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I CRITERI DI VALUTAZIONE
i criteri di valutazione degli elementi del patrimonio aziendale tengono in considerazione il costo di
tali elementi.
Per quanto riguarda le immobilizzazioni esse sono iscritte o al costo di acquisto a al costo di
produzione, il costo da tenere in considerazione è diverso a seconda che si tratti di beni acquistati
(costo di acquisto) e beni costruiti internamente ( costo di produzione).
Per quanto riguarda l’ammortamento deve essere effettuato sistematicamente seguendo piani
prefissati.
Le svalutazioni e rivalutazioni avvengono sulle immobilizzazioni. Un’immobilizzazione viene
svalutata quando il suo valore d’uso risulta inferiore, viene rivalutata quando il valore del bene
subisce un incremento.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate possono essere valutate al criterie del costo
oppure del patrimonio netto.
I costi d’impianto, di ampliamento, di ricerca, di sviluppo, di pubblicità vanno iscritti fra le
immobilizzazioni immateriali solo se hanno utilità per il futuro, altrimenti vanno nel conto
economico.
Per quanto riguarda l’avviamento, l’iscrizione è ammessa se si è sostenuto un costo. Se
l’avviamento ha durata indeterminata non va ammortizzato ma va valutato mediante impairment
test .
I crediti esigibili sono iscritti col loro valore nominale, quelli inesigibili o forse inesigibili vanno iscritti
nel fondo rischi su crediti. Vale lo stesso criterio di valutazione per le rimanenze e per i titoli di
capitale e di debito.
I lavori in corso su ordinazione vanno iscritti sulla base dei contrattuali maturati.
Sono considerati beni continuamente rinnovati l’attrezzeria minuta, la cancelleria, gli articoli per la
pulizia ecc..
LO STATO PATRIMONIALE
Lo stato è patrimoniale è diviso in sezioni: a destra la sezione Attivo, a sinistra Passivo.
Le attività vengono classificate principalmente in base alla destinazione economica, qualcuna
anche per la destinazione finanziaria.
Le passività vengono classificate seguendo il criterio dell’origine delle fonti di finanziamento.
Le attività e passività vengono classificate in 4 classi, contrassegnate da lettere maiuscole, si
possono rilevare eventuali sottoclassi, contrassegnante da numeri romani, al loro interno ci sono
singole voci, numeri arabi, che a loro volta possono essere divise in sottovoci, lettere minuscole
classi lettere maiuscole
sottoclassi numeri romani
voci numeri arabi
sottovoci lettere minuscole
La norma prevede che lo stato patrimoniale elenchi le garanzie prestate e debbano essere elencati
gli elementi sotto l’attivo e il passivo.
IL CONTO ECONOMICO
In Italia il sistema di conto economico adottato è quello con struttura verticale. Questo sistema
permette di rilevare tre aree di gestione:
- area della produzione (accoglie costi e ricavi della gestione caratteristica e accessoria)
- area della gestione finanziaria ( elementi finanziari e patrimoniali)
- area della gestione straordinaria (minusvalenze, plusvalenze, sopravvenienze attive e passive
strordinarie)
La gestione dell’azienda viene suddivida in:
- gestione caratteristica (tipici processi di produzione, gestione, programmazione e
amministazione)
- gestione finanziaria (Proventi derivanti da capitali)
- gestione extracaratteristica (operazioni accessorie)
- gestione straordinaria (oneri e proventi estranei all’attività ordinaria)
Diverso trattamento delle rimanenze:
Questa impostazione riguarda le imprese industriali, per le società commerciali esse devono
adattare la normativa alle loro caratteristiche.
I costi e i ricavi devono essere indicati nel conto economico al netto di resi, sconti, abbuoni e