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ORMONI:

FSH ed LH sono a livelli bassi di base, fino a raggiungere un picco durante l’ovulazione (14 giorno di

ciclo). Se avviene la fecondazione il corpo luteo produce progesterone ed estrogeni con feedback

negativo e gli ormoni ipofisari tornano bassi. Quando il corpo luteo degenera, ricomincia la secrezione

di ormoni ipofisari.

FSH stimola la sviluppo del follicolo, LH mantiene struttura e funzione del corpo luteo. Gli estrogene

sono importanti perché mantengono i caratteri sessuali, stimolano il riparo della mucosa uterina dopo

la mestruazione, bersagliano muscoli ed ossa; il progesterone stimola la crescita dell’endometrio e

secrezione di ghiandole annesse alla parete uterina.

FSH agisce sulle cellule della granulosa quando siamo allo stadio di follicolo multilaminare (ancora

non c’è l’antro), l’ LH agisce a livello del follicolo di Graaf e scatena l’ovulazione.

Ci sono secrezioni di natura non steroidea da parte dell’ovaio come l’inibitore della meiosi che

regola la produzione di FSH, prostaglandine che inducono produzione di acido ialuronico

determinando l’espansione del cumulo ooforo(secrete dalle cellule della granulosa) e rottura del

follicolo, la proteina “elastina???” che favorisce l’impianto e la contrattilità della parete dell’utero,

l’ossitocina (neuroipofisi e corpo luteo), inibina (cellule della granulosa) che inibisce la produzione

ipofisaria di FSH.

DIFFERENZE OVAIO-TESTICOLO:

nell’ovaio post-natale non ci sono cellule staminali (nel coglione la spermatogenesi va avanti tutta la

vita),la spermatogenesi inizia nella pubertà mentre l’inizio dell’ovogenesi avviene prima della pubertà,

gli spermatozoi sono prodotti continuamente mentre nella donna no, la spermatogenesi è continua

(anche se in luoghi e spazi diversi) mentre l’ovogenesi è un fenomeno ciclico ogni 28 giorni con

ovulazione al 14°, da uno spermatocita primario ne nascono 4 mentre da un ovocita primario 1 ovulo e

3 globuli polari.

UTERO:

formato da endometrio che tappezza la cavità uterina, poi il miometrio e dunque il perimetrio.

L’endometrio è formato da 2 strati, uno basale ed uno funzionale. Quello che subisce modifiche

nell’impianto embrionale è quello funzionale, presenta ghiandole e vascolarizzazione, sarà espulso

nella mestruazione (è un connettivo, non un epitelio).

Lezione n°2 (19-5-14)

FECONDAZIONE

Avviene nella zona ampollare, solo pochi milioni di spermatozoi su quei 40-200milioni arrivano qui

(durano 4 giorni) e l’ovocita può essere fecondato entro le 12-24h (se viene fecondatosi chiama corpo

luteo gravidico che inizia quindi a produrre estrogeni).

Tube uterine: struttura formata da tonaca mucosa (epitelio cilindrico ciliato), c’è una tonaca muscolare

(2 strati, 1 circolare e il secondo longitudinale) e poi la sierosa in continuazione con il peritoneo.

Poi 3 porzioni, infundibolo, slargato e con fimbrie , ampolla e istmo.

SPERMATOZOI:

nei tubuli seminiferi NON hanno capacità fecondativa, la acquistano:

- Nell’epididimo: maturano e diventano mobili es: il flagello compie movimenti più ampi,

chiamato colpo di frusta)

- Nelle vie genitali femminili: subiscono la CAPACITAZIONE (rimozione di una glicoproteine di

superficie e di proteine del plasma). Solo lo spermatozoo capacitato può attraversare la corona

radiata che circonda l’ovocita.

Tappe Fecondazione:

-lo spermatozoo lega la zona pellucida con l’acrosoma (intatto!) (legame specie-specifico);

-rilascio di enzimi acrosomiali (reazione acrosomiale)

-Penetrazione nella zona pellucida

-Lo spermatozoo lega la membrana plasmatica dell’ovocita

-Fusione tra la membrana plasmatica spermatozoo-membrana plasmatica ovocita

-Reazione corticale dell’ovocita (rilascio di granuli con enzimi che modificano la zona pellucida e

renderla non più fecondabile)

Nelle cellule del cumulo ooforo c’è acido ialuronico, nell’acrosoma alcuni enzimi lo scindono.

Solo la fecondazione fa uscire l’ovulo dallo stallo in seconda divisione meiotica!

ZONA PELLUCIDA (pas)

formata da 4 glicoproteine:

-ZP4: insieme a ZP1 induce reazione acrosomiale;

-ZP3: lega recettori dello spermatozoo (legame specie-specifico);

-ZP2: partecipa a legame spermatozoi;

-ZP1: funzione strutturale che lega catene glicoproteiche della zona pellucida;

Lo spermatozoo lega recettori presenti nella membrana plasmatica dell’ovocita (mediato da una

famiglia di proteine integrali famiglia ADAMs come la fertilina negli spermatozoi, che legano l’integrina

alfa6beta1 nell’ovocita) (fertilina –ADAM alfa e beta o ADAM 1 e 2; ciritestina –ADAM3).

La fertilina beta sembra implicata nel legame spermatozoo-ovocita

La fertilina alfa……

Prima della fecondazione: la zona pellucida è formata da ZP1-2-3-4 e il citoplasma corticale

dell’ovocita è ricco in granuli ricchi di proteiasi;

Dopo la fecondazione: abbiamo la reazione corticale, l’ingresso dello spermatozoo induce esocitosi di

granuli corticali in cui enzimi modificano ZP3 che non viene più riconosciuta da altri spermatozoi

(bloccata la polispermia). La reazione corticale porta alla formazione della MEMBRANA di

FECONDAZIONE (contro la polispermia).

Una volta che lo spermatozoo è entrato, si rompe la membrana nucleare e si decondensano i

cromosomi, si completamento della Meiosi (4h), viene rilasciato il primo globulo polare, abbiamo 2

pronuclei (con corredo materno e paterno). Dopo 12h i pronuclei migrano verso il centro dello zigote e

abbiamo la duplicazione del DNA, dopo 24-30h la membrana dei pronuclei si rompe di nuovo ed inizia

la prima divisione mitotica dello zigote, abbiamo migrazione dei cromosomi sulla piastra metafasica

(siamo sempre nella tuba uterina).

La fusione dei 2 pronuclei porta alla formazione dello ZIGOTE.

La prima divisione dello zigote, porta alla formazione di 2 BLASTOMERI (dopo 30h dalla

fecondazione); dopo la seconda divisione abbiamo 4 blastomeri (40h). IMP: il blastomero aumenta di

cellule ma non di volume, passa da S a M, rimangono sempre confinati nella zona pellucida. Dopo tot

tempo MORULA (tra 12 e 32 cellule) la quale entra nella cavità uterina. Dopo la morula, tra i

blastomeri entra del liquido si forma BLASTOCISTI

COMPATTAZIONE:

Lo zigote si divide già dopo 30 ore,dopo la 3za divisione, avviene la compattazione. La compattazione

consiste nella diminuzione lo spazio tra i blastomeri perché aumentano le giunzioni occludenti ( c’è

ancora la zona pellucida), lo zigote si chiama blastocisti, quando arriva verso le 30 cellule si chiama

morula.

FECONDAZIONE IN VITRO (FIVET):

Casi patologici in cui non si riesce a fecondare l’ovulo (da parte di uomo o donna). Si preleva ovociti

da ovaio (si somministrano farmaci, con ormoni, che fanno ovulare la donna), si prelevano gli

spermatozoi e vengono capacitati in vitrosi feconda in laboratorio e l’embrione viene impiantato

nell’utero.

FECONDAZIONE IN VIVO (GIFT: gamete intra-falloppia Transfer)

Solo in cui pochi spermatozoi o poco mobili..

ICSI: inizione intracitoplasmatica dello spermatozoo

Lo spermatozoo viene iniettato nell’ovocita tramite micromanipolatori, gli embrioni vengono poi messi

nell’utero (quando sono morula).

BIOPSIA EMBRIONALE:

aspirazione di un blastomero da embrione (8 cellule)

BLASTOCISTI:

quando arriva nella cavità uterina viene a formarsi uno spazio ( ricolmo di fluido che deriva

dall’esterno), la cavità blastocistica o BLASTOCELE, scompare anche la zona pellucida (schiusa

della blastocisti, siamo al 5 giorno). Viene a formarmi una struttura simile ad un anello con castone, il

blastocele è circondato da una massa cellulare esterna (trofoblasto) ed internamente troviamo un

ammasso cellulare, l’embrioblasto;

-massa cellulare interna: è l’embrioblasto, da origine ai 3 foglietti embrionali da cui derivano i tessuti

- massa cellulare esterna : è il trofoblasto, da cui origina la componente fetale della placenta

La blastocisti uscirà dalla zona pellucida in quanto, altrimenti, non sarebbe riuscita ad aderire alla

parete.

Blastocisti 6° giorno :

Polo embrionale della blastocisti: area dove si svilupperà l’embrione e dove ha inizia l’IMPIANTO.

L’impianto inizia verso la fine della prima settimana di sviluppo, il trofoblasto aderisce alla mucosa

uterina a livello del POLO EMBRIONALE ed esercita un’azione ISTOLITICA sull’Endometrio. Nel

frattempo le cellule del trofoblasto proliferano e si dividono in: CITOTROFOBLASTO (monostrato

proliferante) ed il SINCIZIOTROFOBLASTO (non proliferante, è la porzione che si infiltra

nell’endometrio erodendolo).

Impianti Anomali:

In zona ovarica, nella tuba (gravidanza extrauterina), nella anse intestinali, in zone anomale dell’utero.

L’embrioblasto, Alla fine della prima settimana, si differenzia in 2 foglietti formando il disco

embrionale, l’Epiblasto (al di sopra si crea la cavità amniotica) e l’ipoblasto(le cui cellule formeranno

uno strato, chiamato membrana di Heuser, la quale delimiterà la cavità esocelomatica che

successivamente diventerà sacco vitellino, chiamato anche vescicola ombelicale primaria). Il

trofoblasto si è differenziato in citotrofoblasto e sinciziotrofoblasto (il quale si accresce e ricopre gran

parte della blastocisti). Ipoblasto ed epiblasto daranno origine all’embrione;

Nell’embrioblasto viene a formarsi uno spazio, questo spazio sarà la cavità amniotica, il quale viene

circondato da cellule amniogeniche per formare l’amnios (sopra l’epiblasto).

Al nono giorno l’impianto è completato, i tessuti materni richiudono la lesione dovuta dall’ingresso

della blastocisti nella mucosa materna (formazione di un tappo di coagulo), nel sinciziotrofoblasto si

formano lacune che saranno riempite del sangue maternostadio lacunare

alla fine della seconda settimana l’impianto è concluso……….

L’endometrio subisce una REAZIONE DECIDUALE:

l’endometrio diventa deciduo, aumenta la permeabilità vascolare, aumenta la capillarizzazione, Si

forma l’area deciduale primitiva che si arricchisce di fibronectina, laminina, entactina e collagene

edema tissutale, le cellule stromali diventano cellule deciduali con funzione trofica (nutrono

l’embrione), verrà eliminato durante il parto. LA reazione deciduale è un meccanismo di difesa per

limitare l’invasione della blastocisti ed è programmata dal progesterone (segreto durante la fase

luteinica del ciclo ovarico). L’embrione si può considerare come un trapianto eterologa (50% di origine

paterna e 50% di origine materna). Esistono meccanismi di tolleranza immunologica durante la

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A.A. 2015-2016
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lauradip di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Embriologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof De Cesaris Paola.