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Il PIL e il metodo del World Resource Institute
Difetto: mancano i danni non riparati/cui non si cerca di porre rimedio, ha PIL più alto il paese che ha spese difensive più basse (nel breve periodo).
Metodo del World Resource Institute, PINCA: Nuovo approccio completo a quello delle spese difensive. Si tratta sempre di una correzione del PIL in funzione ambientale. Se il principio di ammortamento vale per il capitale tecnico deve valere anche per il capitale naturale. Consideriamo quindi il PIN per il capitale umano/tecnico e il PINCA (prodotto interno netto o reddito interno netto corretto per l'ambiente) per il capitale naturale (e anche il capitale tecnico), il calcolo è fatto sempre in base ai costi e investimenti necessari a reintegrare le perdite. L'investimento deve essere maggiore dell'ammortamento.
PIN = PIL - At
PINCA = PIL - At - An (An considera solo il consumo di capitale naturale che eccede rispetto alla resa, che intacca lo stock, il reddito è ciò che possiamo consumare senza
intaccare il capitale, vale sempre principio di Hicks, occorre consumare solo la resa del capitale, che deve essere eventualmente rimpiazzato, An=consumo di stock non rimpiazzato). L'economista che lo ha applicato è Repetto (all'Indonesia), analizzando i 3 settori fondamentali dell'economia indonesiana: petrolio (risorsa non rinnovabile), legname, agricoltura (risorse rinnovabili), calcola il PINCA. Per le risorse rinnovabili il tasso di sfruttamento deve essere inferiore alla capacità di generazione della risorsa oppure il capitale deve essere reinvestito per aumentare o reintegrare la capacità produttiva del capitale esaurito; per quelle non rinnovabili vale il principio di sostenibilità forte, dunque o l'estrazione deve essere inferiore ai ritrovamenti, o il capitale deve essere reinvestito per aumentare o reintegrare la capacità produttiva del capitale esaurito. I valori positivi indicano che (es nel 1971) il livello di estrazione
del petrolio è stato minore dei ritrovamenti, meno foreste indica che sono state tagliate più foreste di quelle si sono ricostituite o abbiamo investito in un capitale alternativo. Si calcola poi la variazione netta (delle diverse risorse) e si somma o sottrae al PIL (=PINCA). In questo modo il tasso di crescita media passa da 7.1% a 4.0%.3. Risparmio Netto Nazionale Corretto, ANS (Adjusted Net Saving)
Stesso approccio precedente, solo che invece di guardare il PIL, si guarda all'Investimento che deriva dal Risparmio.
L'analisi ANS evidenzia come molti paesi che in base al Risparmio lordo nazionale sembrano investire nel proprio stanno in realtà disinvestendo in quanto ciò comporta un serio deterioramento del capitale naturale.
L'aumento del livello di risparmio lordo nazionale (e riduzione dell'investimento conseguente) non implica necessariamente un ridotto sfruttamento del capitale naturale poiché costituito da diversi
componenti. È necessario quindi un nuovo indice che tenga conto di vari fattori, inclusi i costi di ammortamento del capitale naturale, questo indice è l'ANS. Risparmio netto nazionale corretto, ANS = RLN Risparmio lordo nazionale – ammortamenti del capitale tecnico + spese per la formazione (investimento in capitale umano, aumento delle capacità produttive future) – riduzione stock di risorse naturali non rinnovabili (minerali ed energetiche, a prezzo di mercato di vendita meno costo di estrazione) +/- variazione dello stock di risorse rinnovabili – emissioni di CO2 (moltiplicato per il valore del danno presunto). Anche in questo caso molti paesi registrano valori negativi.
4. Il NEW e i conti satellite
Negli anni '70, Nordhaus e Tobin si propongono di correggere il PIL, calcolando il NEW (Net Economic Welfare). Al PIL vanno aggiunti tutta una serie di beni e servizi prodotti fuori dal mercato come il tempo libero (che deve essere contabilizzato
delle risorse naturali), dei costi sociali (criminalità, disuguaglianze, disoccupazione) e dei costi sanitari (malattie, inquinamento). L'ISEW tiene conto anche del valore del tempo libero, considerando quanto vale per ogni individuo un'ora in più di tempo libero rispetto al lavoro. Questo perché il tempo libero è considerato un elemento importante per il benessere individuale e sociale. L'ISEW è un indicatore più completo e accurato rispetto al PIL, in quanto tiene conto di una serie di fattori che influenzano il benessere delle persone e della società nel suo complesso. Mentre il PIL si limita a misurare la produzione economica di un paese, l'ISEW considera anche gli effetti sociali, ambientali e sanitari di tale produzione. L'ISEW è stato proposto come alternativa al PIL per valutare in modo più accurato il benessere economico di un paese. Tuttavia, nonostante le sue potenzialità, l'ISEW non è ancora ampiamente utilizzato e il PIL continua ad essere il principale indicatore economico utilizzato a livello internazionale. In conclusione, per una valutazione più corretta del benessere economico di un paese, si dovrebbe considerare non solo il PIL, ma anche indicatori come l'ISEW che tengono conto di una serie di fattori che influenzano il benessere delle persone e della società nel suo complesso.delle risorse), spese difensive (di ogni tipo!)... Si avvicina a un altro indice, ISU. È basato su una matrice che comprende una serie (storica) di indicatori specifici: consumi privati delle famiglie, indice di disuguaglianza (indice di Gini), consumi ponderati (valore dei consumi privati ponderati rispetto alla distribuzione del reddito). Si aggiunge (+): tempo libero, lavoro casalingo (non pagato), servizi da beni di consumo durevoli (es. lavatrice, ogni anno ci dà una certa utilità), spesa pubblica per sanità e istruzione. Si sottrae (-): spesa per acquisto di beni durevoli, spese private per sanità/istruzione, spesa di pubblicità, spese di urbanizzazione, spese difensive (anche di sanità, danni inquinamento), costi ambientali, costi pendolarismo, costi incidenti stradali, perdita di produttività delle terre... tutti elementi di correzione. L'ISEW tende a seguire lo stesso andamento del PIL fino a un certo punto, oltre il quale può fornire una visione più completa e accurata della qualità della vita di una società.Quale stagnae decresce. La diminuzione dei valori dell'indice e il suo discostarsi dal trend del PIL dipende da fattori di stress, particolarmente ambientali e sociali, connessi alla crescita economica.
Genuine Progress Indicator
Il GPI rappresenta un'ulteriore evoluzione rispetto all'ISEW.
Critica
La principale che muove al PIL è che non tutte le attività economiche contribuiscono a aumentare il benessere delle persone.
Distingue
Esso tra:
- Attività economiche che diminuiscono il capitale naturale e/o quello sociale/umano/tecnico
- Attività economiche che contribuiscono ad aumentare il capitale naturale e/o quello sociale/umano/tecnico
Benessere economico sostenibile,
Il GPI vuole misurare il più che il livello di attività economica in sé.
Crescente
Un GPI o stabile implica infatti che il tasso di estrazione/utilizzo dello stock di capitale naturale/sociale/umano (e su cui si basa la produzione di tutti i flussi di beni e
servizi)è minore rispetto alla resa e almeno uguale a quello su cui possono fare affidamento legenerazioni successive. consumo pro-capite,Come l’ISEW, il GPI parte dal perché assume che il benessere correntedipenda dai livelli di consumo. Il GPI parte dai consumi individuali/livello didisuguaglianza/consumi ponderarti a cui aggiunge e sottrae una serie di voci che impattanosul benessere (+ lavoro casalingo, lavoro volontario, spese pubblica per sanità e istruzione,servizio reso dai beni di consumo durevoli, - crimine, perdita di tempo libero, disoccupazione,spese per acquisto di beni durevoli, costi ambientali, riduzione capitale naturale, costo degliincidenti, perdita produttività terre, perdita di aree verdi e foreste, costi/danni dell’emissionedi carbonio...), ancora più dettagliato dell’ISEW.Anche per il GPI si pone però il problema che questo può crescere nonostante ildepauperamento del capitale naturale (in
quanto costituito da un insieme eterogeneo di voci, sarebbe necessario disaggregare le diverse voci dell'indicatore stesso). ISU o HDI (Human Development Index) Mentre il PIL è ampiamente accettato come indicatore economico sulla cui base contabilizzare il livello di produzione, giudicare la performance dei sistemi economici e la bontà delle politiche economiche, gli altri indicatori sono scarsamente usati. Qualche attenzione va tuttavia all'Indice di Sviluppo Umano (HDI), indice macroeconomico prodotto annualmente (dal 1993, introdotto nel 1990 da economista pakistano Mahub ul Haqe accettato anche da Amartya Sen) dalle Nazioni Unite, indice comparativo del livello di sviluppo/benessere di vari paesi. L'ISU si basa su tre componenti ritenuti indicatori di benessere: - Aspettativa di vita - Istruzione - Reddito nazionale lordo pro capite Per come è costruito è fortemente correlato al PIL, tanto che, sebbene in posizioni diverse, la graduatoria deiPaesi fatta in base al PIL ricalca abbastanza quella fatta in base all'ISU. Better Life Index (BLI)
Un indicatore di benessere molto più completo, che mescola dati aggregati (dati macro, socioeconomici) e valutazioni soggettive (dati micro, misurazioni rilevate direttamente, indagini/questionari somministrati alla popolazione), è rappresentato dal Better Life Index (BLI). È un misto tra una correzione del PIL e una misura della performance (economico) socio-ambientali e del livello di benessere della popolazione. Si cerca di capire se effettivamente esiste una correlazione fra dati macro e micro (es fra benessere percepito e reddito).
Il BLI assume che il benessere sia funzione delle seguenti 11 dimensioni:
- Reddito, Ricchezza e Disuguaglianza
- Lavoro e Retribuzioni, misurati tenendo conto del tasso di disoccupazione, del tasso di disoccupazione di lungo periodo e del salario medio
- Condizioni abitative
- Salute, misurata in particolare in base alle aspettative
Riferimento all'inquinamento