di calcio,
fosfato di calcio, fosfato triplo, Urati amorfi e fosfati. I cristalli patologici sono
composti da: colesterolo, cistine, leucine, tirosine e da 2,8 diidrossiadenine.
Ultimamente si è introdotta l’automazione anche nell’esame del sedimento con i
seguenti obbiettivi: • ridurre la variabilità analitica • ridurre l’errore pre-analitico ed
analitico • selezionare i campioni patologici da esaminare al microscopio • refertare in
tempo reale i campioni negativi • aumentare il livello qualitativo • ridurre il personale
dedicato.
Citofluorimetro (UF-100) L’UF-100 analizza campioni di urina “nativa”. Identifica e
conta gli elementi figurati presenti nell'urina utilizzando i principi della
citofluorimetria e dell’impedenziometria. Seleziona i campioni patologici. Studia le
popolazioni cellulari tramite grafici: • distribuzione volumetrica RBC (f. glomerulari e
non) • distribuzione volumetrica WBC (neutrofili e linfociti). Con questo tipo di
organizzazione, in cui i campioni negativi o congruenti sia per la chimica che per la
citofluorimetria vengono validati in automatico, il numero dei sedimenti da controllare
si riduce al 10- 15% dei campioni totali, permettendo una maggiore accuratezza nella
lettura dei vetrini. Ognuno degli elementi ha significato clinico: • emazie (presenti nel
50% dei campioni) = ematuria. • leucociti di solito polimorfonucleati,sono indice di
inf. batterica, ma se linfociti: infezione virale o rigetto • cilindri mucoproteina di
Tamm-Horsfall, in genere indicano patologia del nefrone specie quelli cellulari •
cristalli patologici: leucina, colesterolo, tirosina, cistina.
E’ utile esaminare la morfologia dei GR tramite un esame del sedimento per distinguere
l’ematuria di tipo GLOMERULARE dall’ematuria di tipo NON GLOMERULARE. I GR
urinari, in caso di origine glomerulare, presentano particolari deformazioni morfologiche
delle membrane cellulari (dismorfici). E’ proprio per questo “dismorfismo” è importante
per la discriminazione fra ematuria di origine nefrotica (emazie dismorfiche) e
post-nefrotica (emazie isomorfiche). Tale test è basato sulla valutazione della
morfologia delle emazie in contrasto di fase a fresco del sedimento. L’ematuria è
glomerulare se sono dismorfici almeno l’80% dei GR. Tuttavia limiti di questo test
rimangono la soggettività di valutazione, la presenza di forme dubbie e il cut-off.
PROTEINE URINARIE (Proteinuria) Concentrazione normale: <0,12g/24ore
Origine: plasmatica o renale/tissutale. La proteina principale è l’albumina (< 30 mg/L).
La proteinuria patologica è > 150 mg/24 h. Il quadro proteico è molto variabile.
Cause dell’aumento della proteinuria Fisiologica: intermittente (ortostatica,
post-prandiale, sforzo, stress) Pre-renale: alta pressione, ipertermia, problemi cardiaci o
epatici,… Alta concentrazione proteica (proteinuria da sovraccarico). Renale: danno
glomerulare o tubulare (o entrambi). Post-renale: danno al tratto urogenitale. Proteinuria
da sovraccarico La concentrazione di una proteina è aumentata a livelli patologici, al di
sopra della capacità di riassorbimento dei recettori tubulari specifici per questa proteina.
Cause catene leggere libere, nelle gammopatie monoclonali beta 2 microglobulina, in
alcune sindromi linfoproliferative lisozima, in alcune leucemie mieloidi acute
emoglobina, nella emolisi, quando l’aptoglobina è saturata orosomucoide, nel carcinoma
bronchiale mioglobina, nella rabdomiolisi Alcune di queste proteine possono indurre
una nefropatia (in particolar modo la proteinuria di Bence-Jones, con le catene leggere
libere).
Danno glomerulare: L’albumina e le proteine a peso molecolare > 67 kDa vengono
trovate nelle urine. Il più frequente negli adulti e nei bambini, in generale associata ad
un aumento della proteinuria (> 1 g/24h) Cause : diabete, malattie infettive
(batteriche, epatite B, varicella, sifilide, mononucleosi,…), varie malattie sistemiche
(autoimmuni, tumori,…), intossicazioni (sali d’oro, farmaci,…).
Danno tubulare: L’albumina (<30%) e le proteine a peso molecolare < 67 kDa
passano nelle urine. Di solito transitorio e sotto i 0.5 g/24-ore. Cause: primaria
(sindrome di Fanconi, sindrome di Bartler), malattie metaboliche (diabete, ossalosi),
gammopatie monoclonali (mieloma, Waldenström), farmaci (amminoglicosidi),
intossicazioni (metalli pesanti, amminosidi).
Riassorbimento tubulare: Le proteine a basso peso molecolare, < 67kDa, sono
riassorbite nel tubulo (endocitosi attiva). 99% delle proteine che sono filtrate dal
glomerulo, sono riassorbite nel tubulo.
Interesse diagnostico dell’elettroforesi delle proteine urinarie : Ricerca e
caratterizzazione di proteine ad alto e/o basso peso molecolare per la definizione del
danno renale (pre-renale, glomerulare, tubulare, post-renale). Ricerca e tipizzazione delle
catene leggere libere monoclonali nelle urine o proteina di Bence Jones e delle
Componenti Monoclonali intere (valutazione dello stadio di avanzamento di una
gammapatia monoclonale, prevenzione di problemi legati all’azione nefrotossica della
PBJ).La valutazione della proteinuria viene poi fatta su gel SDS-PAGE.
Immunofissazione: Tecnica immunologica per la rivelazione e la tipizzazione delle
componenti monoclonali in un siero o in un’urina. Per il DOSAGGIO IN SITU si utilizza
l’IMMUNOFISSAZIONE. Consiste nel fissare le CM (catene pesanti e leggere) in situ
(lastrine di agarosio) mediante specifici antisieri e poi colorarle dopo aver rimosso tutte
le altre bande non fissate, permettendo l’identificazione di una banda.
1. Migrazione., 2. Reazione Antigene anticorpo _Precipitazione dell’immunoglobulina
monoclonale in presenza degli antisieri diretti contro la sua catena pesante e quella
leggera nel gel, 3. Eliminazione delle proteine che non hanno reagito, 4. Colorazione del
gel. La presenza di una immunoglobulina monoclonale (gammapatia) è caratterizzata
da una banda monoclonale rivelata sia con uno degli antisieri anti catena pesante
(gamma, alfa o mu) che con l’antisiero anti catena leggera (kappa o lambda). La banda
monoclonale evidenziata, solitamente ben delimitata e netta, deve essere localizzata
alla stessa altezza di migrazione della presunta banda monoclonale vista nel profilo
proteico (ELP). L’assenza di reazione con gli antisieri anti-catena pesante applicati e la
reazione con uno degli antisieri anti-catena leggera può indicare: (a)* gammapatia IgD
o IgE (molto rara) da confermare con l'uso di antisiero anti-catena pesante delta e
epsilon. (b)* presenza di una catena leggera libera da confermare con antisieri
anti-catena leggera libera kappa e lambda.
Ricerca e tipizzazione della proteina di Bence Jones La componente sierica è
costituita da sole catene leggere in forma di monomeri, dimeri o trimeri. E’ dovuta ad
una eccessiva produzione di catene leggere omogenee (kappa o lambda)
parallelamente ad una mancata sintesi di catene pesanti. Per la ricerca e la
determinazione qualitativa della PBJ si usa la tipizzazione immunologica
(Immunofissazione) in elettroforesi, che permettere la verifica delle due caratteristiche
essenziali (Libere-Monoclonali). La proliferazione di un clone linfocitario B (cellule
linfonodali) o di una plasmacellula (midollo osseo), dà luogo alla formazione di
componenti monoclonali intere (CM) e di proteine di Bence-Jones (PBJ). La proteina di BJ
è il nome che viene dato alle catene leggere libere monoclonali (CLLM), rilevabili nelle
urine. In un individuo normale, vengono prodotte 500 mg/l/die di CLLM. (CM e PBJ nelle
urine sono sempre di origine sierica)( La proteina di BJ compare quando la loro
sovrapproduzione aumenta al punto da saturare la capacità di riassorbimento e
metabolizzazione del tubulo)( La componente monoclonale intera appare quando il
glomerulo è danneggiato al punto tale da lasciare passare proteine di grossa taglia
(proteinuria glomerulare)).
Produzione ed escrezione della PBJ nelle urine: Le plasmacellule normali
producono un leggero eccesso di catene leggere. Questo squilibrio è enfatizzato nei
neoplasmi delle cellule B (mieloma multiplo e micromolecolare). Grazie alle loro
dimensioni ridotte, le CLLM sono capaci di passare attraverso il glomerulo. Quando il
meccanismo di riassorbimento tubulare viene saturato, le PBJ sono escrete nelle urine.
La massa molecolare della PBJ è piuttosto variabile: - PBJ monomerica: 22 kDa; -
dimero: 44 kDa; - gradi di polimerizzazione più elevati; - frammenti di 5-18 kDa. La
presenza di PBJ è associata a: • Mieloma Multiplo (indicatore prognostico negativo) •
Gammopatie monoclonali a significato incerto (MGUS) • Amiloidosi • Macroglobulinemia
di Waldenström. È importante diagnosticare la presenza di PBJ perché è un indicatore
prognostico negativo della progressione del mieloma. La PBJ è spesso di per sé
nefrotossica.
Determinazione quantitativa delle CLLM seriche ed urinarie. Metodica
nefelometrica: buona specificità e sensibilità analitica determinata dall’uso di anticorpi
diretti contro epitopi “nascosti” che si legano solo alle CLLM e non alle catene leggere
legate. Vantaggi: • si esegue su siero facilmente reperibile • permette uno screening
nei pazienti asintomatici • fornisce risultati numerici necessari per monitorare la
malattia • marcatore più accurato di remissione completa di malattia • ha una emivita
più breve per una rapida valutazione della risposta al trattamento Sono utili
nell’identificazione di pazienti affetti da Mieloma non secernente e MGUS, patologie con
danno renale, malattie reumatologiche ed Amiloidosi AL negativi con i tests
convenzionali.
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA( IRA) è una sindrome in cui si ha una rapida
compromissione della funzionalità renale. I.R. è la patologia più diffusa nel