Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LOGICA A RAPPORTO
- INTRODUZIONE: INVERTER CON CARICO RESISTIVO 8.1
- INVERTER CON CARICO N-MOS E DOPPIA ALIMENTAZIONE 8.5
- INVERTER CON CARICO N-MOS CONNESSO A DIODO 8.6
- INVERTER CON CARICO N-MOS AD SVUOTAMENTO 8.8
- INVERTER PSEUDO N-MOS 8.11
- PORTE LOGICHE 8.17
- PROPRIETA DINAMICHE INVERTER CON CARICO RESISTIVO 8.25
- PROPRIETA DINAMICHE INVERTER P-SEUDO N-MOS 8.27
- PROGETTAZIONE INVERTER CON CARICO RESISTIVO 9.1.1
- PROGETTAZIONE INVERTER PSEUDO N-MOS: SOGLIA LOGICA 9.4
- PROGETTAZIONE PORTE LOGICHE 9.15
- VALUTAZIONE DELLE CAPACITA PARASSITE 10.1
Logica a Rapporto
LEZIONE 8 30.03.2015
Lo schema a rapporto è un particolare approccio implementativo che prevede di utilizzare un transistore per realizzare porte logiche quando ancora non si riusciva a costruire su uno stesso circuito integrato. Transistor N-MOS e P-MOS: è una logica che implementa porte logiche e quindi circuiti digitali utilizzando un solo tipo di transistor, come il transistor N-MOS. L'inverter si realizza con un solo transistor N-MOS con il terminale di source S connesso a massa e quello di drain D connesso a VDD tramite un carico che nel più semplice dei casi è un resistore di resistenza R. Come mostrato in FIG.8.1.
A fianco il circuito mostrato in FIG.8.1. Implementa il funzionamento logico dell'inverter come un transistor MOS come: in REGIONE DI INTERDIZIONE o in REGIONE DI TRIODO. Nel primo caso è in interdizione aperta (circuito aperto tra drain D e source S); nel secondo caso è una interruzione chiusa modellata con un resistore di bassa resistenza tra i terminali dei drain D e source S.
RDS = = VDS
μn Cox IDS
Se risulta VIN = VES = 0 V < VT allora il transistor N-MOS M si in REGIONE DI INTERDIZIONE. Sostituendo il transistor il modello elettrico equivalente in regione di interruzione si ottiene il circuito elettrico schematic mostrato in FIG.8.2. Visto che ID = 0 A si ha spegnimento che
VOUT = VDS = VDD - RDS·IDS = VDD (8.2)
Con ciò stiamo verificando il comportamento logico dell'inverter, infatti ad un ingresso basso, VIN = 0 V corrisponde una uscita alta, VOUT = VDD.
Supponiamo adesso che l'ingresso sia alto, VIN = VGS = VDD
Percé viene giocata la condizione VGS > VT,
Assumendo le condizioni in (8.9) - ovvero che il circuito mostrato in FIG.8.5 restituisca anche equivalente a quello mostrato in FIG.8.7 che il resistore in parallelo esista in FIG.8.1.
Sappiamo già che per avere un Vout = VDD < Vt a partire da un VIN = VDD occorre che il transistor N-MOS M1 si trovi in regione da triodo.
Quindi per VIN = VDD la tensione deve avere valore
Vout = Rtriodo,M1VDD Rritorno,M1 lei Rritorno
Quindi per avere Vout - Vt < VTM occorre che venga verificata la condizione
Rtriodo,M2 >> RRit,
come desumibile il circuito mostrato in FIG.8.5 è un invertitore se i transistor M1 ed M2 lavorano entrambi in regione di triodo.
Considerazioni provenienti da condizioni in (8.9) sono possibili il funzionamento del transistor M2 in regione di triodo e potranno che venga fornita al circuito mostrato in FIG.8.5 delle definite alimentazioni; VDD e VGG = VDST ≠ VIN.
In questo si costruisce all'esterno del circuito impiegato un convertitore a capacità commutate in grado di fornire 2 definite alimentazioni. Perché di ogni adesso come esempio l'uso di un convertitore a capacità commutate e per
Il transistore N-MOS M2 su T2 si in regione di saturazione.
Per ottenere Vout = 0,5' * il transistore N-MOS M1 deve essere acceso, in modo da non impedire che appaiano al nodo di uscita. Un mos di carico.
il transistore N-MOS M2 deve essere un comune. la sua impedenza verso
resistenza. implica che deve essere
Itargs, M1 > Lssat. M2
8.19
se Vin = 0V il transistore NMOS M1 è in regione di miroschisa
cari conubiamente per il transistore NMOS M2 è mesoso,
ricerche dei Tacaxe - per apprezzare al nodo di uscita a VDD. Adesso poniamo e - UDSsat = Uds2 = IVTN2I = -IVTN21
T5 + poniamo: UDS2 = VDD / VOH a * ha due per
polipelle tensione anche uscita della ydd il transistore
N-MOS M2 si trova in regione di trusola
Quado per V in = 0v il transistore NMOS M1 è disegno in
regione di intertacci e mentre il transistore NMOS M2 mite e si
in regione di trusola - pertorio di ceco mostrico in
FIG. 8.11 mentre quuescente il peole mostrato in FIG 8.6
dea coselret della Tisecncia du cernota bonsa.
Vout = VDD RTRLOAD M2 IDS1 = VDD
con l’avvento della tecnologia CMOS è stiwio portabile definire nello stesso cirolis mingern transistore N-MMOS e P-MMOS
squaurire queste tecnologie e stiso poinibte si livuppo mi
me principale capire a roppom in cui i cornielli son
dei transistore di tipo P-MOS. delorio legice e soporto
prende il nome di PSEUDO N-MOS
8/10
Supponiamo adesso che oltre due inverter in cascata come mostrato in FIG. 8.22
Il Transistor H2 sarà in regime da tensione
Vin2 = VOL che nell'ipotesi bassa ne risulta:
Vin2 = VOL < VT2, ossia ne risulta:
ΔL = VT2 - VOL > 0
(8.27)
La quantità ΔL = ovviamente a MARGINE DI IMMUNITÀ AL RUMORE BASSO.
Osservando la relazione in (8.27) risulta che
era tanto più piccola è la tensione bassa
VOL. Tanto più piccolo < il margine di immunità
al rumore basso, tanto migliore è l’inverter.
Se per esempio, i transistor HDS sono caratterizzati da una tensione di
soglia VT = 1V, e ponendo una tensione di uscita VOL = 1V
si avrebbe un inverter con margine di immunità al rumore basso
nullo: ΔL = 1V - 1V = 0.
Quindi, si deve soddisfare la cadenzale in (8.28):
RLG >> RDR
(8.28)
non solo per garantire il corretto funzionamento logico dell’inverter
ma anche per ridurre il rumore allo zero logico dell’inverter. Infatti
si vede che (8.28) si ottiene VOL << VT e quindi ΔL >>> 0.
Se viene verificata la condizione in (8.28) ci sono delle
implicazioni anche in tema di funzionamento dinamico delle
porte.
Per convincersi di ciò consideriamo l’inverter mostrato in FIG.
8.23 dove il condensatore C indica in prima approssimazione
l’ingresso di un secondo inverter.
8.15
Porta Logica NAND
FIG. 8.32
Si realizza la porta logica AND mettendo in cascata una porta logica NAND e un INVERTER come mostrato in
FIG. 8.33
Ovviamente il concetto si può realizzare nel diverso modo già precedentemente
8.20
Comportiamo allora il circuito RC mostrato in Fig. 8.43. Praticamente la tensione di uscita può essere una replica di Vin:
RLD ⋅ IL + Vout(t) = VDD
RLD ⋅ CL d/dt Vout(t) + Vout(t) = VDD
d/dt Vout(t) + 1/RLD CL Vout(t) = 1/RLD CL VDD
Da quest’ultima relazione si trova
t
Vout(t) = K l t/RLD CL + VDD (8.36)
Imponendo le condizione iniziale Vout(0) = VOL, quest’ultima relazione consente di calcolare il valore di K:
VOL = K l 0 + VDD
si ha quindi che
K = VOL - VDD (8.37)
Sostituendo (8.37) in (8.36) si muove quindi che
Vout(t) = (VOL - VDD) l -t/RLD CL + VDD (8.38)
Per ottenere il tempo di salita tR occorre a questa funzione in verso da (8.38), ossia occorre imporre la variabile temp in funzione della tensione di uscita Vout e domenicale dal per-tR vale Vout = VOH: