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CINETICA
Non è detto che un processo termodinamicamente favorito
avvenga in modo veloce. Affinché questo avvenga dovremo
intervenire su qualcosa che incida sulla velocità.
Dal diagramma dell’energia di un processo
termodinamicamente favorito ci aspetteremmo che esso
avvenga, ma pur essendo tale questo processo è lento
perché l’andamento dell’energia non è lineare dai reagenti
ai prodotti, ma è un andamento che prevede un valore
massimo dell’energia, che corrisponde ad uno stato del
sistema definito stato di transizione cioè uno stato del
BIOCHIMICA – LEZIONE 2 – 05-05-2016
sistema intermedio ai reagenti e ai prodotti, che contiene
molecole intermedie tra i reagenti e i prodotti. Le molecole
per reagire e trasformarsi devono urtare tra di loro. Il valore
massimo di energia è quella energia richiesta affinché le
molecole reagiscano. Affinché le molecole reagiscano è
necessario che esse urtino tra di loro con una certa
frequenza(numero di volte che le molecole si scontrano)
che dipende strettamente dall’energia cinetica (infatti per
muoversi hanno bisogno di un contenuto energetico).
Tuttavia le molecole non possono urtarsi casualmente,
occorre infatti che l’urto abbia un orientamento
adeguato(fattore sterico). La combinazione di questi tre
fattori incide sulla velocità della reazione.
Il fattore energetico è l’energia corrispondente al sistema
nello stato di transizione. L’energia associata allo stato di
transizione è chiamata energia di attivazione, corrisponde
alla differenza tra energia dello stato di transizione ed
energia dei reagenti, ed è l’energia da fornire al sistema
affinchè la reazione avvenga, non fornendo questa energia
pur essendo favorito essa non avviene. Esistono diversi
processi, ad esempio i processi ad uno stadio che
prevedono un unico stato di transizione, e processi a due
stadi.
Lo stato di transizione non è isolabile/stabile perché tende
ad un minimo di energia, mentre lo stato di transizione si
trova ad un massimo. Pertanto lo stato di transizione si
evolve verso un’energia più bassa(reagenti o prodotti).
In un processo a due stadi è possibile identificare una zona
del sistema che ha un’energia che corrisponde ad un
minimo(relativo), punto in cui l’energia ha un valore stabile
identificabile. In questo punto il sistema viene definito
intermedio di reazione, esso è una molecola che
corrisponde ad un minimo di energia che si forma nel
processo. Possiamo dunque definire più reazioni, una che
porta all’intermedio e una che porta ai prodotti.
Nella cellula il processo di degradazione avviene in più
stadi corrispondenti a diverse energie di attivazione.
BIOCHIMICA – LEZIONE 2 – 05-05-2016
L’energia di attivazione si abbassa grazie alla catalisi
enzimatica.
ACIDI E BASI
Secondo la definizione di Bronsted-Lowry prevede che:
- Un acido è una molecola che in soluzione acquosa
+
cede ioni H . Cioè una molecola che in virtù della rottura
+
di un legame covalente polarizzato, cede ioni H
+¿ ¿
H O
−¿+ 3 ¿
A H O → A
+ 2
- Una base è una molecola che abbia un atomo
elettronegativo e contenga doppietti elettronici non
condivisi che in acqua generi un catione monovalente
più la formazione di uno ione ossidrile. Una base in
acqua determina un aumento degli ioni ossidrilici.
Accetta protoni
−¿ ¿
H
+¿+O ¿
B+ H O → B H
2
Tra i vari gruppi funzionali quello che ha il carattere più
acido è il composto in cui la differenza di elettronegatività
tra idrogeno ed eteroatomo è maggiore. Il legame O-H è
quello più acido perché la separazione di carica è maggiore
e tenderà più facilmente a dare una scissione eterolitica.
Tuttavia c’è differenza tra la differenza di elettronegatività
tra gli alcoli e gli acidi carbossilici.
La differenza sta nell’elettrofilia, essa infatti porta
all’attrazione degli elettroni di legame anche da parte