Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 49
Economia mondiale Appunti Pag. 1 Economia mondiale Appunti Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia mondiale Appunti Pag. 46
1 su 49
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ESI – ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY INDEX

Si tratta di un indice che viene utilizzato per misurare il progresso verso la sostenibilità di un

Paese e per identificare quali siano i drivers per la sostenibilità ambientale. Contiene 21 indicatori

classificati in 5 categorie tematiche. Gli indicatori delle diverse categorie sono mediati per arrivare

ad un unico indice.

HDI – HUMAN DEVELOPMENT INDEX

Misura il progresso sulla base di fattori economici e sociali e si basa su tre parametri:

longevità, espressa dalla speranza di vita, livello di istruzione e PIL reale pro-capite. È stato

utilizzato per valutare la qualità della vita nei paesi. La scala dell’indice è in millesimi decrescente

da 1 a 0. L’Italia è 26esima con 0.872.

ISEW – INDEX OF SUSTAINABLE ECONOMIC WELFARE

L’ISEW apporta allo schema su cui si basa il calcolo del PIL delle correzioni come ad

esempio sottraendo I costi sociali derivanti dall’inquinamento dell’aria e dell’acqua; i danni

ambientali; il deterioramento delle risorse. È utile per determinare un indice alternativo utile a

comprendere il ruolo della piattaforma ambientale e la sfera sociale.

MODULO DI SCIENZE MERCEOLOGICHE – ENERGIA

CLASSIFICAZIONE DELLE RISORSE

Il sistema di classificazione di McKelvey distingue tra:

Risorse: depositi ancora non scoperti o il cui sfruttamento non è ancora realizzabile

 (estrazione non fattibile perché impedita da problemi di natura tecnica o economica)

Riserve: tutti i depositi identificati sul piano geologico che possono essere

 economicamente sfruttati; suddivise in risorse provate, probabili e possibili sulla base

delle certezza geologica.

Le risorse vengono rivalutate alla luce delle nuove conoscenze in campo geologico, del progresso

scientifico e tecnico e del mutamento delle condizioni economico-politiche.

Le risorse sono classificabili in base a:

• Caratteristiche geologiche o fisico-chimiche;

• Convenienza finanziaria basata sui costi di estrazione e di commercializzazione in un dato

momento temporale.

FONTE DI ENERGIA

È un sistema o una sostanza in grado di trasformare e rendere disponibile in quantità e con

caratteristiche adatte all’utilizzazione da parte dell’uomo.

• Fonte primaria: si trova in natura in quanto tale, ad esempio l’energia cinetica associata ad

una massa d’acqua, l’energia radiante associata al sole;

• Fonte secondaria: se l’energia deriva da un processo di trasformazione (es. elettricità).

• Fonti esauribili: esistono in quantità finita e non sono ricostituibili se riferite ad un tempo

basato su una scala umana.

• Fonti rinnovabili: legno, residui vegetali, acque fluenti, sole, vento ecc.

CONSIDERAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DELLE FONTI DI ENERGIA

• Quantità specifica dell’energia contenuta nella fonte

Quantità di energia contenuta in un peso unitario di materiale

o

• Attitudine della fonte di subire trasformazioni in altre fonti

Dipende dalle caratteristiche della fonte e delle “macchine” impiegate per effettuare

o la trasformazione; si valuta pertanto il rendimento, dato dal rapporto tra l’energia

che si ottiene nella forma desiderata e quella consumata (si tratta di un parametro

molto importante perché la maggior parte delle fonti di energia disponibili vengono

utilizzate dopo essere state trasformate).

CONSUMI DI ENERGIA

• Le fonti di energia possono essere sfruttate direttamente od indirettamente (cioè

trasformate in altra fonte di energia).

• I consumi di energia dipendono da:

Tipo di produzione: mix di attività produttive

o Livello di sviluppo tecnologico: scelta dei processi e livello di innovazione

o Consumi energetici in attività non direttamente produttive

o

IL BILANCIO ENERGETICO

Ripartizione tra le diverse fonti primarie dei consumi energetici, a livello mondiale, di aree

geografiche, o di singoli paesi.

Per l’Italia, l’elevata quota di importazioni energetiche rende particolarmente importante il problema

della sicurezza degli approvvigionamenti.

In Italia la quota di energia nucleare non esiste dal 1985. Dalla crisi i consumi di energia si sono

ridotti a causa della minore produzione però la quota di energia rinnovabile prodotta è aumentata

negli ultimi per ridurre la forte dipendenza energetica. L’Italia continua a dipendere molto per

quanto riguarda il gas vedi grafico a torta.

LE FONTI TRADIZIONALI DI ENERGIA: carbone, petrolio e gas naturale.

PETROLIO: È una miscela di idrocarburi – carbonio e idrogeno. Nasce da organismi

animali e vegetali depositati sul fondo e mescolati con l’argilla presente. Dopo reazioni chimiche

che durano millenni si formano gli idrocarburi.

FONTI ALTERNATIVE: NUCLEARE

Nei combustibili nucleari l’energia termica si forma da trasformazioni che avvengono

all’interno del nucleo dell’atomo. Tale processo avviene per opera di neutroni che provocano la

rottura del nucleo (fissione) e la liberazione di nuovi neutroni provocando una reazione a catena.

L’energia termina si produce in un reattore che è isolato dall’ambiente esterno; tale energia viene

utilizzata per la produzione di vapore. Il vapore ottenuto viene sfruttato nelle centrali

termoelettriche.

FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI

Vengono sfruttate perché sono rinnovabili rispetto alle fonti tradizionali esauribili e perché

causano un minore impatto ambientale.

ENERGIA IDRAULICA

È già da tempo utilizzata tramite le centrali idroelettriche che trasformano l’energia idraulica

dell’acqua in energia elettrica. L’energia meccanica si trasforma in energia elettrica grazie al

collegamento fra la turbina ed un generatore di corrente. Oggi sfrutta soprattutto il mini

idroelettrico.

ENERGIA GEOTERMICA

L’energia geotermica deriva per la maggior parte dal calore originale di formazione del

pianeta. Lo sfruttamento avviene utilizzando il calore endogeno della terra attraverso l’impiego di

acqua e/o vapore caldi. Ha un ridotto impatto ambientale e costi concorrenziali rispetto agli impianti

termici tradizionali.

ENERGIA EOLICA

L’energia del vento è sfruttata dall’uomo da millenni (mulini a vento, navigazione a vela).

Oggi viene utilizzata fondamentalmente per la produzione di elettricità. È composto un impianto

eolico da una “torre” tubolare o traliccio. L’energia del vento subisce due trasformazioni: l’energia

cinetica del vento viene trasformata in energia meccanica; l’energia meccanica viene trasformata

in energia elettrica.

BIOMASSE

Sostanza di origine vegetale o animale da cui si può ricavare energia. Tutti i materiali

organici, esclusi i fossili, provenienti da organismi viventi. Fonte rinnovabile che non comporta

l’aumento di CO L’energia racchiusa dalle biomasse può essere sfruttata direttamente attraverso

2.

la combustione per la produzione di energia termica e per la produzione di energia elettrica.

BIOGAS

Gas che si ottiene dalla fermentazione anaerobica di materiale organico. Può essere

utilizzato come combustibile per la produzione di energia elettrica.

ENERGIA SOLARE

SOLARE FOTOVOLTAICO: l’energia del sole viene sfruttata per produrre energia elettrica

 attraverso l’effetto fotovoltaico che si realizza attraverso la cella fotovoltaica.

SOLARE TERMICO: l’energia del sole può essere concentrata attraverso dei mezzi ottici e

 può essere trasformata in energia elettrica grazie ad un collettore solare.

L’Italia è uno dei paesi a maggiore efficienza energetica tra i paesi industrializzati.

Per la gestione dell’energia a livello nazionale si hanno:

Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica 2014

 Strategia Energetica Nazionale 2013

MODULO SCIENZE MERCEOLOGICHE – GESTIONE DEI PROCESSI

ANALISI AMBIENTALE INIZIALE

“Analisi ambientale: un’esauriente analisi iniziale degli aspetti, degli impatti e delle

 prestazioni ambientali connessi alle attività, ai prodotti o ai servizi di un’organizzazione

(Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, Reg. EMAS 1221/2009, art.2 punto 9)

L’analisi ambientale è il primo passaggio per ogni iniziativa di gestione ambientale da

 parte di un’impresa: permette di ottenere un quadro reale delle prestazioni aziendali,

sulle quali stabilire e misurare obiettivi ed analizzare eventuali problematiche

ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI (Reg. EMAS 1221/2009, art.2 punto 9)

• Obblighi normativi e limiti previsti dalle autorizzazioni;

• Emissioni in atmosfera

• Scarichi nelle acque

• Produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento di rifiuti solidi e altri tipi di rifiuti, in

particolare di quelli pericolosi

• Uso e contaminazione del suolo

• Uso di risorse naturali e di materie prime

• Uso di additivi

• Rischi di incidenti ambientali e impatti ambientali che derivano o possono derivare a

seguito di incidenti e possibili situazioni d’emergenza

ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI (Reg. EMAS 1221/2009, art.2 punto 9)

• ASPETTI LEGATI AL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO (PROGETTAZIONE, SVILUPPO,

IMBALLAGGIO, TRASPORTO. USO EE recupero/smaltimento rifiuti)

• Investimenti di capitale, concessione di prestiti e servizi assicurativi

• Nuovi mercati

• Scelta e composizione dei servizi (ad esempio trasporto o servizi di ristorazione)

• Decisione amministrative e di programmazione

• Assortimento dei prodotti

• Prestazioni e pratiche ambientali degli appaltatori e fornitori

INDICATORI CHIAVE DA INSERIRE NELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE (Reg. EMAS

1221/2009)

• Gli indicatori sono dati da un rapporto tra:

Un fattore A al numeratore che riporta il consumo/impatto totale annuo in un campo

o definito

Un fattor B come denominatore che indica la produzione totale annua

o dell’organizzazione; è uguale per tutti i settori, ma deve essere adeguato ai diversi

tipi di organizzazione. Sarà differenziato a seconda che l’organizzazione operi nel

settore industria o nell’amministrazione/servizi

Nel primo caso, B è dato dal valore aggiunto totale annuo lordo (espresso in Milioni

o di euro), o dalla produzione fisica totale annua (dato in tonnellate). Se si tratta di

piccole imprese, B può essere rappresentato dal n. di addetti o dal fatturato totale

annuo. Se si tratta di un’impresa di servizi o di un’amministrazione, B si riferisce alla

dimensione dell’organizzazione espressa in n. di addetti.

La dichiarazione ambientale è composta sia da un aspetto quantitativo sia da un aspetto

qualitativo.

RAPPORTI AMBIENTALI

Dettagli
A.A. 2014-2015
49 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marco.iarrusso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia mondiale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bermond Claudio.