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COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO :
CuSO viene usato come antisettico per uso oftalmico in soluzioni diluite ( provoca
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l’inattivazione di enzimi sulfidrilici batterici ) , utilizzato anche come
coadiuvante antianemico ; a dosi elevate per os forte emetico .
Bismuto : Bi
Ha numero atomico 83 fa parte del gruppo numero 15 ed appartiene al
periodo 6 del blocco p ; i numeri di ossidazione più conosciuti sono +3 e +5 (
quest’ultimo è meno ravvisabile nei composti in tale caso però è un forte
ossidante ) e fonde intorno ai 270 gradi . Peso molecolare circa 208 ,
elettronegatività = 2.02 elettroni di valenza = 5 , alcuni isotopi presentano
decadimento alfa .
Il bismuto è attaccato dagli acidi ossidanti che formano i Sali di bismuto (III) .
L’ossido di bismuto ha proprietà leggermente basiche è di colore giallo e può
generarsi dopo aver trattato il metallo con una corrente di aria calda che lo ossida .
Trattando soluzioni di sali solubili di bismuto (III) con ammoniaca o idrossidi può essere
precipitato il bismuto come idrossido gelatinoso , analogamente all’ossido ha
deboli proprietà basiche e si scioglie negli acidi ; i sali di bismuto (III) solubili a
ph acidi , precipitano in acqua sotto forma di sali basici similmente
all’antimonio .
Dalle soluzioni di nitrato di bismuto (III) per trattamento con soluzione di
carbonato di ammonio precipita il carbonato basico di bismuto [ (BiO) CO ] , che
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ha proprietà antiacide e si usa come tale a scopo medico per ridurre l’acidità
gastrica infatti ricopre la mucosa senza essere assorbito .
I composti di bismuto pentavalente sono difficili da ottenere poiché è un
fortissimo ossidante . Tuttavia si può ottenere del triossobismutato (V) di sodio
NaBiO aggiungendo una soluzione di sodio ipoclorito a una sospensione alcalina di
3
idrossido di bismuto ; questo composto è in grado di ossidare i composti del
manganese ad acido permanganico .
Il bismuto come precedentemente menzionato viene ricercato nel secondo gruppo
analitico in particolare nel sottogruppo dei solfossidi , insieme a mercurio , rame
,piombo . Infatti il solfuro di questi elementi rimangono precipitati in soluzione in
seguito al trattamento con solfuro di ammonio al 20% del precipitato ottenuto
trattando la soluzione cloridrica ph 2 tamponata con acetato di ammonio con
solfuro (tioacetammide o altri derivati che danno solfuri in soluzione) . Quindi il
precipitato viene trattato con acido nitrico 6M a bagnomaria che li solubilizza , in
seguito vengono trattati con ammoniaca 6M e si forma un precipitato bianco di
idrossidi di piombo e bismuto a questo punto trattando il precipitato con acido
solforico 2M il bismuto torna in soluzione mentre rimane precipitato il piombo . Il
bismuto trivalente a questo punto si riconosce acidificando la soluzione con acido
cloridrico e trattando la stessa soluzione con potassio ioduro che provoca la
formazione di un precipitato nero di triioduro di bismuto che si solubilizza in
eccesso di ioduro dando origine ad un complesso di colore rosso arancio di
tetraiodo bismutato (III) .
3+ 4+
Bi + 3NH + 3 H O Bi(OH) + 3 NH
3 2 3 da
3- - 62-
Bi(OH) + 3 [Sn(OH) ] + 3 OH Bi + [Sn(OH) ]
3 (s)
idrossistannito alcalino ottenuto tramite reazione tra idrossido di sodio 0.5N
e cloruro di stagno (II) a ph = 14
Bi(OH) + 3 H SO Bi (SO ) + 6 H O acido solforico diluito 2M
3 2 4 2 4 3 2
3+ - - 4-
Bi + 3 I BiI + I BiI complesso di colore
3(s)
rosso-- arancio .
PROPRIETà PATOLOGICHE E COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO :
L’intossicazione da bismuto si manifesta in modo simile a quella da piombo
(saturnismo ) , ovvero con diminuzione appetito , diarrea , febbre , orletto gengivale
nero per la formazione di bismuto metallico e Bi S , sintomi accompagnati talvolta da
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disfunzioni renali .
Composti di interesse farmaceutico :
Già è stato menzionato il carbonato basico di bismuto per uso anti acido via os [
(BiO) CO ]; il bismuto nitrato basico è usato come anti--colitico è
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disinfettante intestinale , anche esso ha proprietà anti acide ,adsorbenti e
protettive delle mucose . Infatti questi due composti sono utili nel trattamento
dell’ulcera peptica causata da Helycobacter pylori a causa dell’azione anti—
batterica dovuta al catione bivalente bismuto dovuta sia all’inattivazione di
alcuni enzimi sulfidrilici batterici ( es. ureasi ) sia per la stimolazione indiretta
della produzione di anticorpi . Comunque non viene più usato come anti acido a
causa della sua tossicità , un eccesso nell’uso può provocare sonnolenza , disturbi
mentali , agitazione .Veniva usato in alcune preparazioni contro la sifilide e in
alcune supposte e preparati anti diarroici ; il bismuto ostacola l’assorbimento
dello Zn.
Stagno : Sn
Lo stagno ha numero atomico 50 si trova nel gruppo 14 del blocco p al
periodo numero 5 , in genere si trova nello stato di ossidazione +4 ma lo si
trova anche come +2 in numerosi composti , fonde intorno ai 230 gradi ha un
peso molecolare intorno a 118 ; elettronegatività : 1.96 , elettroni di valenza
: 4
Viene sciolto dagli acidi forti che lo ossidano a catione stannoso (II) , i composti di
stagno (II) vengono ossidati dall’ossigeno dell’aria e da altri composti
ossidanti a composti di stagno (IV) stannici .
In presenza di stagno metallico il catione bivalente è quello più stabile , gli
acidi organici e l’aria contenente ossigeno a temperatura ambiente non attaccano
direttamente il metallo mentre gli alogenuri in particolare cloro e bromo lo
attaccano anche a freddo .
Anche gli alcali forti a caldo attaccano direttamente il matallo formando gli
esaidrossostannati (IV)
L’acido nitrico concentrato lo attacca vivacemente formando un idrato del diossido
di stagno detto acido metastannico .
La formazione di un complesso molto stabile con l’ossalato è sfruttato nella
separazione dall’antimonio al secondo gruppo …
2- + -
SnCl + 3 H C O Sn(C O ) + 6 H + 4 Cl
4 2 2 4 2 4
Il composto più noto dello stagno (II) è il cloruro stannoso che si forma anidro per
reazione di cloruro di idrogeno gassoso a contatto diretto con il metallo, idrato per
azione di acido cloridrico . Il carattere ionico di questo composto è scarso da questo
deriva il relativamente basso punto di fusione (243) ; in acqua viene dissociato
idratandosi e in eccesso di acido cloridrico forma , stabilizzando il composto , l’acido
tetracloro stannico (II). Questo composto in oltre viene usato come riducente
nei laboratori di chimica organica.
Verso un pH meno acido forma l’idrossido di stagno (II) di colore bianco e
anfotero poco solubile in acqua . In eccesso di alcali dà origine al composto
solubile tetraidrossostannato (II).
Lo stagno viene ricercato al secondo gruppo della sistematica dei cationi e viene
precipitato come solfuro sia con numero di ossidazione 2+ , di colore nero ,
che 4+ di colore giallo ; entrambi vengono precipitati ad un Ph di circa 2 e sono
molto poco solubili in acqua . Quando il precipitato viene trattato con polisolfuro di
ammonio per la suddivisione nei due sottogruppi lo stagno in entrambi le sue forme si
solubilizza formando il tritiostannato comportandosi in modo simile agli altri
elementi del sottogruppo dei solfuri acidi ovvero antimonio (stati ossidazione 3 e 5) ,
arsenico (stati di ossidazione 3 e 5) che ripassano in soluzione come tioarseniti e
tioantimoniti . Quindi si tratta la soluzione separata dal precipitato con acido
cloridrico 6M con la conseguente eliminazione di acido solfidrico . In seguito si
suddividono due aliquote in una delle quali verrà ricercato lo stagno mentre nella
seconda l’antimonio e l’arsenico ; il primo passo è aggiungere del ferro in polvere
per ridurre tutto lo stagno +4 a stagno (II) in seguito si centrifuga e si preleva il
sopranatante , quindi si tratta con ammoniaca 2 M con la seguente precipitazione di
idrossido di stagno (II) ; altrimenti un secondo metodo è quello di aggiungere
salda d’amido e una soluzione di I /KI della quale si assisterà ad una
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decolorazione . Per riconoscere lo stagno lo si può ridurre a stagno metallico con vari
reagenti ad esempio con una punta di spatola di polvere di Zn ; oppure
trattando una soluzione di clorurio mercurico con cloruro stannoso che porta
alla precipitazione di calomelano bianco che in eccesso di cloruro stannoso porta il
mercurio a precipitare come metallo .
SnCl + 2 HgCl SnCl + Hg Cl
2 2 4 2 2
Hg Cl + SnCl 2 Hg + SnCl
2 2 2 4
4+ 2+
Sn + 2 Zn Sn + 2 Zn E = - 0.76 viene sfruttata insieme
alla semi--reazione dell’antimonio .
PROPRIETà PATOLOGICHE E COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO :
L’intossicazione può essere sia acuta che cronica in quella acuta si ha encefalopatia
ed edema cerebrale mentre in quella cornica generalmente i sintomi sono mal
di testa e disturbi visivi ; il meccanismo attraverso il quale si manifestano le
proprietà tossiche si pensa sia ascrivibile al disaccoppiamento della
fosforilazione ossidativa al livello della membrana mitocondriale con
conseguente inibizione della produzione di ATP e della respirazione cellulare .
Lo stagno è uno dei microelementi essenziali ( 2 mg al giorno ) , la sua necessità nel
metabolismo dell’organismo è dovuta alla sua coppia ossido riduttiva che sembra
interagire con la riboflavine B , e quindi con flavoenzimi ossidoriduttivi di catena
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di trasporto elettronico mitocondriale .
I composti di uso farmaceutico sono principalmente due : lo stagno metallico
usato in alcuni preparati come anti acne e anti—foruncolitico in dermatologia per
uso esterno ; mentre l’ossido di stagno (IV) viene usato sia come antiacne per uso
esterno che come anti settico intestinale per os attivo contro infezioni intestinali
da stafilococco non essendo assorbito dalla parete intestinale svolge una funzione
antisettica locale.
L’antimonio : Sb
Il numero atomico è 51 appartiene al 15 gruppo del blocco p e si trova al
periodo 5 , può assumere tre diversi numeri di ossidazione tra i quali : -3, +3
e +5 , dove il secondo e l’ultimo sono maggiormente rappresentati in diversi
composti . Il peso molecolare è circa 121 e il punto di fusione si trova intorno
630 gradi . Elettronegatività : 2.05 Elettroni di valenza : 5
Bruciato in difetto di aria forma l’ossido di antimonio Sb O che è un ossido
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anfotero pochissimo solubile in acqua e solubile in basi per formazione di
idrossoantimonati (III) e in acidi per formazione del catione trivalente .
I Sali di antimonio tre sono composti ionici con la presenza del catione trivalente .
L’