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Economia mondiale - Appunti lezione  15 Pag. 1
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CAMBI FISSI

Presenza di possibili meccanismi autoregolatori potrebbero aiutare senza interventi a tornare verso il

cambio difeso. Quando c’è un eccesso di domanda di valuta estera, la bc interviene vendendo valuta,

ritirando così base monetaria e facendo alzare i tassi di interesse; questo attira capitali e quindi aumenta

l’offerta di moneta, ma dall’altra parte un aumento degli interessi, via funzione degli investimenti, rallenta il

livello di attività produttiva e quindi le importazioni e la domanda di valuta.

Altri aspetti che possono riguardare il sistema a cambi fissi possono essere quelli di segno opposto legati al

mercato e quindi di spinte destabilizzanti.

Se tale situazione viene percepita come destinata a ripetersi con una successione preoccupante, anche i

mercati riescono a captarla, interpretandola come la dimostrazione di una perdita di competitività del

paese, oppure perché la bc è intervenuta dovendo impiegare una certa quantità di riserve di valuta estera o

il livello attuale di riserve valutarie è diminuito.

Se gli operatori pensano che tali dinamiche siano persistenti, arriveranno a conclusioni che se non

contrastate, potrebbero portare ad una decisione di svalutare il cambio. Perciò è probabile che si inneschino

dei meccanismi destabilizzanti legati a queste aspettative.

Esempio:

Un importatore ha ricevuto una fornitura che deve pagare a 3 mesi. Se sul mercato dei cambi dovesse

diffondersi il timore che la moneta nazionale sarà svalutata, rendendo così più caro comprare valuta estera,

esso cercherà di saldare il debito subito. Questo provoca sulla curva di domanda di valuta di una traslazione

verso l’alto verso destra della curva, in quanto ci sarà una maggior domanda di valuta oggi data degli

importatori che vogliono pagare prima i loro debiti. Viceversa, un esportatore che ha un credito in valuta e

che potrebbe convertire oggi, sa che se converte oggi lo converte al vecchio cambio, aspettando un po’ di

tempo lo potrà convertire ricevendo più valuta nazionale (si tiene la sua valuta estera e non la converte

subito). Quindi non apporta questa quantità di moneta in maniera immediata sul mercato, se la

svalutazione non avviene invece non perde nulla e non guadagna nulla in termini di cambi.

Queste scelte legate alle aspettative si chiamano leads and legs.

Leads: anticipati degli importatori che pagano i propri debiti prima del tempo

Legs: ritardi legati alla conversione per una ragione simmetrica ai leads, anche se meno stringenti.

Accanto a queste due figure che fanno piccole speculazioni e dunque derivanti da una transazione reale, si

possono affiancare gli speculatori puri, cioè quelli che vanno sul mercato acquistando oggi valuta estera al

prezzo difeso con la speranza di rivenderla in futuro ad un prezzo più elevato, se nel frattempo ci sarà stata

una svalutazione. Tali operazioni portano oggi ad un aumento di domanda di valuta. Se la situazione è

compromessa e quindi la probabilità di svalutazione è prossima a 1, fare una scommessa del genere porterà

a monetizzare un capital gain, chi invece ha sbagliato non perderà molto (eventualmente solo una piccola

parte di interessi).

Questi comportamenti, che sono liberi, vanno a totale danno del lavoro svolto dalla banca centrale in

quanto prima sussisteva uno squilibrio tra domanda e offerta, rappresentato dal segmento più corto. Dopo

il leads and lags la bc dovrà spendere riserve per un quantitativo molto maggiore, portando ad uno

squilibrio ancora maggiore. Questo meccanismo di aspettative fa sì che nei momenti delicati la bc (che

difende il cambio) si trovi quasi indifeso, in balia di soggetti che speculano non rischiando quasi nulla. I

correttivi a tali problematiche verranno analizzati in seguito.

Squilibrio permanente tra domanda e offerta la bc non ha molta voglia di svalutare il cambio e quindi

perviene ad altre soluzioni dal punto di vista analitico o si svaluta (alzando asticella) o si cerca di spingere

verso il basso la domanda di valuta e verso destra l’offerta di moneta.

Ma come si fa a fare ciò? Si può decidere autonomamente di alzare i tassi di interesse, attivando il

meccanismo descritto in precedenza. Un aumento dei tassi di interesse può funzionare (anche se sempre

sgradito) ma può essere un’arma a doppio taglio, in quanto fa spuntare di nuovo i meccanismi delle

aspettative se l’aumento non è tempestivo ma è ritardato. I mercati lo leggeranno dunque come un segno

implicito di una situazione grave, facendo esplodere la situazione.

La seconda alternativa è quella di un inasprimento fiscale oppure di provvedimenti che limitino gli acquisti

(es. rendere più difficile l’acquisto a rate), facendo diminuire il reddito disponibile delle famiglie, con

rallentamento dell’attività produttiva, diminuzione delle importazioni, ecc., favorendo però l’equilibrio dei

cambi.

Un’altra osservazione può essere quella che riguarda la svalutazione/rivalutazione dei cambi fissi, quindi

quando si svaluta occorre più unità di valuta nazionale per valuta estera, viceversa per la rivalutazione

occorrono meno unità di valuta nazionale per unità di valuta estera. Tali situazioni si prospettano in

presenza di uno squilibrio sui mercati valutari, dove svalutazione significa alzare l’asticella e dire il cambio

difeso sarà più elevato, mentre la rivalutazione è la decisione opposta, consiste nell’abbassare l’asticella,

cercando di arrivare ad un cambio che porti all’equilibrio in quel periodo. Svalutazione non è sinonimo di

inflazione, anche se intercorrono alcune relazioni tra loro che portano a intravedere influenze che si

possono avere l’una sull’altra.

Svalutazione Rivalutazione

1° Ipotesi: SVALUTAZIONE PUÒ PROVOCARE INFLAZIONE

Bisogna chiedersi facendo un ragionamento aggregato, di quello che produciamo quanto viene acquistato

all’estero e quindi risente dell’eventuale rincaro del cambio? Questo è alla base della composizione del

costo e quindi dell’incidenza del costo per acquistare il bene importato sui costi totali che trova o non trova

giustificazione sull’inflazione

Considerando il conto econ. Ris. Imp. di un paese

Dettagli
A.A. 2013-2014
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Diletta.Macario di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia mondiale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Battistini Roberto.