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ESI – ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY INDEX
Si tratta di un indice che viene utilizzato per misurare il progresso verso la sostenibilità di un
Paese e per identificare quali siano i drivers per la sostenibilità ambientale. Contiene 21 indicatori
classificati in 5 categorie tematiche. Gli indicatori delle diverse categorie sono mediati per arrivare
ad un unico indice.
HDI – HUMAN DEVELOPMENT INDEX
Misura il progresso sulla base di fattori economici e sociali e si basa su tre parametri:
longevità, espressa dalla speranza di vita, livello di istruzione e PIL reale pro-capite. È stato
utilizzato per valutare la qualità della vita nei paesi. La scala dell’indice è in millesimi decrescente
da 1 a 0. L’Italia è 26esima con 0.872.
ISEW – INDEX OF SUSTAINABLE ECONOMIC WELFARE
L’ISEW apporta allo schema su cui si basa il calcolo del PIL delle correzioni come ad
esempio sottraendo I costi sociali derivanti dall’inquinamento dell’aria e dell’acqua; i danni
ambientali; il deterioramento delle risorse. È utile per determinare un indice alternativo utile a
comprendere il ruolo della piattaforma ambientale e la sfera sociale.
MODULO DI SCIENZE MERCEOLOGICHE – ENERGIA
CLASSIFICAZIONE DELLE RISORSE
Il sistema di classificazione di McKelvey distingue tra:
Risorse: depositi ancora non scoperti o il cui sfruttamento non è ancora realizzabile
(estrazione non fattibile perché impedita da problemi di natura tecnica o economica)
Riserve: tutti i depositi identificati sul piano geologico che possono essere
economicamente sfruttati; suddivise in risorse provate, probabili e possibili sulla base
delle certezza geologica.
Le risorse vengono rivalutate alla luce delle nuove conoscenze in campo geologico, del progresso
scientifico e tecnico e del mutamento delle condizioni economico-politiche.
Le risorse sono classificabili in base a:
• Caratteristiche geologiche o fisico-chimiche;
• Convenienza finanziaria basata sui costi di estrazione e di commercializzazione in un dato
momento temporale.
FONTE DI ENERGIA
È un sistema o una sostanza in grado di trasformare e rendere disponibile in quantità e con
caratteristiche adatte all’utilizzazione da parte dell’uomo.
• Fonte primaria: si trova in natura in quanto tale, ad esempio l’energia cinetica associata ad
una massa d’acqua, l’energia radiante associata al sole;
• Fonte secondaria: se l’energia deriva da un processo di trasformazione (es. elettricità).
• Fonti esauribili: esistono in quantità finita e non sono ricostituibili se riferite ad un tempo
basato su una scala umana.
• Fonti rinnovabili: legno, residui vegetali, acque fluenti, sole, vento ecc.
CONSIDERAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DELLE FONTI DI ENERGIA
• Quantità specifica dell’energia contenuta nella fonte
Quantità di energia contenuta in un peso unitario di materiale
o
• Attitudine della fonte di subire trasformazioni in altre fonti
Dipende dalle caratteristiche della fonte e delle “macchine” impiegate per effettuare
o la trasformazione; si valuta pertanto il rendimento, dato dal rapporto tra l’energia
che si ottiene nella forma desiderata e quella consumata (si tratta di un parametro
molto importante perché la maggior parte delle fonti di energia disponibili vengono
utilizzate dopo essere state trasformate).
CONSUMI DI ENERGIA
• Le fonti di energia possono essere sfruttate direttamente od indirettamente (cioè
trasformate in altra fonte di energia).
• I consumi di energia dipendono da:
Tipo di produzione: mix di attività produttive
o Livello di sviluppo tecnologico: scelta dei processi e livello di innovazione
o Consumi energetici in attività non direttamente produttive
o
IL BILANCIO ENERGETICO
Ripartizione tra le diverse fonti primarie dei consumi energetici, a livello mondiale, di aree
geografiche, o di singoli paesi.
Per l’Italia, l’elevata quota di importazioni energetiche rende particolarmente importante il problema
della sicurezza degli approvvigionamenti.
In Italia la quota di energia nucleare non esiste dal 1985. Dalla crisi i consumi di energia si sono
ridotti a causa della minore produzione però la quota di energia rinnovabile prodotta è aumentata
negli ultimi per ridurre la forte dipendenza energetica. L’Italia continua a dipendere molto per
quanto riguarda il gas vedi grafico a torta.
LE FONTI TRADIZIONALI DI ENERGIA: carbone, petrolio e gas naturale.
PETROLIO: È una miscela di idrocarburi – carbonio e idrogeno. Nasce da organismi
animali e vegetali depositati sul fondo e mescolati con l’argilla presente. Dopo reazioni chimiche
che durano millenni si formano gli idrocarburi.
FONTI ALTERNATIVE: NUCLEARE
Nei combustibili nucleari l’energia termica si forma da trasformazioni che avvengono
all’interno del nucleo dell’atomo. Tale processo avviene per opera di neutroni che provocano la
rottura del nucleo (fissione) e la liberazione di nuovi neutroni provocando una reazione a catena.
L’energia termina si produce in un reattore che è isolato dall’ambiente esterno; tale energia viene
utilizzata per la produzione di vapore. Il vapore ottenuto viene sfruttato nelle centrali
termoelettriche.
FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI
Vengono sfruttate perché sono rinnovabili rispetto alle fonti tradizionali esauribili e perché
causano un minore impatto ambientale.
ENERGIA IDRAULICA
È già da tempo utilizzata tramite le centrali idroelettriche che trasformano l’energia idraulica
dell’acqua in energia elettrica. L’energia meccanica si trasforma in energia elettrica grazie al
collegamento fra la turbina ed un generatore di corrente. Oggi sfrutta soprattutto il mini
idroelettrico.
ENERGIA GEOTERMICA
L’energia geotermica deriva per la maggior parte dal calore originale di formazione del
pianeta. Lo sfruttamento avviene utilizzando il calore endogeno della terra attraverso l’impiego di
acqua e/o vapore caldi. Ha un ridotto impatto ambientale e costi concorrenziali rispetto agli impianti
termici tradizionali.
ENERGIA EOLICA
L’energia del vento è sfruttata dall’uomo da millenni (mulini a vento, navigazione a vela).
Oggi viene utilizzata fondamentalmente per la produzione di elettricità. È composto un impianto
eolico da una “torre” tubolare o traliccio. L’energia del vento subisce due trasformazioni: l’energia
cinetica del vento viene trasformata in energia meccanica; l’energia meccanica viene trasformata
in energia elettrica.
BIOMASSE
Sostanza di origine vegetale o animale da cui si può ricavare energia. Tutti i materiali
organici, esclusi i fossili, provenienti da organismi viventi. Fonte rinnovabile che non comporta
l’aumento di CO L’energia racchiusa dalle biomasse può essere sfruttata direttamente attraverso
2.
la combustione per la produzione di energia termica e per la produzione di energia elettrica.
BIOGAS
Gas che si ottiene dalla fermentazione anaerobica di materiale organico. Può essere
utilizzato come combustibile per la produzione di energia elettrica.
ENERGIA SOLARE
SOLARE FOTOVOLTAICO: l’energia del sole viene sfruttata per produrre energia elettrica
attraverso l’effetto fotovoltaico che si realizza attraverso la cella fotovoltaica.
SOLARE TERMICO: l’energia del sole può essere concentrata attraverso dei mezzi ottici e
può essere trasformata in energia elettrica grazie ad un collettore solare.
L’Italia è uno dei paesi a maggiore efficienza energetica tra i paesi industrializzati.
Per la gestione dell’energia a livello nazionale si hanno:
Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica 2014
Strategia Energetica Nazionale 2013
MODULO SCIENZE MERCEOLOGICHE – GESTIONE DEI PROCESSI
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE
“Analisi ambientale: un’esauriente analisi iniziale degli aspetti, degli impatti e delle
prestazioni ambientali connessi alle attività, ai prodotti o ai servizi di un’organizzazione
(Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, Reg. EMAS 1221/2009, art.2 punto 9)
L’analisi ambientale è il primo passaggio per ogni iniziativa di gestione ambientale da
parte di un’impresa: permette di ottenere un quadro reale delle prestazioni aziendali,
sulle quali stabilire e misurare obiettivi ed analizzare eventuali problematiche
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI (Reg. EMAS 1221/2009, art.2 punto 9)
• Obblighi normativi e limiti previsti dalle autorizzazioni;
• Emissioni in atmosfera
• Scarichi nelle acque
• Produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento di rifiuti solidi e altri tipi di rifiuti, in
particolare di quelli pericolosi
• Uso e contaminazione del suolo
• Uso di risorse naturali e di materie prime
• Uso di additivi
• Rischi di incidenti ambientali e impatti ambientali che derivano o possono derivare a
seguito di incidenti e possibili situazioni d’emergenza
ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI (Reg. EMAS 1221/2009, art.2 punto 9)
• ASPETTI LEGATI AL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO (PROGETTAZIONE, SVILUPPO,
IMBALLAGGIO, TRASPORTO. USO EE recupero/smaltimento rifiuti)
• Investimenti di capitale, concessione di prestiti e servizi assicurativi
• Nuovi mercati
• Scelta e composizione dei servizi (ad esempio trasporto o servizi di ristorazione)
• Decisione amministrative e di programmazione
• Assortimento dei prodotti
• Prestazioni e pratiche ambientali degli appaltatori e fornitori
INDICATORI CHIAVE DA INSERIRE NELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE (Reg. EMAS
1221/2009)
• Gli indicatori sono dati da un rapporto tra:
Un fattore A al numeratore che riporta il consumo/impatto totale annuo in un campo
o definito
Un fattor B come denominatore che indica la produzione totale annua
o dell’organizzazione; è uguale per tutti i settori, ma deve essere adeguato ai diversi
tipi di organizzazione. Sarà differenziato a seconda che l’organizzazione operi nel
settore industria o nell’amministrazione/servizi
Nel primo caso, B è dato dal valore aggiunto totale annuo lordo (espresso in Milioni
o di euro), o dalla produzione fisica totale annua (dato in tonnellate). Se si tratta di
piccole imprese, B può essere rappresentato dal n. di addetti o dal fatturato totale
annuo. Se si tratta di un’impresa di servizi o di un’amministrazione, B si riferisce alla
dimensione dell’organizzazione espressa in n. di addetti.
La dichiarazione ambientale è composta sia da un aspetto quantitativo sia da un aspetto
qualitativo.
RAPPORTI AMBIENTALI
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
Per termini, condizioni e privacy, visita la relativa pagina.