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Analisi della diffusione dei prodotti esistenti

(NB PER FORZA TUTTI I PRODOTTIi prodotti) già esistenti, amplificando molto i CF e quindi non sempre è possibile attuare tale strategia. Quindi se non c'è libertà d'entrata la diffusione fallisce, viceversa con libertà d'entrata il grado di diffusione dipende dai CF inversamente e le imprese possono sfruttare la diffusione come barriera d'entrata.

Critiche al modello: nel passaggio da ecografia economia e economia industriale c'è un problema, in geografia economica è corretto ipotizzare che sulla spiaggia (spazio fisico) ci sia una distribuzione uniforme, poiché uno spazio può accogliere un'entità fisica, ma nel passaggio ad uno spazio ideale ciò non vale più, queste anzi sono più concentrate verso certi aspetti che ad altri, definendo una distribuzione di tipo Normale, concepire tale distribuzione per le preferenze dei consumatori vuol dire che l'ipotesi dei due gelatai di collocarsi al centro.

sarebbe vincente e non dannosa come concluso prima. Inoltre, il secondo problema che viene considerato è un segmento, quindi l'ipotesi che i due convergano al centro è realistica. Tuttavia, se rimuoviamo l'ipotesi dei limiti a destra e sinistra della spiaggia, i venditori potrebbero muoversi diversamente. Modello di solo p: Riprende le ipotesi precedenti, ma sostituendo alla retta il cerchio per eliminare il problema di convergenza forzata verso il centro, riportando poi il cerchio ad un segmento come prima. Le imprese si collocano sul cerchio e il consumatore sceglie in base alla distanza. Se tengo conto della struttura dei costi delle imprese, avrò 3 imprese con diversi prezzi. La combinazione di prezzo e collocazione spaziale crea la seguente relazione: l'impresa 1 per quel prezzo P occuperà uno spicchio della circonferenza, di cui una parte è propria di Monopolio, mentre due piccole porzioni sono in comune con le imprese 3 e 2.perfetta concorrenza, conquistando un insieme di consumatori che vedono il prodotto 1 come esclusivo e migliore, mentre nelle porzioni in concorrenza i consumatori vedono beni come sostituti. Esistono per ogni impresa due segmenti distinti di mercato, uno monopolistico e uno in concorrenza. Quindi la domanda dell'impresa 2 non è una funzione lineare, ma è costituita da più gruppi di consumatori. Se ipotizzo che le imprese possano applicare strategie di prezzo e differenziazione contemporaneamente, in questo caso se p1 alza il prezzo, perderà i mercati in concorrenza, ma estrarra maggiore rendita dai consumatori monopolistici. Viceversa, se P1 abbassa il prezzo, amplia molto il suo mercato in concorrenza riducendo i margini di guadagno dai consumatori di monopolio. In ogni mercato possiamo quindi individuare il prezzo P* che delinea per un'impresa il suo mercato di monopolio e di concorrenza, sfruttando tale P* ad esempio alzando il prezzo per estrarre più rendita dai consumatori di monopolio.viceversa da quelli diconcorrenza 1La pubblicitàLa relazione tra pubblicità e differenziazione è legata alla natura del prodotto , allaquale è associato un investimento pubblicitarioDiversi beniBene di ricerca:il consumatore ne conosce bene le caratteristiche
· Alta frequenza di acquisto
· Non serve informare il consumatore se non sui prezzi e sulla distribuzione del
· prodotto sul mercatoNecessità di pubblicità informativa/persuasiva
Beni di esperienza:è il bene di cui prima dell’acquisto non sono in grado di conoscere la qualità,
· cosa che consocerò solo dopo averlo acquistato ( auto usata)Necessità di pubblicità informativa sulle caratteristiche del prodotto per
· renderne note le qualità prima dell’acquistoBene fiducia:il consumatore non è in grado di valutare la qualità nemmeno dopo l’acquisto
· ( fondi pensioni, assicurazione)Necessità di

pubblicità persuasiva poiché quella informativa non avrebbe effetti

Graficamente l'effetto della pubblicità

L'incumbent già presente sul mercato non parte da 0, dato il marchio già affermato, al crescere di P ha un aumento dei volumi di vendita, a seguito del livello ottimale di Pm, i WW tornano a calare

Il nuovo entrante invece ha bisogno di un investimento iniziale (che non darà rendita) solo per simulare e raggiungere l'effetto del marchio, seguendo poi l'andamento di I, che si mantiene comunque sempre al di sopra di NE

E la pubblicità sono infatti una barriera all'entrata per NE

p= deltaQ%/deltap%

Discriminazione di prezzo

RM= guadagno sulla marginale- perdita sull'intramarginale

In questo caso il monopolista registra maggiori profitti rispetto al monopolio puro, vendendo a gruppi di consumatori diversi a p diversi superai profitti classici derivanti da rm=mc, poiché alcuni clienti pagheranno lo stesso bene di

più ricevendomaggiori rm a fronte di identici cm3 condizioni per praticare discriminazione:

  1. il monopolista deve conoscere i prezzi di riserva dei consumatori
    • in senso forte: conosce il prezzo di riserva di tutti i consumatori
    • debole: è in grado di segmentare la domanda sulla base dell’elasticità e quindi dei prezzi di riserva
  2. deve avere potere di mercato ed essere in grado di imporre p0 o influenzarlo
    • in senso forte: monopolista puro
    • in senso debole: che sia capace almeno di influenzare i prezzi
  3. non arbitraggio: devo evitare il mercato secondario, cioè che i consumatori vendano i beni fra di loro, se cosi fosse il monopolista perderebbe l’extraprofitto che andrebbe a favore degli arbitraggisti

la discriminazione si divide in 1/2/3 grado e in lineare/non lineare

  • lineare= 1/3
  • non lineare=2

discriminazione di 1 grado: o discriminazione perfetta di prezzo

Assumiamo che le ipotesi valgano in senso forte, l’impresa è monopolista

puro( unica sul mercato) e sconosce tutti i prezzi di riserva di Tutti i consumatori, vale comunque il non arbitraggio

Eff: M può vendere ad ogni consumatore al rispettivo prezzo di riserva, per tutti i consumatori, in questo caso il RM corrisponde alla funzione di domina perché non avrò mai perdite sull'intramarginali dalla vendita di una nuova unito guadagno esattamente il prezzo

Raggiungo quindi un esito di PC in quanto produco QD al prezzo PD che corrispondono a quelli di PC, tuttavia la differenza sta nella distribuzione del surplus sociale, che verrà del tutto assorbito dal monopolista

IN PC Pd è il prezzo per tutti, in questo caso solo l'ultimo consumatore compra a tale prezzo mentre tutti gli altri comprano a prezzi crescenti, quindi non c'è differenza allocativa poiché produco il max, ma c'è differenza distributiva poiché tutto il surplus va al monopolista

limiti: p difficile empiricamente che si

verifichino le condizioni necessarie in senso forte Discriminazione di 3 grado lineare: applico le 3 condizioni necessarie ma in forma debole, assumiamo che il monopolista sia in grado di influenzare i prezzo (non per forza Mpuro) ed è sufficiente che sia in grado di dividere i consumatori in gruppi in relazione ai prezzi di riserva, in questo caso divido D in segmenti operano in due mercati come fossero distinti. La differenza tra D1 e D2 è l'elasticità che si manifesta con differente pendenza, inoltre il MC è identico per D1 e D2, ma applico markup differenti, facendo pagare P2 a chi è disposto a pagare meno e p1 viceversa. Eff: vendo di più e a prezzo più basso a chi ha minore disponibilità a pagare, e vendo di meno a prezzi maggiori a chi ha più disponibilità a pagare. Ottengo profitto > di quello di monopolio classico, ma a differenza della discriminazione Di 1 tipo non estraggo tutto il surplus del consumatore.consumatore che è comunque positivo, e non ottengo nemmeno la massima efficienza allocativa, in entrambi i mercati vendo meno della q di pC, in sintesi ottengo profitti maggiori di quelli di monopolio puro ma vendendo quantità minori, vantaggioso per il produttore Per il consumatore dipendere dai gruppi, D1 avrebbe vantaggio in un monopolio classico, viceversa D2 p stato avvantaggiato dalla discriminazione di 3 tipo, di conseguenza questo tipo di discr. Non è paretiana, migliora le condizioni di alcuni ma peggiorando quella di altri Non c'è efficacia allocativa e ne distributiva Alcune sotto tipologie di 3 tipo Discriminazione intertemporale: vendere lo stesso bene a consumatori diversi in tempi diversi, segmentandola domanda non sull'elasticità a pagare ma sulla disponibilità a pagare rispetto al tempo, adatto a determinati beni che perdurano valore nel tempo Al tempo t=t1 pongo RM=MC e mi comporto da monopolista Al tempo t=2 la mia funz di

domanda viene scomposta, prendendo in esame la partegialla che rappresenta i consumatori non ancora soddisfatti ( che ad esempio ancora non hanno il libro), mi ricomporto da monopolista e ritraccio MR2,m vendendo a t2 la quantità pari a QM2-Qm1 al prezzo P2L'ulteriore ricavo non intacca i precedenti, non perdo niente sulle unità intramarginali. Sfrutto la discr di 3 tipo, scomponendo i consumatori sulla facoltà a pagare rispetto al tempo.

Discriminazione di secondo grado di tipo non lineare. Pivot faceva riferimento alla discriminazione di quantità, cioè il consumatore compra quantità diverse a prezzi diversi.

Tipologia 1: tariffa in due parti. Il prezzo P è dato da una parte fissa (biglietto di ingresso) e da una variabile (prezzo singola giostra) P=T+MC(q). Il monopolista offre al consumatore di comprare la quantità di PC e quindi al MC, ma tale opportunità ha un costo cioè la tariffa fissa. Il monopolista deve individuare la

tariffa ottima per il consumatore in questo modo si produce il Surplus totale di PC, ma è diviso diversamente in termini di distribuzione. Tuttavia potrei avere consumatori differenti con differenti elasticità. Nel grafico sopra si vede che D2 è più interessato di D1, applico però la stessa tariffa d'ingresso. In questo contesto se fisso la tariffa basandomi sulle preferenze di D1, estrarrò più surplus da D1 ma pochissimo da D2, viceversa se mi basassi sulle preferenze di D2, D1 uscirebbe dal mercato (poco interessata) ma estrare più surplus da D2. Decidere come impostare T dipenderà dalla grandezza relativa dei vari segmenti. Oppure posso offrire tariffe in due parti miste lasciando scegliere al consumatore se pagare T per avere la quantità di PC oppure non pagare T ma pagare i beni a prezzo di monopolio. Tipologia 2: autoselezione.
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher antoniorescigno01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Monarca Umberto.