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Estratto del documento

TASSO DI MORTALITA’ PERINATALE:

(Nati morti oltre il 180° gg di gestazione + nati vivi morti nella prima settimana di vita): totale nati (sia

vivi che morti)=X: 1000

INCIDENZA: è il numero di nuovi casi di un determinato fenomeno che si manifestano in un periodo di

tempo. K

N. nuovi casi in un periodo di tempo: popolazione rischio= X (tasso di incidenza): 10

PREVALENZA: è il numero di casi di un determinato fenomeno presenti in un preciso istante.

N. di casi di un dato fenomeno presenti in un preciso istante: popolazione a rischio = X (tasso di

K

prevalenza): 10

RAPPORTI TRA INCIDENZA E PREVALENZA: c’è una relazione che lega questi 2 che:

p (prevalenza) = i (incidenza)* (D (durata del fenomeno)/D (durata del periodo di riferimento )*K ( coeff. Di

1 )

distribuzione -> p= i* (D/D )*K

1

Tubercolosi

Incidenza di tubercolosi in un anno in Italia-> oggi è di 2000 nuovi casi all’anno.

i= 2000

Voglio sapere oggi in italia quante sono i malati di TBC

p= 200*8/12*K= 1333 casi all’anno

Influenza:

i= 5’000’000

d= 1 settimana

d= 5000000* (1/52 settimane in un anno)= X: K 5

oggi 2 dicembre ci sono 20'000 persone malate di carcinoma del polmone. Durata media della malattia da

quando viene posta la diagnosi fino al decesso è di mesi 6. Calcolare la prevalenza.

P= i*6/12

I= P*d /d = 20000*(12/6)= 40’000

1

K non lo calcoliamo perché non è rilevante e perché non c’è un periodo che ci sono più casi.

Incidenza : calcoliamo solo i nuovi casi dell’anno, no quelli dell’anno precedente. L’incidenza è di 3 xk A è

dell’anno precedente.

Prevalenza: saranno i casi che ci saranno in un determinato gg. Nell’esempio abbiamo 2 di prevalenza il gg

2/10.

Ex: 1/1 2/10 31/12

A

B

C

D

STUDIO DI INCIDENZA: Identificare un gruppo di soggetti esposti a un fattore di rischio e un altro gruppo di

soggetti con simili caratteristiche non esposti al fattore di rischio. I due gruppi vengono seguiti nel tempo in

direzione del futuro e si misura l’incidenza del fattore di rischio nei 2 gruppi cioè quanti nuovi casi di

patologia insorgono in ciascun gruppo. Confrontando i tassi riuscirò a fare una valutazione dell’entità e

della significatività.

STUDIO DI PREVALENZA viene individuato un gruppo di soggetti esposti ad un fattore di rischio, un gruppo

di soggetti non esposti a un fattore di rischio e si misura in quell’istante in entrambi i gruppi, quanti sono i

casi

STUDIO DI FRAMINGHAM

È una cittadina dell’massadiusset di 3000 abitanti vicino boston. È stato fatto un ECG preliminare a tutti i

cittadini volontari per escludere che questi sono affetti da malattie cardiovascolari. I soggetti sani sono stati

seguiti per un periodo di trent’anni effettuando loro una volta all’anno visita medica (età, sesso, peso, stile

di vita, fumo, alimentazione prevalente), ECG e esami ematochimici (glicemia, colesterolemia, trigliceride

mia). Questo è uno studio di incidenza (la più importante e più famosa) perché ha consentito di conseguire i

fattori di rischio delle malattie cardiovascolari.

Studio fatto in Italia in alcuni ospedali, veniva consegnato ai pazienti delle schede dove si chiedevano le

insorgenze di infezioni contratte all’interno dell’ospedale oppure prima o dopo. Hanno rilevato non

soltanto i casi di infezioni ma anche quali erano i fattori di rischio, quindi se presentavano catetere vescicale

, se avevano una ferita chirurgica, se erano allettati, se fumavano. Quindi hanno raccolto i dati di più di

500000 dati in un giorno e sono emessi quelli che sono i maggiori fattori di rischio a livello nosocomiale.

Questa è un indagine di prevalenza perché si interessa di un istante specifico.

L’indagine di pertinenza richiede costi e tecniche molto più ridotte rispetto a quello di incidenza.

L’incidenza ha un vantaggio cioè riesco a seguire l’evoluzione di un fenomeno nel corso degli anni invece

con la prevalenza fotografo solo un determinato istante. Lo studio di prevalenza richiede un numero di

campioni assai maggiori rispetto a quelli di influenza. L’incidenza è più attendibile perché mi fa scartare dal

principio quelli malati e capire davvero l’incidenza di quelli sani. 6

Lezione 3 appunti di mattia, approfondire da qualcun altro magari.

CAMPIONAMENTO :

è una tecnica che consente di estrarre una parte di persone dalla totalità in modo da agevolare il compito di

rilevazione di un fenomeno

- Numerosità campionaria: scelta del campione

o Tabelle: serie di numer. Che contengono dati (vengono messi in ordine)

- Criterio della rappresentatività: significa che campione che io ho estratto è omogeneo per il

parametro che intendo studiare nel suo complesso.

Rappresentatività:

o Quantitativo: Ossia che il campione deve essere sufficientemente numeroso in modo da

evitare che vengono estratti solo soggetti con caratteristiche disomogenee rispetto

all’insieme

o Qualitativo: ossia che i soggetti estratti non devono presentare un vizio del

campionamento ( che in epidemoiologia si scrive con il termine BIAS); oppure

sistematico di campionamento).

ELABORAZIONE DEI DATI

- Media: è la somma dei valori delle osservazioni, diviso il numero delle osservazioni stesse-> non

esprime la distribuzione delle osservazioni

- Mediana: è il valore centrale in una serie ordinata (indice di data in epidemiologia) di

osservazioni. Ex 1 3 5 7 9-> 5 è la mediana

- Moda: è una serie di osservazioni in cui il valore che si ripete con maggior frequenza è la nostra

moda.

DEVIAZIONE STANDARD: Vale zero quando tutte le osservazioni coincidono con la media.

Si applica nella curva GAUSIANA:

Asse Y: ci metto il numero delle osservazioni (frequenza)

Asse X: ci metto i valori delle osservazioni

RANGE:

1) Media + 1 DS

Media – 1 DS

66- 67% delle osservazioni

2) Media + il doppio della DS

95% delle osservazioni

3) Media + 3 volte

99% delle osservazioni

Come si calcola la DS

1) Indicizzare le informazioni

2) Calcolare lo scardo dalla media X-m -> vale zero quando tutte le osservazioni coincidono

con la media deve essere sempre uguale a zero. -> valori positivi e negativi

3) Somma di scarti quadratici. Li sommo tra di loro-> Devianza che la divido per il numero delle

osservazioni -> è il grado di libertà e la varianza.

4) Poi farà la radice della varianza-> ottengo la deviazione standard

(guarda statistica perché più chiaro) y

Morte a 45 anni-> Causo incidentale

Numero di decessi CURVA DI LEXIS

Mortalità del primo anno di vita

Età al momento del decesso

La curva assomiglia ad una curva gaussiana perfetta,

perché rappresenta la durata biologica della vita. x

1 45 72 7

Concetto di rischio

Se > 1 = che è un fattore di rischio:tanto più alto tanto più è significativo

Se = 1 = è un fattore neutro

Se < 1 = è un fattore protettivo

- Rischio relativo: confronto Tasso esposto e tasso non esposto.

Ossia determinare quante volte una persona in più è un soggetto ad una determinata malattia

colui che è esposto ad un fattore di rischio rispetto a colui che non è esposto.

1) Associazione tra carcinoma polmonare (40000 all’anno in italia) : popolazione (di 30 anni fa) 2/

fumatori e 1/3 non fumatore

2) Esposizione al fumo (90% dei 40000 ossia 36000-> 4000 restanti sono non fumatori.

Tabella: Malati -

Esposti + 36000 36 milioni

- 4000 13 milioni

4000 della popolazione italiana che era di 40 milioni-> 2/3 della popolazione

TASSO ESPOSTI (numero assoluto) 3

malati esposti/ malati esposti e non-> 36000/26.6 milioni*1000= 1.35*10

TASSO NON ESPOSTI

Malati non esposti/ totale non esposti= 4000*1000/13 milioni= 0.3*1000

RATE RATIO o RISCHIO RELATIVO

Tasso esposti/tasso non esposti= (1.35*1000)/(0.3*1000)= 4.5 -> numero assoluto -> indica il rischio di

ammalarsi di carcinoma rispetto ai non fumatori

CONCETTO DI RISCHIO 2

- Rischio relativo: rapporto tasso esposti/ non esposti

- Rischio attribuibile: Tasso esposti- tasso non esposti-> fare la differenza

(1.35*1000) - (0.3*1000)= 1.05*1000 (quota ascrivibile). Mi da la quota che è ascrivibile ad un

esposizione

Lezione 4

MODELLI DI STUDIO EPIDEMIOLOGICO:

esistono 3 tipi di classificazioni:

PRIMA CLASSIFICAZIONE

1- Studio descrittivo: lo sperimentatore si limita a descrivere la diffusione di un fenomeno della

popolazione

2- Studio analitico: si ricercano le cause

SECONDA CLASSIFICAZIONE Studio osservazionale e sperimentale

1- Studi osservazionali : colui che conduce lo studio si limita a osservare il fenomeno

2- Studi sperimentali: lo sperimentatore ha un ruolo attivo ovvero modifica gli antecedenti e veridica

che effetto ha sui conseguenti. Ad esempio prendo 2 gruppi e somministro 2 antianalgesici diversi e

confronto i risultati

TERZA CLASSIFICAZIONE

1- Studio di incidenza, Studio di coorte, studio prospettivo: Parto da 2 gruppi: il gruppo degli

esposti e quello dei non esposti. In questo tempo di analisi misuro quali sono le incidenze dei due

gruppi. Alla fine calcolo i tassi e questo mi consente di definire il rischio relativo e quello attribuibile

2- Studio di prevalenza o trasversale: ex: oggi valuto quanti sono le persone colpite da influenza.

3- Studio caso controllo o studio retrospettivo: parto dai malati e dai non malati su ciascuno dei 2

gruppi indago anamnesticamente l’esposizione a un certo fattore di rischio. Cercare di ottenere

risultati molto attendibili alla ricerca. È necessario nelle malattie rare. 8

LEZIONE 5

FLUSSI INFORMATIVI

Esaminiamo 2 flussi informativi molto rilevanti.

- Flusso di notifiche di malattia infettiva: le denunce do notifiche di malattia infettiva sono

attuate come obbligo di legge per la quasi totalità delle malattie con caratteristiche diffusive.

Cioè quelle che si chiamavano le malattie contagiose. Lo scopo della notifica di malattia infettiva

non è soltanto quello di conoscere l’incidenza delle malattie infettive, ma soprattutto quello di

poter adottare tempestivamente le misure di prevenzione. È soggetta a una sanzione pecuniaria

a carico del trasgressore. La notifica di malattia infettiva dev’essere redatta da colui che si

accerta che quella sia una malattia infettiva, di solito è un medico, un infermiere; e va inoltrata a

servizio di igiene e sanità pubblica della ASL. quello che è indicato con la sigla SISP (servizio

igiene sanitario pubblico.) La forma della notifica è in forma libera cioè non vi è un modulo

codificato dalla

Dettagli
A.A. 2013-2014
17 pagine
SSD Scienze mediche MED/17 Malattie infettive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alfonso.loiscio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Epidemiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Serafini Giorgio.