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Teoria classica

Per teoria classica si intende sia quel movimento noto come "Organizzazione Scientifica del Lavoro" (Taylor) sia alla teoria delle direzione amministrativa (Fayol).

Taylorismo: contesto storico

Contesto tecnologico:

  1. Standardizzazione strumenti di produzione e prodotti
  2. Specializzazione macchine utensili

Contesto economico:

  1. Produzione su larga scala in grandi impianti
  2. Bisogni emergenti soddisfali con le nuove tecnologie: grandi potenzialità di sviluppo
  3. Riduzione dei costi

Contesto mercato del lavoro:

  1. Abbondanza di offerta di lavoro dequalificato di origine contadina
  2. Forte potere degli operai qualificati

Contesto culturale:

  1. Scientismo positivista
  2. Cultura calvinistico-puritana

Taylor:

  1. Pone l'accento sull'organizzazione del lavoro a livello di officina, con prevalenticonseguenze sulle condizioni del lavoro operaio

Fayol:

  1. Pone l'accento sul lavoro direttivo, con particolare attenzione all'organizzazione del lavoro impiegatizio

dirigenziale.Taylor: volto alla razionalizzazione del lavoro a livello operaio;

Fayol: teso al riconoscimento dell'importanza della funzione direttiva.

Le caratteristiche comuni delle teorie classiche:

  1. L'organizzazione è uno strumento creato per raggiungere uno scopo, ed opera in maniera razionale ed efficiente, dunque è alla continua ricerca della soluzione organizzativa migliore, attraverso una serie di principi comuni e validi per tutte le organizzazioni aziendali;
  2. Nell'organizzazione prevalgono sia gli aspetti formali (quindi sulle attività da svolgere), sia ci si concentra per realizzare la massima efficienza economica.

Taylor One Best Way,

Alla base del pensiero di c'è il metodo ovvero l'essere convinti che esiste sempre un metodo unico e migliore per risolvere problemi o compiere azioni di qualunque genere.

Per ogni problema di natura tecnica, organizzativa o sociale, esiste una sola soluzione ottima, e questa può essere

raggiunta solo mediante l'adozione di adeguati metodo di ricerca scientifica. I principi dell'organizzazione scientifica del lavoro sono: 1. Separazione tra progettazione ed esecuzione 2. Semplificazione e parcellizzazione del lavoro 3. Incentivazione economica e l'instaurazione dei rapporti di stima tra direzione e manodopera 4. Studio scientifico del lavoro, individuare la modalità di lavoro migliore 5. Selezione e addestramento scientifico della manodopera. Secondo Taylor l'applicazione di questi principi conduce ad un miglioramento dell'efficienza, consente di aumentare la produttività e il valore aggiunto da ripartire tra coloro che hanno partecipato al processo produttivo. Taylor ritiene inutili le organizzazioni sindacali. Fayol invece sostiene l'affermazione e il riconoscimento della funzione direttiva, per giungere, attraverso l'individuazione di "principi", alla formulazione della teoria della direzione. Questi

Principi sono:

  • Principio scalare: richiama il concetto di gerarchia, affermando che l'autorità e la responsabilità dovrebbero fluire in una linea chiara e continua dal dirigente al livello più alto all'esecutore al livello più basso.
  • Principio dell'Unità di comando e di direzione: dichiara che nessun membro di un'organizzazione dovrebbe ricevere ordini da più di un superiore.
  • Principio dell'ampiezza del controllo: stabilisce che il numero dei subordinati ad un superiore debba essere limitato.
  • Principio dell'eccezione: stabilisce che le decisioni che ricorrono frequentemente dovrebbero essere ridotte a routine e delegate ai subordinati.
  • Il principio di specializzazione organizzativa: si basa sul concetto della divisione del lavoro, e quindi sulla specializzazione di attività.
  • Il principio dell'Accentramento/decentramento: due alternative: struttura gerarchica articolata o ridurre al minimo la.

struttura gerarchica

Concetto di doppia antropologia di Taylor

Uomo economico: i suoi fini sono ottenere un utile personale e soddisfare i bisogni

Uomo subalterno: ha un avversione innata nei confronti del lavoro e se può lo evita, preferisce essere guidato e non vuole responsabilità.

Slide 2 pagg. 146-150

La scuola delle relazioni umane

Anni 20, Western Electric Company

Mayo

Lavoro di E.L'obiettivo di questo esperimento era studiare l'aumento della produttività in relazione con l'intensità dell'illuminazione dell'ambiente di lavoro.

Da questo punto di vista lo studio si rivelò un insuccesso, ma invece ci fu la scoperta dell'importanza di alcuni fattori sociali.

gruppo informale:

Emerge il piccolo gruppo informale:

- Funge da antidoto contro la frustrazione

- Solidarietà operaia

- I membri si adeguano ai ritmi decisi dal gruppo

Questi esperimenti portarono ad alcune conclusioni:

1. Il comportamento nell'ambito del lavoro non è teso

  1. Il comportamento umano non è rivolto esclusivamente al soddisfacimento di bisogni economici, ma è rivolto anche al soddisfacimento di bisogni di tipo psicologico e sociale, in particolare i bisogni di appartenenza, cioè il bisogno di sentirsi parte di un gruppo.
  2. Il comportamento umano risente dell'appartenenza del soggetto al gruppo, si riconosce così l'esistenza di un'organizzazione informale accanto all'organizzazione formale.
  3. Una buona leadership conduce ad un incremento della produttività dei dipendenti e riduce l'assenteismo.

Un altro lavoro di E. Mayo riguarda il tasso di assenteismo nelle imprese. Perché alcune imprese hanno tassi di assenteismo più bassi di altre? Ciò è dato dalla presenza di gruppi informali: un'alta reputazione del gruppo scoraggia assenze ingiustificate in quanto l'assenteismo genera danno ai compagni.

Likert e Katz hanno condotto un esperimento sulla produttività dei gruppi. Hanno studiato 12 gruppi ad alta produttività e gruppi a bassa produttività. Il risultato è stato che esistono due tipi di capi: capi

orientati al dipendente e capi orientati alla produzione. Una visione autoritaria e orientata alla produzione e non al dipendente, abbassa la produttività. Approccio alle risorse umane Il movimento delle risorse umane fa un passo avanti alla teoria classica e alla Scuola delle Relazioni Umane: infatti riconosce che l'uomo ricerca sul lavoro il soddisfacimento di bisogni che vanno al di là dei bisogni di natura economica (teoria classica) e dei bisogni di appartenenza (Scuola relazioni Umane). Un interessante studio dei tipi di bisogni di cui l'uomo ricerca il soddisfacimento è opera di Maslow. Il concetto di bisogno di Maslow: carenza di un "oggetto" desiderato, talché la persona orienta il suo comportamento per raggiungerlo per soddisfare il relativo bisogno. Maslow sostiene una gerarchia di bisogni: 1. Bisogni fisiologici 2. Bisogni di sicurezza 3. Bisogni di appartenenza/bisogni sociali 4. I bisogni dell'Io/bisogni di stima 5. I bisogni di auto-realizzazione

autorealizzazione

Un bisogno di ordine superiore non è "attivo" finché non sono soddisfatti, anche se non completamente, i bisogni di ordine inferiore

McClelland

Achievement, Potere, Affiliazione

Tipologia di bisogni:

  • Successo
  • Potere
  • Affiliazione

Non sono in gerarchia, sono "continuativi"

Successo

  • Bisogno di realizzare e di dimostrare competenza e padronanza
  • Responsabilità per la ricerca di soluzioni
  • Tendenza a fissare obiettivi impegnativi e ad assumere rischi calcolati
  • Desiderio di feedback chiari e diretti

Potere

  • Bisogno di controllare il proprio lavoro e quello degli altri
  • Bisogno di avere impatto, di essere influente

Affiliazione

  • Desiderio di essere amati ed accettati

McGregor

Orientamenti dei dirigenti

Teoria X

  • Le persone non amano il lavoro
  • Meglio farsi dare le direttive che pensare da soli
  • Dirigere significa vigilare.

Teoria Y

  • Le esperienze modificano l'atteggiamento verso il lavoro
  • Le persone si assumono responsabilità se ci sono buone

occasioni (autoregolazione senza capi)

Dirigere significa aiutare e sostenere, imporre pochi veti, dare fiducia senza intimorire.

Slide 3 pagg. 150-158

L'approccio sistemico (Padri Hall e Fagen)

Si focalizza sulla relazione tra un oggetto, le parti che lo compongono e il suo ambiente di riferimento.

La concezione sistemica d'impresa

L'impresa è:

  • SISTEMA: complesso interrelato di parti interdipendenti rispetto ad un obiettivo comune: la generazione del valore;
  • SEMI-APERTO: in relazione dinamica con l'ambiente esterno con il quale scambia pressioni (energia), informazioni e risorse;
  • DINAMICO: caratterizzato da uno sviluppo evolutivo;
  • SOCIO-TECNICO: costituito da risorse umane organizzate e da strumenti materiali;
  • ECONOMICO A FINALITÀ PLURIME: ha il fine di generare profitto e valore per la collettività mediante il soddisfacimento di bisogni;
  • ORGANICO: caratterizzato da un ciclo di vita che assorbe risorse.

dall'ambiente e modifica le proprie caratteristiche per adattarsi ad esso;

  • AUTOPOIETICO: capace di rigenerarsi senza compromettere la sua identità;
  • RELAZIONALE: vive in simbiosi con i sovra-sistemi esterni;
  • COGNITIVO: Nell'impresa confluisce e si sviluppa un patrimonio di conoscenze eterogenee e complementari che sono alla base delle sue competenze distintive e fonte di vantaggio differenziale. Tali conoscenze in grado di produrre e diffondere nuove conoscenze. Esse scaturiscono da processi di apprendimento (learning by doing) e si sedimentano nelle routines organizzative, patrimonio comune dell'organizzazione

ORIENTATO: finalizzato

L'ambiente dell'impresa

Ambiente generale: è quello dove si collocano i sovra-sistemi che vincolano l'attività dell'impresa (politico-istituzionali, sociali, economici e tecnologici)

Ambiente competitivo: quello in cui l'impresa si trova a competere

Ambiente transazionale:

ociati3) Interdipendenza -> le attività dei soggetti sono interconnesse e influenzate reciprocamente4) Autonomia -> i soggetti hanno una certa autonomia decisionale e operativa5) Apprendimento organizzativo -> la conoscenza e l'apprendimento sono considerati risorseimportanti per l'organizzazione6) Flessibilità -> l'organizzazione deve essere in grado di adattarsi ai cambiamentiambientali e alle nuove sfide7) Innovazione -> l'organizzazione deve essere in grado di generare nuove idee e soluzioni permantenere la competitività8) Sostenibilità -> l'organizzazione deve considerare l'impatto ambientale e sociale delle sueattività9) Responsabilità sociale -> l'organizzazione deve agire in modo etico e responsabile verso lasocietà e l'ambiente10) Orientamento al cliente -> l'organizzazione deve mettere al centro delle sue attività leesigenze e le aspettative dei clienti.
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A.A. 2019-2020
37 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher al1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed Organizzazione Aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto Universitario Salesiano Venezia - IUSVE o del prof Azzariti Ferdinando.