Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ARGENTINA AND THE DEBT TRAP
uscito nel 2000, autore Martin Wolf. Tratto dal Financial Time, scritto in un momento ancora non sospetto
quando i titoli argentini andavano a ruba. Azzardo morale: alti tassi di interesse dei titoli argentiti che avevano
dietro un alto rischio debitore. Wolf mette in chiaro le alternative dell'Argentina e l'eventualità di un default cosa
che è poi accaduta.
La crisi argentina è stata una crisi di tipo valutario e poi finanziario. Regime di cambio che aveva adottato per
un po' di anni. Subisce una grave crisi di tipo valutario fino ad arrivare al default e i titoli argentini non vengono
più rimborsati.
Se il paese vuole evitare il defoult deve trovare una via per ridurre la sua dipendenza deve trovare il modo di
smettere di finanziarsi a tassi d'interesse esorbitanti.
Nel 92 l'Italia ha subito una crisi valutaria, nel 2011 siamo ritornati a una crisi finanziaria in quanto non c'è più il
rischio di cambio.
GOLD STANDARD: sistemi a cambi fissi con fasci di oscillazione. Prima parte del 900 facendo i conti con una
guerra mondiale, una crisi di Wall Street. C'è la assoluta libertà di conversione tra la valuta nazionale e l'oro.
Gli operatori sono tutti e possono andare dalla banca centrale chiedendo la conversione in oro delle
banconote o la conversione dell'oro in banconote a un prezzo prefissato. È una grande libertà che riguarda
non i rapporti con banca di un paese e il paese ma riguarda una pluralità di banche centrali e paesi che
rispettano la regola di convertibilità e la trasferibilità dell'oro tra un paese e l'altro. Conseguenze: i pagamenti
di qualunque operazione potevano avvenire attraverso compravendite sul mercato valutario, ma se sul
mercato valutario fosse emerso un prezzo che non gli piaceva poteva usare la strada dell'oro (il mercato
valutario c'è ma si può scegliere tra usare il mercato delle valute e l'oro).
Parità aurea (contenuto in oro di una valuta): si diceva ad esempio:
1 lira = 0,00142187 grammi di oro. Quando esprimo il rapporto di scambio di un bene rispetto all'altro indico
uno dei due modi, l'altro modo è il reciproco: 1 grammo di oro = 1/0,00142187 lire = 703,299 lire.
Prima applicazione del sistema a cambi fissi dove la banca centrale si impegna di acquistare o vendere oro a
un prezzo garantito invece della valuta estera.
1 marco = 0,242806 grammi
1 grammo = 1/0,242806 = 4,11 marchi
0,242806 / 0,00142187 = 170,765 è la parità indiretta lira/marco
se non ci fossero spese di trasporto e assicurazione, il cambio fisso lira/marco = 170,765: ogni volta che il
prezzo sul mercato valutario non è vantaggioso rispetto a questo gli operatori utilizzano questo. Alternativa di
una difesa da parte della banca centrale attraverso riserve di oro. La garanzia non è l'oro ma viene data dalla
banca centrale come risposta agli squilibri di mercato.
Tuttavia anche qui potrebbero esserci delle crisi per quanto riguarda le riserve di oro.
Ma ci sono le spese di trasporto e assicurazione. Immaginiamo che incidano per 10 lire:
170,7 + 10 lire = 180,7 lire devo farlo quando sono debitore in marchi. Ma se pago questo ricorrendo all'oro, mi
conviene quando nel mercato valutario il prezzo è > di 180,7. se sul mercato il prezzo di un marco è minore
non vado a comprare l'oro perchè mi costa di piò. Nasce una fascia di oscillazione dove il limite superiore è
180,7. quando va verso il basso è più complicato. Se sono un fornitore italiano che ha fatturato in marchi, il
mio cliente può ricorrere alla strada dell'oro se glielo chiedo(lui è debitore in marchi, e quindi non gli interessa
seguire la strada dell'oro), ma le spese sono a carico mio e andranno ad erodere il mio ricavo quindi non
guadagnerò 170,7 ma riceverò 160,7. ma se cambio sul mercato è superiore a 160,7 accetto il cambio, se è
minore utilizzo 160,7.
sulla base delle spese di trasporto e assicurazione nasce una fascia di oscillazione.
Nel gold standard, un paese che perde competitività (inflazione intensa) quali problemi si trova davanti la sua
banca centrale? Se c'è un eccesso di domanda di valuta estera rispetto all'offerta non si scarica sul cambio
ma sull'oro, quindi vedendo la riserva di oro scedere dovrà intervenire decidendo ad esempio di svalutare (in
una unità monetaria ci saranno meno grammi di oro) causando due conseguenze: sale il prezzo dell'oro e si
modificano anche i cambi con tutte le altre valute, occorrerà una quantità maggiore di valuta nazionale per
acquistare le valute estere. Ma la banca centrale in alternativa può fare altre cose come supporto, e anche qui
ci sono automatismi: quando la banca centrale vende oro e ritira base monetaria ci saranno delle pressioni
verso l'alto sui tassi d'interesse e gli effetti saranno sui flussi di capitale che saranno invogliati a dirigersi verso
il paese e sui tassi di interesse che si alzeranno.
La banca centrale può avere una sua politica monetaria? Può esercitare il suo ruolo di prestatrice ad ultima
istanza? Si può. Il gold standard non è un currency board arrangement.
Il gold standard ha funzionato bene dalla seconda metà dell'800 fino agli inizi del 900. dopo la guerra mondiale
l'Italia e l'Inghilterra ritornano al Gold Standard (passare da una fase di cambi flessibili a una fase di cambi
fissi) compiendo un errore di ritornare con una lira sopravvalutata, fissando un contenuto in oro della lira
troppo elevato. Dal punto di vista degli scambi commerciali ci sono problemi. Lo stesso errore viene fatto
dall'Inghilterra.
Con la crisi del 29 molti paesi pensano di risolvere i problemi nella diminuzione della produzione (economia
mondiale depressa) svalutando la propria moneta restando nel Gold Standard. Ci si vuole impadronire di
quote di mercato sottraendole agli altri paesi. Queste svalutazioni competitive sono frustranti perchè gli effetti
si annullano perchè tutti svalutano creando un disfacimento del sistema. Nel 44 arriva la guerra e alcuni paesi
decidono di rilanciare un sistema a cambi fissi che sia per alcuni aspetti nuovo rispetto al passato anche se
questa novità non implica che si taglino tutti i collegamenti con il passato nasce il sistema di BRETTON
WOODS (Gold exchange standard). In questo sistema esistono delle regole che riguardano tutti i paesi e una
regola che riguarda gli USA. Tutti le banche centrali dei paesi si impegnano a difendere il cambio della propria
moneta con il dollaro entro una fascia di oscillazione dell'1% in più o in meno. Dal punto di vista tecnico in
questo sistema esistono ancora le parità auree ma hanno solo un significato virtuale perchè si passa da li per
individuare quali sono i cambi centrali sulla quale fissare la fascia di oscillazione.
In italia la parità centrale era 625 lire per un dollaro e aveva scelto una fascia di oscillazione più stretta dello
0,75% che porta a 4,5 lire in più o in meno (629,5-620,5).
Come faceva l'italia a rispettare i limiti: banca vende dollari sul mercato a 629,50 e ad acquistare dollari a
620,5 illimitatamente.
Creazione del fondo monetario internazionale: ha lo scopo di finanziare i disavanzi temporanei nella bilancia
dei pagamenti e aiutare le banche centrali che si trovano in una fase temporanea e sanabile di difficoltà. Non
ha lo scopo di mantenere in piedi un cambio che non ha più senso , ma ha lo scopo di finanziare i paesi che
hanno una prospettiva autonoma di ritorno a una loro autonomia, fino al risanamento dei propri conti con
l'estero. Un paese che ha problemi valutari probabilmente ha perso competitività, ha strutture finanziarie non
sane e ha una amministrazione pubblica non sana. Il risanamento passa attraverso provvedimenti impopolari.
Il fondo concede prestiti dettando delle condizioni.
La banca centrale degli stati uniti non interviene sui mercati valutari:
ragione tecnica: se la banca d'italia fa si che il cambio rimanga nella fascia di oscillazione, gli arbitraggi
• faranno si che il cambio della lira quotato a New York sia sempre compreso tra i valori reciproci di
questi.
La FED si impegna a convertire in oro al prezzo prefissato (parità aurea) i dollari presentati dalle sole
• banche centrali dei paesi esteri
è possibile svalutare in questo sistema ma è stato raro. C'è una notevole stabilità che nasce da un elemento
istituzionale. La liberalizzazione deve ancora avvenire. In questo sistema si può comprare e vendere valuta
ma in molti paesi ci sono delle restrizioni valutarie per quanto riguarda le operazioni finanziarie.
Grafico: tassi di interessi nei paesi della Eurozona, titoli di stato a 10 anni. Quando consideriamo differenze tra
i tassi di interesse in due paesi differenti con tassi di rischio di debito diversi, la differenza è data dal rischio di
cambio e dal rischio debitore. Tassi di interesse sui debiti pubblici, titoli a 10 anni: dal 1990 al 2012.
Prima dell'unione monetaria europea: nel 96 c'è la nascita del progetto che porterà all'unione monetaria
europea; fissazione irrevocabile dei tassi di conversione nel 1998 c'è il vertice dei governi a Madrid dell'Unione
Europea che decide che al 1 genn 99 nascerà l'euro, quali paesi entreranno a farne parte, e le parità bilaterali
irrevocabili alle quali le monete saranno convertite. 1 genn 99 introduzione dell'euro virtuale, ma continuano a
circolare ancora le monete nazionali ma come multipli nella moneta europea, non sarà più indipendente. 3
anni dopo introduzione delle banconote. 2007 prime turbolenze nel mercato finanziario; 2008 fallimento di
Lehaman Brothers; acquisto di titoli di stato da parte della banca centrale.
Primi anni divergenza dei tassi d'interesse: Germania ha un livello quasi sempre basso (lo spread si misura
con la comparazione), Italia ha tassi che oscillano tanto. Ci sono 6/7 punti di differenza con la Germania. La
Grecia ha i tassi più alti di Italia e Portogallo. I 6/7 punti di differenza sul debito pubblico italiano in lire e il
debito pubblico tedesco in marco è giustificata dal rischio di cambio e il rischio di debito.
Nel periodo che precede la fissazione irrevocabile dei cambi: convergenza dei tassi italiani con quelli tedeschi.
Quelli della Grecia non ancora perchè sarà ammessa due anni dopo, dove anche qui i tassi convergeranno.
Per i paesi di cui si sa che saranno ammessi nell'Unione monetaria Europea ci sarà una convergenza dei tassi
con i tassi tedeschi. Questa convergenza tra i tassi dei paesi e quello tedesco va avanti fino al 2007. la
giustificazione della convergenza riguarda il rischio di cambio: il debito pubblico viene emesso in euro. Ma il
rischio debitore non si azzera, e invece è successo. I mercati hanno perce