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INTRODUZIONE

Correnti eccito motorie in grado di far muovere passivamente i muscoli.

L’applicazione deve avvenire sempre in associazione con le altre tecniche attive di

cinesiterapia.

È’ ben tollerata dagli animali.

Il paziente deve stare completamente immobile durante tutta la durata del

trattamento.

Essa produce effetti diversi sull’organismo con varie indicazioni cliniche, tra

cui le principali sono quella eccitomotoria, antalgica e quella di veicolazione

dei farmaci :

Eccitomotoria NMES (elettrostimolazione neuromuscolare); MNI o nervo

- periferico

Antalgica (elettrostimolazione nervosa transcutanea); Corrente

TENS

- transcutanea

Veicolare farmaci Ionoforesi (i farmaci hanno polarità negativa o polarità

- positiva e la corrente va verso il polo positivo.

Per quanto riguarda la eccitomotoria, intendiamo utilizzare l’impulso elettrico per

scatenare il potenziale d’azione che va a depolarizzare e quindi a contrarre un

determinato muscolo.

La differenza tra NMES e EMS (elettrostimolazione muscolare), riguardo a questo c’è

stata un enorme confusione nel panorama mondiale, quindi è stato difficile dare delle

condizioni nette, perché si parla di vari tipi di correnti. Per rendere tutto più fluido e

semplice senza scendere ne dettaglio mettiamo tutto in 3 contenitori.

NMES è Neuro Muscolar Elettro Stimulation, EMS Elettrical Mio Stimulations, per

ricordare la differenza … la prima a 4 lettere la seconda ne ha 3, quando ne ha 3 il

muscolo è denervato, si lavora anche su muscoli denervati. Il muscolo denervato, che

è quello che su una lesione spinale grave è in grado di togliere il dolore profondo

oppure una lesione del plesso brachiale che ha rotto l’assone e quindi non c’è

comunicazione tra i due, infatti MNI moto neurone inferiore è un nervo periferico,

quindi o la facciamo su un gruppo muscolare per evocare una contrazione se è

innervato oppure su un gruppo EMS se è denervato.

Si indica con TENS tutte le unità di elettrostimolazione che applicano una

corrente transcutanea. Se l’elettrostimolazione è usata per stimolare un

nervo periferico o un muscolo innervato da un nervo motorio, si parla di

NMES, il tipo di elettrostimolazione più utilizzato che comprende tutte le

applicazioni dell’elettrostimolazione per il potenziamento muscolare, fatta

eccezione per i muscoli denervati.

Oppure possiamo utilizzare, altro contenitore, per una questione antalgica. Andando a

stimolare con la corrente determinate frequenze, andiamo a stimolare o meno le fibre

del dolore e quindi dando una stimolazione anche sensitiva andiamo a chiudere il

cancello del dolore, sempre li arriviamo ma con mezzi differenti. Quindi parliamo di

corrente trans cutanea.

Parliamo invece di veicolare farmaci, ultimo contenitore, come facevamo prima con gli

ultra suoni (sonoforesi) lo facciamo anche con la ionoforesi, che ha sempre lo scopo di

veicolare un farmaco, questa volta per polarità, quindi ci sarà un polo positivo e uno

negativo, un farmaco che sarà o positivo o negativo ( non esistono neutri). Il farmaco

va messo in base alla polarità (c’è una legenda che dice dove metterlo, la corrente va

verso il negativo) e veicolarlo all’interno del corpo. Mi fa male il ginocchio, devo

scegliere dove mettere il farmaco con la giusta polarità nel posto giusto, si

permeabilizzano le membrane per cui viene veicolato proprio in quel punto.

L’elettrostimolazione mediante elettrodi posizionati sulla cute provoca una

depolarizzazione nervosa e quindi si attiva la fibra nervosa che contrae la fibra

muscolare. Con la corrente continua, per esempio altre funzioni, molto più complesse 2

di cui non ho parlato precedentemente e che hanno l’impostazione simile alla

ionoforesi possiamo per esempio stimolare o la ricrescita nervosa di un assone

danneggiato o parzialmente danneggiato (se totalmente danneggiato non può far

nulla) oppure la ricrescita di un callo osseo. Quindi la corrente continua veicola il

farmaco oppure da uno stimolo continuo sulla linea di frattura, sia essa di un assone

sia essa di una frattura ossea, andando a dare quel piccolo solletichino che stimola i

fattori di crescita, quindi aiuta la riparazione dei tessuti. Anodo positivo e catodo

negativo.

NMES : consiste nell’applicazione di uno stimolo elettrico, generato da un apparecchio,

che mediante elettrodi applicati sulla cute, provoca una depolarizzazione nervosa.

L’attivazione della fibra nervosa genera una contrazione muscolare.

TENS : stimolazione elettrica transcutanea del nervo che attraverso il passaggio di una

corrente di bassa frequenza, generata da un apparecchio a pile attraversa la pelle e

agisce sulle fibre nervose sensitive, in modo diverso a seconda della forma d’onda

della corrente, della sua intensità e durata.

Attività antidolorifica. Terapia dei casi neurologici come stimolazione del nervo.

TIPOLOGIE DI CORRENTE IMPIEGATA

Continua di corrente in cui non si modifica ne ampiezza, ne direzione. La

tipo

- più diffusa è quella galvanica, il cui impiego appare limitato alle

tecniche di galvanizzazione e ionoforesi).

(Galvanizzazione costante a bassa frequenza, aumenta il flusso ematico

corrente

>>> azione iperemizzante e antalgica del flusso ematico. Anodo (+) applicato in

zona algica produce una stimolazione delle fibre sensitive quindi una riduzione

della percezione del dolore.

(Ionoforesi Aumento permeabilità membrane cellulari. Utilizzo corrente ionica.

Trasporto di sostanze medicamentose attraverso la superficie della cute. E’ necessario

che la sostanza sia ionizzabile cioè divisibile in particelle cariche e possedere un peso

molecolare basso.

La sostanza deve essere ionizzabile ( fa passare un foglio per far capire meglio …) ci

sono le polarità dei farmaci. I farmaci con polarità positiva vanno diluiti(?)

sull’elettrodo posto sul polo positivo (connessione rossa). Il concetto è: la corrente

permeabilizzare la membrana e veicolare il farmaco.

Per ridurre l’edema è necessaria l’azione di elettrostimolazione a bassa frequenza di

impulsi al secondo (da 5 a 20) ed un impacco freddo locale o bendaggio compressivo.

La bassa frequenza (impulsi da 5 a 20), possiamo fare un impacco freddo compressivo

con applicata una corrente elettrica da 5 a 20, in questo modo ho unito 3 principi per

fare la stessa cosa.

Per pseudoartrosi : stimolazione di osteogenesi; elettrodi applicati su cute in

prossimità della frattura; 20μA di corrente costante. È un alto utilizzo della corrente

continua monofasica. On e rimane on, in determinati Hertz che possiamo usare per

trattare le pseudo artrosi ossia fratture che per motivi vari (che comunque vanno

appurati, se è infettivo non ci vado certo a mettere le mani) non hanno calcificato.

Se ci sono placche si può usare ma con dovute precauzioni. Ma rimaniamo che se c’è

una placca non facciamo nulla. Si può ricorrere anche ad un metodo invasivo,

rappresentato dall’ES diretta con corrente costante.

I PARAMETRI da valutare quando si impiega l’ES sono :

1. Frequenza

2. Durata

3. Ampiezza

4. Forma dell’onda

5. Tempo on/off (acceso / spento)

6. Pendenza/Tempo di salita (tempo di salita/discesa)

7. Polarità Anodo + rosso; Catodo – nero

 3

Frequenza e durata sono modificabili. Il tempo on/off, supponiamo che io voglia usare

un ampiezza di 20 Amper , questi 20 possono essere logati per 10 secondi in maniera

on/off cioè da 0 a 20 immediato (il cane si spaventerebbe) . la pendenza e il tempo di

salita ci danno un numero che è in secondi, in cui vogliamo che questi 20 ipotetitci

milliamper vengano logati, se scriviamo 3 sec. Ramp/amp in 3 secondi verranno logati

e quindi avremo il braccio che fa piano così (?), quindi un reclutamento dolce più

confortevole = niente morso. Polarità è abbastanza semplice.

Frequenza : rappresenta il tempo di oscillazioni al secondo e viene espressa

in impulsi al secondo (PPS) o in Hertz (Hz).

Se è >100 Hz si ha un affaticamento neuromuscolare rapido.

Se è <100 Hz si ha un effetto è antalgico.

La frequenza ottimale per un’ottima risposta muscolare con minimo affaticamento ed

è compresa tra i 20 Hz e gli 80 Hz. Maggiore è la forza contrattile e maggiore sarà

l’affaticamento

La frequenza ottimale è quella che usiamo per il caso specifico, l’apparecchio è

semplice è portatile ha un sacco di peculiarità, quelli che costano meno a meno

settaggi rispetto a quelli che costano di più. Su un cane che viene da un’atrofia, per

una condizione da MNI con il muscolo totalmente andato, che non c’è non posso

andare a farlo faticare perché mi va a fare 4 contrazione e non mi fa la quinta. Quindi

vado a lavorare sugli Hertz, abbiamo detto che sopra i 100 Hz si ha un affaticamento

muscolare rapido quindi dovrò scendere a 80/60. Il muscolo affaticato o va in acido

lattico o non contare più perché se è un problema neurologico perché il neurone è

malandato. Superiore a 100 si può usare per esempio su un Doberman che si è rotto i

legamenti, lo stesso giorno ha fatto l’intervento chirurgico, dopo 2 giorni arriva alla

riabilitazione posso comunque intervenire con i 100 perché è un cane allenato, è

muscoloso è un atleta. Il muscolo deve lavorare altrimenti va giù. Il lavoro attivo è

comunque migliore di quello passivo. Sarebbe importante associare

all’elettrostimolazione un esercizio attivo. La frequenza aumenta la forza contrattile,

maggiore è la frequenza e maggiore è la forza contrattile ma maggiore è anche

l’affaticamento.

Durata : si riferisce alla durata di una fase/impulso che solitamente viene

misurata in microsecondi e può variare tra i 100μs e 400μs. È il tempo che

intercorre dall’inizio della prima fase alla fine dell’ultima fase dell’impulso

ed è il parametro chiave che determina gli effetti della stimolazione.

Durata più corta – stimolo corto es.400μs fibre sensitive

 delle

Durata più lunga – stimolo lungo es.100μs fibre motorie

 delle

Una durata corta stimola maggiormente le fibre sensitive, una durata lunga stimola

maggiormente le fibre motorie. Generalmente gli apparecchi portano da 100 micro

secondi a 400

La durata della fase o dell’impulso, questa è una corrente bifasica (una positiva e una

negativa) quindi ci sarà un punto + un altro – e un punto off che è l’intervallo tra

Dettagli
A.A. 2017-2018
7 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/08 Clinica medica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher consuelo.dantonio081296 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Riabilitazione veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Rasola Michele.